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WEIMAR - INFORMAZIONI E GUIDA. L'epicentro
storico dell'Illuminismo tedesco del XVIII secolo, è una tappa
essenziale per chiunque sia appassionato di storia e cultura del paese. Un
pantheon di giganti dell'arte e del pensiero e della musiaca ha vissuto e
lavorato qui: Goethe, Schiller, Bach, Cranach, Liszt, Nietzsche, Gropius,
Herder, Feininger, Kandinsky - e la lista continua.
Quando si pensa alla Germania,
a
Berlino, alle varie altre icone nazionali, ai suoi
uomini e alla sua storia, Weimar rappresenta un vero e proprio
simbolo. Una sintesi della grandezza, dell'orrore e della rinascita della
Germania. Questa piccola città di meno di 70'000 abitanti, situata nella
regione della Turingia, sul fiume Ilm, è stata un vero e proprio
centro di riferimento per la cultura tedesca.
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Qui sono nate e si sono sviluppate correnti culturali e
artistiche come il Classicismo di Weimar e il
Bauhaus (la
scuola di architettura, arte e design); qui è nata la
Repubblica di Weimar, un tentativo non riuscito di fare della Germania post-bellica
(Prima guerra mondiale) una democrazia liberale, che venne spazzata via
dall'avvento del nazismo. Ma la storia di Weimar è anche legata agli orrori
del nazismo e agli abissi dell'animo umano, testimoniati dal campo di
concentramento di Buchenwald, situato a pochi chilometri di distanza dal
centro della città. Una città che diventò uno dei primi spettatori delle
conseguenze di quella tragica guerra e dell'epoca successiva, fino al crollo
del muro di Berlino, quando le Germanie erano due e Weimar si posizionava
nel territorio della ex DDR.
Weimar, oggi patrimonio dell'Unesco,
è una delle prove più evidenti della rinascita economica e culturale della
Germania unita e una della mete più interessanti del Paese, grazie al suo
enorme patrimonio storico ed artistico.
Uno
dei personaggi più importanti per la storia della città fu la duchessa
Anna Amalia, figlia del Duca Carlo I. A soli 19 anni rimasta
vedova del consorte, il Duca di Sassonia Ernst August Constantin, e
alla sua morte assunse la reggenza del regno per conto del figlio Carlo
Augusto, che tenne fino al 1775. Grande amante e conoscitrice delle
arti, pose le basi per il periodo di grande splendore conosciuto come il “Classicismo
di Weimar?, che si sviluppò durante il regno del figlio Carlo Augusto.
Come precettori dei due figli, la Duchessa chiamò a corte il poeta e
professore di filosofia Christoph Martin Wieland e il funzionario
prussiano Ludwig von Knebel, che ebbe il grande merito di presentare
Johann Wolfgang von Goethe a Carlo Augusto. Tra i due nacque una
grande amicizia e quando Carlo Augusto assunse il potere nel 1775 chiamò
Goethe come consigliere (carica che detenne per tantissimi anni).
Di Goethe a Weimar restano testimonianze
molto importanti. Haus am Frauenplan 1 fu la residenza principale
di Goethe, che qui abitò per cinquant'anni. Si tratta di una grande casa
barocca di ben 18 stanze, che gli venne donata dal Duca Carlo Augusto
nel 1792 e che Goethe fece ricostruire nel 1794 secondo i suoi desideri. Una
delle più importanti modifiche apportate fu la costruzione di una grande
scalinata con nicchie per accogliere le sculture e fregi a stucco. La
casa non serviva a Goethe solo come abitazione, ma anche come spazio per
raccogliere la sua immensa collezione artistica. La casa conserva
tutt'oggi questa straordinaria collezione oltre ad oggetti personali
dell'artista. Uno dei punti di maggior interesse della casa è lo studio
di Goethe, in cui si possono ammirare gli arredi originali dell'epoca e
da cui si può vedere la libreria privata, che contiene circa ottomila volumi
disposti nello stesso ordine in cui li aveva collocati Goethe. Dietro alla
casa sorge il museo di Goethe, il più importante museo al mondo sulla
vita dello scrittore e della sua eredità.
La
Casa di Goethe è uno degli undici monumenti della città dichiarati
patrimonio dell'Unesco e che ricordano il periodo del “Classicismo di
Weimar?. Con questo termine si indica la corrente culturale nata e
sviluppatasi a Weimar tra il 1772 e il 1805 e i cui principali esponenti
furono Goethe, Schiller, il teologo e filosofo Johann
Gottfried Herder, Wieland. Friedrich Schiller arrivò a Weimar
quindici anni dopo Goethe, nel 1787. Tra i due si
instaurò un legame molto forte e quando venne
rappresentata per la prima volta la "Wallenstein",
la tragedia di Schiller, Goethe partecipò personalmente alle prove. Anche la
casa di Schiller, nell'omonima via al numero 12, fa parte dei
monumenti patrimonio dell'Unesco. Schiller vi trascorse gli ultimi tre
anni della sua vita e per costruirla vi spese 4200
talleri, tutta la sua fortuna. La casa contiene alcuni
dei mobili originali dell'epoca. È in questa casa che
sono nate opere come "La sposa di Messina" e il "Guglielmo Tell".
Annesso alla casa è il Museo Schiller, interamente dedicato alla vita
e all'opera di Schiller.
Tra
gli altri monumenti dell'itinerario "Classicismo di Weimar" (uno dei
più straordinari) troviamo la Biblioteca Storica, una delle più
famose dell'intera Germania. La Duchessa Anna Amalia fece trasformare il
Palazzo Verde in questa meravigliosa biblioteca, che contiene una
collezione unica di libri, opere d'arte e architettura. Nel 2004 un incendio
devastante si sviluppò nella biblioteca e il terzo piano dell'edificio e
l'attico vennero completamente distrutti.
L'intervento durante la notte e
nei giorni successivi di oltre novecento volontari permise di mettere in
salvo decine di migliaia di libri e di opere d'arte, così che gran parte
della collezione poté essere salvata, ma purtroppo circa cinquantamila
volumi andarono distrutti. Lo splendido Palazzo Belvedere, con il suo
parco di 43 ettari e l'Orangerie, si trova su una collina nella parte sud di
Weimar. Costruito tra il 1724 e il 1748, venne inizialmente utilizzato come
padiglione per la caccia. Alla morte del Duca Ernst August nel 1748 il parco
venne lasciato in uno stato di semi-abbandono, e fu la Duchessa Anna Amalia
a riportarlo al suo antico splendore, facendone la propria residenza estiva.
Salito al potere nel 1775 il Duca Carlo Augusto vi condusse, insieme a
Goethe degli studi botanici e nel 1820 il parco comprendeva un
giardino botanico con circa 7900 piante provenienti sia dalla Germania
che dall'estero.
Tra
i siti che sono entrati a far parte del Patrimonio
dell'Unesco, ci sono anche quelli riconducibili al
movimento "Bauhaus".
La scuola Bauhaus fu una rinomata scuola di architettura, arte e
design, che rivoluzionò i canoni classici dell'architettura e dell'estetica
tra il 1919 e il 1933, dapprima a
Weimar fino al 1925 e successivamente a Dessau,
prima che venisse chiusa dai nazionalsocialisti nel 1933. Il termine, ideato
dall'architetto e urbanista Walter Gropius,
derivava dal termine medioevale Bauhütte,
con
cui si indicava la loggia dei muratori. Gli insegnanti della scuola
appartenevano a nazionalità diverse e si battevano per la semplicità delle
forme, perseguendo l'obiettivo di conciliare l'arte con la componente
tecnica e funzionale. Obiettivo della scuola Bauhaus era quello di formare
dei designer e architetti in grado di progettare prototipi che potevano
essere riprodotti in serie. Tra gli edifici riconducibili alla Bauhaus ci
sono l'Università Bauhaus,
la Scuola di Arte e Artigianato
e la Casa am Horn.
Weimar ospita anche il Museo della Bauhaus,
in cui sono esposti lavori del fondatore della Bauhaus (Walter Gropius),
nonché di esponenti come Paul Klee,
Lyonel Feininger e Johannes Itten,
oltre a numerosi lavori degli studenti.
15
luglio 1937: i primi prigionieri arrivano al campo di concentramento
di Buchenwald. 11 aprile 1945: l'esercito americano entra nel campo
di concentramento di Buchenwald. Tra queste due date c'è tutta
l'aberrazione di cui è stato capace il regime nazista: oltre
250'000 persone imprigionate, 56'000
prigionieri uccisi, morti per tortura, esperimenti medici o per sfinimento,
8000 prigionieri di guerra sovietici fucilati. Condizioni di vita durissime
sotto il regime sadico delle SS. A proposito delle sensazioni provate una
volta giunto a Buchenwald, il Comandante Supremo delle Forze Alleate,
Dwight D. Eisenhower scrisse: "Nulla mi ha mai scioccato cosi tanto
come quella vista". Oltre a quattro diverse esposizioni sulla storia del
campo, i visitatori possono vedere i luoghi in cui sorgeva, le celle di
detenzione, le torrette di guardia, i forni crematori e il quartier generale
della SS. Una tappa certamente non piacevole ma una doverosa presa di
coscienza di ciò che l'uomo ha voluto e saputo perpetrare a pochi chilometri
di distanza da quei luoghi, che invece dell'animo umano con Bach,
Liszt, Goethe e Schiller avevano visto l'aspetto più nobile.
Decisamente
più leggiadra l'atmosfera che si respira nella casa di Liszt.
L'edificio classico che si trova all'inizio del viale che conduce al Palazzo
Belvedere è stata, dal 1869 al 1886, l'abitazione del famoso compositore
e pianista che nel XIX secolo rivoluzionò la tecnica pianistica. Al
piano terra si può visitare un'esposizione permanente, mentre al piano
superiore si trovano le stanze private. Da aprile a luglio, ogni primo
lunedì del mese, tra le 12:00 e le 13:00, gli studenti della scuola
superiore di musica di Weimar tengono un concerto sul pianoforte
Bechstein-Flügel originale di Liszt.
Il
legame di Weimar con la musica era iniziato molto tempo prima. Qui Johann
Sebastian Bach ottenne nel 1708 il ruolo di organista di corte e
maestro di concerto durante il Ducato di Guglielmo Ernesto di Sassonia e
vi si trattenne fino al 1717. Risale al periodo di Weimar la creazione di
gran parte delle sue famose fughe. Il luogo dove sorgeva la casa di Bach
venne purtroppo distrutto nel 1945 e a ricordarlo oggi si trova una targa.
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