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VISITARE
SANSEPOLCRO -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Questa gemma nascosta è una città che merita davvero questa
descrizione. Risalente all'anno 1000, Sansepolcro ha
raggiunto le sue dimensioni attuali nel XV secolo e si è
dotata di mura nel XVI secolo. Il suo centro storico è
disseminato di palazzi e chiese che nascondono opere d'arte
rinascimentali o sono ingioiellate da squisiti medaglioni in
terracotta di Andrea della Robbia. Trascorrete del tempo
vagando di chiesa in chiesa, poco illuminata, seguendo le
orme del più grande figlio di Sansepolcro, l'artista
rinascimentale Piero della Francesca è qualcosa da fare
almeno una volta nella vita.
Sansepolcro
è una piacevole e interessante città, situata nelle
pianure della valle dell'Alto Tevere, nel sud-est
della Toscana, in provincia di
Arezzo,
al confine con l'Umbria e le Marche. Posizionata
com'è verso il bordo orientale della stessa regione,
è più vicino al mare
Adriatico che al Tirreno. Si narra che nel X
secolo due pellegrini riportarono in queste terre le
reliquie del Santo Sepolcro dalla Terra Santa, custodendole
in una cappella appositamente costruita; intorno ad
essa ebbe modo di svilupparsi il Borgo Sansepolcro.
Tra il 1415 e il 1420, Piero della Francesca,
uno dei più famosi artisti del Rinascimento italiano,
nacque in una delle case del borgo.
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Benché
gli abitanti di San Sepolcro siano chiamati 'biturgensi', nel
corso dei secoli si è molto discusso sul fatto che la cittadina
di Sansepolcro possa o meno essersi originata dalla località
che Tolomeo aveva posto tra le città della
Toscana e dell'Umbria, Biturgia. Secondo
gli storici questa antica località venne fondata dai
Galli Biturigi, che provenivano dalle regioni
a nord della Francia. Come spiegato molto bene dallo stesso
Plinio, che nella zona vi costruì una sua
dimora Romana, costoro erano divisi in due tribù, i "Biturigi
Cubi", provenienti da Avarico
(e cioè da Bourges) e i "Biturigi
Vibisci"; i primi fondarono la loro colonia in Toscana,
chiamandola appunto "Biturgia". L'antico borgo si sviluppò poi
intorno al X secolo, prima come feudo appartenente ai
monaci di Camaldoli, nella diocesi di Città
di Castello, poi come comune autonomo. Nel XIV secolo
la città fu sottomessa dalla famiglia dei Tarlati
(1318), e verso la fine del secolo a quella dei Malatesta
di Rimini.
Firenze
impose il proprio dominio dal 1440, con la dinastia della
famiglia de' Medici che vi portò un notevole livello
di sviluppo edilizio e difensivo. Sotto Cosimo I
(1519-1574) venne operata la costruzione di molti
palazzi della nobiltà locale. Durante la prima
metà del XVI secolo, la città divenne sede vescovile
sotto il pontificato di Leone X. L'impulso lasciato
dall'eredità della famiglia fiorentina, e italiana, più famosa
d'Europa, ebbe modo di portare in seguito anche uno sviluppo
del settore agricolo e manifatturiero (lana
e seta). Ma fu durante il corso del XIX secolo che la città
ebbe modo di distinguersi economicamente con la coltivazione
e la lavorazione del tabacco e la produzione
alimentare, in quest'ultimo caso con un nome per
tutti: Buitoni (fondata nel 1827). Ancora
oggi, l'agricoltura (grano, tabacco, patate, mais, vino), accanto
al settore alimentare è uno degli aspetti economici più rilevanti
di Sansepolcro. Anche la nota azienda farmaco-erboristica
Aboca è originaria della zona.
L'esplorazione
turistica alla città deve iniziare con la consapevolezza delle
importanti opere d'arte custoditevi. Partendo da Piazza di
Torre Berta, così chiamata per via della sua torre del XIII
secolo, Torre di Berta,
si incontra il centro storico che ospita due degli edifici
più antichi del centro urbano: il Palazzo Pichi
(XVI secolo) e il Palazzo Giovagnoli (XIII
secolo). Non lontano, nella via Matteotti, erge la
Cattedrale di Sansepolcro
(del XIV secolo), dedicata
a San Giovanni Evangelista; la
troviamo
nello stesso luogo dove un tempo sorgeva un monastero, prima
benedettino (X secolo) e poi calmadolese (XII secolo). La chiesa
si ammira in particolare per alcune opere di straordinario
valore artistico: un piccolo crocefisso ligneo del X secolo
risalente al periodo carolingio, chiamato il “Volto
Santo? e capolavori di
artisti
rinascimentali come Pietro Vannucci,
detto il Perugino (Ascensione
di Cristo), Bartolomeo della Gatta
(Crocifissione),
Santi di Tito (Incredulità
di San Tommaso ),
Durante Alberti (Adorazione dei pastori), una
Madonna con Bambino (1385) affresco di
scuola romagnola e altre opere della
scuola senese.
