|
VISITARE CORTANZE -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Affacciato
sulle dolci colline del Monferrato Astigiano, Cortanze è un grazioso borgo
medievale che conserva scorci suggestivi e angoli tutti da scoprire, come il
Castello e le caratteristiche cantine sotterranee scavate nella roccia.
Cortanze
è un piccolo borgo sorto intorno a un maestoso
castello e gode di una posizione scenografica unica sulle colline
circostanti. È uno dei 13 comuni dell'Unione Collinare
Val Rilate,
un'unione caratterizzata dalla presenza sul territorio di chiese romaniche,
vigneti, castelli e ducati. La storia di questo
piccolo agglomerato in
provincia di Asti è molto antica e ruota, così come l'assetto urbano,
attorno al castello. Pensate, si hanno già testimonianze della sua
esistenza in
epoca romana e successivamente in quella medievale. A quest'ultima epoca
risalirebbe, tra l'altro anche il nome Cortanze, che potrebbe
derivare da Curtis, ovvero un termine che indicherebbe un
centro autonomo, indipendente.
|
|
L'attrazione
principale di Cortanze è ovviamente il castello.
L'antico castello, del quale non si
individuano più i resti, era stato costruito presumibilmente nel VI secolo, come
fortificazione e fu ricostruito dalla famiglia Pelletta nella metà del 1300.
Oggi testimonia un tipico esempio di architettura
medioevale piemontese, con la pianta imponente a forma di trapezio (nella
foto a lato), due torri piccole e un robusto torrione a forma di cilindro con la
merlatura a coda di rondine.
Delle due torri originarie
rimane appunto questo
torrione alto ben 22 metri e costituito da tre locali sovrapposti: il primo
locale è adattato a cappella privata, la seconda stanza ha forma esagonale con
volta a spicchi, l'ultimo piano ospita la stanza detta "la prigione". La
tradizione vuole che in questo torrione sia nato Emanuele Tesauro,
insigne letterato e storico sabaudo. Il castello fu restaurato e ingrandito dal
marchese Ercole Tommaso
nel 1703. Venduto dalla famiglia Roero alla fine dell'800, il
castello ebbe diversi proprietari fino all'attuale proprietà che, avutolo
in uno stato di totale abbandono, lo ha restaurato e riaperto. Oggi è il
centro delle principali attività culturali
e
enogastronomiche e un luogo di ritrovo e divertimento.
Da vedere e visitare a Cortanze
La chiesa parrocchiale dedicata ai Santi
Apostoli Pietro e Giovanni
La chiesa parrocchiale, costruita alla
fine del 1600, è dedicata agli Apostoli Pietro e Giovanni, titolari delle
due parrocchiali precedenti. La caratteristica principale della chiesa è il
rivestimento interno in legno risalente al periodo Barocco. Il legno proviene
dalla chiesa del Gesù di
Asti
e avvolge praticamente tutto
l'interno, tanto da far sembrare la chiesa quasi "un salotto". L'altare maggiore
è in stucco marmorizzato ed è un'opera del 1770 di Cristoforo Solaro.
All'interno la chiesa custodisce affreschi di Carlo Morgari e decorazioni di
Giovanni Lamberti (prima metà del '900). Tra i dipinti, cara alla popolazione è
la raffigurazione "I diecimila Martiri con San Siro primo vescovo di Pavia" del
1643, ex voto per lo scampato pericolo della peste.
La chiesa dell'Annunziata
La chiesa della SS. Annunziata,
l'antica chiesa trecentesca di Santa Maria, si trova all'interno del centro
abitato a breve distanza dalla chiesa parrocchiale, immediatamente al di
sotto di un bastione dell'antico castello. Fu un tempo la chiesa parrocchiale,
fino alla fine del '600, dopo di che divenne sede della Confraternita dei
Disciplinati o Battuti Bianchi, motivo per cui oggi è chiamata "Confraternita
della SS. Annunziata". La chiesa ha subito molte trasformazioni nel corso del
tempo: l'esterno è per lo più Barocco, con alcuni elementi romanici, specie
nelle mura laterali. Nel 1741 è stato realizzato un altare in stucco lucido
opera di Antonio Solaro.
