VISITARE
GUARDIA PIEMONTESE
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INFORMAZIONI E GUIDA.
Questo borgo
affascinante della Calabria è un isola linguistica occitana nel cuore del Sud
Italia. Prende il suo nome dalla presenza di comunità valdesi che, nel Medioevo,
fuggirono dalle persecuzioni in Piemonte. Caratterizzato da un ricco passato
storico, conserva un'identità culturale unica. I suoi panorami mozzafiato sul
Mar Tirreno e le sue antiche tradizioni la rendono una perla nascosta tra le
meraviglie calabresi.
Affacciata sul Mediterraneo dalla
sua collina a 514 metri sul livello del mare, Guardia Piemontese è
giustamente chiamata "guardia" per i motivi che una volta arrivati qui vi
sembreranno ovvi. La località in provincia di Cosenza era infatti un
punto della costa calabrese molto strategico, con una torre di avvistamento
come parte del sistema di difesa costiera che crebbe fino a diventare una
città. La torre di guardia in pietra si erge ancora come sentinella,
visibile dalle spiagge sottostanti.
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Ma Guardia Piemontese è conosciuta in particolare, oltre che per le sue
bellezze naturali, per il fatto unico di essere un'isola linguistica
occitana nel sud Italia. Ricordiamo che l'occitano, chiamato anche
lingua provenzale alpina, è una lingua galloromanza parlata in un'area
specifica del sud-Europa chiamata Occitania, non delimitata da confini
politici e identificata più o meno con la Francia meridionale.
Questa
piccola cittadina in pietra con viuzze acciottolate ha una storia
interessante e particolare. Fu infatti meta, tra il XII e il XIII secolo, di
un gruppo di profughi valdesi provenienti dal Piemonte (dal paesino di
Bobbio Pellice) che fuggivano dalle persecuzioni religiose durante il
periodo della controriforma, accasandosi in queste colline alla ricerca di
una vita più tranquilla. Più precisamente gli occitani giunsero in Calabria
tra il 1265 e il 1273 su invito di Zanino del Poggio, signore del
Feudo di Fuscaldo.
Da
qui il nome attuale del paese calabrese. Da quel momento in poi vissero e
prosperarono per tre secoli nella loro nuova patria. Dopo la loro adesione
alla riforma protestante il cardinale alessandrino Michele Ghislieri
(futuro papa Pio V), deliberò che venissero annientati sia i valdesi del
Piemonte sia quelli della Calabria, scatenando contro di loro una crociata.
Anche gran parte della popolazione di Guardia venne sterminata. I pochi
superstiti furono costretti alla conversione. La porta principale della
città si chiama Porta del Sangue e commemora una terribile notte di
omicidi in cui centinaia di persone furono uccise il 5 giugno 1561. Il
cancello porta ancora oggi nei vicoli stretti e fino al castello.
Un'altra caratteristica peculiare che troverete qui sono le porte con i
fori spia. Questi fori permettevano ai sacerdoti di guardare dentro e
controllare i "convertiti" valdesi che vivevano in certe parti del paese.
Alcune di queste porte sono visibili in giro per la città, e una è esposta
nell'interessante Museo Valdese che documenta la storia di questa
minoranza perseguitata.
Un
altro risultato dell'influenza valdese nella zona la particolare parlata che
si parla qui, chiamata "Guardiolo", che in realtà è una versione mutata dal
tempo e dalle influenze locali dell'occitano. Guardia Piemontese l'unica
enclave linguistica occitana del sud Italia. Linguisti e studiosi vengono a
studiare il "Guardiol", e ogni agosto si tiene in suo onore un festival. Il
guardiolo, o lingua guardiola, è molto vivo nel centro storico di Guardia
Piemontese. Addirittura fino agli anni cinquanta era possibile riscontrare
tre tipi di guardiolo, corrispondenti a tre quartieri diversi del pur
piccolo centro storico e giustificati dalle diverse vallate piemontesi da
cui originavano le popolazioni delle diverse aree del paese.
Guardia Piemontese era originariamente denominata Casale della Guardia
Fuscaldo. È stata cambiata in Guardia dei Valdi per i valdesi, poi più
recentemente Guardia Piemontese, menzionando la regione da cui sono
emigrati.
Uno dei momenti di festa più importanti del paese è la Festa di Bella
Stella, durante l'Epifania, una bella processione a lume di candela
accompagna dai re Magi durante il loro viaggio, con una stellache guida la
strada e uno spettacolo di luci e fuochi in piazza.
Guardia Piemontese si trova tra il mare e il Parco Naturale del Monte
Culoria, con laghi, boschi e sentieri. Il lungomare si chiama Guardia
Marina e offre alcune belle spiagge di ghiaia e scogliere con acqua pulita e
una vista stupenda. Qui si può nuotare al mattino e salire in collina e
camminare nel pomeriggio! Ottima anche la gastronomia locale.
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