NEUCHÂTEL

VISITARE NEUCHÂTEL - INFORMAZIONI E GUIDA. La più francese delle città svizzere è un luogo incantevole e vivace, soprattutto nella bella stagione, quando la luce ravviva i vigneti delle colline vicine e i riflessi del lago esaltano i dettagli del centro storico. L’arte dei tessuti e dell’orologeria aggiungono fascino a questa città di quarantamila abitanti, che ospita anche il più grande museo archeologico in Svizzera.

 

Situata sulle rive del lago omonimo, il più grande interamente situato in territorio Svizzero, la città di Neuchâtel, con i suoi gioielli architettonici che si stagliano sulle verdi colline che circondano la città, il caratteristico centro storico medioevale e l'atmosfera vivace tipica delle città universitarie, ha molto da offrire ai visitatori che decidono di scoprirla.

NeuchâtelLa città è stata citata per la prima volta in un documento del 1011, ma le tracce dell'uomo nel sito dove ora sorge Neuchâtel si perdono nella notte dei tempi. I resti più antichi che testimoniano la presenza di cacciatori risalgono infatti a 13'000 anni avanti Cristo e sono rappresentati da selci scheggiate e oggetti ossei. Gli appassionati di archeologia non possono mancare la visita del Laténium, il più grande museo archeologico elvetico. Il punto forte del museo è rappresentato dai reperti dal periodo di La Tène. L'era "La Tène" è evocato nel nome stesso del museo e fa riferimento al sito archeologico che ha dato il nome alla civiltà celtica della seconda età del Ferro. Il museo comprende oltre 3000 oggetti ed utensili che hanno fatto parte della vita quotidiana dei nostri avi e degli uomini preistorici e che coprono un periodo che va dal Paleolitico fino all'epoca medioevale.

NeuchâtelIl documento del 1011 in cui Neuchâtel viene menzionata per la prima volta consisteva in una donazione fatta dal re di Borgogna Rodolfo III alla fidanzata di un castello nuovo, "novum castellum", attorno al quale si andò a costituire probabilmente il piccolo borgo. Purtroppo del periodo medioevale della città si hanno poche notizie dato che una piena nel 1570 causò ingenti danni al palazzo comunale distruggendone quasi completamente l'archivio. Dal 1707 al 1815, anno di entrata nella Confederazione Elvetica, la città entrò a far parte dei possedimenti del Re di Prussia. Durante il periodo di dominazione prussiana la città conobbe un periodo di particolare ricchezza grazie in modo particolare a David De Pury, mecenate per eccellenza della città e a Pierre Alexandre Dupeyrou, amico di Jean Jacques Rousseau.

È a Dupeyrou che si deve ad esempio la pubblicazione della prima edizione completa delle opere di Rousseau alla morte di quest'ultimo. L'Hotel Dupeyrou, venne fatto costruire da Dupeyrou tra il 1764 e il 1772, su progetto dell'architetto bernese Erasmus Ritter. All'epoca di Dupeyrou il palazzo era circondato da vigneti e i suoi giardini si estendevano fino al lago. La città di Neuchâtel acquistò il palazzo nel 1858 e oggi nei suoi eleganti ambienti è ospitato il museo archeologico, mentre al piano terra si trova un ristorante. Assolutamente splendido il parco alla francese che si trova dinanzi al palazzo.

Passeggiando nel centro storico si possono ammirare palazzi settecenteschi, fontane dorate adornate da figure allegoriche, come la Fontana del Banneret che si trova in Rue Fleury, la fontana della giustizia di Rue de l'Hopital o la Fontana del Grifone che si trova davanti al tribunale. La fontana del Banneret é sovrastata dalla figura del cavaliere che brandisce uno stendardo mentre la fontana della giustizia risale al 1547 e raffigura una giovane donna che rappresenta la giustizia, mentre le quattro teste ai piedi della statua rappresentano il Papa, l'Imperatore, il sultano e il sindaco. Le statue che ornano le fontane sono copie degli originali conservati nel Museo d'arte e di storia della città.

La parte più vecchia della città si raggiunge salendo lungo Rue du Château attraverso la quale si giunge alla porta medioevale della città. Oltre la porta si trova la Torre delle Prigioni, dalla cui sommità si gode di una splendida vista del centro storico, del lago e delle vicine Alpi.

Non distante dalla Torre delle Prigioni sorgono il Castello e la Collegiata. Il castello, che oggi ospita il governo cantonale, é stato restaurato nel XV e XVI secolo ma sono tuttora visibili delle vestigia del XII secolo. Il castello é stato la dimora dei conti di Neuchâtel che amministrarono la città fino al 1458, anno in cui la città passò sotto il controllo della famiglia d'Orleans - Longueville. Successivamente venne occupato dai prussiani, che vennero tuttavia cacciati dal castello nel corso della rivoluzione del 1848.

La vicina Collegiata, edificio del XII secolo, con le sue alte torri che svettano eleganti sulla città e il tetto ricoperto di tegole verniciate, è stata costruita in stile romanico, ma diverse parti, come ad esempio le parti più alte dell'edificio e il chiostro, sono in stile gotico. Le torri, previste fin dal progetto iniziale, vennere costruite successivamente: la torre sud nella seconda metà del XIII secolo e la torre nord addirittura tra il 1867 e il 1870, durante i lavori di restauro. All'interno della Collegiata si trova la tomba dei conti di Neuchâtel, uno dei più significativi esempi di scultura medioevale presenti in Svizzera.

