GSTAAD

VISITARE GSTAAD - INFORMAZIONI E GUIDA. Si tratta del paradiso degli amanti dello sport all’aria aperta e una delle località, seppur molto piccola, più alla moda di tutta la Svizzera. Un territorio ospitale, spesso ripreso in romanzi e film famosi. Rinomato centro per lo shopping di lusso, anche grazie al numero di hotel e ristoranti di altissimo livello.

 

Situato nell'Oberland Bernese, Gstaad, uno dei dieci villaggi del comune di Saanen nel corso degli anni si è guadagnato la reputazione di una delle località più "in" della Svizzera. Il centro del vilaggio è interamente chiuso al traffico motorizzato, i suoi alberghi e i suoi locali sono frequentati da personaggi del jet set internazionale e le eleganti boutiques del centro portano i nomi delle grandi nomi della moda e della gioielleria.

GstaadEppure fino alla fine del XIX secolo la regione era dedita principalmente all'allevamento del bestiame e dell'economia alpestre e paradossalmente lo sviluppo turistico ebbe luogo dopo un forte incendio che avvenne nel 1898 ed ebbe un'accelerazione nel 1905 dopo che venne costruita la ferrovia Montreux - Oberalp bernese. All'inizio del XX secolo, periodo pionieristico per lo sviluppo turistico di Gstaad nacque e progressivamente si ampliò anche l'offerta alberghiera, che in poco tempo riuscì ad offrire un migliaio di posti letto.

Nel 1913 a Gstaad venne aperto il Palace Hotel, che si trasformò subito in un luogo privilegiato dall'alta società, dal comfort assolutamente moderno per l'epoca. Si pensi che delle 150 stanze di allora, ben 50 già disponevano di una stanza da bagno privata, che in tutto l'albergo c'era l'elettricità e che l'albergo disponeva di ben sei cabine telefoniche. Per l'epoca un vero e proprio lusso! Lusso e standing elevato che l'hotel ha mantenuto nel corso della sua storia centenaria e che ne fanno uno degli alberghi 5 stelle lusso maggiormente apprezzati di tutta la Svizzera.

GstaadIl grande successo di Gstaad fu determinato dalla lungimiranza degli imprenditori che crearono numerose infrastrutture per il tempo libero, quali piste da sci, sentieri per le escursioni, campi da tennis, piscine, trampolini da salto per lo sci, il tutto senza snaturare la straordinaria bellezza dei luoghi. Tale lungimiranza è ammirabile anche nel rispetto della natura e dello stile architettonico che non è stato deturpato da costruzioni non in sintonia con l'ambiente circostante. Gstaad è famosa infatti per i suoi chalet in legno che riflettono lo stile originale della regione. A Saanen sono in vigore regole architettoniche molto stringenti affinché i luoghi mantengano inalterata la loro autenticità e a tal fine è consentita solo la costruzione di abitazioni in legno. Nello storico villaggio di Saanen, che nel 1575 venne quasi distrutto da un incendio, si possono ancora oggi ammirare degli chalets risalenti al periodo della ricostruzione.

Quello che colpisce di Gstaad e della regione circostante è la coesistenza di due diverse anime: una moderna, caratterizzata dallo scintillio degli eleganti negozi del centro, i ristoranti alla moda e gli alberghi lussuosi e l'altra, più nascosta, quasi schiva ma fortemente legata alle sue tradizioni. Se siete fortunati potrete ad esempio assistere alla transumanza alpina, qui chiamata anche "Züglete". Non esiste una data precisa per questo rito. Gli allevatori decidono infatti con poco preavviso, basandosi sulle condizioni climatiche, il momento migliore per trasferire le mandrie verso o dagli alpeggi. A luglio e ad agosto, nei diversi alpeggi della regione, si tiene la festività chiamata "Suufsunntig", una tradizionale festa alpina con canti e balli che culmina con la nomina della mucca più bella, mentre all'inizio di agosto si tiene l'annuale asta del bestiame, un'occasione per conoscere più da vicino quest'importante tradizione della montagna.

L'offerta sportiva e di attività all'aria aperta è molto ampia. Grazie alla sua posizione all'incrocio di quattro valli, Gstaad è ottimamente collegata ad un vasto comprensorio sciistico. Nell'area Glacier 3000 si può sciare da ottobre a maggio e qui si trova anche la pista più lunga di Gstaad (10 chilometri). Dalla cima del ghiacciaio si gode di una spettacolare vista su 24 cime al di sopra dei 4000 metri, spaziando con lo sguardo dal Monte Bianco al Matterhorn, alle Alpi Bernesi. Alle bellezze naturali fanno da contorno quelle artistiche: la stazione a monte con il ristorante è infatti una splendida opera dell'architetto svizzero Mario Botta. La regione Parwengesattel comprende 105 chilometri di piste da sci. È da qui che si parte per il Rinderberg Ronda Ski Safari, durante il quale, sci ai piedi si possono esplorare tre montagne e valli senza dover prendere un impianto di risalita. Il percorso, senza soste, dura all'incirca due ore e i quattro punti di accesso per il tour sono a St. Stephan, Zweisinnen, Saanenmöser e Schönried.

