TOLEDO

VISITARE TOLEDO - INFORMAZIONI E GUIDA. La capitale storica della Mancha è un connubio di storia, cultura e tradizioni. Sito UNESCO e patria di sognatori eccellenti come Don Chisciotte e artisti sublimi come El Greco, e uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita...

 

Toledo è un'antica città mosaico, capoluogo della storica regione della Mancha. Il suo nome fa subito venire in mente, paesaggi e orizzonti donchisciotteschi essendo, forse, la più "spagnola" tra tutte le città iberiche, paragonata a Gerusalemme per il suo paesaggio, che quasi richiama scene bibliche e per essere stata città delle tre religioni: musulmana, ebraica e cristiana.

 

Panorama dal FiumeLuogo bellissimo, sito Patrimonio dell'Umanità Unesco, con un passato da esibire come un pedigree di razza, con tanto di testimonianze del suo passato romano, visigoto, arabo, ebraico, cristiano, mozarabo e naturalmente castigliano, dove è facile perdersi tra stradine strette, realtà e sogno. Questa è appunto la terra dell'antieroe folle e re dei sognatori Don Chisciotte, accompagnato dallo scudiero improvvisato Sancho Panza e dalla contadina trasformata in dama Dulcinea del Toboso, ma è anche la città di El Greco, pittore dallo stile unico e visionario.

 

Mulini a vento nella ManchaArrivando dall'autostrada da Madrid sembra di vedere un'isola di roccia, su una collina di 655 metri, adagiata sulle sponde del fiume Tago (o Tajo in castigliano), che la circondano, con le case color d'ocra dorata, i palazzi, la cattedrale, fino alle punte delle torri della fortezza dell'Alcázar, che toccano il cielo. Un luogo veramente unico, distante solo 70 km da Madrid; una antica città imperiale, che fu la prima capitale della Spagna unita dopo il matrimonio di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia e l'unione dei rispettivi regni.

 

Ponte sul Tago che entra a ToledoIl pittore cretese El Greco, visse e lavorò a Toledo fino alla sua morte, avvenuta nel 1614, lasciando una inestimabile eredità pittorica. Proprio per questo, se si vuole entrare nello spirito giusto per visitare questa splendida città, capoluogo della Castiglia-La Mancia, è bene fermarsi dove El Greco dipingeva e stare a un po' a osservare quello che probabilmente lo stesso pittore osservava.

 

Porta cittadinaNon è cambiato molto da allora. Con un piccolo sforzo di immaginazione che ci riporta indietro nel tempo la città si presenta, allora come oggi, come isolata dal mondo, sul suo zoccolo di rocce franate, protetta da un profondo fossato, chiusa dal fiume che le fa da cintura protettiva insieme alle mura, tutta irta di torri, campanili e guglie aguzze, imporporata al tramonto dalle ultime luci del giorno. In alto, ancora e come sempre, a dominare la fortezza araba o Alcázar, divenuta reggia imperiale con Carlo V e distrutta più volte. Molto rappresentativa è la Toledo che El Greco ritrasse in uno dei suoi più celebri dipinti, l'Entierro del conde de Orgaz, (La sepoltura del conte Orgaz) conservato nella  Chiesa di Santo Tomé (San Tommaso).

Toledo ubicazioneToledo ha ispirato numerose leggende, come quella che narra che Adamo fu il suo primo re, oppure quella che racconta che Ercole avrebbe, con un colpo di spada, tracciato tutto attorno alla città il profondo solco del fiume Tago; Carlo Magno in persona sarebbe venuto a liberarla dai mori, e Dio avrebbe sospeso il sole in cielo per illuminarla con la luce più bella. 

