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VISITARE
ULM - INFORMAZIONI E GUIDA. Ci sono molti motivi
per visitare questa perla sul Danubio, alcune curiose, come
la città che ha la casa più storta del mondo (nel Guinness
dei primati), una delle più strette, la scultura zoomorfa
più antica del mondo (di 30.000 anni), il campanile della
cattedrale più alto (161,5m di altezza), ed è il luogo di
nascita del fisico Albert Einstein...Ma è solo l'inizio.
La bella
Ulm (Ulma in italiano), in
Germania,
situata lungo le rive del
Danubio, al confine
tra le regioni della
Baviera e del Baden-Württermberg,
è considerata da secoli la città più avventurosa
e liberale della sua regione. Sfruttando a pieno
la propria posizione strategica, la città è stata crocevia
di importanti traffici commerciali, terrestri e fluviali,
divenendo nel tempo un importante centro economico.
Fu proprio per la sua forza economica e politica che
riuscì ad ottenere nel XIII secolo lo status di libera
città dall'Impero.
Una
delle prime sensazioni che si avvertono arrivando in città è
quella di andare incontro alla storia: avvenimenti che hanno
lasciato più di un segno nei secoli addietro e che hanno reso
importanti coloro che li hanno compiuti. Mentre il treno procedeva
veloce tra le campagne e le colline lungo il corso tedesco del
Danubio, mi resi conto di attraversare una terra di geni,
un tempo appartenuta a personaggi come Einstein, Max
Bentele e Albrecht Berblinger, Ensinger,
Syrlin e diversi altri. Mi stavo addentrando nella terra
degli Svevi, laboriosa e dal forte carattere imprenditoriale
(il Baden-Württemberg è una delle regioni più ricche
della nazione), in una delle città più antiche della
Germania.
"Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali,
mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più
della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta". Albert
Einstein (nato a Ulm nel 1879)
Attraversare
in treno la Baviera tedesca da
Monaco
e oltre
Augusta,
tra incredibili panorami naturali e urbani, si è dimostrata
essere una scelta più che valida; alternativa ideale ad un noioso
volo anche di poche ore da
Milano.
Ho sempre fatto così negli ultimi anni, abbinando ai viaggi
di lavoro pochi giorni di ferie e unendo l'utile al dilettevole.
Sono di quelli a cui piace viaggiare in treno, per un discorso
ambientale ed anche perché così capita di prendere la vita con
più filosofia: riprendi sotto mano una pratica ormai resa inconsueta
dalla frenesia quotidiana, quella di osservare il mondo
che ti circonda. Sarà per questo che ultimamente ho riscoperto
con piacere quei documentari anni '70 girati dal grande Nanni
Loy, che a mio avviso è stato uno dei più grandi giornalisti
italiani.
Probabilmente
le sue storie mi hanno spinto a fare questo mio viaggio oltreconfine,
in treno.
Durante il tragitto ho avuto modo di conoscere
Gumper, un giovane studente di
Norimberga
che, notando la mia faccia incerta china sulla mappa alla
ricerca del percorso fatto, decise di darmi una mano
d'aiuto. Il ragazzo si dimostrò più utile di tre guide
viaggio messe insieme, e cioè tutte quelle che mi portavo
dietro. Studiava arte e la prima cosa che mi disse fu "posso esserle d'aiuto? Sarei
felice di mettere in pratica il mio italiano"... già, da
bravo studente d'arte, pensai. Ero abbastanza ignaro (allora)
di quanta arte la Germania avesse prodotto nel corso della sua
storia. Mi resi conto alla fine del viaggio che quello italiano
non fu il solo
Rinascimento
degno di nota, sebbene sia sempre considerato il modello d'origine.
I
rilievi collinosi della Schwäbische Alb, i Monti Giura,
che circondano dalla distanza Ulm, a ovest e a nord, annunciarono
l'arrivo prossimo in città. A circa 100 km a sud del Danubio,
pianure e dolci colline si lasciano andare al margine settentrionale
delle Alpi, che non sono poi tanto lontane e nelle limpide giornate
sono visibile dai punti panoramici della città. Iniziai il mio
soggiorno a Ulm passeggiando per il lungofiume, a sud,
sul lato della confinante Baviera. Ulm è una città di confine,
il nuovo centro abitato Neu-Ulm, infatti situata al di
là del Danubio, è una piccola città a sé, di circa
50.000 abitanti e fino al 1810 era parte della Ulma sveva. Osservando
il fiume
ripenso
a quanto questo corso d'acqua così grande e importante possa
essere capriccioso, coltivando gelosamente le sue differenze
in ogni paese che attraversa. Un fiume diverso dagli altri,
unico in Europa e il più lungo del continente (se non si considera
il Volga russo): nasce poco lontano da Ulm, dall'unione di due
piccoli fiumi nel territorio di Donaueschingen, e si
riversa orizzontalmente verso est, in un percorso che nella
storia lo ha reso il fiume più romantico d'Europa. Il suo è
un percorso particolare, che non nasce da nessuna montagna o
ghiacciaio, come la maggior parte dei grandi fiumi del continente,
e che termina in un mare chiuso, il Mar Nero, tra
Romania e Ucraina (il suo delta è iscritto nella
lista UNESCO come Patrimonio dell'Umanità).