L'industria dell'orologeria è uno dei pilastri dell'economia dell'intero cantone fin dal XVIII secolo e a quest'affascinante mondo il Museo di Arte e di Storia dedica una sezione in cui si possono ammirare splendidi esemplari di orologi antichi provenienti principalmente dalla regione di Neuchâtel. Uno dei punti forti del museo è la parte dedicata ai tre automi con meccanismo a orologeria che rappresentano un disegnatore, una musicista e uno scrittore. I tre automi sono stati realizzati dall'orologiaio Jaquet Droz nel 1774 e sono stati programmati per compiere delle attività: lo scrittore intinge la penna nel calamaio e scrive, la musicista può suonare cinque melodie diverse su un vero organo, mentre il disegnatore può raffigurare sei diversi disegni. Questa straordinaria dimostrazione di tecnica può essere vista all'opera la prima domenica di ogni mese rispettivamente alle 14, alle 15 e alle 16.

Neuchâtel é molto legata alla figura del famoso scrittore, drammaturgo e pittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, che a Neuchâtel ha trascorso ben 38 anni della sua vita. La città gli ha dedicato il CDN, Centro Dürrenmatt Neuchâtel, in cui sono esposte le sue opere pittoriche, opere che Dürrenmatt non riteneva affatto secondarie rispetto a quelle letterarie ma delle quali anzi affermava che: "I miei disegni non sono lavori accessori alle mie opere letterarie, ma i campi di battaglia disegnati e dipinti su cui si svolgono le mie lotte, le mie avventure, i miei esperimenti e le mie sconfitte di scrittore". L'edificio in cui si trova il centro é stato progettato dall'architetto ticinese Mario Botta e integra al suo interno quella che era la vecchia casa dell'artista che del centro odierno rappresenta il nucleo centrale.

Il lato culinario della città non è certamente da sottovalutare. Tra le specialità di Neuchâtel in inverno la fonduta neuchâteloise, preparata con emmentaler e groviera, é una leccornia a cui non si può rinunciare. Se ne avete l'occasione non perdete la possibilità di partecipare alla torée. Il suo ingrediente principale é la salsiccia di Neuchâtel, che viene preparata avvolgendola in foglie di cavolo, carne da macellaio, fogli di giornale o stagnola e poi cotta sulla brace di un fuoco che viene acceso ai margini del bosco. La tradizione della torée, che viene chiamata anche "fuoco del pastore" si é sviluppata probabilmente tra i contadini che quando si recavano a dissodare i terreni per impedire l'avanzamento del bosco portavano con sé delle salsiccie che cuocevano poi al fuoco che veniva acceso per eliminare i rami tagliati. La torée viene solitamente organizzata in autunno dopo che il gregge si é ritirato ma se le condizioni climatiche lo permettono può essere organizzata in ogni momento dell'anno. Altre specialità culinarie includono diversi tipi di formaggi, tra cui il formaggio britchon, un formaggio a pasta semi-dura o il formaggio bleuchâtel. Il tutto può essere accompagnato da uno dei vini prodotti nella regione che vanta una lunga tradizione nella vitivinicoltura e che include vini come pinot grigio, pinot bianco, pinot nero, chardonnay, sauvignon, riesling, gewürztraminer.

Passeggiando per Neuchâtel o nei suoi dintorni non si può fare a meno di notare invitanti confetterie. Neuchâtel vanta una tradizione ultracentenaria nella lavorazione del cioccolato. Infatti nel 1825 fu proprio qui che Philippe Suchard fondò la Confiserie "Wodey Suchard" che sarebbe poi divenuto uno dei maggiori produttori di cioccolato del mondo. Il Café Wodey Suchard, la più antica confetteria della Svizzera, situato oggi come allora nel centro storico di Neuchâtel fu il primo negozio fondato da Suchard e ancora oggi vi si possono gustare prelibati cioccolatini, paste fresche e altre specialità a base di cioccolato.

I vini vengono celebrati ogni anno durante la festa della vendemmia, che da oltre 100 anni si tiene nell'ultimo fine settimana di settembre. Durante i tre giorni di festa il centro della città viene chiuso al traffico e accoglie il corteo di guggenmusik, la musica tipica del periodo di carnevale, il venerdí sera, il corteo dei bambini il sabato pomeriggio e la sfilata dei carri fioriti alla domenica pomeriggio.

I dintorni di Neuchâtel offrono l'occasione di effettuare piacevoli e interessanti escursioni. Una delle più interessanti é quella che attraverso la funicolare di Chaumont, in soli quindici minuti conduce ad un'altitudine di oltre 1000 metri. Dall'alto della torre panoramica si gode di una vista meravigliosa che abbraccia la regione dei tre laghi di Neuchâtel, Biel, Morat, le prealpi e le alpi fino al Monte Bianco. Da Chaumont parte inoltre il percorso di 4.5 chilometri conosciuto con il nome di Sentiero del Tempo, cosi chiamato perché lungo il percorso vengono mostrati i momenti cruciali dell'evoluzione della vita sul pianeta terra.

 

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