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PORTOFINO -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Tutto qui è bello, in questo piccolo villaggio costiero perfettamente
pettinato che si trova nell'omonima penisola, aumentando apparentemente il
fattore di esclusività con la sola geografia. Gli hotel di Portofino sono silenziosi
e con prezzi da capogiro, ma un drink al porto, pieno di yacht,
o una passeggiata per i suoi negozi di design possono essere facilmente
goduti da tutti con una gita di un giorno.
In nessuna regione come in Liguria si è sentito il
'desiderio' al rinnovamento, il bisogno di demolire per poi
ricostruire. Il mare che tutto muove
al cambiamento, a nuove merci, a
nuove anime, a gente che arriva e che parte, ma che all'occhio nudo rimane
sempre uguale a se stesso. Così, nella mentalità dei liguri, alla
vastità del mare corrispondeva l'angustia della terra, pittoresca ma
scoscesa, fatta di troppe insenature. |
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Un ambiente difficile per una qualsiasi
immortale architettura, che qui diventava quasi provvisoria.
Portofino, rappresenta forse al meglio questo modo d'essere della
Liguria, come anche la delizia delle
Cinque Terre, luoghi che si sono
prestati alla conformazione del suolo, che quasi hanno sfidato nei
secoli.
Portofino
è un concentrato di natura, storia ed arte unico al mondo. Un'armonia
perfetta tra mano della natura ed intervento dell'uomo. Un piccolo borgo
circondato da colline di lecci e pini d'Aleppo, riverso sul mare e
ricoperto di colori, quelli delle case e dei giardini di frutteto,
che ne hanno fatto un luogo tra i più belli d'Italia e del Mediterraneo.
Come amava definirla Guy de Maupassant
“...un piccolo villaggio che si allarga come un arco di luna attorno
a questo calmo bacino?. Portofino è infatti una località molto piccola
(gli
abitanti residenti
al 2009, pensate, risultavano essere solo 493) e le sue stradine possono
essere esplorate in pochissimo tempo. Oltre a boutique costose, ci
sono negozi di souvenir economici e piccoli laboratori artigianali. Via
Roma dal porto conduce verso l'alto, ed è la strada più frequentata, con
un tipico via vai vacanziero da riviera. La graziosa Piazzetta
del porto è fiancheggiata da tavolini all'aperto di
caffetterie e ristoranti, luogo ideale per rilassarsi con un
drink e guardare le
barche sul molo.
Tutta l'atmosfera diventa pittoresca, quasi appartenesse ad un mondo di
fantasia.
Ma
Portofino è una realtà, una delle tante meraviglie a cui siamo abituati in
Italia, inserita tra l'altro nello splendido
Parco Regionale di Portofino, area protetta del Mediterraneo. Il
suo
Promontorio
si protrae verso il mare per circa 4 km ed è delimitato dal
Golfo del Paradiso
e dal Golfo del Tigullio. Si caratterizza per una serie
di falesie alte e scoscese, che nei fondali lasciano posto ad un ambiente
biologico ricco e vario. Arrivate via mare, se potete, magari con una
di quelle piccole gite turistiche organizzate da molte località lungo la
costa ligure. La
Riviera di Levante
si aprirà davanti a voi in tutta la sua bellezza. Oppure, una volta nel
borgo, arrivate fino al Castello di Brown, conosciuto
anche come
Fortezza di San Giorgio, che affacciato sul mare offre
una scenografica vista sul
Golfo del Tigullio. Il miglior panorama della città lo si ammira
un po' più avanti, nel sagrato della
Chiesa di San Giorgio. Non lontano, Punta
Portofino
e il suo romantico faro
si aprono con fervore all'immenso mare aperto.
Il
castello di Brown
è così chiamato per uno dei suoi proprietari,
Sir Montague Yeats Brown, console inglese a Genova durante gli
anni del 1867. Costui acquistò il castello per 7.000 lire trasformandolo in
una incantevole villa, che nel tempo divenne dimora di amici intellettuali
inglesi.
Elisabeth von Arnim
vi scrisse e ambientò uno dei suoi romanzi, nel 1922,
Un incantevole aprile
(titolo originario Enchanted April), da cui venne
tratto il film di Mike Newell
nel 1992. L 'edificio
contiene interessanti reperti storici e significative caratteristiche
architettoniche, così come svariati
eventi e mostre d'arte, e la sua storia è collegata anche ad
alcuni
curiosi avvenimenti: si racconta per esempio che i
due pini sulla terrazza siano stati piantati dallo stesso console
per celebrare il suo matrimonio, uno per la sua sposa e uno per sé. Ancora
oggi sono tra i simboli più fotografati del panorama di Portofino.
La
storia del castello
si accomuna alla storia di Portofino. Situata su una
rocca di pini d'Aleppo, la struttura, anche conosciuta come
Fortezza di San Giorgio
e dedicata ad uno dei primi santi del Cristianesimo, ha origine nel XIII o
XIV secolo durante il periodo della
Repubblica marinara di Genova. Secondo i documenti dell'epoca, il
doge repubblicano
Tommaso di Campofregoso
occupò il borgo di Portofino e la sua fortezza in opposizione al duca di
Milano Filippo Maria Visconti. La posizione strategica
della fortezza, infatti, poiché permetteva un'ampia visuale sul borgo e sul
golfo, fu più volte oggetto di continui tentativi di occupazione.
