Sei qui:
Lucca >
Cosa
vedere a Lucca >
Piazza
Napoleone a Lucca
La
Piazza Napoleone, chiamata comunemente dai
lucchesi "piazza grande", è la più grande piazza di
Lucca, centro della vita cittadina, luogo di
incontro, punto di riferimento assoluto della città.
All'ombra dei suoi alti alberi di platano vanno in
scena ogni anno la maggior parte degli eventi
culturali più importanti. È un luogo dalla lunga e
interessante storia e ancora oggi e contornata da
interessanti edifici dal carattere rinascimentale. Tra questi il Palazzo
Ducale, edificato nel XVI secolo dietro la direzione dell'architetto
fiorentino Bartolomeo Ammannati. Al centro della
piazza si erge la statua di Maria Luisa di
Borbone e in fondo, sulla sinistra, sosta spesso un'antica giostra
cara ai bambini, di quelle antiche con i cavalli a dondolo.
|
|
È
difficile immaginare ora il fatto che questa bellissima
piazza, fino al fino al 1998 fosse destinata a parcheggio.
Oggi per fortuna ci passano solo pochi taxi e qualche
autobus autorizzato.
La piazza è situata su quella
che un tempo costituiva la sede della Fortezza Augusta
di
Castruccio Castracani,
capitano e signore di Lucca dal 1320 al 1328, fatta
costruire a
Giotto
nel 1322 (secondo Isa Belli Barsanti Guida di Lucca,
1970) e andata poi distrutta nel XIV secolo,
e successivamente della Cittadella di Lucca, anch'essa
andata distrutta nel XV secolo.
Ascolta "9 - Piazza Napoleone" su Spreaker.
Una
parentesi sulla Fortezza Augusta. Il complesso occupava
quasi un quinto della città, aveva su due lati le mura
urbane e per gli altri due lati era costituita da mura lungo
le attuali vie Vittorio Emanuele e Vittorio Veneto;
era difesa da torri e giudicata inespugnabile. Venne
demolita nel 1369 perché marchiata dal fatto che era stata
usata dai dominatori pisani contro i lucchesi, se ne
risparmiò il palazzo, nel quale si trasferirono gli Anziani
della Repubblica dalla precedente residenza presso San
Michele (che esiste ancora oggi).
L'attuale
spazio venne creato nel 1805 per ordine di Elisa Baciocchi Bonaparte, sorella
di Napoleone (da cui la piazza prende il nome), ed è
opera degli architetti Giovanni Lazzarini e Pierre-Theodore
Bienimé. La principessa fece infatti radere al suolo gli edifici
pubblici e privati davanti al palazzo ducale per quattro isolati, per creare lo spazio
necessario davanti alla sua residenza. Elisa demolì 4
isolati per aprire lo spazio della futura piazza e la cosa
non fu molto gradita dalla popolazione. Secondo Manlio
Fulvio nel suo Lucca : le sue corti, le sue strade, le
sue piazze (1968), la piazza "Fu aperta nel 1806 allo
scopo di dare più aria e maggior decoro al "Palazzo
Pubblico" nel quale i Baciocchi avevano stabilita la loro
residenza".
A
Lucca Elisa fece delle modifiche per rendere la città simile
ad una città francese. Il codice civile napoleonico, citava
alcune caratteristiche che dovevano avere gli edifici, anche
in senso urbanistico. L'aspetto più importante che trattava
era l'igiene delle città, che si poteva avere solo creando
ampi spazi aperti e strade più larghe. Così avvenne per
Piazza Napoleone.
La superficie principale fu ottenuta con la demolizione
della Chiesa di San Pietro Maggiore, che prendeva il
nome da un precedente edificio, chiamato San Pietro in
Cortina, che venne demolita per far posto allargamento
delle mura nell'attuale Porta San Pietro (che prende
il nome dalle chiesa distrutta). San Pietro Maggiore era
detta anche della Madonna dei Miracoli (per via
dell'affresco miracoloso che si trovava in questa chiesa che
ora si trova nella Chiesa di San Romano) in ordine dorico a
tre navate e con cupola terminata nel 1588. Insieme alla
chiesa furono distrutte varie abitazioni medievali, il
"Pubblico Archivio", le poste, ed i "magazzini del sale",
l'antica sede dei "Marchiatori dei drappi", la "torre di
Palazzo", che era stata una delle due torri della casa di
Bonturo Dati, unita al Palazzo stesso da un cavalcavia
ed utilizzata anche come carcere.
Chi era Bonturo Dati?
