A
ridosso del lago omonimo, Biel o Bienne si
trova sul confine linguistico tra la parte francofona e
quella tedesca della Svizzera, ed è bilingue. È una città
di fontane e mulini, così come di torri, orologi e
mercatini; la "romana", come era chiamata, per via dei reperti rinvenuti nella sua fertile terra. Un
concentrato svizzero, nel
raccolto nel centro storico, così come nei pittoreschi dintorni.
Il nucleo medioevale dell'insediamento
era stato costituito su un sedimento calcareo che era stato
formato dalla fonte oggi nota come Fonte Romana. Questa fonte ha
svolto un ruolo fondamentale per la città di Bienne. Una delle
condizioni essenziali per fondare un nucleo abitato era infatti
quella di disporre di una fonte di acqua pulita, abbondante e il
cui corso non poteva essere deviato in caso di assedi. La
Brunnenquelle, ovvero la fonte delle fontane come era
chiamata all'epoca, rispondeva a tutti questi requisiti.
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Documenti
del 1642 indicano che questa fonte alimentava ben
28 fontane e due mulini ad acqua. L'appellativo "romana" le
è stato dato nel 1846, quando, nel corso di lavori di
manutenzione sono state portate alla luce più di 300 monete
romane risalenti che andavano dall'epoca di Cesare (44 avanti
Cristo) fino all'epoca di Valentiniano (364-575 dopo Cristo).
Questi reperti sono la testimonianza che il sito fosse un luogo
di culto gallo romano.
La città di Bienne venne fondata,
probabilmente tra il 1225 e il 1230 dal Vescovo di Basilea,
Heinrich II von Thun, su un terreno di sua proprietà.
Ufficialmente la città di Bienne rimase sotto la giurisdizione
del Vescovo di Bienne dall'XI fino al XVIII secolo anche se in
realtà la prima parte della storia della città è contraddistinta
da conflitti tra i rappresentanti del Vescovo e il Municipio e
nel 1252 il Municipio ottenne una parziale vittoria quando la
città venne dichiarata "libera città imperiale", termine
con il quale nel periodo del
Sacro Romano Impero venivano
indicate le città che erano soggette alla sola autorità
dell'Imperatore.
A partire dal XIII secolo iniziano le
alleanze con altre città, dapprima Berna e successivamente
Friburgo. L'alleanza con Berna fu particolarmente importante
e portò all'entrata di Bienne nella Confederazione Burgunda,
un'alleanza stipulata agli inizi del XIII secolo tra città,
territori di campagna e signori della Svizzera occidentale.
Tuttavia, questa stretta alleanza con la città di Berna, creò
dei dissapori con la città vescovile di Basilea e i contrasti
sfociarono in una guerra che nel 1367 portò all'incendio
della città e alla distruzione della fortezza vescovile.
Dopo l'incendio la città venne ricostruita riportandola alla sue
dimensioni originali e tale rimase fino a metà del XIX secolo.
Inoltre, per evitare o quantomeno ridurre le possibilità che si
verificassero nuovi incendi, a partire dal XIV secolo in città
venne promossa la sostituzione delle abitazioni in legno con
edifici in pietra.
La città è stata governata dai
Vescovi, con influenza più o meno grande fino al 1798. Con il
Congresso di Vienna nel 1815 la città passò definitivamente
sotto il controllo di Berna.
Oggi Bienne
può essere definita una
metropoli orologiera che ha saputo coniugare la tradizione
artigianale con la modernità e l'avanguardia. Hanno la sede in
città società dai marchi storici e affermate come Rolex,
Swatch, Tissot, Omega. Una visita a Bienne non dovrebbe
concludersi prima di aver visitato il Museo Omega, museo
creato nel 1984 nel quale sono esposti oltre 4000 orologi, che
raccontano la storia del celebre marchio. Tra gli oggetti
esposti, oltre al banco da orologiaio con il quale il fondatore
Louis Brandt diede inizio all'azienda nel lontano 1848
anche gli orologi appartenuti a re, regine, presidenti e
addirittura gli orologi che accompagnarono gli astronauti
della missione Apollo sulla Luna.
La parte più interessante della città
è il centro storico, un vero e proprio gioiello dove si
possono ammirare splendide piazze, sontuosi edifici e fontane
artistiche, ravvivato da piccoli negozietti e ristorantini.
Il centro città è ancor oggi abitato e diverse volte alla
settimana si tengono dei mercatini settimanali.