Portofino
apparteneva ai genovesi sin dal 1229, insieme a tutto il territorio
dell'insenatura, che diventò dimora della marina mercantile genovese.
Le sue origini tuttavia risalgono a molto tempo addietro, furono infatti gli
antichi Romani a fondarla, con un rudimentale insediamento chiamato
Portus Delphini ed il cui nome probabilmente deriva dalla grande
concentrazione di
delfini
nel mare del golfo. Chissà cosa pensava
Riccardo Cuor di Leone, sovrano inglese, durante il suo breve
soggiorno nella fortezza del Castello di Brown? Forse la bellezza divina
della natura circostante gli avrà dato più forza nell'affrontare il viaggio
per la
terza Crociata...chissà, ma molti dicono che questa altro non sia
che una
leggenda. Curioso sapere che anche
Guglielmo Marconi, negli anni trenta, a bordo della sua nave
degli esperimenti, l'Elettra, girovagasse per le
tranquille acque di Portofino, e questa non è una leggenda.
L'Abbazia di San Fruttosio,
una delle attrazioni storiche di Portofino, ci aiuta anch'essa a conoscere
la storia di questo piccolo borgo. La struttura sorge in fondo alla
baia di Capodimonte, incastonata tra Camogli
e Portofino, un un territorio incontaminato. Venne edificata intorno al X
secolo ed è ancora oggi raggiungibile esclusivamente via mare o attraverso
un sentiero scosceso raggiungibile solo a piedi. Si sa per certo
dell'esistenza di Portofino nell'anno 986, allorché
Adelaide di Borgogna
(già moglie di
Lotario II d'Italia
e regina reggente del Sacro Romano
Impero alla morte
del suo secondo marito Ottone I) citò in un documento
dell'epoca la donazione ricevuta dall'abbazia da parte degli abitanti del
villaggio di Portofino.
Ad abitare il monastero erano i
monaci colombiani
dell'ordine di San Colombano, originari da
Bobbio
(Piacenza). Molto tempo dopo si devono ad
Andrea Doria
la ristrutturazione del chiostro della chiesa, l'ampliamento e l'aspetto
attuale dell'intero complesso monastico. Ed è proprio nel chiostro che
troviamo i Sepolcri dei Doria,
nei quali alloggiano le salme di sette membri della
famiglia Doria ed altre due tombe ed un sarcofago di ignara
origine. Nel monastero sono conservate anche le ceneri del santo che dà il
nome all'Abbazia,
San Fruttosio, un vescovo spagnolo vissuto nel III secolo;
insieme alle sue sono conservate anche le reliquie dei martiri
Augurio ed
Eulogio. All'interno del monastero è ospitato il
Museo del Monte, un interessante spaccato della vita monastica
dell'epoca, mentre di fronte alla piccola ed incantata spiaggia, immerso a
17 metri di profondità, troviamo il Cristo degli Abissi,
raffigurato in una statua bronzea di due metri e qui presente dal 1954 come
protettore di tutti i naviganti. La
storia più recente di Portofino, quella dedicata all'Italia
partigiana, vuole ricordare in particolare coloro che morirono
nell'Eccidio dell'Olivetta, venti partigiani fucilati
dai fascisti il 3 dicembre del 1944.
Portofino oggi è una meta di soggiorno
affascinante e
cosmopolita. Luogo alla moda, che tutto il mondo conosce per
essere famoso tra
ricchi e VIP. Le star di Hollywood per esempio
raggiungono Portofino per il divertimento ed il relax. Ad essere celebre è
in particolare la Piazzetta, che da sempre è stata meta di
aristocratici, intellettuali e
personaggi dello spettacolo. Vagando nel lungomare e nelle
pittoresche strette stradine si ha modo di scegliere il negozio ideale per
lo shopping, tra boutique di yachting, gioiellerie e gallerie d'arte
(certo si possono anche solo visitare, se preferite).
La stagione degli eventi e delle sagre,
inoltre, aggiunge un pizzico di tradizione al soggiorno. Sono in particolare
da non perdere la Festa Patronale di San Giorgio, il 23 aprile e il
Trail di Portofino, una gara di trail-running all'interno del Parco
naturale del territorio. Nei dintorni non si perdano la Sagra del Pesce
(maggio, località Camogli), la Sagra del Bagnun (a luglio,
località Riva Trigoso, Sestri San Levante), la Sagra Erba
Persa (a Pasqua, località Villa Durazzo, Santa
Margherita Ligure), la Festa dell'Olio (luglio, una delle più
famose d'Italia, località Leivi), la Rassegna Pesto e dintorni
(località Lavagna).
Si può raggiungere Portofino attraverso
vari modi: in treno per Santa Margherita Ligure, tra Genova e La
Spezia (linea ferroviaria proveniente da Pisa o da Genova), in aereo dall'aeroporto
di Genova e poi prendere un taxi da strada o optare per un traghetto.
In
auto, il borgo è raggiungibile attraverso la SS 227,
dall'autostrada A12 uscita casello Rapallo. Buon viaggio e buon soggiorno a
Portofino.
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