Dentro la Storia

Cortile tipico di ToledoLa città di Toledo deriva all'antica Toletum, nome che le diedero i romani al primo insediamento sulle rive del fiume Tago (Tajo), dopo la conquista nel 190 a.C. Nel VI secolo d.C. divenne la capitale della Spagna Visigota. Si racconta che il conte Giuliano, per vendicarsi del re visigoto Recaredo, che aveva sedotto sua figlia, chiamò in aiuto i mori comandati dal berbero Tariq, che invasero la penisola iberica nel 711, arrivando poi fino a Poitiers, dove vennero fermati dalle truppe di Carlo Martello nella loro avanzata europea.

I nuovi dominatori della Penisola Iberica misero in atto una politica illuminata: costruirono infrastrutture e un acquedotto per utilizzare le acque del Tago; costruirono moschee, senza tuttavia impedire ai cristiani la libertà di culto. L'arrivo degli arabi, che si aggiunsero ai cristiani e agli ebrei già presenti, fece di Toledo la "città delle tre culture". Questo periodo di felice convivenza tra comunità diverse è considerato uno dei più prosperi per la città che vide, tra le altre cose, nascere la celebre Scuola traduttori di Toledo. In questa scuola si traducevano le opere scritte in arabo e questo permise di introdurre in Europa la cultura scientifica e filosofica araba e greca. Di questa cultura lontana fece tesoro l'Europa nel Rinascimento

Sinagoga di Santa María La Blanca ToledoNel 1085 Toledo divenne la capitale della Spagna cristiana sotto Alfonso VI di Castiglia y Leon. Quando Toledo venne conquistata da quest'ultimo, le tre comunità religiose presenti, continuarono a convivere pacificamente e prosperare anche sotto il dominio cristiano. Alfonso infatti, dopo aver appeso, come ex-voto, la sua spada alla Puerta del Sol, si proclamò difensore delle tre religioni, cristiana, musulmana ed ebraica. Queste non si contrapposero ma si integrarono, come testimoniato anche da alcuni luoghi di culto, come in particolare la Sinagoga di Santa María La Blanca.

Puerta del SolA Toledo regnava la tolleranza, ed anche gli ebrei vivevano serenamente e conducevano affari così prosperi che, dopo la Reconquista, i re castigliani gli affidarono le proprie finanze. La convivenza tra cristiani, arabi ed ebrei ha lasciato un'importante eredità artistica e culturale, visitando Toledo percepirete il contributo che la diversità e il confronto hanno dato al centro storico, arricchendolo e abbellendolo in mille modi differenti. Il dedalo di strade che costituisce il centro storico è custodito dalle mura, nelle quali furono aperte innumerevoli porte; la Porta della Bisagra, presieduta da due bastioni e sormontata da un grande scudo imperiale, rappresenta l'accesso principale alla città.

Questa porta signorile di origine musulmana è imponente e fu rimodellata durante il regno di Carlo I. La Porta di Alfonso VI (o della Bisagra Vecchia) fu costruita nell'anno 838 ed è uno degli esempi più spiccati dell'influenza dell'arte musulmana. Nel XIII secolo fu aperta la Puerta del Sol, in Stile mudéjar. Da questa e da altre porte si raggiungono luoghi pittoreschi come la Plaza Zocodover, circondata da edifici con portici;  questa piazza fin dall'epoca degli arabi ospitava un grande mercato degli animali ed è ancora oggi il centro vitale del commercio della città. Vi si celebravano anche feste ed eventi sociali di ogni tipo. 

