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BARD - INFORMAZIONI E GUIDA,
Arroccata su
uno sperone roccioso, Bard è dominata dall'imponente fortezza che svetta
minacciosa sul fondovalle. Un borgo ricco di fascino che regala vedute
spettacolari sulle montagne circostanti.
Il paese di
Bard, situato a 381 metri di altitudine, è
posto all'imbocco della Valle d’Aosta, sul fianco
sinistro del promontorio roccioso che domina l'unica
via di accesso da sud, presenta una struttura
urbanistica tipica dei borghi medievali di
attraversamento. Grazie alla sua posizione
strategica, è sempre stato un baluardo contro le
invasioni e quindi è stato fortificato molto presto.
È un villaggio tranquillo e pittoresco, incastonato
tra la roccia su cui si erge il famoso Forte di Bard
e la montagna, ai piedi della valle di
Champorcher.
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Le
case sono affiancate lungo i lati dell'antica strada che, fino al 1862,
passava sotto l'arco addossato al Palazzo Nicole, in corrispondenza
del quale si trovava la porta rivolta a nord. Il borgo era anticamente cinto
da mura che, sfruttando i rilievi naturali del promontorio roccioso, si
estendevano alla rocca per comprendere la dimora fortificata. Questo borgo
medievale è forse il più famoso della valle: è un vero e proprio gioiello di
edifici collegati tra loro da portici con finestre gemelle o incrociate.
L’antico
Castello di Bard, di cui si ha notizia fin dal XII secolo (1034), è
il più importante esempio di architettura militare della Valle d'Aosta.
Tuttavia già prima in questo sito si trovano delle strutture difensive.
Sotto Teodorico infatti, all'inizio del VI secolo d.C., Bard ospitava già
una guarnigione di circa sessanta uomini che difendevano la "Clausuræ
Augustanæ", il sistema di difesa costruito per proteggere i limiti
dell'Impero.
Appartenne
per un periodo relativamente breve ai potenti signori di Bard che, fin dal
secolo precedente, estendevano il loro dominio sulla bassa Valle e su parte
dell'alta Valle. Non avendo rinnovato nel 1230 la sottomissione ad Amedeo IV
—che appoggiato dagli Challant si apprestò ad assediare il Castello — Ugo
di Bard si vide costretto a cedere i propri diritti sul mandamento. Il
feudo rimase da allora diretto possesso dei conti di Savoia che procedettero
alla ricostruzione o perlomeno al rinnovamento del Castello.
Nel
corso dei secoli XVI e XVII la costruzione che occupava l'area attuale era
costituita da una torre quadrangolare e da alcuni edifici, inclusi in una
doppia cinta di mura parallele. Rientrato in possesso dei Savoia, in seguito
all'occupazione da parte delle truppe francesi, il Castello venne riparato e
potenziato con trinceramenti difensivi. Nulla rimane oggi di questa
costruzione, in quanto l'antico forte venne fatto radere al suolo da
Napoleone, che si era visto costretto a interrompere la sua marcia in
Italia dalle truppe stanziate a Bard (400 difensori austro-piemontesi
resistettero ai suoi 40.000 soldati per due settimane).
Nel 1830 si iniziò la ricostruzione del forte su progetto di Francesco
Antonio Olivero. Rispondendo alle nuove esigenze di razionalità e di
funzionalità nell'articolazione degli spazi, risulta oggi l'unico esempio di
fortificazione militare ottocentesca presente nella Valle d'Aosta.
Con l'evolversi delle tecniche militari e il conseguente superamento delle
fortificazioni stabili, il forte cadde ben presto in disuso. Anche se oggi
si presenta in condizioni di forte degrado, l'intero insieme del borgo
merita comunque attenzione e una visita. Si segnala la costruzione di fine
'400 che fu residenza di Fabrizio di Challant, castellano di Bard dal
1487 al 1517. Le pareti che si affacciano sul cortile e il salone presentano
resti dell'antica decorazione che pare dello stesso periodo a quella di
Issogne. La Casa Valperga conserva, ai lati di un bifora murata, due
belle finestre a crociera, simili a quelle del già citato Palazzo Nicole
che, a sua volta, presenta un salone degno di interesse e una cappella
barocca affrescata nel Settecento.
Tre edifici principali sono distribuiti su tre diversi livelli, collegati
da una scala interna. Oggi, un ascensore panoramico, costruito sul fianco di
una montagna, vi offre una salita indimenticabile. Questo sistema, concepito
come strutture autonome con casematte per l'artiglieria, permetteva ad ogni
struttura di difendersi a vicenda. Il forte era costituito da 283 locali e
poteva ospitare fino a 416 uomini. I magazzini potevano contenere
sufficienti munizioni e rifornimenti per tre mesi e l'armamento aveva una
cinquantina di idranti (pistole). La fine del XIX secolo segnò l'inizio del
declino del forte, che divenne prima prigione e poi deposito di munizioni.
Il forte ospita oggi tre musei: il Museo delle Alpi, (aperto ne 2006)
un vero e proprio viaggio interattivo nel mondo delle montagne più alte
d'Europa, un'esperienza ultramoderna ed essenziale per chi vuole capire le
Alpi. Si possono visitare le fortificazioni e infine le prigioni, ex
prigioni militari, dove la storia del forte è raccontata in modo molto
vivace. Infine, le mostre temporanee sono regolari. Potrete mangiare nella
caffetteria e nel ristorante La Polveriera, passare la notte all'Hotel
Stendhal o scoprire la mediateca, l'area teatro all'aperto.
Particolarmente interessante è il sito geologico nei pressi del villaggio
di Bard: i suoi "vasi giganti", cavità formate nella roccia dalla forza
erosiva delle acque subglaciali. In questa regione si trovano anche
incisioni rupestri risalenti all'età del ferro. Due antichi sentieri che
conducono ad Albard di Bard e Albard di Donnas permettono di
osservare il paese e di avere una vista insolita sul forte.
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