VISITARE VERSAILLES
- INFORMAZIONI E GUIDA.
La sede della "reggia" più famosa del mondo dista circa 22 km da Parigi.
Era solo una piccola
località di campagna quando il re Luigi XIV per spostare il
baricentro del potere francese dalla capitale, trasformò il
castello di caccia di suo padre nel monumentale Château de
Versailles. Dopo più di due secoli rimane il più
famoso e grandioso palazzo in Francia.
La Reggia di Versailles è la personificazione dello sfarzo,
della stravaganza e della 'grandeur' francese.
Distante soli 19 km a sud di
Parigi, la reggia più famosa del mondo
è una delizia da non perdere. Un gioiello di architettura
e di storia unico nel suo genere. La conosciamo per
i giardini e i palazzi di corte, per l'assolutismo del
Re Sole (Luigi XIV), lo sfarzo di Maria Antonietta
e per i suoi due secoli di storia...
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Ma niente prepara
alla meraviglia del grande splendore che ancora oggi
possiamo ammirare. L'immaginazione può solo provare
a farsi un'idea di cosa doveva essere questo palazzo
all'apice del suo splendore.
Una
reggia dove lavorava un esercito di 10 mila persone impiegate
come servitù, a difesa del palazzo, nella sua manutenzione
e per intrattenere una corte regale sterminata, che faceva di
tutto per essere in prima fila nella vicinanza al re. Furono
stipendiati artisti di ogni provenienti da tutto il
mondo conosciuto per organizzare ogni genere di divertimenti,
tornei, cacce, gioco del tennis e del bigliardo, bagni o gite
in barca, danze, balli mascherati, opere, concerti e rappresentazioni
teatrali.
La moda del re nel vestirsi e nel comportarsi da Versailles
veniva poi ripresa a raggiera nel resto d'Europa, fin nella più
piccola corte di ducati, principati o mangraviati lontani. E
come accade anche oggi, quando una moda era arrivata in un
luogo distante, a Versailles le cose erano arrivate da anni. Quando
il re conduceva in barca la sua corte sul canale, mentre voci
umane e strumenti accompagnava il viaggio, e le torce aiutavano
la luna e le stelle a illuminare la scena, i testimoni dell'epoca
dicevano che sembrava di essere in paradiso.
La Versailles odierna, oltre alla reggia visitata ogni anno
da milioni di persone, è una piccola città di circa 90.000 abitanti,
sviluppatasi nel tempo attorno al famoso 'château', oggi
parte del patrimonio UNESCO. Quando il castello fu costruito,
Versailles era solo un piccolo villaggio di campagna, oggi è
quasi un sobborgo di Parigi. Sono molti i parigini che hanno
scelto di viverci e se forse non sarete tra loro (ma chissà,
magari potreste anche diventarlo), una sua visita è d'obbligo;
ma attenzione, non vi basterà un giornata intera ed è quindi
consigliabile una prenotazione in uno dei tanti graziosi
hotel di Versailles. Oggi, forse anche in modo un
po' spiccio, Versailles viene visitata per la sua reggia-museo,
salvata dall'abbandono del tempo da uno dei tanti re di Francia
(Luigi Filippo, monarca dal 1830 al 1848), che decise di dichiarare
castello e giardini Museo di tutte le Glorie di Francia.
Vediamo ora da dove iniziare la visita.
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Versailles città
Non
tutti i visitatori sono forse consapevoli del fatto che Versailles
oggi è una città, e neanche tanto piccola. Un concentrato urbano
di quartieri ordinati e tranquilli e di viali alberati e piccole
piazzette, volutamente progettato come sontuosa cornice alla
sua più famosa struttura. Per avere quasi 90 mila abitanti non
stiamo di certo parlando di un piccolo centro, ma anzi di 8
quartieri ben distinti: Notre Dame di Versailles,
St-Louis, Chantiers, Montreuil, Porchefontaine,
Clagny-Glatigny, Satory, Jussieu. La città
è facilmente visitabile a piedi, nonostante il buon sistema
di autobus urbani a disposizione, ed è circondata da colline
verdeggianti che includono le aree boschive di Marly,
Fausses-Reposes, Satory e Meudon.
Il filo conduttore tra città e Reggia è la grande Avenue
de Paris, che collega
l'estremità ovest, sede del castello, direttamente con Parigi
attraverso le più piccole località di Viroflay, Chaville
e Sevres, quartieri periferici della capitale. Tra gli
uni e gli altri troviamo le grandi 'Forêt Domaniale',
le foreste, come quelle già citate di Meudon e Fausses Reposes.