Bernard Strigel - Massimiliano I e famigliaCon l'ascesa al trono di Spagna di Carlo I d'Asburgo, figlio di Giovanna la Pazza (così chiamata per i suoi presunti disturbi mentali che le impedivano di governare) e dell'arciduca d'Austria Filippo d'Asburgo detto il Bello (erede al trono del Sacro Romano Impero) si compì l'unità nazionale sotto una sola corona e sotto un'unica religione. Alla morte dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo difatti Carlo I fu proclamato imperatore col nome di Carlo V. Dal 1519 Toledo divenne dunque capitale imperiale, di un Impero che univa i possedimenti spagnoli nelle Americhe e in Europa ai territori tedeschi degli Asburgo.  Si tratta del famoso impero "sul quale non tramonta mai il sole" come amava definirlo Carlo V, che comprendeva il Sacro Romano Impero, i Paesi Bassi Spagnoli, il Regno di Napoli, la Spagna e le colonie americane. In un famoso dipinto di Bernard Strigel  "Massimiliano I e la sua famiglia" che si trova al Kunsthistorisches Museum di Vienna sono ritratti tutti gli Asburgo appena citati, il futuro Carlo V è al centro, il figlio, il futuro Filippo II è subito alla sua sinistra. Quest'ultimo successivamente avrebbe spostato la capitale da Toledo a Madrid. La città raggiunse il massimo splendore nel periodo dei re cattolici e del dominio dell'arcivescovo Francisco Jimenez de Cisneros, uomo fanatico e ottuso, di modesti costumi ma di grande carisma politico. Quest'ultimo seminò anche il seme dell'imminente decadenza.

Cardinale CisnerosNel 1502 in Castiglia venne proclamato un editto a cui contribuì fortemente Cisneros, che era uno dei consiglieri più ascoltati dalla regina Isabella, che imponeva l'espulsione di tutti i musulmani. Da tolleranti a fanatici il passo fu breve. L'inquisizione fece piazza pulita della precedente politica di tolleranza, ne seguì l'espulsione dei musulmani e anche degli ebrei (avvenuto pochi anni prima), uno dei tanti atti di ottusità (e malvagità) nella storia, un duro colpo per la fortuna della città. Con loro infatti se ne andarono i commercianti e gli artigiani che avevano assicurato il benessere economico di Toledo. Filippo II, come accennato, successe al padre Carlo V e trasferendo la corte a Madrid,  inflisse a Toledo, rimasta per quattro secoli centro della vita politica e religiosa della Spagna, un colpo mortale. Madrid divenne la capitale, e Toledo, decaduta si richiuse nel proprio passato.

Cattedrale di Toledo

Toledo è un labirinto di ripide stradine acciottolate. La bellissima cattedrale, di cui abbiamo parlato sopra, che sorge su Plaza de Ajuntamiento, con la una sinfonia di guglie e pinnacoli gotici, può essere un punto di partenza ideale per la visita della città. La Cattedrale di Santa Maria di Toledo, sede arcivescovile (gli arcivescovi di Toledo sono i Primati della Chiesa Cattolica in Spagn), è un edificio gotico francese (si ispira alla cattedrale di Bourges) tra i più belli del mondo. Fu eretta nel corso di 267 anni, dal 1226 al 1493 sul sito di una precedente moschea. Intere generazioni di artigiani di Toledo lavorarono alla cattedrale: specialisti del ferro battuto, orafi, ebanisti e doratori, maestri tedeschi e borgognoni furono chiamati per le tombe e i retabli. Ha una superficie di 6.500 mq. (includendo gli annessi e il chiostro la sup. supera i 10.000 mq) ed è suddivisa in cinque navate. Toledo - Veduta dal TagoÈ lunga 120 m. ed ha una larghezza massima di 60 m.; l'altezza va da 12 a 32 m. La guglia della torre arriva a 92 metri. La Puerta del Roloj del XIII secolo (Porta dell'Orologio) è la più antica tra le porte della cattedrale. La facciata della chiesa è composta da tre portali molto alti, del XV secolo, oltre alla Puerta del Roloj, la Puerta del Peron, con statua a profusione e la Puerta des los Leones (Porta dei Leoni) sempre del XV secolo. All'interno della chiesa non è l'altezza, ma la larghezza e la robustezza che dominano, con navate ad altezza variabile e robusti pilastri. Le aperture sono tutte abbellite da bellissime vetrate decorate. Il coro e la maggior parte delle cappelle sono chiusi da spesse cancellate. Gli stalli del coro sono un capolavoro, in particolare i più bassi del XV secolo, scolpiti da Rodrigo Aleman con bestie mitiche e scene della battaglia per la conquista di Granada. Il presbiterio, la Capilla Mayor, costituisce la parte Toledo - Cattedralepiù sontuosa della chiesa, con il colossale retablo (la pala d'altare) scolpito in stile gotico fiammeggiante. La sala capitolare possiede un bel soffitto in stile mudejar e due armadi di noce, decorati in stile plateresco. Sotto i ritratti dei prelati si distinguono due tele di Goya. Nella sacrestia, sovrastata da una volta dipinta da Luca Giordano, è esposta una importante collezione di tele di El Greco. Sono presenti anche opere di Tiziano, con un ritratto di Papa Paolo III, la Sacra Famiglia di Van Dyck e la Cattura di Cristo di Goya. Dalla sacrestia si entra nel Museo della Cattedrale che espone opere di Caravaggio, El Greco, Bellini e Morales. Tutto è grandioso in questo edificio, tra tutti l'Ostensorio dorato alto 3 metri, ornato con 260 statuette intagliate e arricchite da pietre preziose che viene portato in processione nelle strade il giorno del Corpus Domini.  La cattedrale fu anche luogo si sepoltura reale per quasi tutti i sovrani di Castilla y Leon.

