Musei a Orvieto
Orvieto è
una delle più suggestive e piacevoli città d'arte del centro
Italia. A meno di 90 minuti da Roma, il borgo si erge
maestosamente in alto sopra il fondovalle in cima a una grossa
fetta di tufo, la pietra vulcanica etrusca, con vista su una
pianura umbra punteggiata dei cipressi. Una visita qui vi
ricompenserà con la scoperta di mondo delizioso, perfettamente
conservato, e praticamente privo di traffico. Oltre ai monumenti
e i luoghi che vi abbiamo già illustrato nei precedenti
articoli, vogliamo suggerirvi una lista di musei che potrete
visitare durante la vostra visita da queste parti. |
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Museo delle Maioliche
Medievali e Rinascimentali Orvietane
Bella
esposizione ospitate in una vecchia fabbrica scavata nel tufo dove si
producevano manufatti in ceramica, il Museo delle Maioliche Rinascimentali e
Medievali è veramente interessante. Una ricca esposizione di pezzi ed una
antica fornace ancora visibile. Una ricca testimonianza del passato di Orvieto e
della grande tradizione nella lavorazione della ceramica, cosa tra l’altro molto
diffusa in tutta la regione Umbria (basti pensare alla ceramica di Deruta).
Qui si trovava una fornace del Quattrocento, l’unica rimasta di quella epoca in
Italia. Orvieto fu indiscutibilmente una delle più importanti aree di produzione
della cosiddetta "maiolica arcaica", i cui primi esempi, provenienti dalle
regioni italiane del centro-nord, risalgono al Duecento. Nei due secoli
successivi, tuttavia, il testimone della supremazia in questo campo passò nelle
mani di artigiani di altre città, come Faenza e Deruta, lasciando
così immaginare una sorta di decadenza orvietana. I reperti qui in mostra sono
altresì una chiara chiara testimonianza di un’eccellenza artigianale
locale mai venuta meno.
Via della Cava, 8, Orvieto TR
Ingresso: Euro 5,00
Ridotto (per studenti, senior, gruppi +10 persone): Euro 3,00
Gratis per bambini fino a 5 anni
Museo Archeologico
Nazionale di Orvieto
Il
Museo Archeologico Nazionale di Orvieto raccoglie i reperti archeologici
di più recente ritrovamento nella città e nel territorio. È allestito in un
palazzo duecentesco più volte ristrutturato nel corso dei secoli, il Primo
Palazzo Papale, che si trova addossato al transetto di destra del Duomo
di Orvieto. Il clou dell'esposizione è formato da reperti etruschi ritrovati
nel corso degli scavi recenti nel territorio orvietano. Sono presenti sia
reperti rinvenuti recentemente dalla necropoli settentrionale di Crocifisso
del Tufo sia reperti rinvenuti nel passato. La sezione archeologica
comprende vasellame etrusco rinvenuto nelle necropoli orvietane, decorazioni in
terracotta proveniente dal Tempio del Belvedere e gli affreschi delle
cosiddette Tombe Golini scoperte nel 1863 nella necropoli in località
Settecamini tra Orvieto e Porano. Nella tomba Golini I furono sepolte almeno
cinque generazioni di individui, riconoscibili dalle iscrizioni funerarie. Nel
1950 le pitture, che erano in cattivo stato di conservazione, vennero staccate
dalle pareti con un delicato procedimento ed esposte prima al Museo Archeologico
di Firenze e in seguito trasferite ad Orvieto, nell'attuale sistemazione.
