WINTERTHUR

VISITARE WINTERTHUR - INFORMAZIONI E GUIDA. La vita a misura d’uomo a soli 20 minuti di treno da Zurigo. Winterthur è una città medievale con la più vasta zona pedonale al mondo, da scegliere per l’offerta artistica (fotografia in particolare), la piacevole vivacità e per essere l’esempio più evidente di rigenerazione urbana di una città industriale. Eccellente punto di partenza per escursioni sul Reno e il Lago di Costanza. FacebookTwitterYoutubeScrivi a Informagiovani Italia

 

Winterthur, la sesta città per dimensioni della Svizzera, si trova a nord di Zurigo, al cui cantone venne annessa nel 1467. Il suo nome deriva dal latino "Vitudurum" e dal 1180 fu un importante feudo della famiglia dei Kyburg, sotto i quali la città poté beneficiare di libertà e privilegi. Lo sviluppo della città continuó anche sotto la successiva influenza degli Asburgo, sotto i quali passò nel 1264, Asburgo che poi la vendettero al Canton Zurigo nel XV secolo.

WinterthurIl centro storico di Winterthur, con la più grande zona pedonale della Svizzera é un vero e proprio gioiello con tanti negozi, boutiques, ristoranti e bar, tra le case, fontane e viuzze che sono testimoni del passato della città. È un piacere passeggiare sulla vivace Marktgasse, in cui un tempo abitavano i cittadini più facoltosi, percorrere il bellissimo passaggio neorinascimentale costruito tra il 1872 e il 1874 e opera di Joseph Bösch che collega la Stadthausstrasse con la Marktgasse, o ammirare la bella chiesa evangelica riformata dedicata ai Santi Lorenzo, Albano e Pancrazio, che con le sue due torri gemelle é uno dei simboli della città. La prima costruzione della chiesa risale al settimo-ottavo secolo, quando all'epoca era una costruzione in legno che venne successivamente quasi del tutto ricostruita nel nono secolo.

Durante il Medioevo la chiesa venne danneggiata da numerosi incendi e la parte più antica giunta fino ai giorni nostri é il coro tardo romanico pre-gotico del 1244. Durante gli scavi per gli interventi di ristrutturazione, sotto il pavimento della chiesa sono stati ritrovati i resti delle fondamenta di altre sei chiese.

WinterthurNon distante dalla chiesa é piacevole passeggiare nella Steinberggasse, la via dove un tempo si svolgeva il mercato del bestiame e che oggi é una gradevole via dove durante l'estate ci si puó rilassare nei caffé all'aperto o dove durante il periodo dell'Avvento, si possono ammirare le sculture in legno dello scultore Stephan Hübscher che raffigurano la natività.

Sotto un profilo artistico, Winterthur è un vero e proprio paradiso per gli amanti dell'arte grazie ai numerosi musei che ospita. Gran parte della sua fama Winterthur la deve al collezionista Oskar Reinhart, discendente di una facoltosa famiglia di assicuratori e banchieri che alla sua morte avvenuta nel 1965 donó la sua intera collezione alla Svizzera, affidandola a Winterthur, sua città natale. Reinhart si ritirò all'età di soli 40 anni proprio per dedicarsi al collezionismo, la sua grande passione.

La collezione Oskar Reinhart am Römerholz ospita capolavori europei che coprono un periodo artistico che va dall'antichità fino agli inizi del XX secolo e che nell'arte francese del XIX secolo ha il suo punto forte grazie ad opere di Renoir, Cézanne, Monet, Sisley, Manet. La collezione cerca di creare un collegamento tra l'arte tradizionale e quella più moderna, collegamento che avviene con l'accostamento di opere dei grandi maestri del passato come Rubens e Rembrandt, con opere di pittori più vicini ai nostri tempi come Picasso o Van Gogh. La collezione era quella che si trovava al domicilio privato di Reinhart e rappresenta un tipico esempio di collezione privata della prima metà del XX secolo. Particolarmente suggestivo é anche l'ambiente nel quale la collezione é conservata, Villa Römerholz che fu la residenza privata di Reinhart, una bella villa circondata da uno splendido parco con sculture che si integrano perfettamente con la collezione ospitata.

La villa é stata costruita in posizione elevata ai margini di una foresta al di sopra di Winterthur tra il 1915 e il 1918 dall'architetto ginevrino Maurice Turrettini per un industriale di Winterthur. Lo stesso architetto venne incaricato nel 1925 da Oskar Reinhart, che nel frattempo aveva acquistato la villa, di creare una galleria proprio per ospitare la sua importante collezione. La villa, che é stata donata alla Confederazione insieme alla collezione alla morte di Reinhart, é stata rinnovata nel 1970, quando venne inaugurato il museo, e successivamente tra il 1993 e il 1998, periodo durante il quale sono stati aggiunti tre nuovi spazi espositivi che dall'esterno si presentano come un cubo inserito tra la villa e la galleria che era stata creata nel 1925.