All'interno della città sono ancora oggi visibili numerose
torri, mentre molte altre sono purtroppo andate distrutte. La
torre dell'orologio, un tempo chiamata torre della
polveriera un tempo era aperta sul lato che dava verso la
città ed era coronata da merli. Nel 1843 alla torre venne
aggiunto il piano che ospita l'orologio, i pinnacoli e la
campana. I lavori vennero seguiti dall'architetto Alexander
Köhli e l'orologio e la campana, risalenti
rispettivamente al 1798 e al 1624 erano quelli precedentemente
installati nella vecchia torre dell'orologio che si trovava
sulla Schmiedgasse e che venne distrutta nel 1843. Sulla
torre svetta un galletto di rame che venne installato per
la prima volta nel 1846 e che venne rimosso nel 1958 per
consentire l'installazione dell'antenna per la centrale di
Polizia e temporaneamente ospitato nel Museo Schwab.
Tuttavia con il trasferimento della polizia, il galletto ha
nuovamente trovato posto sulla torre e svetta imperioso sulla
città.
La torre dell'archivio, di
forma quadrangolare, faceva parte del Municipio della città e
fino al 1767 ospitava l'archivio comunale e del tesoro. Molto
particolare è la torre semicircolare di Rue des Fontaines,
costruita verso il 1295 nell'epoca in cui la città iniziava
l'espansione verso est. La torre è costruita in granito,
mentre i merli sono in arenaria.
Tra i diversi edifici che si possono
ammirare nella città vecchia, il Municipio costruito tra il
1530 e il 1534 è uno dei più notevoli. La facciata è
decorata con elementi neogotici e nel corso dei secoli ha
subito diversi interventi di ristrutturazione. Il vicino
teatro è stato costruito su precedenti edifici medioevali.
Tra il 1589 e il 1591 l'edificio venne utilizzato come
arsenale. Nel 1842 si ebbe la trasformazione del piano
superiore in teatro, mentre si dovette attendere fino al 1926
per la trasformazione del piano terra in foyer. Fino a quel
momento infatti il piano terra era stato adibito a magazzino per
i vigili del fuoco.
Di fronte al municipio si trova la “Fontana
della Giustizia�?, la più antica fontana in pietra della città.
L'attuale statua è opera di Jean Boyer, un rifugiato ugonotto
francese del 1714. In merito al compenso per la
realizzazione della fontana ci fu una disputa. A Boyer non venne
infatti riconosciuto il compenso pattuito prima dell'inizio dei
lavori e la disputa si protrasse per diversi anni, fino a quando
il compenso non venne regolato dal Vescovo di Basilea
L'originale vasca in legno nel 1535 venne sostituita con una
vasca in pietra.
Un'altra bella fontana può essere
ammirata nella Obergasse: si tratta della “Fontana
dell'Angelo�?, la cui realizzazione venne affidata dalla
città di Bienne nel 1563 allo scultore Michel Voumard. La
scultura, riccamente decorata, rappresenta un angelo che
tiene in braccio un agnello per proteggerlo dal diavolo, e
simbolizza l'uomo che, inseguito dal male, cerca la sua
protezione e salvezza in Dio.
Anche il Ring, la piazza principale della città ospita
una fontana. Si tratta della "Fontana
dell'Alfiere". La prima vasca della fontana venne realizzata
nel 1401 e si trattava di un modello in legno che venne
sostituito nel 1546 da una vasca in pietra realizzata dallo
scultore Peter Pagan, di Nidau. L'alfiere che sovrasta la
fontana è un'opera dello scultore Michel Voumard, lo
stesso che qualche anno dopo avrebbe realizzato la scultura
dell'Angelo con Agnello che decora la fontana della Obergasse.
Nel corso dei secoli la scultura ha subito diverse riparazioni e
restauri, le prime delle quali dovettero essere apportate
addirittura al momento dell'installazione sulla fontana, dato
che le gambe dell'alfiere si ruppero e si dovette fare ricorso a
dei profili metallici per sostenere la scultura.
Il Ring, la piazza che ospita
la fontana, deve il suo nome all'epoca in cui nella piazza
veniva amministrata la giustizia e coloro che erano preposti a
giudicare si riunivano a semicerchio dinanzi all'imputato.
Il Ring era il cuore della città e sede delle corporazioni. Sul
Ring si trova la cattedrale di Bienne, chiesa tardogotica
costruita tra il 1451 e il 1470, al cui interno si può
ammirare un ciclo di pitture su vetro.
Il centro storico è attraversato da
viuzze, che in tedesco si chiamano "Gasse" come ad esempio la
Schmiedgasse, in cui un tempo abitavano i cittadini
benestanti e in cui ancora oggi si possono ammirare pregevoli
particolari architettonici, come le forme tardogotiche delle
finestre dei numeri civici che vanno dal 12 al 16 oppure la
facciata del civico numero 10, l'unica in pietra arenaria di
tutta la città. L'esplorazione delle caratteristiche viuzze
del centro storico può proseguire nella Untergasse, dove
al numero 22 si può ammirare un esempio originale di una
tipica casa di Bienne del XVI secolo oppure ancora nella
Obergasse, dove, sul lato sud si possono ammirare delle belle
case ad arcate del periodo tardogotico.
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