VISITARE
TODI - INFORMAZIONI E GUIDA.
Una
composizione di case in pietra morbida, palazzi e campanili incollati sul
fianco della collina, in uno scenario che sembra appena coniata per una
favola. Questa è Todi. Vagare per i suoi ripidi vicoli medievali è come fare
un salto nei secoli passati, dove, se si eccettuano le auto, poco o nulla è
cambiato negli scenari.
Todi è uno
dei più integri e solenni centri medievali italiani.
Sorge sulla cima dei colli umbri che si elevano
sulla valle del Tevere. I maestosi edifici in
travertino emergono da un intrico di vicoli che
seguono il dislivello delle colline e si stagliano
sulle distese rossastre dei tetti. Le origini della
cittadina sono antichissime. Sulle colline che la
ospitano si installò un insediamento umbro, che si
fuse poi con popolazioni etrusche. Nel III secolo
a.C., il paese fu conquistato dai Romani e divenne
Municipio latino. |
|
Dopo il tramonto dell'Impero Romano e il flagello delle invasioni
barbariche, Todi divenne libero Comune, riuscendo ad affrancarsi dal dominio
dei feudatari locali; fu un periodo di grande floridezza economica c civile.
Divenuta in seguito parte dello Stato della Chiesa, fu successivamente
concessa dal Papa in feudo a diverse famiglie guelfe. Tra le glorie di Todi,
è quella d'aver dato i natali a Jacopone, frate francescano autore di
laudi in latino e in volgare.
Lo sviluppo urbano di Todi ha seguito precise fasi di evoluzione, in parte
ancora distinguibili. Il primitivo nucleo umbro-etrusco, cinto da mura,
occupava la zona dell'attuale centro monumentale, collegando con un
terrazzamento il dislivello esistente tra i due rilievi che lo componevano.
I Romani affinarono questo sistema, realizzando una cisterna sotto il
terrazzamento e crearono una seconda cinta fortificata a mezza costa.
Incastonarono poi edifici importanti nel tessuto urbano, utilizzando
mirabilmente le caratteristiche dei rilievi: così, il teatro venne ricavato
tra le pendici del colle, tra i due giri di mura, mentre l'anfiteatro fu
sistemato all'esterno, in una zona più pianeggiante.
Nel periodo medievale, l'espansione di Todi avvenne lungo le direttrici del
traffico: a nord si sviluppò il Borgo Nuovo, a sud-est, dove c'era
l'anfiteatro, sorse Borgo Ulpiano, a sud si estese Borgo di Porta
Fratta. Venne quindi eretta una terza cinta di mura con molte porte, che
in parte si conserva ancora oggi. Radicali furono poi le trasformazioni del
tessuto urbano: dopo secoli di abbandono, molti antichi edifici latini
vennero sostituiti con sontuosi edifici di marmo che indicavano la nuova
magnificenza della civiltà medievale. Nel
Rinascimento si
ebbero altre trasformazioni, soprattutto per impulso di Angelo Cesi, vescovo a
Todi dal
1566 al 1606, che varò un piano di ristrutturazione urbanistica solo in
parte attuato.
Il cuore di Todi è
Piazza del Popolo (piazza Vittorio
Emanuele), una delle più importanti piazze medievali d'Italia, solenne e
variata nel ritmo degli edifici religiosi e civili che vi si affacciano. La
piazza è rettangolare: a nord, su uno dei lati brevi, domina la mole del
Duomo, alta su una maestosa scalinata.
A sud e a est si allineano le facciate altere e raffinate dei tre maggiori
palazzi pubblici: Palazzo dei Priori, Palazzo del Popolo o del
Podestà e Palazzo del
Capitano, dando origine a un angolo dedicato alla vita pubblica,
movimentato dalla ombrosa loggia e dalla gradinata che fa da contrappunto
compositivo alla scala del Duomo. A nord-est si trovano l'antico Palazzo Atti e il
Palazzo Cesi con il portale bugnato.
