Radagaiso
Radagaiso è stato un re goto capo di
una coalizione di diverse tribù germaniche che invasero l'Italia tra la fine
del 405 e la metà del 406 d.C. Da sempre restio alla conversione al
cristianesimo e convinto pagano, Radagaiso ambiva a sacrificare i senatori
romani ai suoi dei e, al contempo, a radere al suolo Roma. I pagani di Roma
dissero che la discesa in Italia dei barbari era una punizione degli dei che
erano stati ripudiati a favore del Dio cristiano. Anche se alla fine
Radagaiso fu giustiziato
dopo essere stato sconfitto a Fiesole, vicino a Firenze, dalle truppe del
generale romano Stilicone, che a sua volta era per metà vandalo, la fine
dell'Impero Romano era ormai vicina dopo un lungo e inesorabile declino. |
|
Da sempre
esiste una leggenda su un tesoro che ancora si troverebbe nascosto da allora
sulle colline fiorentine. Al termine della battaglia, 12 mila dei migliori
combattenti di Radagaiso, furono incorporati nell'esercito romano di
Stilicone, tantissimi altri vennero venduti come schiavi. Il loro numero era
talmente alto che inflazionò il mercato degli schiavi e i "prezzi" di questi
ultimi subirono un crollo rovinoso. Parte degli stessi goti che conbatterono
quest'ultima battaglia presero parte al sacco di Roma comandati da Alarico
nel 410. Radagaiso conquisto Pistoia nel 406,
dopo avere devastato
precedentemente l'Italia settentrionale, tra cui le città di
Novara e
Padova, l'attuale
Valenza e assediato
Torino. La città di Pistoia tentò di difendersi come
poteva, come mostrano, nel sottosuolo dell'odierna Pretura i resti di
una barricata improvvisata in fretta e furia, anche con rocchi di
colonne di un antico tempio romano che si trovava nelle vicinanze. Pistoia
fu travolta; la villa romana che si trovava nell'attuale piazza del Duomo,
ornata di mosaici, fu data alle fiamme, come hanno dimostrato gli scavi
dell'inizio del secolo scorso. L'ordinato assetto romano, basato su due assi
principali e su quartieri cui corrispondevano quattro porte, fu sconvolto.
L'invasione dell'Italia da parte di
Radagaiso
L'esercito di Radagaiso consisteva
probabilmente ci circa 20 mila combattenti. La maggior parte di questi
ultimi si portava dietro la propria famiglia e altri non combattenti, il che
significava che la cosiddetta "Orda", consisteva in circa 100 mila
individui. Secondo lo storico romano dell'epoca Paolo Orosio di
Braga, l'intero seguito di
Radagaiso comprendeva invece più di 200.000 goti. È possibile che Stilicolne sconfisse a Fiesole solo una parte di questo gruppo.
L'inizio della "carriera" militare di
Radagaiso e anche le sue origini precise non si conoscono. Di sicuro decise
di invadere l'Italia per il fatto che a sua volta veniva spinto
dall'avanzata degli unni. Non passo per i Balcani, e questo sta a
significare che l'invasione cominciò dalla grande pianura ungherese, quella
che veniva chiamata Pannonia, a ovest della catena montuosa dei Carpazi.
Ritrovamenti archeologici hanno mostrato che i residenti romani che si
trovano lungo il passaggio dell'orda di Radagaiso, era consapevoli che
questa stava arrivando. Sono infatti stati ritrovati dei nascondigli di
fortuna per monete e altri preziosi. I rinvenimenti hanno anche permesso di
ricostruire il percorso dei re goto (o meglio ostrogoto), che passava da
sudest a Noricum, nella parte occidentale della Pannonia.
Nello stesso periodo la città romana di Flavia Solva, nell'attuale
proviancia austriaca della Stiria, venne rasa al suolo e abbandonata, e
Aguntum nell'attuale Tirolo, venne incendiata e devastata. I cronisti
cattolici del tempo accusavano che forze di cristiani ariani si unirono a
Radagaiso durante la sua invasione dell'Italia.