L'Avenue
de Paris taglia Versailles in due, nord e sud, e si ricongiunge
con altri due viali principali, diagonali tra loro, Avenue
de Sceaux a sud e Avenue de Saint Cloud a nord. Tutte
e tre si uniscono poi nella grande Place d'Armes, con
le ultime due che diventano rispettivamente Avenue Nepveu
Sud e Avenue Nepveu Nord.
La Place d'Armes è il grande piazzale d'ingresso al
Palace de Versailles ed ai Jardins
et Parc du Château de Versailles. I biglietti per la
visita interna si possono acquistare alla biglietteria sulla
sinistra, la mappa urbana del castello e dei giardini è invece
situata sulla destra del piazzale.
La città di Versailles ospita rinomate scuole e centri di studio:
L'Ecole Supérieure d'Architecture, l'Ecole Nationale
Supérieure du Paysage, l'Institut Supérieur des Industries
du Parfum, des Cosmétiques et de l'Aromatique Alimentaire,
le Conservatoire de Versailles, l'Ecole des
Beaux-arts de Versailles, l'Académie du Spectacle
Equestre, l'Université UVSQ Université de Versailles
Saint-Quentin. Sono inoltre presenti un Conservartorio Nazionale
regionale, un teatro (Théâtre Montansier), dieci biblioteche.
Un po' di storia di
Versailles
Il
castello di Versailles, anche se non il più antico di
Francia, rappresenta probabilmente l'essenza storica di tutta
la sua nazione. Il cammino fino ai nostri giorni è stato lungo
e ricco di importanti eventi che hanno segnato il destino della
Francia e non solo. La sua storia è legata a
Luigi XIV, il famoso
Re Sole, a cui si deve
l'attuale fisionomia; prima di lui vi furono il padre,
Luigi XIII, che nel
1634 in mezzo alla fiorente natura ordinò la costruzione di
una 'piccola' residenza di campagna a poca distanza dalla corte
di Parigi, e in precedenza
Enrico IV, anch'egli appassionato cacciatore. Certo,
i due sovrani non potevano immaginare che sarebbero stati all'origine
di uno dei più grandi monumenti di tutta Francia.
Ai tempi di Enrico IV
Versailles era una piccola signoria medievale, già documentata
nel XI secolo, e forse non sarebbe mai arrivata a diventare
la reggia che tutti conoscono se non fosse stato per un italiano,
un certo Alberto de Gondi, figlio di una nota famiglia
di banchieri fiorentini giunta
in Francia nel XV secolo e arrivati al cospetto di
Caterina de' Medici (regina consorte di Enrico II di
Francia). Nel 1575, Alberto De Gondi acquistò la signoria
di 'Versailles' ed ebbe occasione da prima di invitare Enrico
di Navarra (futuro Enrico IV) nella sua tenuta per
qualche battuta di caccia e quindi successivamente di far conoscere
quelle stesse terre a Luigi XIII. Compiaciuto della posizione,
re Luigi commissionò la costruzione di un padiglione, fino a
che poco tempo dopo ottenne lui stesso la signoria dei terreni
acquistandoli nel 1632 dal figlio di De Gondi, Jean-Fraçois,
Arcivescovo di Parigi. La loggia divenne il nucleo centrale
del futuro palazzo.
Dal
maggio del 1682, quando Luigi XIV (Re Sole) vi
trasferì la corte e il governo in modo permanente, e fino alla
sua morte avvenuta a settembre del 1715, Versailles divenne
capitale non ufficiale del regno di Francia. Nel frattempo la
piccola loggia di caccia venne ingrandita e abbellita ad includere
la Place d'Arms e le tre vie principali di fronte al
palazzo (il distretto di Notre Dame, oggi conosciuto
come la parte più antica di Versailles), costruite attorno alla
Eglise Notre-Dame, alla parrocchia del re, all'Hôtel
du Bailliage, che ospitava il tribunale, ed al mercato
alimentare di Versailles. Già 200 anni fa il mercato poteva
contare di quella che ancora oggi è una delle aree più visitare
della reggia, l'Orto di Versailles (le Portager du
Roi), ubicato in rue du Maréchal Joffre. Allo stesso periodo
appartiene la costruzione della famosa Académie du Spectable
équestre, una scuola equestre unica nel suo genere, oggi
ancora attiva, e parte della Grande Scuderia (Grande
Écurie), situata in Avenue Rockfeller.
