VISITARE
ALBEROBELLO -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Famosa in tutto
il mondo per i suoi trulli, Alberobello è uno dei borghi più pittoreschi
della Puglia. Passeggiare tra le caratteristiche abitazioni a cono è
un'esperienza unica e indimenticabile. Patrimonio dell'Umanità Unesco,
incarna la storia e le tradizioni pugliesi.
Alberobello è un comune in provincia di
Bari di circa
10,.500 abitanti, luogo conosciuto in tutto il mondo per via dei
caratteristici
trulli e diventato Patrimonio Mondiale dell'Umanità
dell'Unesco. La cittadina è adagiata sulle Murge del
Sud-est tra uliveti e vigneti, tra leggenda e realtà, tra profumi e
acri sapori, tra il bianco accecante delle ‘casedde' e la policromia
della campagna. |
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Il territorio di Alberobello, caratterizzato dalla
presenza di doline (cavità a imbuto tipiche dei terreni carsici),
vede il suggestivo alternarsi della vegetazione spontanea, traccia delle
antiche foreste, a oliveti, mandorleti e vigneti; non a caso, il luogo viene
citato per la prima volta come "silvam arboris belli" dei conti di Conversano
(1359).
La
sua posizione geografica, la breve distanza dal mare, il suo clima temperato
e gli interessanti percorsi urbani ed extraurbani, fanno di questo centro
uno dei luoghi più ameni e salubri della regione. Questo paese da sogno è la
meta ideale per la celebrazione delle vostre nozze e per poter cogliere da
vicino tutto il mistero e l'inestimabile valore della 'Città dei Trulli'.
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La località è appunto nota per i trulli, circa
1500 abitazioni rustiche a pianta circolare e con copertura conica,
costruite con lastre di pietra a secco. I caratteristici rioni dei trulli si
estendono tutto intorno al centro del paese, per i quali, Alberobello è
universalmente conosciuta. Anche nella parte moderna della cittadina si
trovano di frequente trulli isolati o riuniti in piccoli gruppi.
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Molti trulli sono composti da costruzioni
adiacenti e servono da abitazione per più famiglie: l'ambiente centrale
interno comunica con tutti gli ambienti circostanti; il tetto è adibito
generalmente a ripostiglio, granaio o legnaia. L'esemplare di trullo più
completo e più alto è il cosiddetto "Trullo Sovrano", a due piani,
con dodici coni, posto su di una piazzetta dietro la Chiesa Madre,
costruito nel '600 prima come edificio religioso, poi convertito a casa
signorile. Si ritiene oramai che i trulli abbiano un'origine tutta pugliese
e siano l'espressione più genuina dell'intelligente tenacia e del luminoso
intuito con cui gli abitanti di questi luoghi riuscirono a trovare nella
loro terra i mezzi per costruirsi una casa e procurarsi un rifugio sicuro.
La
storia attribuisce la nascita del trullo a
Giovanni Acquaviva d'Aragona, conte di Conversano, che per sottrarre
il feudo al controllo regio impose ai coloni di edificare a secco, in modo
che le strutture potessero essere velocemente smantellate in caso
d'ispezione. Non rimane infatti traccia di trulli antichissimi (il più
antico porta l'incisione del 1559), proprio perché non erano costruzioni di
conservare ma, in caso di necessità, costruzioni da distruggere e
ricostruire. Con il tempo il trullo ha acquisito connotazioni proprie: i
pinnacoli e i simboli.
I pinnacoli, chiamati anche "chiave del
trullo", chiudono alla sommità il cono. La leggenda sostiene che siano gli
elementi da togliere per provocare il crollo della struttura, in realtà i
pinnacoli sono elementi decorativi scolpiti dal Maestro trullaro nella
roccia, che spesso evocano la famiglia d'appartenenza. Sul cono sono inoltre
disegnati a calce simboli d'ascendenza pagana o cristiana, il cui scopo può
essere quello di allontanare il malocchio, di testimoniare la fede o di tipo
augurale. Anche la chiesa principale di Alberobello, la Chiesa di
San'Antonio, è fatta con lo stile dei trulli.
L'interessante Museo del Territorio, manco
a dirlo, si trova in un trullo del XVIII secolo. Si tratta di si un unico
straordinario complesso formato da 15 trulli comunicanti, tutelato
dall'UNESCO come i Rioni Monti e aia Piccola, un'occasione unica per vedere
concretamente questa architettura unica.
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