El Greco a Toledo

Ritratto di El GrecoOra una parentesi su un'altra delle icone di Toledo, El Greco. Domenikos Theotokopulos, detto El Greco appunto, nacque nel 1541 a Candia, l'attuale Iraklio, nell'isola di Creta, allora possedimento di Venezia e vi rimase fino a 19 anni. Influenzato dalle numerose opere bizantine presenti nell'isola, verso il 1560 si trasferì a Venezia, dove completò la sua formazione artistica alla scuola di Tiziano, del Tintoretto e di Jacopo da Bassano. A Roma arrivò nel 1570, sei anni dopo la morte di Michelangelo. Nel 1576 arrivò in Spagna. Pur non trascurando l'originale influenza bizantino-cretese e la formazione rinascimentale italiana El Greco come pittore si sviluppò completamente solo in Spagna, diventando il precursore di Velasquez e di Goya, ma non solo come vedremo. Al suo arrivo nel paese iberico aveva aspirato a diventare pittore di corte. La sua aspirazione sembrò realizzata quando gli venne ordinato il "Martirio di San Maurizio" per una delle cappelle del Palazzo Reale dell'Escorial, a Madrid. Ma quell'immenso quadro, giallo e turchino, non piacque a Filippo II, che lo fece sostituire con un'opera di un'artista mediocre. Da allora El Greco rinunciò a dipingere per il re. Si ritirò a Toledo abbandonata dalla corte per Madrid nel 1567. Andò ad abitare a fianco alla ex sinagoga, nel quartiere più popolare. Non era piaciuto al re ma piacque alla gente qualunque e agli uomini di cultura, cioè il clero cittadino, il più potente di Spagna. Ebbe diverse commesse da chiese e villaggi sparsi in tutta la Castiglia. Poté lavorare liberamente, senza sottostare al conformismo che permeava la pittura di corte.

Fu un pittore visionario, come tale, pittore della Controriforma e per tanto tempo la sua arte fu guardata con sospetto. C'erano tante tesi, gli oculisti per esempio affermavano che la deformazione delle sue figure era dovuta al suo astigmatismo. Qualcuno parlò anche di abuso di hashish. Nell'epoca neo-classica, la sua opera veniva considerata espressione della peggiore decadenza. Quelle Dipinto di El Grecosue figure innaturalmente allungate restavano un mistero. Pittore del sogno, lo definì Andrè Breton, il critico d'arte teorico del Surrealismo, precursore di Cézanne, Van Gogh e Modigliani, con trecento anni di anticipo fu il primo artista surrealista. All' inizio del '900, la critica tedesca ne fece l'antesignano dell'Espressionismo e Kandinsky lo pose accanto proprio a Cézanne come l'iniziatore della nuova era astratta. Precursore di tante cose insomma, o almeno così lo hanno visto i posteri. La casa museo di El Greco, poco distante, si trova in un palazzo ricostruito secondo l'ambientazione dell'epoca, che espone alcune delle opere migliori di questo pittore che diede a Toledo fama mondiale. L'artista non visse mai in questa casa, ma essa riflette il periodo e lo stile della residenza dove egli abitò in città, oltre a contenere una serie di suoi dipinti. 

