VISITARE
RONDA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Il
balcone roccioso più famoso di tutta la Spagna è un luogo che
crea stupore e meraviglia, per bellezza storica e paesaggistica,
ricchissima in monumenti e palazzi signorili, giardini,
gastronomia e tradizioni. Amata da Hemingway e Orson Welles, tra
gli altri, sin da tempi antichi è una delle destinazioni più
affascinanti dell’Andalusia e della Spagna intera.
La
città di Ronda in Andalusia è una città sospesa nel vuoto. Il fiume Guadalevin ha
scavato da tre lati la roccia formando uno spaventoso e
scenografico dirupo, il Tajo, il taglio. A Nord c'è una gola
profonda 100 metri, dalla parte del parco il precipizio è di 170
metri e a Ovest ci sono altre gole a picco. L'unico accesso
naturale è a Sud. Qui la città è stata, in ogni caso, sempre ben
protetta dalla cinta muraria e dalle porte, come quella araba di
Almocabar.
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Quando
sono arrivato qui la prima volta sono rimasto senza parole, non mi aspettavo niente di tutto quello
che avrei trovato.
Ronda è una delle
città più antiche della Spagna, un angolo
di Andalusia piccolo e splendido, un tempo famosa anche
come covo dei famosi banditi andalusi, i
bandoleros, cantata dai poeti cristiani e mussulmani di
varie epoche e amata dai toreri più celebri del Paese, che si
esibivano in quella che è considerata la più bella Plaza de
Toros al mondo. Ronda, il cui nome significa "circondata
dai monti", è sempre stata un luogo romantico, dove
convivono gli elementi di tutta la storia spagnola degli ultimi
mille anni. Si tratta di una città lontana dalla grandi via di
comunicazione, che ha vissuto alti e bassi e che ha visto
cambiare il suo destino con l'invasione araba, quando fu
ribattezzata la "Città dei Castelli". Qui da allora, la
felice coabitazione tra culture diverse, anche dopo la
Riconquista da parte degli eserciti cristiani nel 1485, ha
garantito un tranquillo decorso del tempo, affascinando i vari
visitatori che si sono susseguiti nei secoli.
"Ho trovato la città dove l'uomo e gli uccelli si uniscono".
Reiner Maria Rilke
Tanti
sono i personaggi della letteratura hanno raccontato Ronda, il
più famoso di tutti è forse Ernest Hemingway, ma anche
Prosper Mérimée, che ambientò a Ronda il dramma di Carmen
(da cui deriva la celebre opera di
Bizet), Rainer Maria Rilke e Orson Wells.
Per molti secoli le uniche vie che portavano a Ronda, sono stati
i sentieri battuti dai contrabbandieri. Appollaiata sulla cima
di uno sperone roccioso, nascosta tra le rocce dell'aspra
regione della Serrania, Ronda è il posto unico, reso
particolarissimo dalle caratteristiche del luogo. La città è
divisa in due dal burrone profondo100 metri di cui ho accennato
prima: da un lato c'è la
Ciudad, la città vecchia, in cui, nonostante alcuni
palazzi in stile rinascimentale, è prevalente l'impronta
moresca: dall'altro, il
Mercadillo, il quartiere nuovo, unito alla Ciudad da tre
ponti.
Hemingway
fu ospite di questa cittadina tante volte e fu amico di
Antonio Ordonez, un torero appartenente a una gloriosa
famiglia locale. La rivalità tra Ordonez e un altro famoso
torero, Dominguìn, è narrata nel romanzo dello scrittore
americano "Morte nel pomeriggio". Lo scrittore austriaco
Rainer Maria Rilke compose a Ronda "L'Epistolario
Spagnolo", e soggiornò per molto tempo in un albergo locale,
in una camere che oggi, identica a come la lasciò lo scrittore,
è un piccolo museo dei suoi ricordi. Il grande regista e attore
americano
Orson Wells, anche lui amico della famiglia Ordonez,
espresse il desiderio che le sue ceneri riposassero nella
masseria di proprietà degli Ordonez e il suo desiderio fu
esaudito alla sua morte.
Le
vicende di ronda si intrecciano con la storia della
Tauromachia, il culto della corrida e dei combattimenti con
i tori in generale. Pedro Romero, che inventò la moderna
Corrida, nacque qui nel 1754; con lui il ruolo di Matador de
Toros, ovvero di Torero, fu elevato nella scala
sociale al punto da permettergli di avere rapporti con la
nobiltà, ed essere ritratto dal pittore Goya, il pittore
dei reali di Spagna. Romero uccise più di 5000 tori e fondò a
Siviglia la
scuola di Tauromachia. Un ristorante del luogo porta
ancora il suo nome. Una delle principali manifestazioni che si
tengono a Ronda è proprio la Feria di Pedro Romero, sul
finire dell'Estate quando si tengono concerti, danze, un
festival folkloristico internazionale, e la gran cavalcata, con
la sfilata delle carrozze, trainate dai cavalli andalusi, con le
ragazze nei loro vestiti ispirati ai dipinti di Goya.