La Chiesetta di San Rocco, antica e
suggestiva.
Gli antichi crutin in terra battuta
(di cui alcuni completamente restaurati). Si tratta di cantine sotterranee,
scavate nel tufo, dove in un ambiente fresco e profondo si conservavano i
migliori vini. Alcuni di questi crutin sono veri capolavori di scultura.
Festività ed appuntamenti
In ambito religioso si festeggia a giugno la
festa dei 10000 Martiri, che si celebra nella Chiesa Parrocchiale SS. Pietro
e Giovanni. La festa patronale è dedicata a
San Rocco, e si svolge dal 12 al 16 agosto. In contemporanea alla
festa tipicamente religiosa, si tengono anche delle interessanti serate
di
enogastronomia con specialità cucinate su
pietra lavica. Tra la fine di agosto e l'inizio
di settembre il Comune ospita la rassegna "Grinzane Festival", festival
letterario. In ottobre si tiene la rinomata
Sagra della meliga. La meliga era il mais che si piantava in una piccola
parte del campo per l'uso alimentare da parte della famiglia. Si distingueva dal
mais coltivato per gli animali, per la sua qualità e per la polenta deliziosa
che se ne faceva. La Sagra della meliga festeggia la polenta, cibo saporito e
rustico, che ha sfamato i contadini per secoli e che oggi ritorna in tante
variazioni semplici ed elaborate sulle nostre tavole. Per avere il massimo dalla
farina di mais, quando si sgrana la pannocchia, si devono togliere 3 file di
chicchi da sopra e tre da sotto. Il Mais Ottofile appartiene a queste terre, è
una antica varietà del Piemonte e prende il nome dalla caratteristica pannocchia
che ha solo otto file di chicchi. È un mais eccezionale per la polenta,
riscoperto dopo tanto tempo. La seconda
domenica di Quaresima si festeggia il "Carvè Vej", il Carnevale Vecchio.
Durante il periodo natalizio abbiamo poi due importanti appuntamenti: il tipico
mercato
natalizio e il concerto di Natale della Val Rinate, che si svolge nel
Castello di Costanze. Infine Cena sotto le stelle, appuntamento
fisso per la notte di San Lorenzo: nella cornice del castello gli ospiti
potranno gustare degli ottimi piatti della tradizione. Happy Castle,
sempre in estate, gli ospiti nel bellissimo castello, potranno gustare vari e
sfiziosi aperitivi.
Cortanze è situato in posizione strategica
per chiunque volesse andare alla scoperta del patrimonio culturale,
enogastronomico e naturalistico del Monferrato. Si trova a soli 14 km da
Asti, a 50 da Torino e a 30 da Alessandria. Nei suoi dintorni su può visitare l'Abbazia
di Santa Maria di Vezzolano, il più famoso monumento romanico astigiano,
Castelnuovo Don Bosco, paese nativo di San Giovanni Bosco e gli innumerevoli
castelli della zona.
Curiosità
su Cortanze. Intorno al castello di Costanze si svolge anche la storia del
romanzo "Album di famiglia", di Anna Maltese, alla cui famiglia
appartenne il castello dalla fine del 1800. Il romanzo narra di tre
protagoniste, che rappresentano tre generazioni, generazioni che si confrontano
in un castello del Monferrato, che fa da scenario ad una storia molto
avvincente. Sempre nell'ambito letterario, il fascino di Costanze, del suo
castello e dei suoi abitanti, riecheggia nel nome e nell'opera di Gérard
Roero di Costanze; scrittore e critico letterario, discendente
dei nobili Roero, antichi proprietari del castello. Tra i suoi capolavori
ricordiamo "Il colore della paura".
Unione Collinare Val Rilate
Cortanzeè uno dei 13 comuni
che ha aderito all'Unione Collinare Val Rilate.
