Storia di Friburgo
La prima menzione di
Friburgo si trova in un documento dell'anno 1008. Il duca di Zähringer
Berthold II costruì il Castrum de Friburch (rovine di Leopoldburg) sull'alto
Schlossberg. Nel 1120 il figlio Konrad ottenne i diritti di mercato e di
città. Berthold V ordinò quindi l'ampliamento della chiesa, ormai troppo
piccola per il crescente numero di abitanti, fino a raggiungere le
dimensioni della cattedrale che esiste ancora oggi. La costruzione fu
finanziata dalle miniere d'argento della
Foresta Nera,
che contribuirono notevolmente alla prosperità dei cittadini di Friburgo.
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Con lo sviluppo commerciale e l'estrazione dell’argento arrivò anche la
coniazione delle monete e quelle di Friburgo erano particolarmente
ricercate per l’alta concentrazione di argento. Quando gli Zähringer, che
governavano all'epoca, si estinsero lentamente, i conti di Urach presero il
potere su Friburgo come loro successori nel 1218. Con questo cambio di
potere e i nuovi governanti, i cittadini ebbero molti disaccordi, poi si
liberarono arbitrariamente decidendo di consegnarsi per 15.000 marchi
d'argento alla Casa d'Asburgo per la propria protezione.
Commercio e miniere portarono inoltre ad un
notevole sviluppo democrafico che portò conseguentemente all’estensione
urbanistica del piccolo centro: le mura vennero allargate, edificati nuovi
sobborghi e costruiti numerosi monasteri.
Nel 1457 l’Arciduca Alberto VI fondò la prima
Università (che fu poi gestita dai gesuiti nel 1620), la quale venne
ordinata come un istituto indipendente dello studio e dove vennero insegnate
materie come teologia, legge, medicina e arte.
Nel XVII secolo, da piccola cittadina commerciale,
Friburgo si sviluppò in una vera e propria fortezza tanto da divenire la
capitale occidentale dell’impero austriaco.
Friburgo conobbe anche gli orrori della guerra tra
Austria e Spagna, e della Guerra dei Trent'anni, trovandosi più volte sotto assedio, bombardamento e
dominazione da parte delle truppe straniere, tra cui svedesi e bavaresi.
Sotto il regno di Luigi XIV, si verificarono ripetuti sconfinamenti nel
territorio della riva destra del Reno.
Nel 1677 la cittadina venne conquistata dai
francesi. Nel 1679, dopo la Guerra d'Olanda, l'imperatore Leopoldo I
dovette cedere ufficialmente alla corona francese la città di Friburgo e il suo
feudo, oltre a Betzenhausen e Kirchzarten. Ne venne ampliata l’urbanistica e completate le
fortificazioni con l’innalzamento delle mura circostanti e l’edificazione di una
fortezza composta a forma di stella da otto bastioni. L’estensione e la ristrutturazione delle
fortificazione vennero affidate al famoso architetto militare Sebastien Le
Prestre de Vauban. Luigi XIV visitò Friburgo nel 1681 per ispezionare i
progressi della costruzione e soggiornò all'Hotel Basler Hof durante questo
viaggio ufficiale. Quando la città dovette essere restituita agli Asburgo i
francesi danneggiarono completamente la fortezza che era stata costruita. Degli
edifici di Vauban è rimasta solo la Porta di Breisach.
Nel 1796, Friburgo fu presa dalle truppe rivoluzionarie francesi e liberata
dall'arciduca Carlo dopo tre mesi. Il Duca di Modena perse tutti i suoi
possedimenti italiani nel 1797 e nel 1801, quattro anni dopo, ricevette il
Breisgau come risarcimento per la perdita. Quest'ultimo, tuttavia, non fu
contento dello scambio e non visitò più la zona dopo il 1801. Dopo la sua morte,
il Breisgau passò alla figlia, che si era sposata con un membro della casata
degli Asburgo. La zona rimase solo per poco tempo nuovamente agli Aburgo, perché
a quel punto era già passata all'allora Elettorato di Baden. Nel 1815, il
Congresso di Vienna confermò Friburgo al Granducato di Baden.
Gli anni successivi videro la città diventare un
importante centro economico e politico della vallata dell’alto Reno,
mentre il complesso universitario continuava a crescere come importante centro
di rinnovo sociale; fu infatti nella Università di Friburgo che vennero
accettate le prime iscrizioni in Germania di studenti femminili.
La Prima Guerra Mondiale ebbe un effetto devastante su Friburgo. Il 14 dicembre
1914 fu bombardata per la prima volta dal cielo da aerei francesi. Gli abitanti
rimasero scioccati quando si trovarono ad affrontare il successivo bombardamento
aereo già nel 1915, che uccise sette bambini e un adulto.
Nel 1933 i nazionalsocialisti salirono al potere anche a Friburgo e anche
l'università fu messa sotto sorveglianza e irreggimentata. Nel 1938, la sinagoga
di Friburgo subì un incendio doloso durante la Reichspogromnacht, la Notte dei
cristalli. Il 10 maggio 1940, la città fu erroneamente vittima di un
bombardamento che uccise 57 persone. Le bombe della Royal Air Force, o Raf, sotto il
nome in codice di Operazione Tigerfish, causarono la morte di ben 2800 persone
nel 1944. Dopo questi attacchi, il centro storico rimase completamente
distrutto, ma la cattedrale, miracolosamente non subì danni. Nel 1946 Basilea
donò a Friburgo un quantitativo di mattoni che furono utilizzati per ricoprire quasi
completamente la cattedrale.
Le conseguenze delle rivolte studentesche del 1960 si fecero sentire anche a
Friburgo. Nel 1970, molti abitanti della città presero parte al riuscito
movimento di protesta contro il progetto della centrale nucleare di Wyhl. Di
conseguenza, Friburgo divenne uno dei luoghi dove la sensibilità ecologica si
fece più forte in Germania e in Europa. Molti cittadini si rivolsero allora al
neonato Partito Verde. La città da allora è diventata sempre più progressista e
si è persino presentata come "Città verde" all'Expo 2010 di Shanghai.
Nel 1996 è stata superata per la prima volta la soglia dei 200.000 abitanti, di
cui si contano circa 30.000 studenti che studiano all'Università di Friburgo o
in una delle altre quattro università. Nel frattempo, a Friburgo si sta
costruendo un quartiere completamente nuovo (Dietenbach) per poter costruire e
offrire più spazio abitativo, molto richiesto in città, un quartiere a emissioni
zero con circa 6.500 appartamenti per 15.000 persone
Oggi, Friburgo, con circa 220mila abitanti,
si sviluppa principalmente, oltre al famoso centro di studi e ricerche, anche
intorno a servizi di tipo industriale, di tecnologia medica e farmaceutica, di
energie alternative e di elettronica. Ma senza dubbio l’industria trainante di
Friburgo non può che essere l'industria turistica che vede ogni anno che
passa un numero sempre crescente di visitatori.
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