Negli oltre settantanni di reggenza del Re Sole vennero spesi
ingenti somme di denaro per ampliare e abbellire quello che
poi sarebbe diventato lo Château de Versailles. Furono
ingaggiati i migliori architetti ed artisti dell'epoca, da
Louis Le Vau a Charles Le Brun ad André Le
Nôtre.
Durante la reggenza di Philippe
d'Orléans, futuro re Luigi XV, la corte venne
trasferita nuovamente a Parigi, al Palais-Royal, per
poi rientrare nuovamente a Versailles nel giugno 1722 e fino
all'ottobre 1789. Nel periodo, l'urbanizzazione della città
si estese fino a formare il distretto di Saint Louis
e a raggiungere anche il villaggio di Montreuil. Versailles
allora poteva già contare circa 30.000 abitanti, diventando
capitale del più potente regno in Europa e servire da esempio
per tutte le corti del continente.
Nel 1770 nella cappella del palazzo si tennero le nozze solenni
tra Maria Antonietta e l'allora delfino ed erede al trono
di Francia, il futuro re Luigi XVI. Nel 1783 venne firmato
il Trattato di Versailles che poneva fine alla Guerra
di indipendenza americana con il
Regno Unito. Fu il primo di tanti.
Nel
1789 Versailles vantava circa 60.000 abitanti e in quello
stesso anno divenne il centro degli avvenimenti della
Rivoluzione Francese: l'Assemblea Nazionale Costituente
ufficialmente istituita il 9 luglio 1789 votò per l'abolizione
dei privilegi e la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo.
Il 14 luglio 1789 vi fu la presa della Bastiglia
(si veda la sezione dedicata
al
quartiere di Le Bastille a Parigi)
e negli stessi giorni il palazzo di Versailles fu preso
di mira dalla cosiddetta Marcia delle donne su Versailles,
in protesta contro il caro prezzi del pane e le condizioni di
vita del popolo. La famiglia reale fu costretta a stabilirsi
a Parigi e sottomettersi al regime costituzionale (re e regina
verranno poi condannati a morte alla ghigliottina rispettivamente
a gennaio e ad ottobre del 1793, un anno dopo la proclamazione
della prima Repubblica francese).
Durante
la Rivoluzione la città fu in grado di preservare il suo patrimonio
dalla distruzione e gli edifici di corte furono progressivamente
consegnati all'esercito; nel 1806 la popolazione fu però ridotta
a quasi 27.000 abitanti. É grazie al re Luigi Filippo,
reggente durante il periodo della cosiddetta Monarchia di
Luglio (1830-1848), che creando il Museo Nazionale di
Versailles la reggia è potuta arrivare intatta fino ai giorni
nostri. Con la Guerra Franco-Prussiana palazzo e giardini
poterono nuovamente ritrovarsi al centro dei giochi geopolitici
europei, dopo di che la funzione della reggia fu solo quella
di sede firmataria di trattari internazionali, tra cui il
Trattato di Versailles 1919 che poneva fine alla Prima guerra
mondiale. Oggi, il castello ed i giardini di Versailles sono
una delle più grandi attrazioni di tutta la Francia, alcune
delle sale vengono ancora usate per cerimonie di Stato e per
eventi culturali in programma ogni anno. I film girati al suo
interno sono stati anch'essi numerosi, ben oltre duecento; tra
gli ultimi anche Midnight in Paris di Woody Allen,
o lo stesso Marie Antoinette di Sofia Coppola.
Visita alla Reggia
di Versailles
Nel
1979 il Palazzo e i Giardini di Versailles sono stati dichiarati
Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, un 67.000 metri
quadrati di storia e architettura unico al mondo. I numeri hanno
dell'incredibile: 2300 stanze, 2153 finestre, 67 scale, oltre
5000 mobili e oggetti d'arte, oltre 23.000 tra dipinti, disegni,
sculture e incisioni. Ogni anno i visitatori superano volentieri
i 10 milioni di persone, tra parco e giardino.
Il primo incontro che si ha della Reggia è con l'enorme Coeur
d'honneur, l'entrata principale del castello. L'edificio
è grandioso, in dimensioni ed estetica: punto centrale sono
i Grands appartements, situati rispettivamente nel piano
principale e ai lati est ed ovest dell'entrata (la parte conosciuta
come Château neuf, castello nuovo), gli Appartamenti
del Re (grand appartement du roi) e gli Appartamenti
della Regina (grand appartement de la reine).