I toreri
vestiti nei loro costumi sfarzosi sfidano i tori nell'elegante
arena di Plaza de Toros, la più antica arena della
Spagna, con i suoi maestosi archi e le 136 colonne. Una visita
alla città può partire proprio dalla Plaza de Toros, simbolo di
Ronda, inaugurata alla fine del 1700, dove si tenevano i giochi
di destrezza con i tori e gli spettacoli equestri. Tra agosto e
settembre l'arena si trasforma in teatro con spettacoli e
concerti. All'interno della arena si trova anche il Museo
Taurino, con cimeli vari, tra cui i costumi macchiati di
sangue indossati da Pedro Romero e da altri famosi toreri. Vi
sono custodite inoltre fotografie ci celebri appassionati, tra
cui quelle dei già citati Ernest Hemingway e Orson Welles.
Uscendo
dall'arena si prosegue verso Plaza de Espagna, dove si
trova l'ufficio locale del turismo. Quest'ultima piazza è citata
e resa famosa da Hemingway nel suo "Per chi suona la campana".
Nel decimo capitolo del suo capolavoro lo scrittore racconta di
come cominciò la guerra civile spagnola, quando un gruppo di
fascisti furono radunati davanti al municipio (ayuntamiento),
picchiati e costretti a passare tra due file di persone prima di
essere gettati nella gola del Tajo. Il terribile episodio
del romanzo si basa su un fatto realmente accaduto. Oggi quello
che era il municipio è diventato uno dei migliori alberghi di
Ronda.
Un ponte conduce alla città vecchia, il Casco Antiguo,
percorrendo Calle Arminan, che attraversa in lunghezza la città
storica troverete alla vostra sinistra, in Calle
Santo Domingo, la Casa del Re Moro, risalente al 700, con
un bel giardino decorato, con belle mattonelle in stile
azulejos. Poco più avanti girando a destra il Palazzo del
Marqués de Salvatierra, costruzione barocca del XVII secolo;
spostate il vostro sguardo in alto e vedrete delle figure umane,
maschili e femminili nude, ispirate all'arte Inca, sembrano
seguire il passante e ridere di lui. Notate anche la ringhiera
in ferro battuto del balcone, frutto dell'artigianato locale di
un tempo.
Proseguite per Calle de Salvatierra fino a rimettervi
sulla strada principale,
poco all'interno, girando a destra troverete la chiesa
principale,
Santa Maria la Mayor, secondo alcuni storici eretta sopra un
tempio romano e risalente al 1500. Fu una moschea durante la
dominazione islamica e mostra oggi una facciata gotica e un
interno del tardo rinascimento.
Da ammirare il coro a due piani
in legno di noce e cedro intagliato. Spostandovi verso l'esterno
seguite sul retro della chiesa, Calle Montero, girando a destro,
e arrivate alla piazza del Palazzo di Mondragon, una
delle più belle architetture di Ronda, risalente all'epoca araba
e con due bellissimi cortili interni. La struttura unisce stile
gotico e rinascimentale ma al suo interno troverete nel Salon
Noble, un incredibile soffitto a cassettoni del periodo
mudejar (il periodo in cui lo stile locale si fuse
felicemente con le influenze arabe).
A
questo punto della visita potete usciere dalla parte opposta del
ponte nuovo e attraversare Puerta de Almocàbar, che
risale al XIII secolo e taglia un tratto della cinta muraria, o
in alternativa ritornate sui vostri passi e prima del ponte
costeggiate il fiume sulla vostra destra e visitate i Bagni
Arabi, nel barrio di San Miguel. Si tratta delle
terme arabe, meglio conservate di tutta la Spagna, con vasche di
acqua fredda, tiepida e calda. Risalgono al 1200 e sono la parte
più interessante dell'antico quartiere islamico di Ronda. La
parte moderna della città, è il Barrio Moderno, o del
Mercadillo,
qui molto bella è la Plaza de Nuestra Señora del Socorro,
con l'omonima chiesa con la facciata barocca.
Se possiamo consigliarvi il posto ideale per scattare la vostra
foto ricordo di Ronda è l'ingresso alla città vecchia dal
Puente Nuevo, dove l'arco Barocco incornicia, come in un
quadro le bianche case della città. Nei dintorni di Ronda
fioriscono i Pueblos Blancos, i villaggi dalle case
bianche, che si susseguono andando verso ovest. Percorrete
allora la strada panoramica per
Jerez de la Frontera, splendida e tutta in alta quota.
Scendendo, viceversa verso il mare, a circa 50 km, troverete la
Costa del Sol, con la famosa Marbella, la località di
villeggiatura marina più conosciuta della Spagna e la frizzante
Benalmadena Costa, con le tantissime discoteche, le grandi
spiagge, e il caratteristico porticciolo turistico.
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