I simboli di Toledo

Alcazar ToledoToledo è piena di simboli che la contraddistinguono, dalla sua architettura che attraversa la storia, come la Cattedrale di Toledo , come El Greco, o come l'Alcazar. La vedi ovunque, questa massiccia fortezza, un punto di riferimento onnipresente che domina dall'alto la città. Risalente al medioevo, possiede ben poco della costruzione originaria. Nel XVI secolo venne ampliata sia da Carlo V, sia da suo figlio Filippo II, per farne una residenza reale, ma incendi successivi nel XVIII e XIX secolo danneggiarono l'edificio, che subì danni ancora maggiori durante la Guerra Civile Spagnola, quando le truppe del generale Franco, assediarono la città per dieci settimane.

A nord dell'Alcazar, passando sotto l'arco a ferro di cavallo, arriverete alla colorata Plaza de Zocodover dove sorge il più bel edificio rinascimentale della città, l'Hospital y Museo de Santa Cruz del 1524, un ex orfanotrofio. La sua facciata delicatamente scolpita, il chiostro e la scalinata sono dei capolavori in stile plateresco. L'edificio è oggi il principale museo d'arte e archeologia di Toledo, con una assortita collezione che va da dipinti di El Greco a gigantesche zanne di Mammut paleolitico.

La Moschea del Cristo de la Luz, edificio quadrato a nove volte, è un ex moschea, l'unica delle dieci moschee del periodo moresco una volta esistenti in città, che si presenta quasi del tutto simile a come era allora. All'edificio fu aggiunto nel XII secoloun'abside in stile romanico-mudéjar. Si trova vicino alla Puerta del Sol , in una zona della città una volta chiamata Medina, dove vivevano i musulmani benestanti.

Plaza ZocodovePlaza de Zocodover è la prima cosa di Toledo che vede la maggior parte dei viaggiatori che arrivano in città. Questa piazza triangolare ospita qualche negozio interessante e soprattutto ottimi caffè per una pausa di riposo e per osservare il viavai della folla. Dal 1465 al 1960, Plaza Zocodover ha ospitato il mercato cittadino del martedì, prendendo il posto di quello arabo precedente souq ad-dawab (mercato del bestiame), da cui il nome. Per secoli gli abitanti di Toledo hanno affollato questa piazza per assistere alle corride o ai terribili Auto da fé, pubbliche esecuzioni di condanne al rogo per eresie varie, che venivano decretati dall'Inquisizione.

In stile mozarabico (cioè di quei cristiani che continuavano a vivevere sotto i mussulmani) ci sono begli esempi, come quelli delle architetture delle chiese di San Sebastián che si trova nel barrio de curtidores, il quartiere del conciatori, o come quelli della chiesa di Santa Eulalia, lo stile delle ricche decorazioni arabe si deve alla cultura mudéjar. Se volete maggiori informazioni sullo stile mudéjar, potete visitare la seguente pagina dedicata all'argomento: Architettura Mudéjar.  Per avere un esempio di scuola si questo stile arrivate alla chiesa di Santiago del Arrabal, tanto importante da essere conosciuta anche come la Cattedrale del Mudéjar. Costruita nel 1245-1248, per ordine di Sancho II di Castiglia , nel punto in cui si trovava una chiesa più antica e poi una moschea utilizzata dal 1125. Molte caratteristiche della moschea sono rimaste nel presente edificio, come la torre che ricorda un minareto mussulmano. La chiesa prende il nome da San Giacomo (Santiago) di periferia (Arrabal). I patroni della chiesa durante la sua fondazione sono stati i membri della famiglia Diosdado, cavalieri comandanti dell'Ordine di Santiago.