L'unione è nata il 28 ottobre 2000 e vi aderiscono i comuni di: Camerano
Casasco, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Corsione, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato,
Frinco, Montechiaro d'Asti, Piea, Settime, Soglio, Villa San Secondo. Valori
autentici, chiese romaniche, colli, vigneti, antiche storie di marchesati,
castelli e ducati, accomunano tutti questi borghi. Cortanze fa parte anche dell'Associazione "Strada del Tartufo Bianco d'Alba
nel Basso Monferrato".
Storia di Cortanze
Nel 885 l'imperatore Carlo il Grosso
concesse al vescovo di Asti sedici paesi, tra cui è menzionato
anche Cortanze. Da quel momento, gli avvenimenti politici e sociali del
paese, sono stati influenzati molto dalla
presenza vescovile; furono gli stessi vescovi, infatti, che a partire dal 1117
che investirono i vari signori del paese: prima vennero investiti i Signori
di
Montiglio e poi un certo Bonifacio di Cortanze. Durante la lotta tra il
Vescovo, il Marchese del Monferrato e il Comune di Asti, Umberto di Cortanze si
alleò con il Comune di Asti ed ottenne l'investitura del feudo nel 1198.
Estintisi i Signori del luogo, il feudo venne dato dal Vescovo ai conti
Pelletta, ricchi banchieri astigiani che rimasero a lungo possessori del
castello, fino ad inizio del 1600. La proprietà del castello è stata anche della
famiglia Roero, che ne aveva acquistato una piccola parte fin dal 1400.
Dal 1600 in poi i Roero acquistarono altre quote del castello, tanto che ai
Pelletta ne rimase soltanto 1/8. Il destino politico dei Pelletta, a
causa delle lotte astigiane tra
guelfi e ghibellini, li costrinse ad allearsi con i Visconti di Milano, così
che, nel 1386, Gian Galeazzo Visconti inserì Cortanze con altri 13 paesi
nella
dote della figlia Valentina, sposa di Luigi d'Orleans. Durante la metà del 1500
si affermarono i Roero che dettarono legge per quanto riguardava la politica
locale; i fratelli Ercole e Tomaso Roero, nello stesso periodo, acquistarono
dagli Scarampi le loro quote del castello, compresa la
nuova ala appena costruita. Nel 1616 Tomaso acquistò dai Pelletta il Castello e
il feudo e nel 1622 venne nominato "Marchese di Cortanze".
Ai Roero e al loro nome è da sempre legato il paese di Cortanze, al punto che,
ancora oggi, i marchesi di Roero rappresentano una sorta di
valico tra mito e leggenda, tra passato e futuro. Lo stemma
di
questa dinastia era rosso con tre ruote
d'argento e lo stesso stemma oggi rappresenta il Comune
di Cortanze. Dal 1701 al 1703 il paese venne occupato dalle truppe dei
Savoia e, durante la guerra di successione austriaca, da quelle francesi e
poi spagnole. Le sorti di Cortanze furono però decise dal Vescovo di Asti che
cedette, nel 1784, tutto il territorio a Vittorio Amedeo III di Savoia in
cambio di un ottimo stipendio e del titolo di "principe". Cortanze entrò così a
far parte della Provincia di Asti e il marchese dovette pagare i tributi
al re fino al 1796, quando subentrò il governo francese e poi quello
napoleonico. Caduto Napoleone i Roero tornarono sotto i
Savoia, seguendo la storia nazionale. Nella famiglia Roero vi furono molti
cavalieri di Malta, arcivescovi e generali; il più insigne dei Marchesi Roero fu
Ercole Tommaso, governatore di Alba e Alessandria, generale di artiglieria e
vicerè di Sardegna. La dinastia si è estinta nel 1976.
Dove dormire e dove mangiare a Cortanze
Albergo-ristorante Castello di
Cortanze,via Marchesi Roero 1,
tel. 0141.69.09.17, fax 0141.89.90.707
Ristorante La Pineta (bar-pizzeria,
tabacchi, giornali):
via S. Rocco 4, tel. 0141.99.96.14
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
|