Agli
angoli estremi, tra gli uni e gli altri appartamenti, ci sono
il Salone della Pace e il Salone della Guerra,
separati dal grande e famoso corridoio della Galleria degli
Specchi. Solo quest'ultima può contare 800 mq di superficie,
80 metri di lunghezza, 357 specchi e 1000 mq di affreschi e
dipinti (il soffitto a cassettoni espone le decorazioni del
pittore Charles Le Brun, rappresentanti le conquiste
militari dei re francesi). La galleria si affaccia sui giardini
di Versailles e per questo resta probabilmente il pezzo forte
dell'intero complesso.
I Grand appartement du roi sono a loro volta costituiti
da diverse sale: Salone di Apollo, Salone di Mercurio,
Salone di Marte, Salone di Diana, Salone di
Venere e Salone dell'Abbondanza. Queste camere venivano
utilizzate per il ricevimento degli ospiti e usate come sala
da ballo, da gioco di carte, sala della musica e così via. Il
Salone dell'Abbondanza veniva invece usato per i banchetti
dei cortigiani e si ammira oggi in particolare per il bell'affresco
di René Houasse del 1683.
La
Camera del Re (Appartement du roi) è situata nella
parte centrale del palazzo, nella parte più antica dell'edificio.
Il Re Sole qui si faceva vedere solo ad una parte esigua
della corte, che considerava un onore poter assistere al 'lever'
(risveglio) ed al 'coucher' (tramonto) del sovrano. Oggi
la stanza è stata restaurata a come era quando il sovrano vi
morì, dopo 75 anni di regno, nel 1712 (salì al trono a soli
5 anni), e vi si possono ammirare diversi dipinti di noti artisti
come Domenico Zampieri detto il Domenichino, Veronese,
Anthony van Dyck o Caravaggio. A queste sale si
affiancano anche i Petit appartement du roi, una serie
di stanza situate anch'esse nella parte più antica del palazzo
ed utilizzate per esempio come biblioteca del re o stanza da
collezione.
I
Grand appartement de la reine sono invece collocati nell'ala
ovest del palazzo e lungo la storia hanno potuto ospitare tre
regine francesi, Maria Teresa d'Austria, Maria Leszczyńska
e Maria Antonietta, mogli rispettivamente di Luigi XIV
re Sole, Luigi XV e Luigi XVI. Tutte e tre hanno avuto grande
rilevanza nella vita di corte, la seconda più che altro per
essere vissuta all'ombra della celebre Madame de Pompadour,
spesso indicata come la donna francese più potente del suo secolo
(il XVIII). Vi fu poi Maria Antonietta, ultima delle regine
di Versailles, la cui sorte segnò anche la fine del cosiddetto
Ancien régime, il regime
assolutistico della monarchia francese. Oggi, in questa
parte del castello si possono ammirare oltre che alla Camera
della Regina, anche il Salone dei Nobili, il Salone
del Grand Couvert, la Sala delle Guardie della Regina.
Quest'ultima affiancata alla Sala dell'Incoronazione.
Nel lato orientale del palazzo si posiziona la 'Chapel',
la Cappella di Versailles, in stile Barocco e neoclassico,
anche nota come Cappella palatina di San Luigi IX di Francia.
Si tratta di uno dei punti estetici più interessanti della visita
ed è anche nota per aver ospitato il matrimonio tra Luigi
XVI e Maria Antonietta. L'ampio vestibolo è ornato di colonne
ioniche, accanto ad un bassorilievo raffigurante il Re Sole,
e dirige verso l'entrata alla cappella. Si noteranno le preziose
decorazioni di artisti come Jules Hardouin-Mansart e
dei suoi collaboratori, Guillame Coustou, Laurent
Magnier, René Frémin, François Lemoyne ed
altri. A stupire sono anche le eleganti colonne in stile corinzie,
il soffitto affrescato da Antoine Coype, i dipinti circostanti
di Philippe Meusnier, lo sfarzo dei bronzi dorati dell'Altare
maggior opera di Corneille Van Clève. Si noti anche la
cassa dell'organo, opera di uno dei più insigni artigiani d'organo
della Francia, Robert Cliquot.
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Giardini di Versailles
Parte
anch'essi insieme al Castello dei siti UNESCO, i Jardins
du château de Versailles sono soprattutto il risultato del
sapiente lavoro dell'architetto d'esterni André La Nôtre,
al quale si deve la denominazione dei cosiddetti Giardini
alla francese. Drenare, appiattire, sopraelevare, formare
terrapieni e angoli straordinari proprio sotto la vista della
Galleria degli Specchi, fu questo il compito affidato dal Re
Sole a La Nôtre. Doveva riconvertire
il lavori precedenti dei giardinieri di Luigi XIII,
Claude Mollet e
Hilaire Masson,
ampliando il percorso reale e creando il Grand Canal,
lungo 1670 metri e la cui costruzione richiese ben 11 anni di
tempo. Il canale è preceduto dalla Orangerie,
costruita nel 1684 da Jules Hardouin-Mansart,
uno dei principali esponenti dell'architettura barocca
in Francia. Al suo interno
oggi si possono ancora ammirare alberi da frutto di anche due
secoli di vita. Poco oltre, tra l'Orangerie ed il Canale, è
situato il giardino di La Nôtre, i cui lavori durarono 40 anni.