Monastero de San Juan de lo Reyes ToledoTutta la parte occidentale della città è un esempio della coesistenza delle tre culture, cristiana, ebraica e musulmana che animarono Toledo nel medioevo. Il monastero di San Juan de los Reyes, francescano, è una costruzione gotica flamboyant. Commissionato da Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, i Re Cattolici, reca molte testimonianze di quanto i sovrani ci tenessero e della loro generosità. Il chiostro, ne è un esempio: un'armoniosa mescolanza di pinnacoli, balaustre e archi, nella galleria superiore un soffitto in stile mudejar. La chiesa, ricostruita dopo un attacco delle truppe napoleoniche nel 1808, abbina scudi araldici reali a decorazioni gotiche in pietra. Non lontano dal monastero si trovano due sinagoghe, unica testimonianza di quella che fu la fiorente comunità ebraica e del quartiere ebraico distrutto nel 1491. La Sinagoga del Sinagoga del Transito - ToledoTransito fu commissionata nel 1336 da Samuel ha-Levi, un importante consigliere di corte. Chiuse nel 1494, dopo l'espulsione degli ebrei dalla Spagna. Funzionò successivamente come ospedale e chiesa ed oggi ospita il Museo Sefardì. È stata completamente restaurata per mettere in evidenza l'originaria funzione con l'aggiunta di una sala dove sono illustrate le tradizioni e la storia degli ebrei sefarditi. La sala del culto, esempio di arte mudejar, è stata completamente restaurata, comprende iscrizioni in ebraico e in kufic (antico arabo usato per le iscrizioni decorative) e stemmi. Se vi trovate in questo luogo speciale, guardate in alto e osservate lo straordinario soffitto in legno di cedro e i complicati stucchi attorno all'altare (l'hejal). Sopra, nella galleria delle donne, ci sono numerosi oggetti provenienti dalla Tunisia, Marocco, Francia, e Italia che illustrano la cultura sefardita, che sopravvive ancora. La già citata, Chiesa de Santa Maria la Blanca, era anch'essa in origine una sinagoga. I suoi interni sono tuttavia intonacati di bianco e la chiesa è spoglia di decorazioni e di mobilio. Dal 1404, l'ex sinagoga fu convertita in chiesa.

Chiesa di San Tomé a ToledoGli appassionati di Templari e Santo Graal devono sapere che a Toledo sono presenti alcune vestigia che testimoniano la presenza dei cavaliere Templari. Si sa che abitarono il quartiere di San Michele. Nella zona medievale si trova la Chiesa templare di San Michele l'Alto, con la torre Mudejar (oggi Chiesa di San Tomè); vicino si trovava una casa templare trasformata nel bar "El Temple". I cavalieri possedevano anche il Castello di San Servando, in posizione sopraelevata.

Oggi Toledo è diventata una meravigliosa città museo, disseminata di dimore blasonate, di enormi conventi, di chiese dal portale a ferro di cavallo, di  monumenti interessanti. Una città che guida i visitatori nel labirinto medievale delle sue vie, tra lampade accese davanti a una nicchia della Madonna e croci di ferro sulla piazza, messe lì per impedire i duelli. Sulle lastre di pietra risuonano gli echi dei passi di tutti coloro che sono venuti in questo luogo tanto importante e fiero nel passato della Spagna, pare ancora di sentirli, chiudendo gli occhi...

Curiosità: Toledo Ohio

Infine una curiosità. Esiste un'altra Toledo, negli Stati Uniti, precisamente nello stato dell'Ohio. È famosa per tante cose, tra cui per la sua industria del vetro e il fatto che la Jeep è stata costruita qui fin dal 1940. A parte questo nessuno sa perché la città sia stata chiamata così, non essendoci stata nella zona nessuna colonizzazione spagnola.

 

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