Passò alla storia, soprattutto per essere stato bollato da
Dante come "barattiere", cioè accusato di trarre
guadagni illeciti da un incarico pubblico. L'accusa
infamante, fu lanciata nell'Inferno, dal Sommo Poeta
quando Bonturo era ancora vivo.
Al
centro della Piazza fu posta una statua a Napoleone
Bonaparte, primo console. L'esecuzione di questa statua fu
commissionata allo sculture lucchese Giuseppe Domenico
Martini, che doveva però eseguirla da un disegno di
Stefano Tofanelli. Fu la medesima statua, che nel 1814,
alla partenza dei Baciocchi dopo la sconfitta di Napoleone,
venne attaccata dal popolazione e trascinata per le vie
della città, e quindi spezzata in due. Un'altra statua,
questa volta di "Napoleone
Imperatore" era stata ordinata nel 1812, per "abbellimento
della piazza". Doveva essere eseguita su disegni di Paolo
Barbigli, Professore nell'Accademia Carrarese, ma finito il
regime napoleonico, la statua, già parzialmente eseguita,
venne modificata cambiando solo "la testa" della per
rappresentare Carlo III di Spagna, padre di Maria
Luisa. Nel 1822 il monumento fu collocato in Piazza
Napoleone, ma ben presto si pensò di sostituirlo con un
altro dedicato alla stessa Maria Luisa, quello che possiamo
ammirare ancora oggi (la statua del re di Spagna andò a
finire nel baluardo di San Paolino). Alla statua di Carlo III i lucchesi affibbiarono Il nome di "Carlaccio",
nome che
dettero poi anche al baluardo sul quale il monumento fu
posto.
Il
monumento a Maria Luisa di Borbone(duchessa di Lucca
dal 1815 al 1824) affiancata da un Genio, venne eseguito nel 1843 da Lorenzo Bartolini. Qualche anno dopo
furono piantati su tre lati gli alberi di platano che
ombreggiano ancora oggi la piazza.
Dopo la caduta dei Baciocchi la piazza cambiò nome diverse volte: fu
"piazza Grande", poi "piazza Reale" dopo l'unità d'Italia,
poi "piazza del Sovrano", poi ancora "piazza Grande". Si
tornò infine alla prima denominazione, ma i Lucchesi usano
ancora l'appellativo di "piazza Grande".
Sul
fianco sud della piazza si trova l'edificio che dal 1861 è
sede dell'Istituto d'Arte Augusto Passaglia (ma che
prima di allora conteneva le Scuderie della Repubblica
Lucchese), erede dell'Accademia
Lucchese di Belle Arti, creata dal pittore Pietro Paolini
nel 1640 come scuola privata e alla morte di lui continuata
sotto il patrocinio pubblico.
A lato della piazza, nella adiacente Piazza del Giglio, si
trova il teatro cittadino, il Teatro del Giglio, nato più di
300 anni fa, quando il Consiglio della Repubblica di Lucca
lo istituì per decreto. Il nome attuale gli fu dato, nel
1819, da Maria Luisa di Borbone, che lo inaugurò dopo una
intensa ristrutturazione. Il nome del teatro deriva dal
giglio di Francia, simbolo dei re capetingi, che aveva un
posto di preminenza nello stemma della dinastia Borbone dove
rappresentava la discendenza diretta dalla Casa
francese alla quale appartennero i re Luigi IX e Carlo
Magno, i carolingi.
Ai lati di Piazza Napoleone, a eccezione di quello del
Palazzo Ducale, ci sono negozi, bar e ristoranti, alcuni dei
quali storici, come l'Hotel Universo, della metà del
1800, frequentato da numerosi artisti e letterati da John
Ruskin, a Puccini, fino a Chet Baker.
Durante
i lavori di rifacimento della piazza nel corso degli
anni, sono stati ritrovati, oltre a parti delle precedenti
costruzioni distrutte per fare spazio alla costruzione della
piazza stessa, conci di travertino pertinenti ad una
costruzione contemporanea della prima cinta di mura romana,
insieme a resti di una pozzolana e numerosi frammenti
fittili di età tardo-repubblicana e imperiale sempre di
periodo romano.
Oltre a essere uno dei luoghi di ritrovo preferito dai lucchesi, "Piazza Grande" è anche spazio per importanti
manifestazioni ed eventi, come il Lucca Summer Festival
(ma qui dovremo aprire un lungo capitolo a parte),
che si tiene in luglio, un festival di musica pop e rock con
tante star italiane e internazionali che si esibiscono sul
palco, mentre durante il Natale diventa
la pista di pattinaggio sul ghiaccio di Lucca.
Di M. Serra per Informagiovani Italia
Dove si trova?
Torna su
|