Piazza del Duomo, 29, 05018 Orvieto TR
Biglietto di ingresso: Euro 3,00
Ridotto 18-25 anni: Euro 1,50
Telefono: 0763.341039
Museo dell'Opera del
Duomo
Il Museo dell'Opera del Duomo, nato nella seconda metà dell’Ottocento, è stato chiuso nel 1989 per un globale
intervento di restauro. Nel 2006 è stato restituito alla fruizione del pubblico
all’interno di un itinerario di visita articolato nelle sedi del Museo Emilio
Greco, dei Palazzi Papali, della Cappella Nova nella cattedrale, della ex chiesa
di Sant’Agostino, nel quartiere medioevale della città. Il museo ha come suo
fulcro uno dei beni più preziosi del patrimonio artistico unico al mondo: la
Cattedrale di Santa Maria Assunta, che conserva al suo interno la
Cappella Nova o di San Brizio, capolavoro pittorico di Luca
Signorelli. il grande artista di
Cortona. Il filo conduttore
del museo è la storia di Orvieto e
del suo Duomo, ripercorsa attraverso le preziose collezioni artistiche che la
Fabbrica del Duomo conserva da più di otto secoli. La raccolta più cospicua si
trova nei
palazzi Papali, attigui alla cattedrale, dove trovano esposizione opere di Coppo
di Marcovaldo, Arnolfo di Cambio, Simone Martini, Luca Signorelli,
Niccolò Circignani detto il Pomarancio. Nel primo piano di Palazzo Soliano è ospitata la raccolta di
Emilio
Greco (1913-1995), composta da opere plastiche e grafiche realizzate tra il 1947
e il 1991. Nella duecentesca Chiesa del convento di Sant’Agostino, seconda sede,
è attualmente esposto il gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Francesco Mochi,
collocata al centro dell’abside, nonché la serie degli Apostoli e Santi
realizzati su modello di vari artisti, tra cui il Giambologna e Ippolito Scalza,
e rimossi dal duomo alla fine del XIX secolo. Completa il percorso di visita la
Cappella di San Brizio all’interno dello stesso Duomo. Costruita entro la metà
del Quattrocento, tra le più alte testimonianze della pittura italiana per il
ciclo di affreschi con il Giudizio universale, che interamente la decora, in
parte di Beato Angelico (1447-49) e in parte di Luca Signorelli (1499-1504).
Musei
Civico e Archeologico di Palazzo Faina
L'edificio di Palazzo Faina ha al suo interno due distinti musei: il Museo
Claudio Faina e il Museo Civico Archeologico (Il Museo Civico
allestito a piano terra, il Museo Claudio Faina al primo e secondo piano). È
situato nella centralissima Piazza del Duomo. Insieme espongono una delle
collezioni archeologiche più ricche d'Italia che, insieme al Museo
Archeologico Nazionale di Orvieto, offrono un esauriente panoramica
archeologica della città. Il percorso espositivo comprende i materiali emersi
dagli scavi nelle necropoli etrusche orvietane. Tra i reperti esposti citiamo
ceramiche (protostoriche, attiche e etrusche), terrecotte architettoniche
decorative di edifici sacri, statue bronzee del II e del III secolo a.C. e una
vasta raccolta numismatica di monete per lo più di epoca romana, repubblicana e
imperiale. Di particolare interesse una serie di vasi attici a figure nere e a
figure rosse, attribuiti ad alcuni tra i maggiori ceramografi ateniesi. La collezione
venne costituita nel 1864 dai conti Mauro ed Eugenio Faina, appassionati di
archeologia.
Secondo una tradizione il nucleo originario della raccolta sarebbe costituito da
34 vasi donati al conte Mauro dalla principessa Maria Bonaparte in Valentini,
figlia di Luciano Bonaparte - lo scopritore delle necropoli di Vulci - e nipote
di Napoleone. La collezione,
ospitata inizialmente nel palazzo della famiglia Faina a
Perugia, fu trasferita ad
Orvieto negli ambienti dove ancora si trovano. La collezione fu resa pubblica nel 1954.
Il Museo Civico al piano terra accoglie le antichità collezionate durante l'Ottocento dalla municipalità
cittadina.
Tra queste: Venere di Cannicella, il Cippo
a testa di Guerriero e la decorazione frontonale del Tempio del Belvedere.
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