|
VISITARE
ACERRA
-
INFORMAZIONI E GUIDA.
A pochi chilometri da Napoli, Acerra sorprende con un centro
storico dal sapore autentico e una lunga tradizione artigianale
che si percepisce passeggiando tra le botteghe. La maestosa
cattedrale, il Castello Baronale, le aree archeologiche rivelano
una storia complessa e affascinante.
Vagabondando per le
piazze e le vie delle città campane, come Acerra,
il grande
Pulcinella amava prendersi gioco della vita. Con
la sua mezza maschera a gallinaccio, la fronte rugosa,
il naso ricurvo e lo sguardo coperto, sembra ancora oggi
voler allontanare la gente dal suo cospetto. È nota la
cialtroneria che lo ha contraddistinto sin da tempi
immemorabili, che molti rimandano addirittura al XIII
secolo.
|
|
Poi, in un tentativo di
leggere dentro i suoi piccoli occhi ci si accorge di una grande
verità, quella di un uomo semplice, conscio del mondo che lo
circonda e delle tante sfaccettature che ha la vita. Un
personaggio capace di sorridere ai problemi, chiacchierone,
furbo, disponibile, ironico, critico nei confronti dei soprusi
dei padroni sul popolo. Si dice che Pulcinella incarni l'anima
napoletana, quella più popolare, ma dobbiamo arrivare fino ad
Acerra, e non a
Napoli, da cui dista
circa 20 km, per apprezzare appieno il personaggio e tornare
nella terra che gli ha dato i natali. |
|
Come
Pulcinella, Acerra è una città da scoprire più a fondo.
Antichissima, una delle più antiche città della Campania, è
praticamente celebre solo per il grande inceneritore o
Termovalorizzatore (il più grande d'Europa), costruito di
recente e inaugurato nel 2009 nei dintorni della cittadina
diventato un simbolo della lotta ai rifiuti della regione
Campania. Ma Acerra, come il suo Pulcinella, è una città
dalle mille sorprese, e la disponibilità non è l'unica delle
virtù della sua gente. Venne probabilmente fondata dalla tribù
latina degli Ausoni, popolo italico del Sud della
penisola, con il nome di Akeru; passò quindi sotto la
dominazione degli Etruschi come parte della Dodecapoli di quel
territorio. Assunto lo status civico con i romani nel 332 a.C.
la città venne distrutta da Annibale nel 216 a.C. e quindi
ricostruita.
Con
l'assoggettamento nei secoli al controllo di diversi dominatori,
longobardi, ostrogoti, saraceni, bizantini, normanni e borboni,
si può ben dire che Acerra sia oggi il risultato di diverse
culture stratificate. Con l'avvento di normanni e svevi la città
fu nel pieno del periodo feudale governata da vari signorotti
tra cui anche
Tommaso D'Aquino, uno dei massimi teologi della Chiesa
Cattolica, nonché filosofo e amante dei classici greci. Sotto
angioini e aragonesi si susseguirono i conti Origlia e
del Balzo Orsini, quindi Federico d'Aragona (che poi
divenne re delle Due Sicilie) e dal 1496 la famiglia De
Cardenas che dominò in città fino al 1812. Nel XX secolo
Acerra si distinse per lo spirito di sacrificio manifestato
durante la seconda guerra mondiale, tanto da ricevere una delle
più alte onorificenze italiane, la Medaglia d'Oro al Merito
Civile.
Molti monumenti a testimonianza del
passato; si va dall'Acerra preistorica, con le numerose
scoperte archeologiche portate recentemente alla luce, all'Acerra
romana, fortificata e protetta da mura, passando poi per la
cultura contadina, il periodo delle Guerre Mondiali, la recente
valorizzazione del territorio.
L'importante
passato di Acerra è spesso trascurata e oscurata dalla frenetica
vita moderna e non ci si rende conto che qui esisteva uno dei
più antichi centri della Campania, abbellito da un teatro romano
prima e da un castello feudale poi, più volte distrutto e
altrettante volte eretto a nuova vita. La terra fertile ha
permesso lo sviluppo di una efficiente cultura contadina, e a
questo proposito interessanti sono state le scoperte di
insediamenti agricoli risalenti al III secolo a.C.. Queste sono
le terre che nel primo Novecento formavano la cosiddetta
provincia di Terra di Lavoro, in antichità 'Campania
felix', terminologie volte a indicare l'opulenza e la
produttività del territorio. Il simbolo della regione erano le 'cornucopie'
(un simbolo di abbondanza e benessere sociale, la cornucopia è
un corno ripieno di frutta e fiori, rappresentato nelle
sculture, nei quadri e nei gioielli).
Acerra è oggi una terra vitale, da scoprire e apprezzare. Lo si
capisce esplorando le sue strade, i suoi palazzi e gli edifici
storici. Tra i maggiori si menzionano: il Castello Baronale,
probabilmente costruito prima dell'anno 826, posto ai margini
del centro storico (sorge sui resti di un ben più antico teatro
romano); le chiese di Acerra, e qui si cita in particolare
l'antica Cattedrale dell'Assunta, dalle attuali forme
classicheggianti (possiede ben otto colonne ioniche), più volte
rimaneggiata e probabilmente risalente al secolo XI. Si ammirino
le opere d'arte all'interno, tra cui quelle di
Luca Giordano, Fabrizio Santafede, G.B.
Azzolino,
Giacinto Diana, della scuola di Giovanni da Nola e
di E. Fiore. Altro importante edificio ecclesiastico è la
Chiesa di San Pietro, una delle più antiche della città,
costruita probabilmente sopra un tempio dedicato a Ercole:
semplice, ad una sola navata, abbellita da motivi floreali, la
chiesa è arrivata a recente notorietà quando nel 2005 una
congregazione di fedeli riportò di aver visto la statua della
Madonna "miracolosamente" in movimento di fronte a loro.
Per visitare il quartiere più antico
della città è necessario dirigersi nel rione Maddalena, che
prende il nome da un'antica cappella una volta presente. Fa
emozionare la
piazza dedicata ai giudici Falcone e Borsellino, indicata
come la piazza dei giovani della città, gli stessi che con
determinazione stanno oggi testimoniando la passione e l'amore
per questa terra difficile e ricca di tradizioni da non
dimenticare. Da non perdere, in proposito, è il Museo di
Pulcinella e il già citato
Castello Baronale in Piazza Castello.
Nei dintorni di Acerra si consiglia la visita al sito
archeologico di Suessola, antica città latina ed etrusca.
Le celebrazioni religiose sono suggestive e molto sentite, ma le
tradizioni di Acerra si condensano anche nel Carnevale
Acerrano. La festività è caratterizzata dalle cosiddette 'lamentazioni',
che salutano la fine del carnevale, impersonato in questo caso
da un personaggio di nome Vicienzo, (morto secondo la
tradizione per aver ingurgitato troppo in fretta una polpetta),
alle cui esequie partecipa una folla di persone, nel giorno del
martedì grasso. Spettacolari, e a tratti grotteschi, sono i
lamenti, prima di donne e bambini, quindi di uomini travestiti
da donna che in processione seguono l'intero corteo. É tutto un
susseguirsi di lamenti, accompagnati da tradizionali strumenti
musicali e canti corali che esaltano la vita ormai passata del
defunto carnevale. La festa si conclude a ritmo delle tipiche
danze locali su tamburo, tammarriate e tarantelle, e dopo il
cosiddetto canto a "fronna 'limone", tipicamente campano.
Che dire? Impossibile perdere tanto vigore, lasciatevi
trasportare da questa antica terra, magari durante la festa di
Pulcinella (a settembre). Da Napoli la città si raggiunge con la
Circumvesuviana (dalla stazione centrale) in circa 25 minuti di
percorso. Non rimane che lasciarvi assaporando uno stuzzichino
d'eccezione, tipico della cucina locale: pane fritto con
acciughe salate, capperi e olive, a quanto pare anche piatto
preferito di Pulcinella...
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione
totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto
e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Torna su
Ostelli Acerra
Ostelli Italia
Auberges de Jeunesse
Italie
Hotel Acerra
Carte
Acerra
Karte von Acerra
Mapa Acerra
Map of Acerra
Carte Campanie
Karte von Kampanien
Mapa Campania
Map of Campania
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy
|