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Storia di Rouen
Rouen è
la capitale storica della
Normandia, un luogo ricco di cultura e con un importante patrimonio
architettonico e artistico. La città si è sviluppata in particolare nel
Medioevo, come dimostra l'imponente lascito presente ancora oggi nel centro
storico. Soprannominata la "città dalle cento guglie" da Victor Hugo,
ospita numerosi edifici religiosi che illustrano la forte storia spirituale
della sua comunità, ancora visibile nelle chiese e abbazie del territorio urbano
e nei dintorni. Una città famosa in particolare per i suoi personaggi storici,
da Giovanna d'Arco all'autore di Madame Bovary Gustave Flaubert,
per le pittoresche case a graticcio, per le chiese riccamente decorate, per
gli eccellenti musei e la vivace vita culturale.
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La storia di Rouen va ben oltre i suoi simboli più
noti, come la Cattedrale, raffigurata così tante volte nei dipinti di
Monet, o il Gros-Horloge di Rouen, l'orologio astronomico del 1389,
rappresentato anch'esso in celebri opere d'arte, come quelle dell'impressionista
francese Léon-Jules Lemaître e dell'inglese J. M. W. Turner.
Sviluppatasi
come capitale dell'antico Ducato di Normandia, Rouen conserva delle trace
storiche anco più remote. Le sue origini urbane sono attribuite ad una tribù
gallica, mentre con i Romani, con il nome di Rotomagus, divenne città
della Gallia Lugdunensis, seconda per importanza dopo Lugdunum
(l'odierna
Lione). Sotto Diocleziano assunse ad importante centro del
commercio, distinguendosi anche per ospitare un anfiteatro e dei bagni termali.
Nel V secolo divenne sede di un vescovato e successivamente fu capitale
della Neustria merovingia. I Vichinghi conquistarono l'intero territorio
nel 841, con Rouen confermata capitale. Divenne capitale del ducato di
Normandia, prima che
Guglielmo il Conquistatore spostasse la propria corte a
Caen, poco lontano. Come la storia insegna, Guglielmo divenne
il primo re normanno d'Inghilterra, nel 1066, dopo la vittoria nella
Battaglia di Hastings (le cui gesta sono raccontate nel famoso Arazzo di
Bayeux). Il re morì a Rouen nel 1087, presso il priorato di Saint Gervais
(la chiesa di Saint-Gervais de Rouen venne costruita dal 1868 al 1874 in
stile neoromanico, sul sito dell'edificio del XI secolo, di cui oggi rimane solo
la cripta, sotto l'attuale coro, che è anteriore all'anno mille). Grazie
all'autonomia acquisita nel tempo, nel 1150, a Rouen fu conferita la possibilità
di autogovernarsi. Nel XII secolo si contava una nutrita comunità ebraica a
Rouen, rappresentante circa il 20% della popolazione totale. Più tardi sul
sito dell'anfiteatro romano venne costruito un castello normanno (in seguito
sostituito dal Chateau Bouvreuil).
Nel XIII secolo
la città subì diversi incendi, tra cui quello che distrusse parte della
struttura più antica della Cattedrale di Rouen, una delle maggiori
rappresentazione dello stile gotico in Europa. L'eredità artistica che
l'edificio più rappresentativo della città ha lasciato nel tempo è notevole.
Nella pittura, in particolare con Claude Monet, uno dei padri fondatori
dell'Impressionismo,
così come nella musica, con il musicista barocco Jean Titelouze,
"padre della scuola d'organo francese", che lavorò in questa cattedrale per
quasi cinquant'anni, fino al 1663, anno della sua morte.
Nel 1204, a seguito dell'annessione della Normandia al Regno di Francia, con
il re francese Filippo II, venne smantellato il Castello normanno, e
costruito il nuovo castello, di cui oggi rimane il mastio. Nel 1419,
durante la Guerra dei Cent'anni (1337-1453), Rouen fu conquistata da
Enrico V d'Inghilterra. Nel 1442 nacque a Rouen colui che sarebbe diventato
Edoardo IV d'Inghilterra, figlio di Riccardo Plantageneto, III duca di
York, e di Cecilia Neville. Nel 1430, Giovanna d'Arco fu incarcerata,
processata per eresia e condannata al rogo dagli inglesi nel maggio del 1431. Il
luogo della sua morte è ancora oggi visibile in Place Vieux-Marché, tra
case a graticcio, caffetterie e il via vai di turisti, dove una targa ricorda
l'esatto punto dell'avvenimento. La città fu riconquistata dai francesi nel
1449, diventando nel secolo successivo uno dei principali centri culturali della
Francia. Durante le guerre di religione tra cattolici e protestanti (sul
finire del XVI secolo) più della metà della sua popolazione emigrò, quando nel
1685 vi fu la revoca dell'Editto di Nantes, che privò i protestanti
francesi delle libertà civili e religiose acquisite. Grazie all'intensificarsi
del traffico fluviale lungo la Senna, Rouen ebbe a giovare di una certa
prosperità. Fu un periodo importante per il commercio e l'economia della città:
con l'Inghilterra crebbero le esportazione del vino e del grano e le
importazioni della lana e il giro d'affari fu tale che la città diventò
un'aperta concorrente dei centri mercantili più importanti, come quelli delle
Fiandre e del Brabante.
La città fu
occupata dai tedeschi durante la guerra franco-prussiana del 1870 e,
nuovamente, durante la Seconda guerra mondiale. Soffrì insieme al resto
della Normandia dei bombardamenti degli alleati, che danneggiarono la Cattedrale
e altri monumenti, con circa il 45% della città andata distrutta. Con lo
sbarco degli alleati in Normandia, la città fu liberata dai canadesi il 30
agosto 1944. Grazie al fiume Senna, dal dopoguerra in poi, il
porto di Rouen ha avuto uno sviluppo enorme. Oggi continua ad essere una
delle città portuali più importanti della Francia, servendo in gran parte anche
come porto di Parigi. Tradizionalmente, tutto l'indotto era associato
allo sviluppo industriale di Rouen (con industrie chimiche,
metalmeccaniche e cartarie), mentre oggi è noto principalmente per il settore
alimentare. Il centro storico di Rouen si riconferma, infine, una delle
zone turistiche più attraenti e frequentate della Normandia. La città vecchia si
posiziona sulla riva destra del fiume, circondata da un anfiteatro naturale di
colline, a circondare così tanti edifici monumentali da essere definita una
città-museo. A nord del centro troviamo un'estesa area di sviluppo
edilizio-residenziale (soprattutto con il sobborgo di Mont-Saint-Aignan),
mentre nell'area a sud del fiume molti dei distretti industriali più datati sono
stati oggetto di riqualificazione
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