Camera di San Paolo a Parma

La realizzazioni a questo appartamento privato, voluto dalla badessa Giovanna da Piacenza (1507-1524), per opera dell'architetto Giorgio da Erba, è espressione della grande libertà goduta dalle monache fino al 1524, anno in cui, per ordine papale, verrà applicata la clausura. A opporsi a questa imposizione, lottando con armi di donna colta e amica di umanisti, Giovanna da Piacenza dedicherà tutta la vita, incaricando prima l'Araldi (1514) e poi il Correggio (1519) di evidenziare nelle volte delle sue camere, in un linguaggio raffinato e dotto, la sua opposizione al potere papale.

Con decorazioni a grottesche, di gusto tardo gotico, l'Araldi elaborerà un complesso programma iconografico unendo raffigurazioni bibliche e leggende pagane, con le quali rende omaggio alle virtù e alla dignità morale e dottrinale della committente. Ben altra per novità compositiva, articolata in uno spazio completamente nuovo, sarà la decorazione dipinta solo cinque anni dopo dal Correggio. Egli creerà nella volta a ombrello una della celebrazione della natura, utilizzando il motivo della caccia, con Diana raffigurata sul camino e i putti affacciati dagli ovali del pergolato con un repertorio di personaggi classici, tratti da monete antiche. Dipinti a monocromato nelle lunette, i diversi elementi sono uniti un un profondo e spesso ermetico significato simbolico, comprensibile solo alla luce delle vicende vissute nel luogo.

Camera di San Paolo

Via Melloni Macedonio, 3, 43121 Parma
Tel:0521 533221
Orari:  aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 8.30 alle 14. Sabato aperto dalle 8.30 alle 16

Costo del biglietto di entrata 2 euro

Ogni prima domenica del mese - #Domenicalmuseo - l'ingresso gratuito