Sempre legato a Oskar Reinhar é anche il "Museo Oskar Reinhart am Stadtgarten". Il museo é situato ai margini del parco cittadino che accoglie le opere di artisti svizzeri, tedeschi e francesi dal XVIII secolo fino al XX secolo. La collezione di Oskar Reinhart era talmente vasta che la sua residenza non era abbastanza capiente per accoglierle tutte e pertanto nel 1940 Reinhart creó la Fondazione Oskar Reinhart, nella quale vennere accolte le opere di arte svizzera, tedesca e francese dell'800. La Fondazione venne affidata alla città di Winterthur, che creò il museo che venne aperto nel 1951. Il museo venne accolto in quello che un tempo era il vecchio ginnasio della città, un edificio risalente al XIX secolo opera dell'architetto Leonhard Zeugheer. All'interno del museo un posto di rilievo é occupato dall'arte svizzera, e comprende opere di Liotard, Füssli, Graff, Wolf, Hodler, Segantini e Giacometti. In totale il museo ospita circa cinquecento dipinti e sculture e circa 7000 stampe e disegni datati tra il XV e il XX secolo. Oltre all'arte svizzera anche l'arte tedesca é molto ben rappresentata e il museo accoglie la più importante collezione per ricchezza e qualità delle opere raccolte al di fuori della Germania.

Un museo estremamente interessante é quello dedicato all'arte della fotografia. Il Fotomuseum di Winterthur, creato nel 1990 ospita sia opere di fotografi ed artisti contemporanei che opere dei grandi maestri della fotografia dell'Ottocento e del Novecento. Un terzo aspetto curato dal museo é quello sociologico-culturale, in cui vengono esaminati i diversi ambiti in cui la fotografia viene utilizzata: moda, architettura, industria, ambiti professionali compresi quelli del settore medico o della polizia.

Agli appassionati d'arte la città offre numerose altre attrazioni, come il Kunstmuseum o la Kunsthalle. Il Kunstmuseum ospita una delle più belle collezioni della Svizzera di arte moderna, con opere che spaziano dalla fine del XIX secolo fino ad opere di arte contemporanea. Il museo consta di due edifici, il primo, costruito nel 1915 ed opera degli architetti Rittmeyer e Furrer ospita le opere di artisti francesi come Van Gogh, Monet, Braque, Gris e agli esponenti delle avanguardie storiche, come Kandinsky, Klee, Magritte e Miró, l'edificio costruito nel 1995 ospita invece opere di artisti contemporanei come Kelly, Marden, Mangold, Tuttle, Kounellis, Merz, Richter e Schütte.

Situata nel cuore della città vecchia la Kunsthalle ospita invece ogni anno cinque o sei mostre dedicate all'arte contemporanea. Al suo interno si trova lo spazio denominato "Der dritte Raum", letteralmente "il terzo spazio", luogo di incontro progettato dall'artista svizzero Mark Divo. Lo spazio ospita la sezione staccata della "Publish and be damned library" di Londra, in cui in un ambiente comodo e rilassato si possono consultare delle pubblicazioni sull'arte curate da artisti, critici, scrittori e curatori. Tre volte all'anno la Kunsthalle riceve una scelta delle pubblicazioni più recenti.

Un'esperienza decisamente da non perdere é quella che si puó vivere al Swiss Science Center Technorama, dove grazie a 500 postazioni sperimentali e ad un laboratorio si possono scoprire in modo piacevole fenomeni naturali. Indipendente dall'età del visitatore, si tratta di esperienze emozionanti e coinvolgenti su temi quotidiani, come l'elettricità, il gas, la luce, l'ozono. La parola d'ordine in questo piacevole laboratorio di esperienze é  "Toccate, per favore" e qui si possono trovare le risposte a tante domande interessanti non solo per i più piccoli e provare tanti interessanti esperimenti.

Chi desidera approfondire oltre l'offerta museale della città di Winterthur, non ha che l'imbarazzo della scelta. Si puó visitare il Münzenkabinett, ospitato nella bella Villa Bühler, in cui viene raccontata la storia del denaro e dove, diverse mostre temporanee organizzate nel corso dell'anno illustrano nuovi aspetti dell'importante collezione di monete e banconote, oppure la collezione di giocattoli ospitata al Museo Lindengut oppure lasciarsi sorprendere dalla collezione di orologi Kellenberger conservata al Gewerbemuseum, in cui si compie un vero e proprio viaggio attraverso quattro secoli di storia dell'orologeria, dalle meridiane alle clessidre, fino ai cronometri elettronici dei giorni nostri. Il museo é strutturato attraverso undici temi principali che illustrano diversi aspetti della storia degli orologi, tra cui le forme primitive per conoscere l'ora, gli orologiai Liechti di Winterthur dei quali si possono ammirare gli splendidi orologi da mensola con cassa in ferro, gli orologia a pendolo o gli orologi svizzeri in legno, tanto per citarne alcuni tra quelli più particolari.

Dopo tante visite al chiuso dei musei, vale la pena recarsi al Bäumli, il punto panoramico più famoso di Winterthur, dalla cui terrazza che si affaccia sui vigneti del Goldberg si gode di una splendida vista sulla città e sulle alpi. Per raggiungere il Bäumli si percorre una splendida passeggiata oppure si salgono i 425 metri di scale che partono dalla Rychenbergstrasse. A pochi passi dal centro storico ci si puó invece immergere nella pace del Rosengarten, uno splendido parco cittadino che accoglie circa 2900 piante di rose.

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