Alla
destra del lungo canale trovano posto il Grand Trianon,
il Petit Trianon
e la Hameau de la Reine,
il primo – un palazzo in marmo rosa – venne costruito durante
il regno di Luigi XIV come edificio privato del re, luogo dove
poter evadere dal rigido protocollo di corte e ospitare feste
private; il secondo, venne costruito durante il regno di Luigi
XV, nel 1769, e fu il luogo in cui il re incontrava in privato
la sua concubina preferita, Madame de Pompadour.
Il tempo di percorrenza tra i palazzi del Trianon ed il castello
è di circa 25 minuti di camminata.
L'Hameau
de la Reine, la
Borgata della Regina,
anche nota come 'fattoria di Maria Antonietta',
è invece un piccolo villaggio rurale voluto dalla stessa regina
e completo di 12 edifici, tra cui fattoria e mulino ed un laghetto
artificiale; qui, Maria Antonietta poteva vivere senza costrizioni
e lontana dall'etichetta di corte.
I giardini sono abbelliti
dalle famose fontane e piscine d'acqua di Versailles
(i
parterre d'Eau),
le più elaborate sono la Fontana Latona,
inspirata alla metamorfosi di Ovidio, la Fontana di
Apollo, le Grotte
dei bagni di Apollo, la
Fontana Autunnale,
detta anche di Bacchus, la Fontana di Flora
e varie altre. Sculture d'ispirazione alla mitologia greco-romana
adornano le passeggiate, i boschee ed i laghetti
dei giardini; al tempo di La Nôtre vennero commissionate alla
Académie française
di
Roma ben
oltre 300 statue.
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Orari
e costi d'entrata alla Reggia di Versailles
Gli
orari di visita alla Reggia di Versailles sono diversi a seconda
dell'Alta o della Bassa Stagione.
I biglietti possono essere
acquistati in loco (entrata A, per biglietti individuali), online
sul sito ufficiale, oppure essere compresi nel Paris
Museum Pass.
L'Alta stagione
va dal 1 aprile
al 31 ottobre e
in questo periodo il Palazzo
è aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9.00 alle 18.30
(con ultima ammissione alle 18.00 e con la biglietteria che
chiude alle 17.50). I Giardini e il parco
sono aperti tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.30 il primo, e
dalle 7.00 alle 20.30 per i pedoni (al traffico fino alle 19.00)
il secondo. Il Grand e Petit Trianon
e la Borgata di Maria Antonietta
sono invece aperti tutti i giorni tranne il lunedì dalle 12.00
alle 20.30 con ultima ammissione alle 18.00.
La Bassa stagione
va dal 1 novembre al 31 marzo e gli orari si riducono di una
mezzora rispetto alla chiusura. Giardini e parchi invece seguono
l'orario che va dalle 8.00 del mattino e fino alle 18.00 del
pomeriggio.
Un biglietto d'entrata alla
Reggia di Versailles può dare accesso a diverse parti dell'intero
complesso. Il cosiddetto
Passeport
ha un costo di €18 euro (nel 2012) e dà accesso alla visita
del castello, dei palazzi del Trianon, della Borgata di Maria
Antonietta e di alcune mostre temporanea in programma. La maggiore
frequenza si ha durante il fine settimana e il martedì e negli
orari che vanno dalle 10.00 del mattino alle 15.00 del pomeriggio.
Visita gratuita alla
Reggia di Versailles:
- Ogni prima domenica del mese da novembre a marzo;
- Permanente per gli under 18, per gli under 26 cittadini della
Unione Europea, scolari, insegnanti impiegati in una istituzione
francese e muniti di apposito 'pass', disabili e loro accompagnatori,
disoccupati francesi, concessionari (per es. carta 'un anno
a Versailles'), artisti professionisti (pittori, scultori, ecc),
studenti con particolare indirizzo di studi (per es. architettura,
storia, archeologia, Ecole des Chartres e Ecole du Louvre),
visitatori con un Paris Museum Pass.
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