Copenaghen
ha origini antiche essendo stata fondata nel 1043. Capitale
della Danimarca dal 1443, prosperò come porto commerciale
divenendo uno dei centri culturali e artistici più vivaci del
nord Europa.
La zona dove è nata
Copenaghen era usata dalle popolazioni Vichinghe come punto di imbarco per
le esplorazioni nei mari europei e nel nord Africa. Ma la storia della città è legata alla vita del suo fondatore, il vescovo Absalon, che visse nel
XII secolo, allora consigliere del re Valdemaro I e Arcivescovo dell’antica
capitale della Danimarca, Roskilde, e di
Lund in Svezia (nelle vicinanze di
Malmø). Il vescovo Absalon
trasformò uno stanziamento urbano allora conosciuto come Havn, un
semplice centro di pescatori, facendo costruire una fortificazione nel
1167 in difesa delle scorrerie dei pirati, e creando così una vera e propria
cittadella vicino al castello di Christiansborg.
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Da allora l’attività
della pesca si sviluppò notevolmente grazie all' infrastruttura portuale e
la città iniziò il proprio sviluppo come importante centro commerciale in
tutta la regione baltica. Furono costruiti edifici e chiese, la cittadella
si arricchì, divenendo nel 1343 talmente
importante da essere scelta dal Re, Valdemar Atterdag, come nuova capitale della
Danimarca.
La ricchezza di
Copenaghen continuò a crescere notevolmente, economicamente e culturalmente, tanto che nel 1600 divenne uno
dei maggiori centri d'Europa, in
parte anche grazie agli effetti positivi dell'avere adottato il credo luterano insieme a tutta la
Danimarca nel 1526 (non mandare più le decime ala Chiesa di Roma)
Nel
1648 durante il
regno di Kristian IV, la Danimarca perse gran parte del suo regno a
favore della Svezia. Copenaghen subì in questo periodo varie incursioni straniere come quelle della Lega Anseatica e degli svedesi nel
1658-59. Il periodo difficile proseguì con
la peste del 1711 e gli incendi del 1728 e 1879.
Nel 1801 una flotta
britannica comandata dall'ammiraglio
Hyde Parker, si scontrò contro la flotta della Danimarca-Norvegia,
ancorata nel porto di Copenaghen. Questa fu la cosiddetta Prima Battaglia di
Copenaghen. In questa battaglia divenne famoso l'attacco comandato
dall'ammiraglio Horatio Nelson che, disubbidendo all'ordine di Parker
di ritirarsi, distrusse la maggior parte delle navi danesi prima che
venisse accordata una tregua. I danesi ricordano ancora oggi con odio
Nelson.
Nella cosiddetta Seconda Battaglia di Copenaghen
(16 agosto - 5 settembre 1807) ci fu un attacco navale portato dalla Marina
britannica contro Copenaghen allo scopo di catturare la flotta danese ed
evitare che finisse nelle mani di Napoleone Bonaparte. La capitale danese
venne attaccata senza una preventiva dichiarazione di guerra, creando un
terribile precedente nella storia. In quelle ore l'esercito danese, sotto il comando del
Principe Incoronato (il futuro re Federico VI di Danimarca), difendeva le
frontiere del sud contro possibili attacchi francesi e questo rendeva la
difesa di Copenaghen piuttosto debole. Le truppe britanniche del generale
Arthur Wellesley,
Duca di Wellington sconfissero le deboli difese danesi vicino alla
località di Køge, a sud di Copenaghen. In pochi giorni Copenaghen si trovò
circondata. Gli inglesi offrirono la resa ma i danesi, memori
della Battaglia del 1801, rifiutarono con sdegno. La flotta britannica
bombardò la città dal 2 al 5 settembre 1807. Il giorno 7 il generale danese
Peymann si arrese, consegnando la città e la flotta. Durante il
bombardamento più di 2.000 civili persero la vita ed il 30 per cento degli
edifici di Copenaghen fu distrutto. Il motivo per cui la devastazione fu
così grande, è che a Copenaghen c'era una vecchia linea di difesa,
praticamente inutile contro il bombardamento dei britannici.
La Danimarca si riprese
solo a partire dal 1830, quando cominciò un lento ma costante sviluppo economico grazie a
una nuova classe imprenditoriale con base nel quartiere di Vesterbro. In
questo periodo con il libero commercio nacquero numerose banche e società di servizi
e si svilupparono le infrastrutture, a cui si deve in parte il successo dell’odierna
Copenaghen.
Quando la città si allargò oltre i bastioni furono
costruiti nuovi alloggi intorno ai laghi (Soerne). Prima dell’ampliamento
della città, il centro storico di Copenaghen era abitato da circa 125.000
persone, fino ad un massimo di 140.000 nel 1870, mentre oggi qui ne vivono circa
25.000. Nel 1901, Copenaghen si è ulteriormente ampliata Frederiksberg.
Gli equilibri politici,
influenzati dallo sviluppo della nuova classe sociale incominciano a
rompersi, e la nuova e potente borghesia incominciò a scontrarsi con
l’antica nobiltà scontri ben descritti con la pubblicazione di diversi periodici
espressione di un nuovo malessere sociale. Si assistette anche ad un forte
sviluppo culturale grazie a Hans Christian Andersen, il
filosofo Søren Kierkegaard, il pittore C.W. Eckersberg, la
scrittrice
Karen Blixen, lo scienziato
H.C.
Ørsted (padre dell’elettromagnetismo) e lo scultore neoclassico Bertel Thorvaldsen.
Nel 1879 venne firmato
l'Atto Municipale, con l’attribuzione di maggiori poteri alla municipalità e
con l’istituzione del Consiglio Comunale di Copenaghen. Nel 1848, al pari di
altre città europee, i cittadini di
Copenaghen inducono il Re ad accettare una libera e democratica costituzione
per tutta la Danimarca
Nei primi anni del ‘900
la città si sviluppò a livello urbanistico in seguito a una forte crescita
demografica. Seguirono nuovi cambiamenti nella scena politica come la concessione del voto alle donne 1908 e il suffragio universale nel
1915. Durante la seconda guerra
mondiale, Copenaghen così come il resto della Danimarca, fu occupata dalle
truppe tedesche fino al maggio 1945.
Dal dopoguerra la
crescita della città diventa inarrestabile grazie in particolare al
cosiddetto "Finger Plan" che dal 1948 fu la base della moderna pianificazione
urbanistica con la costruzione di notevoli infrastrutture e come ospedali,
scuole, case e luoghi di commercio disposti a raggio lungo le strade di
comunicazione e le linee ferroviarie, con l’inclusione di grosse aree verdi
nel centro cittadino. Si sviluppa una forte politica sociale in
materia di case e alloggi per i cittadini.
Lo sviluppo
infrastrutturale di Copenaghen continua per tutto il XX secolo
arrivando ai giorni nostri con imponenti e importanti costruzioni come il
Ponte di Øresund che collega Copenaghen a
Malmö in Svezia, facendo della
città il centro di una vasta area metropolitana che si estende sulle nazioni
danese e svedese.
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