Altre
strutture religiose degne di nota sono la cinquecentesca
chiesa del Buon Gesù (via XX settembre), più simile ad un
palazzo che ad un edificio religioso , la chiesa di San Francesco
(XIII secolo, che conserva nella cripta le spoglie del
Beato Ranieri), la chiesa di San Lorenzo (XVI
secolo) nel cui interno è custodita l'importante opera manierista
di Giovan Battista di Jacopo detto
Rosso Fiorentino (Compianto
sul Cristo deposto)
del 1528, e la chiesa di San Michele Arcangelo,
conosciuta per lo splendido dipinto di frate Paolo
Piazza da Castelfranco
(Paradiso dei Cappuccini)
del 1608. Sono veramente numerose le opere custodite nelle
chiese di San Sepolcro,
quelle del suo figlio prediletto, Piero della Francesca,
le troviamo presso il Museo Civico, mentre sono diverse quelle
di Raffaellino dal Colle,
presenti per esempio nel santuario mariano della chiesa
di Santa Maria delle Grazie
(Madonna delle Grazie).
Due oratori sono di particolare interesse artistico e architettonico:
l'Oratorio della Confraternita della Morte
con importanti affreschi del Cherubino,
di Raffaellino del Colle, Giovanni Alberti
e altri artisti del '500.
Il
Museo Civico d'Arte di San Sepolcro propone
un considerevole patrimonio artistico. Situato presso il Municipio,
custodisce un'impressionante collezione di dipinti del
XV e XVI secolo, opera di artisti come Jacopo Bassano,
Pontormo, e soprattutto Piero della Francesca,
nato e cresciuto a Sansepolcro. Di quest'ultimo vi sono comprese
alcune delle opere più famose, tra cui la “Resurrezione di
Cristo? (c.1460), il “San Giuliano?
(1454-1458), lo splendido “Polittico della Misericordia?
(1444-1464) . Tra gli altri artisti di
rilievo sono inclusi Luca Signorelli,
Gerino da Pistoia, Raffaellino
del Colle, Andrea Pozzo,
Santi di Tito, Giovanni De Vecchi,
e Lucca della Robbia. Si visiti anche la
Casa-Museo di Piero della Francesca,
un elegante edificio dall'architettura che pare ricordare lo
stile di Michelozzi (1396-1472).
La
via Matteotti, la stessa del Duomo, è fiancheggiata da altri
edifici risalenti al Quattrocento, oltre a quelli sopra citati:
il Palazzo Pretorio (XIV secolo),
un tempo sede del governo fiorentino, e riccamente decorato
con vari stemmi in maiolica della scuola di Luca della Robbia
(1400-1481); il cinquecentesco Palazzo della Laudi,
attuale sede degli uffici comunali, opera di Alberto Alberti,
che faceva parte della Compagnia delle Laudi. Si visiti anche
lo splendido cortile interno, progettato nel XVI secolo da
Antonio Cantagallina, un architetto locale.
La facciata è impreziosita da un portale di grandi dimensioni,
che un tempo ospitava il mercato cittadino. Altri palazzi di
valore architettonico sono presenti nella via XX Settembre (Palazzo
Bofolci, Palazzo Ducci-Del Rosso). L'antica Fortezza
Medicea, del XVI secolo, costruita su progetto di
Giuliano da Sangallo sotto commissione
di Cosimo I de' Medici, con bastioni angolari,
ha incorporato le fortificazioni esistenti. Le antiche mura
sono oggi visibili solo nella Porta Fiorentina,
l'unica superstite delle quattro porte originariamente esistenti.
Consigliamo
di visitare San Sepolcro, se possibile, durante il Palio
della Balestra, un torneo medievale che si tiene ogni anno
la seconda domenica di settembre. Piazza Torre di Berta diventa
il luogo per la storica competizione durante la quale gli uomini-balestra
di Sansepolcro si pongono in rivalità con quelli della vicina
città umbra di
Gubbio. Entrambe le squadre
indossano costumi rinascimentale, ispirati ai
dipinti di Piero della Francesca. La sfida ha un'origine molto
antica, era infatti già menzionata in un documento del 1619.
Il palio ha luogo durante il cosiddetto Settembre
Biturgense. Notevole la presenza dei prodotti della
gastronomia locale, con olio, vino, marmellate,
miele e oggetti tipici dell'artigianato.
Per chi volesse fare incetta dei prodotti della cucina
di San Sepolcro, consigliamo anche la
"Fiera di Mezza Quaresima".
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