Immergiamoci, dopo la visita della
piazza principale, nel groviglio di stradine e di vicoli, spesso a gradini,
che penetrano tra le cortine compatte delle abitazioni di tonalità brunita,
dove si celano minuscoli e deliziosi cortili interni. Il tessuto edilizio è
molto vario: lungo l'antica via Ulpiana (oggi via Roma), i quartieri sono
minuti e disposti a lisca di pesce, come pure lungo la via Santa Maria in Camuccia, lungo
via Ciuffelli o, a nord, lungo il Borgo Nuovo. Le case,
spesso restaurate, si assiepano fitte, addossandosi le une alle altre e
lasciando trasparire i segni delle antiche origini: portali, arconi,
finestre tamponate e ricoperte, case-torri mozzate e qualche altro
particolare importante.
Il gioco dei dislivelli favorisce gli scorci e le
prospettive. Lungo via Borgo Nuovo s'incontra Porta Perugina, una delle
più
suggestive porte medievali giunte fino a noi. Un altro luogo caratteristico
è Piazzale del Mercato Vecchio, chiuso da una parete romana a nicchioni.
Di
grande interesse sono anche le fontane che ingentiliscono Todi: Fonte Scarnabecco, realizzata nel 1241, la cui vasca è incastonata in un portico
su sette colonnine; le Fontanelle di Sant'Arcangelo, a portico in stile
tardo-medievale, e la barocca fonte Cesia, eretta nel 1606.
Il Duomo è
preceduto da una maestosa scalinata e sorge su un preesistente edificio
religioso. Iniziato nel 1100 da architetti comacini, venne trasformato nei
secoli successivi. La facciata rettangolare è aperta da tre portali
sormontati da altrettanti rosoni rimaneggiati nel '500. Sul fianco del
Duomo si appoggia il duecentesco campanile, mentre l'abside e i fianchi
presentano decorazioni differenziate tra la zona superiore e quella
inferiore.
Il
Palazzo dei Priori occupa il lato sud della piazza del Popolo.
Sorto sul finire del 1200, conserva l'originale impronta gotica, nonostante
i successivi rimaneggiamenti cinquecenteschi che hanno interessato
soprattutto la facciata. Il palazzo è dominato dall'alta e sottile torre
trecentesca.
Il Palazzo del Popolo o del Podestà, è un edificio duecentesco, oggi
sede del Comune, aperto da un portico a piano terra che collega piazza del
Popolo a piazza Garibaldi. Le forme semplici ed essenziali si armonizzano
con le raffinate soluzioni gotiche del Palazzo del Capitano (1290), cui è
collegato da una suggestiva e ampia scalinata esterna, che introduce un
elemento di dissimmetria nella piazza.
La Chiesa di San Fortunato, iniziata
nel 1292 e condotta avanti fino alla seconda metà del '400, si innalza con
la sua mole sulla sommità di una scalinata che ne accentua la
monumentalità. Costruita in forme gotiche, la facciata rimase incompiuta.
All'interno c'è un pregevole affresco di Masolino da Panicale (1432) e nella
cripta si conserva la Tomba di Jacopone. Una piccola, ma caratteristica
costruzione romanica è la Chiesa di San Carlo (o Sant'Ilario); risale al 1100 e
sorregge in facciata un leggiadro campanile a vela con due trifore
sovrapposte.
All'esterno del perimetro fortificato della cittadina sorge
il Tempio Santa Maria della Consolazione (1508-1607). L'elegante mole a pianta centrale
viene attribuita a Donato Bramante, ma ha sicuramente visto l'intervento di
diversi architetti: si tratta di un edificio fondamentale del Rinascimento
italiano, rappresentativo de tipo a pianta centrale, con grande cupola. La
stessa impostazione ha il più modesto edificio della Chiesa del
Santissimo Crocifisso, fuori Porta
Romana.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Ostelli Todi
Ostelli Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Hotel Todi
Carte de Todi
Karte von Todi
Mapa Todi
Map of Todi
Carte de
la Ombrie
Karte von Umbrien
Mapa Umbria
Map of Umbria
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy |