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WINTERTHUR - INFORMAZIONI E GUIDA.
La vita a misura
d’uomo a soli 20 minuti di treno da Zurigo. Winterthur
è una città medievale
con la più vasta zona pedonale al mondo, da scegliere per
l’offerta artistica (fotografia in particolare), la
piacevole vivacità e per essere l’esempio più evidente di
rigenerazione urbana di una città industriale. Eccellente
punto di partenza per escursioni sul Reno e il Lago di
Costanza.
  
Winterthur, la sesta
città per dimensioni della Svizzera, si trova a nord di
Zurigo, al cui cantone venne annessa nel 1467. Il suo nome
deriva dal latino "Vitudurum" e dal 1180 fu un
importante feudo della famiglia dei Kyburg, sotto i
quali la città poté beneficiare di libertà e privilegi. Lo
sviluppo della città continuó anche sotto la successiva
influenza degli Asburgo, sotto i quali passò nel
1264, Asburgo che poi la vendettero al Canton Zurigo nel
XV secolo.
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Il centro storico di Winterthur,
con la più grande zona pedonale della Svizzera é un
vero e proprio gioiello con tanti negozi, boutiques,
ristoranti e bar, tra le case, fontane e viuzze che sono
testimoni del passato della città. È un piacere
passeggiare sulla vivace Marktgasse, in cui un tempo
abitavano i cittadini più facoltosi, percorrere il
bellissimo passaggio neorinascimentale costruito tra il
1872 e il 1874 e opera di Joseph Bösch che collega la
Stadthausstrasse con la Marktgasse, o ammirare la bella
chiesa evangelica riformata dedicata ai Santi Lorenzo,
Albano e Pancrazio, che con le sue due torri gemelle é uno
dei simboli della città. La prima costruzione della
chiesa risale al settimo-ottavo secolo, quando all'epoca era
una costruzione in legno che venne successivamente quasi del
tutto ricostruita nel nono secolo.
Durante il Medioevo la
chiesa venne danneggiata da numerosi incendi e la parte
più antica giunta fino ai giorni nostri é il coro tardo
romanico pre-gotico del 1244. Durante gli scavi per gli
interventi di ristrutturazione, sotto il pavimento della
chiesa sono stati ritrovati i resti delle fondamenta di
altre sei chiese.
Non distante dalla chiesa é
piacevole passeggiare nella Steinberggasse, la via
dove un tempo si svolgeva il mercato del bestiame e che oggi
é una gradevole via dove durante l'estate ci si puó
rilassare nei caffé all'aperto o dove durante il
periodo dell'Avvento, si possono ammirare le sculture in
legno dello scultore Stephan Hübscher che raffigurano la
natività.
Sotto un profilo artistico,
Winterthur è un vero e proprio paradiso per gli amanti
dell'arte grazie ai numerosi musei che ospita. Gran
parte della sua fama Winterthur la deve al collezionista
Oskar Reinhart, discendente di una facoltosa famiglia di
assicuratori e banchieri che alla sua morte avvenuta nel
1965 donó la sua intera collezione alla Svizzera,
affidandola a Winterthur, sua città natale. Reinhart si
ritirò all'età di soli 40 anni proprio per dedicarsi al
collezionismo, la sua grande passione.
La collezione Oskar Reinhart am
Römerholz ospita capolavori europei che coprono
un periodo artistico che va dall'antichità fino agli
inizi del XX secolo e che nell'arte francese del XIX
secolo ha il suo punto forte grazie ad opere di
Renoir, Cézanne, Monet, Sisley, Manet. La collezione
cerca di creare un collegamento tra l'arte tradizionale e
quella più moderna, collegamento che avviene con
l'accostamento di opere dei grandi maestri del passato come
Rubens e Rembrandt, con opere di pittori più vicini
ai nostri tempi come Picasso o Van Gogh. La
collezione era quella che si trovava al domicilio privato di
Reinhart e rappresenta un tipico esempio di collezione
privata della prima metà del XX secolo. Particolarmente
suggestivo é anche l'ambiente nel quale la collezione é
conservata, Villa Römerholz che fu la residenza
privata di Reinhart, una bella villa circondata da uno
splendido parco con sculture che si integrano
perfettamente con la collezione ospitata.
La villa é stata
costruita in posizione elevata ai margini di una foresta
al di sopra di Winterthur tra il 1915 e il 1918 dall'architetto
ginevrino Maurice Turrettini per un industriale di
Winterthur. Lo stesso architetto venne incaricato nel 1925
da Oskar Reinhart, che nel frattempo aveva acquistato la
villa, di creare una galleria proprio per ospitare la sua
importante collezione. La villa, che é stata donata alla
Confederazione insieme alla collezione alla morte di
Reinhart, é stata rinnovata nel 1970, quando venne
inaugurato il museo, e successivamente tra il 1993 e il
1998, periodo durante il quale sono stati aggiunti tre nuovi
spazi espositivi che dall'esterno si presentano come un cubo
inserito tra la villa e la galleria che era stata creata nel
1925.
Sempre legato a Oskar Reinhar é anche il "Museo Oskar Reinhart am Stadtgarten". Il
museo é situato ai margini del parco cittadino che
accoglie le opere di artisti svizzeri, tedeschi e
francesi dal XVIII secolo fino al XX secolo. La
collezione di Oskar Reinhart era talmente vasta che la
sua residenza non era abbastanza capiente per accoglierle
tutte e pertanto nel 1940 Reinhart creó la Fondazione Oskar
Reinhart, nella quale vennere accolte le opere di arte
svizzera, tedesca e francese dell'800. La Fondazione venne
affidata alla città di Winterthur, che creò il museo che
venne aperto nel 1951. Il museo venne accolto in quello che
un tempo era il vecchio ginnasio della città, un edificio
risalente al XIX secolo opera dell'architetto Leonhard
Zeugheer. All'interno del museo un posto di rilievo é
occupato dall'arte svizzera, e comprende opere di
Liotard, Füssli, Graff, Wolf, Hodler, Segantini e
Giacometti. In totale il museo ospita circa
cinquecento dipinti e sculture e circa 7000 stampe e disegni
datati tra il XV e il XX secolo. Oltre all'arte svizzera
anche l'arte tedesca é molto ben rappresentata e il
museo accoglie la più importante collezione per ricchezza e
qualità delle opere raccolte al di fuori della Germania.
Un museo estremamente interessante
é quello dedicato all'arte della fotografia. Il
Fotomuseum di Winterthur, creato nel 1990 ospita sia
opere di fotografi ed artisti contemporanei che opere dei
grandi maestri della fotografia dell'Ottocento e del
Novecento. Un terzo aspetto curato dal museo é quello
sociologico-culturale, in cui vengono esaminati i diversi
ambiti in cui la fotografia viene utilizzata: moda,
architettura, industria, ambiti professionali compresi
quelli del settore medico o della polizia.
Agli appassionati d'arte la città
offre numerose altre attrazioni, come il Kunstmuseum o la
Kunsthalle. Il Kunstmuseum ospita una delle
più belle collezioni della Svizzera di arte moderna, con
opere che spaziano dalla fine del XIX secolo fino ad opere
di arte contemporanea. Il museo consta di due edifici,
il primo, costruito nel 1915 ed opera degli architetti
Rittmeyer e Furrer ospita le opere di artisti francesi
come Van Gogh, Monet, Braque, Gris e agli esponenti delle
avanguardie storiche, come Kandinsky, Klee, Magritte e Miró,
l'edificio costruito nel 1995 ospita invece opere di
artisti contemporanei come Kelly, Marden, Mangold, Tuttle,
Kounellis, Merz, Richter e Schütte.
Situata nel cuore della città
vecchia la Kunsthalle ospita invece ogni anno
cinque o sei mostre dedicate all'arte contemporanea.
Al suo interno si trova lo spazio denominato "Der dritte Raum", letteralmente
"il terzo spazio", luogo di
incontro progettato dall'artista svizzero Mark Divo.
Lo spazio ospita la sezione staccata della "Publish and be
damned library" di Londra, in cui in un ambiente comodo
e rilassato si possono consultare delle pubblicazioni
sull'arte curate da artisti, critici, scrittori e curatori.
Tre volte all'anno la Kunsthalle riceve una scelta delle
pubblicazioni più recenti.
Un'esperienza decisamente da non
perdere é quella che si puó vivere al Swiss Science
Center Technorama, dove grazie a 500 postazioni
sperimentali e ad un laboratorio si possono scoprire in
modo piacevole fenomeni naturali. Indipendente dall'età del
visitatore, si tratta di esperienze emozionanti e
coinvolgenti su temi quotidiani, come l'elettricità, il gas,
la luce, l'ozono. La parola d'ordine in questo piacevole
laboratorio di esperienze é "Toccate, per favore" e qui si
possono trovare le risposte a tante domande interessanti non
solo per i più piccoli e provare tanti interessanti
esperimenti.
Chi desidera approfondire oltre
l'offerta museale della città di Winterthur, non ha che
l'imbarazzo della scelta. Si puó visitare il
Münzenkabinett, ospitato nella bella Villa Bühler,
in cui viene raccontata la storia del denaro e dove,
diverse mostre temporanee organizzate nel corso dell'anno
illustrano nuovi aspetti dell'importante
collezione di monete e banconote, oppure la
collezione di giocattoli ospitata al Museo Lindengut
oppure lasciarsi sorprendere dalla collezione di orologi
Kellenberger conservata al Gewerbemuseum, in cui si
compie un vero e proprio viaggio attraverso quattro
secoli di storia dell'orologeria, dalle meridiane alle
clessidre, fino ai cronometri elettronici dei giorni nostri.
Il museo é strutturato attraverso undici temi principali che
illustrano diversi aspetti della storia degli orologi, tra
cui le forme primitive per conoscere l'ora, gli orologiai
Liechti di Winterthur dei quali si possono ammirare gli
splendidi orologi da mensola con cassa in ferro, gli
orologia a pendolo o gli orologi svizzeri in legno, tanto
per citarne alcuni tra quelli più particolari.
Dopo tante visite al chiuso dei musei, vale la pena recarsi
al Bäumli,
il punto panoramico più famoso di Winterthur,
dalla cui terrazza che si affaccia sui vigneti del
Goldberg si gode di
una splendida vista sulla città e sulle alpi.
Per raggiungere il Bäumli si percorre una splendida
passeggiata oppure si salgono i 425 metri di scale
che partono dalla Rychenbergstrasse.
A pochi passi dal centro storico ci si puó invece
immergere nella pace del Rosengarten,
uno splendido parco cittadino che accoglie circa
2900 piante di rose.
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