Guardo
il il Danubio da ogni ponte che mi capita di attraversare lungo
il cammino verso il centro storico e ripenso ad Albrecht
Ludwig Berblinger, per molti noto come il 'Sarto di
Ulm': era il 1811 e il suo aliante fatto in casa fallì
nel tentativo di alzarsi in volo, cadendo proprio dentro il
fiume. Costui era settimo figlio di una povera famiglia di Ulm,
costretto dalla miseria ad andare in orfanotrofio all'età di
13 anni e diventare sarto. Il suo sogno però era diventare orologiaio.
Riuscì a diventare artigiano e così nel tempo libero il amava
dilettarsi nella costruzione di ogni tipo di aggeggio meccanico
(nel 1808 elaborò una delle prime protesi ad essere mai state
costruite). Ci sono diversi posti a Ulm che ricordano questo
genio, che forse ha vissuto in un periodo storico sbagliato.
Incompreso, ridicolizzato e morto povero in canna, tuttavia
determinato come pochi. Riuscì ad investire tutto il suo reddito
nel progetto più ambito, un deltaplano, e fu grazie al patrocino
di re Federico I di Württemberg (allora Ulm era
parte del Regno di Württemberg,
un reame tedesco) che poté portare a termine l'impresa.
Fu però sfortunato: nel 1811
Berblinger volle
sorvolare il Danubio da una sorta di impalcatura, ma cadde nel
fiume. Varie ricostruzioni successive provarono che il deltaplano
di Berblinger era idoneo al
volo;
quel che capitò tuttavia fu che quel giorno il vento non era
quello giusto , e così pure il giorno successivo; in più un
insieme di concause climatiche portarono al completo fallimento
dell'impresa. L'uomo non si riprese dalla disavventura e la
sua reputazione nella comunità degli artigiani fu per sempre
compromessa. Berblinger
si impoverì a tal punto da morire di malnutrizione. La storia
dello sfortunato sarto, uno dei primi uomini a credere nella
possibilità di veder l'uomo volare, si apprende da una visita
al Municipio di Ulm, il
Rathaus, situato al lato dell'antica piazza del
mercato, la Markplatz. Se si accede dalle scale, sul
lato destro, si nota l'enorme replica del deltaplano di Berblinger,
appeso all'alto soffitto di vetro. Lo si nota composto da due
grosse 'ali' a strisce bianche e rosse attaccate tra loro da
semplici cinghie in cuoio. Se avete occasione, leggete il romanzo
di Max Eyth chiamato "Der Schneider von Ulm. Geschichte
eines zweihundert Jahre zu früh Geborenen "(Storia di un
uomo nato 200 anni troppo presto), del 1906.
Il
Rathaus non è solo il luogo dove poter conoscere la storia
di uno dei personaggi più noti della città (a tale proposito
non si manchi di visitare anche il cosiddetto Bastione delle
Aquile, localmente noto come Adlebastei, il luogo
in cui Berlinguer fallì il suo tentativo di sorvolare il Danubio).
Come molte altre antiche città della Germania, il municipio
di Ulm possiede un'architettura di particolare interesse artistico.
La struttura risale al 1320 e venne più volte rimaneggiata nel
corso del XVI secolo, periodo nel quale furono aggiunti gli
affreschi esterni e l'orologio astronomico. Purtroppo l'edificio
subì gravi danni durante i bombardamenti della Seconda guerra
mondiale, ma venne magistralmente restaurato ed oggi è una delle
principali attrazioni della città. Un'altra grande attrazione,
il simbolo più importante, è il Duomo di Ulm (Ulmer Münster),
un capolavoro dell'arte gotica tedesca e famoso per la sua altissima
torre, 161 metri, che le vale il record d'essere la più alta
del mondo (in Germania seguita dalla Cattedrale di
Colonia,
il cui campanile è alto però 157 metri).
Inconfondibile
come poche, prima ancora di arrivare in città, vedrete il torreggiante
campanile della Ulm Münster, la cattedrale, dominare
il panorama urbano ed il territorio circostante. Prima del XIX
secolo la struttura era indicata come una delle quattro più
alte del mondo, insieme alla
Torre Eiffel di
Parigi,
la
Mole Antonelliana
di
Torino,
e al Monumento a Washington negli
Stati Uniti.
Si dice che la navata della chiesa potesse contenere circa 20.000
persone in piedi, più del doppio della popolazione di Ulm al
momento in cui vennero iniziati i lavori di costruzione, nel
1377; quando però la città aderì al movimento protestante, nel
1531, i lavori vennero sospesi e poterono essere ripresi solo
nel 1844 (fu completata nel 1890). L'idea di un campanile così
alto venne ai costruttori del Medioevo, tuttavia per completarlo
si dovete attendere la più sofisticata tecnologia dei secoli
successivi. Miracolosamente l'intera struttura, che si badi
non è una cattedrale ma una semplice chiesa di credo luterano,
sfuggì a danni più gravi durante la Seconda guerra mondiale.