L'Impero Romano d'occidente si mobilitò per
cercare di fermare in qualche modo l'invasione mobilitando un contingente di
30 numerii, circa 15 mila uomini, in parte formati da gruppi barbari e
comandati dal mezzo vandalo Stilicone. Un secondo contingente di troppe
romane, probabilmente richiamato dalla frontiera del Reno, con l'aggiunta di
ausiliari goti, comandati da un altro generali di origine barbara, Saro,
completavano le forze dell'Impero.
L'esercito di Radagaiso ebbe la possibilità
di razziare il nord Italia per almeno sei mesi, mentre l'Impero mobilitava
le sue forze (tra cui come abbiamo ricordato Pistoia). Alla fine si diresse
verso città di Florentia e riuscì a sconfiggere le truppe gote alleate di
Roma causando nelle loro file un numero incredibile di morti, non meno di un
terzo truppe di gotiche e dei loro alleati.
L'esercito di Stilicone riuscì a togliere l'assedio di Florentia quando
quest'ultima era sul punto di arrendersi. Il contrattacco romano ebbe un
grande successo, e Radagaiso fu costretto a ritirarsi sulle colline di
Fiesole, a circa 8 chilometri di distanza. Lì, poco eroicamente Radagaiso
abbandonò i suoi seguaci e cercò di fuggire ma venne catturato dai Romani.
Lo storico Peter Heather ipotizza che il tentativo di fuga di
Radagaiso potrebbe essere spinto da una rivolta all'interno delle sue forze.
Venne giustiziato il 23 agosto 406.
Conseguenze della discesa in Italia di
Radagaiso
Per proteggere l'Italia, il generala
Stilicone, dovette richiamare truppe dal confine del Reno, sguarnendo
quell'area da possibili attacchi da parte delle tribù germaniche che si
trovana al di la del fiume. Il risultato fu che il 31 dicembre del 405 o 406
gruppi formati da Vandali, Alani e Svevi attraversarono il Reno
ivadendo e saccheggiando le Gallie, senza trovare opposizione e
impadronendosi poi della Spagna romana.
Nel 408 Stilicone, accusato ingiustamente
da alcuni cortigiani di aver incitato e favorito l'invasioni barbare delle
Gallie in modo per tentare un colpo di stato e mettere il figlio Eucherio
sul trono imperiale, venne giustiziato con l'accusa di tradimento. I
soldati romani di origine barbarica iniziarono ad essere perseguitati e
conseguentemente molti di essi passarono dalla parte di Alarico, portando
l'ammontare dell'esercito visigoto a circa 30.000 soldati. Molti di questi
soldati passati dalla parte di Alarico erano quei 12.000 soldati goti
che avevano invaso la penisola con Radagaiso e che erano stati arruolati
nell'esercito romano. Poco tempo dopo degli schiavi in fuga si unirono ad
Alarico, portando l'esercito visigoto a 40.000 soldati: probabilmente anche
molti di questi schiavi erano ex seguaci di Radagaiso, quelli che erano
stati ridotti in schiavitù. Forte di questo esercito Alarico riuscì ad
espugnare e saccheggiare Roma nel 410 . Nel frattempo la Spagna romana era
finita sotto il controllo di Vandali, Alani e Svevi, mentre la Gallia e la
Britannia si erano rivoltate finendo la Gallia in mano a usurpatori che
produssero guerre intestine nell'Impero morente fino alla sua fine, mentre
la Britannia, andate via le ultime truppe romane, uscì definitivamente
dall'orbita dell'Impero.
La sconfitta di Radagaiso portò anche alla
definitiva cristianizzazione di Firenze (Florentia) e del resto d'Italia.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Ostelli Pistoia
Ostelli Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Carte de Pistoia
Karte von Pistoia
Mapa Pistoia
Map of Pistoia
Carte de la Toscane Karte von Toskana Mapa Toscana Map of Tuscany
Carte d'Italie
Karte von Italien Mapa Italia Map of Italy |