Spaarenmoos, è un paradiso per lo sci di fondo e per le slitte. Da Spaarenmoos, attraverso due percorsi rispettivamente di 4 chilometri e di 2.5 chilometri si slitta fino a Zweisinnen, mentre la pista per il toboga è lunga ben 3.5 chilometri. Chi vuole vivere atmosfere degne di Jack London e contemplare immacolati panorami può partecipare ad un giro in slitta trainata da husky oppure salire su una carrozza trainata da cavalli. Chi desidera fare questa esperienza in prima persona lo può fare sia in estate che in inverno. In inverno è infatti percorribile il sentiero che dal centro equestre di Gstaad conduce in direzione di Gruben/Saali.

Per tutti coloro alla ricerca di attività maggiormente adrenaliniche le alternative non mancano: arrampicate sul ghiaccio, parapendio, Heli-ski, sono alcune delle possibilità per chi desidera vivere la montagna a 360 gradi. In estate all'esce prendere in mano l'esplorazione delle montagne si può affiancare quella dei fiumi e praticare magari il rafting nelle vivaci acque del fiume Saane.

L'attività fisica, si sa, stimola l'appetito e Gstaad con la sua grande offerta gastronomica è in grado di soddisfare il palato di ognuno. Sia che si desideri assaporare le specialità delle caratteristiche capanne di montagne o degli eleganti ristoranti, la scelta è veramente molto ampia. Tra le specialità della regione un posto d'onore merita certamente l'"Hobelkäse", il cosiddetto "oro delle Alpi" un formaggio duro a pasta grassa con una stagionatura da due a tre anni da mangiare rigorosamente in piccole scaglie. Le altre specialità della zona includono la carne secca di manzo Simmental e il "Suure Mocke", un'entrecote di manzo della Simmental accompagnata dalla famosa senape di Saanen. La "Suure Mocke" segue un'antica ricetta della regione. Per conservare la carne veniva preso un pezzo di carne da arrosto e lasciato marinare per dieci giorni in un composto di vino, spezie e verdura tagliata. Questa marinatura rende la carne particolarmente tenera e ancora oggi è questo il trucco che rende così prelibata la "Suure Mocke". Giunti al dolce anche i meno golosi non potranno non farsi tentare dai "Saanen Gibeni", cioccolatini ripieni di nocciole e crema di nocciole, "Gletschertüüfeleni",cioccolatini farciti di noci, mandorle e crema di cioccolato o l'eccellente gelato Premium, preparato con il latte delle migliori mucche di Saanen.

Nonostante le sue piccole dimensioni, Gstaad viene considerata la "capitale alpina" degli eventi e delle manifestazioni. Ogni anno se ne tengono oltre mille, numero davvero considerevole per un paese con meno di 12'000 abitanti. Alcuni di questi eventi hanno una caratura internazionale, come il torneo Suisse Open Gstaad di tennis che si tiene ogni anno a luglio e che nel suo albo d'oro conta il campionissimo Roger Federer, per lunghissimo tempo numero uno mondiale.

Molto famoso ed apprezzato è anche il Menuhin Festival, festival intitolato al violinista e direttore d'orchestra americano Yehudi Menuhin, che a Gstaad si trasferì nel 1957 insieme alla sua famiglia, affascinato e ispirato dalla natura della regione e dalle sue imponenti montagne. La prima edizione del festival si tenne nel 1957 nella chiesa di di San Maurizio a Saanen. A quella prima edizione presero parte quattro leggendari musicisti: il violoncellista Maurice Gendron, il pianista Benjamin Britten, il tenore Peter Pears e naturalmente Yehudi Menuhin come violinista. Il festival, che oggi dura sette settimane e si tiene tra luglio e settembre è un importante appuntamento per gli amanti della musica classica e, sebbene Gstaad sia il centro principale, numerosi concerti si tengono anche in altre località dell'Oberland Bernese, come Saanen, Zweisinnen, Rougemont, Lauenen.

Al grande musicista è dedicato il sentiero dei filosofi Yehudi Menuhin, un percorso di circa un'ora che si snoda fiancheggiando il fiume Saane fino a Saanen. Lungo il sentiero, percorribile sia in estate che in inverno, sono collocate 12 tavole che riportano delle citazioni e massime di vita del grande artista e umanista e che inducono alla riflessione e alla contemplazione. Riportiamo di seguito la citazione scritta alla tavola dieci: "Una società non può mai essere libera senza i suoi sognatori". In effetti la parola sogno è particolarmente appropriata in questi luoghi che inducono lo spirito a viaggiare libero.

Tra i luoghi che ospitano i concerti particolarmente suggestiva è la Chiesa di San Maurizio di Saanen, una delle più belle del Canton Berna. Le prime notizie di questa chiesa, oggi chiesa riformata, risalgono al 1228. All'interno della Chiesa si possono ammirare degli affreschi del XV secolo che nel 1604 vennero ricoperti con della calce e poi fortunatamente nuovamente riportati alla luce nel 1929. Gli affreschi mostrano delle scene della vita di San Maurizio, a cui è dedicata la chiesa.

 

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