Salite la sua cima, i 768 gradini (sempre se ne avete il coraggio),
e nelle giornate serene e limpide sarete ripagati dello splendido
panorama delle Alpi. Se preferite potete anche accontentarvi,
si fa per dire, del maestoso interno, dove tra uno splendido
ingresso e gli stalli del coro si possono ammirare alcuni capolavori
d'arte, opera dei più grandi artisti tedeschi: qualche nome,
Jörg Syrlin il Vecchio, Hans Multscher, Jörg Syrlin
il Giovane. Di particolare importanza artistica è soprattutto
il dipinto del Cristo dolente, in tedesco noto con il
nome di Schmerzensmann, opera di Hans Multscher (1429).
Dalla grandiosa architettura e imponenza del Duomo di Ulm si
capisce quanto importante possa essere stata la città nel periodo
medievale. Si diceva che il denaro della ricca Ulm (in particolare
le sue caratteristiche monete quadrate), città libera dell'impero
dal 1165 al 1803, governasse il mondo. La sua economia si sviluppò
grazie soprattutto al commercio delle stoffe, in particolare
un tipo raffinato di fustagno, e durante il XIV e XV secolo
il denaro in circolazione era talmente abbondante che i governanti
della città si potevano permettere di patrocinare i più grandi
artisti della nazione. L'Età d'Oro di Ulm finì, come
per tante altre città, prima con la scoperta dell'America e
con il cambio delle rotte internazionali e poi come la distruttiva
e sanguinosa Guerra dei Trent'anni, tra cattolici e protestanti.
Da quel momento in poi la città venne relegata ad una anonima
esistenza di provincia.
Uno
dei luoghi più affascinanti di questa bella città è il quartiere
dei pescatori (localmente noto con il nome di Fischerviertel).
È stato piacevole scoprire le pittoresche case a graticcio affacciarsi
sui piccoli canali che si riversano nel Danubio; un tempo erano
abitate da stagnini, tintori, traghettarori, tutti antichi residenti
del lungofiume. Non siamo lontani dalle elaborate case patrizie
del Rinascimento tedesco e dal gotico Rathaus. Oltretutto, molte
persone sono convinte che solo
Pisa
ospita una torre pendente. Certo è la più famosa del mondo,
ma ci sono molte città che hanno chi una o più strutture pendenti,
Ulm è una di queste: la Metzgerturm (Torre dei Macellai)
venne costruita nel 1345 e si ammira solitaria lungo le docili
acque del Danubio.
La
più antica parte della città, l'Altstadt, con i suoi
stretti vicoli, si riversa nei quartieri più moderni di Ulm,
attraverso il lungofiume e tra piazze spaziose, zone pedonali
e locali come ristoranti, caffetterie e birrerie. Seduto ad
uno di questi locali, davanti ad una fresca birra doppio malto,
cerco di informarmi sulla Ulm di Einstein: purtroppo
oggi è possibile vedere solo un piccolo monumento sul sito della
sua casa natale, nella Bahnhofstraße, tra l'attuale
sede dei giornali locali e la banca. Casa e intero quartiere
vennero infatti distrutti nel bombardamento degli alleati durante
il 1944. Lo scienziato visse solo un anno ad Ulm, nacque in
città nel 1879 da Hermann Einstein e Pauline Koch,
ma insieme alla sua famiglia si spostò ben presto a Monaco di
Baviera, dove il padre e lo zio fondarono la Elektrotechnische
Fabrik J. Einstein & Cie, una società che produceva apparecchiature
elettriche a corrente continua. É il ragazzo del treno, Gumper,
incontrato nuovamente per un drink veloce nella birreria del
centro, a spiegarmi come lo stesso padre di Einstein nutrisse
una forte passione per la matematica; avrebbe voluto studiare
e approfondire la materia, ma la situazione finanziaria della
sua famiglia non glielo permise e diventò un mercante (incominciò
il suo apprendistato a
Stoccarda).
La
giornata volse al termine e prima di salutare l'ospitale studente
mi lasciai consigliare un locale per la cena: era un luogo poco
distante, sulla Fischergasse, dal nome impronunciabile
per il mio tedesco poco attraente. L'edificio che lo ospita
era un tempo quartiere generale della gilda dei pescatori locali.
Lo trovai dopo una bella passeggiata lungo il fiume, bastò sedermi
al tavolo per sentire parlare delle antiche leggende della città
di una volta: raccontano del Danubio e di come durante le inondazione
si vedevano nuotare i pesci sino alla porta della cucina di
casa, dove venivano immediatamente catturati e messi prontamente
alla griglia. Sarà.
La città è gemellata con diverse città europee, soprattutto dell'Europa
dell'Est, ma non solo, tra cui:
Bratislava
(Slovacchia),
Budapest
e Baja (Ungheria), Vukovar (Croazia), Novi Sad, Subotica e
Kladovo (Serbia), Vidin e Silistra (Bulgaria), Sibiu , Timisoara
, Arad , Cluj e Tulcea (Romania)
Buona Ulm a tutti nel frattempo, e se avete voglia di
scoprire un po' di più di questa bella città non mancate di
consultare le pagine qua accanto.
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