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Cosa vedere in Liguria - Cosa
visitare in Liguria
Un clima
mite, vegetazione lussureggiante, montagne che scendono a picco
sul mare, piccoli borghi marinari o arroccati nei paesi
dell'entroterra, città ricche di storia: tutto questo è la
Liguria, una lingua di terra che si distende tra il mare (Mar
Ligure) e le montagne, tra il Golfo di La Spezia e
Ventimiglia. Una terra magica e dai mille contrasti, in cui
si alternano aspre montagne e incantevoli spiaggette, maestose
cattedrali e piccole cappelle, eleganti vie dello shopping e "i
quartieri dove il sole del buon Dio non dá i suoi raggi"
così ben descritti da Fabrizio de André nella "Città
Vecchia".
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O, come decantava il poeta Vincenzo Cardarelli
nella sua poesia "Liguria" dove "
ombra e sole
s'alternano per quelle fondo valli che si celano al mare, per
vie lastricate che vanno in su, fra campi di rose, pozzi e terre
spaccate, costeggiando poderi e vigne chiuse".
La storia della
Liguria si perde nella notte dei tempi e deve il suo nome al popolo dei
Liguri, che abitavano questa terra già nel VII secolo a. C. Il
territorio occupato dai Liguri all'epoca era in realtà molto più vasto di
quello attuale e quando i Galli, nel VI secolo a.C. occuparono
la Pianura Padana, i Liguri vennero mano a meno respinti verso la costa. Il
dover vivere in uno spazio così limitato rese probabilmente i liguri degli
eccellenti navigatori e commercianti. Nel III secolo a. C.,
nonostante la strenua difesa dei Liguri, i Romani, grazie anche alla
costruzione delle grandi strade, tra cui la Via Aurelia, che
collegava Roma alla Gallia costeggiando il Mar Tirreno e il Mar Ligure,
riuscirono a conquistare queste terre. Alla caduta dell'Impero Romano
seguirono secoli difficili, segnati dalle invasioni dei barbari, dagli
assalti dei pirati, e dalla dominazione dei Franchi. Ma la rinascita
della Liguria si ebbe dopo l'anno mille, con i liberi Comuni, primo
fra tutti
Genova, una delle antiche
Repubbliche
marinare, la "Superba", come la definì Francesco Petrarca,
che diceva: "
Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre,
superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del
mare".
La Liguria viene
comunemente distinta tra la Riviera di Levante, che si estende tra
Genova e il Golfo di La Spezia, e tra la Riviera di Ponente, che si
estende tra Genova e Ventimiglia, al confine con la Francia.
Le due zone hanno un aspetto molto diverso: la Riviera di Levante è
caratterizzata da scogliere a picco sul mare e da una vegetazione
ricca di piante; in essa si trovano località rinomate e famose come
Camogli,
Portofino Santa Margherita Ligure, Lerici, Portovenere e le Cinque Terre
con le sue splendide località (si veda di seguito). La Riviera di
Ponente, conosciuta anche con il nome "
Riviera dei Fiori" si
estende tra Genova e il confine francese ed è caratterizzata da un clima
mite, da una vegetazione di tipo mediterraneo e da coste con spiagge
sabbiose. Questa zona conserva notevoli testimonianze preistoriche. Non
mancano anche in questa parte della regione le località rinomate, come ad
esempio Sanremo, Noli, Alassio, Cervo, Bordighera.
Un viaggio alla scoperta
della Liguria percorrendola da ovest verso est dovrebbe iniziare dai celebri
"
Balzi Rossi", un imponente promontorio roccioso dalle pareti di
calcare rossastro a picco sul mare alte circa 100 metri e risalente al
periodo Giurassico. Dalle pareti si aprono delle grotte, che furono abitate
dall'uomo preistorico fin dalla fine dell'ultimo periodo glaciale e nelle
quali sono state rinvenuti sepolture, manufatti di ossa e pietra e resti di
fauna. A meno di dieci chilometri di distanza dai Balzi Rossi si trova
Ventimiglia, l'ultimo paese prima del confine francese. La città ospita
l'area archeologica dell'antica Albintimiliun, dove si possono
ammirare il teatro della fine del II secolo e resti di abitazioni e botteghe
dell'epoca romana.
Proseguendo il viaggio
verso est si incontrano Bordighera e Sanremo. Entrambe le
località divennero famose nel corso del XIX secolo, quando vennero scoperte
dai turisti stranieri. Bordighera venne addirittura visitata dalla Regina
Vittoria d'Inghilterra che, affascinata dai luoghi, progettò nella
località un lungo soggiorno che avrebbe dovuto tenersi nel 1901, ma che
invece non poté realizzarsi a causa dello scoppio del conflitto tra
l'Inghilterra e i Boeri. Oggi Bordighera è un incantevole località dalla
vegetazione lussureggiante e con un piacevole lungomare dal quale si gode di
una bella veduta sulla
Costa Azzurra e sulle vicine Alpi Marittime.
Sanremo, oggi famosa per le importanti manifestazioni che vi si
svolgono, dal Festival della Canzone italiana che si svolge ogni anno
a febbraio, alla corsa ciclistica Milano – Sanremo, nel XIX secolo
era frequentata dal jet-set internazionale: re e regine sceglievano la
località per i loro soggiorni invernali, attirati dal clima mite. All'Imperatrice
russa Maria Alexandrovna è dedicato il Corso dell'Imperatrice. La donna,
consorte dello zar Alessandro II, dopo un suo soggiorno a Sanremo nel 1874,
donò alla città una somma considerevole di denaro affinché si adornasse il
viale con una serie di palme. Si noterà, all'inizio della passeggiata, la
chiesa russo-ortodossa di Sanremo dedicata a San Basilio.
Uno degli ultimi paesi
della provincia di Imperia è il piccolo centro di Cervo, parte
dell'elenco "
Borghi più belli d'Italia". Si tratta di un incantevole
borgo medioevale sul mare, protetto da mura cinquecentesche e dove si
può ammirare uno splendido centro storico visitabile solo a piedi. Uno
splendido castello medioevale domina il paese, insieme alla chiesa di San
Giovanni Battista, in stile Barocco ligure. Da oltre quarant'anni
Cervo ospita il Festival Internazionale di Musica da Camera. La
scelta di Cervo come teatro naturale si deve al violinista ungherese
Sandor Vegh, che nel 1964 scoprì l'eccezionale acustica del sagrato
della Chiesa dei Corallini. Tra i grandi musicisti che hanno calcato
questo palcoscenico troviamo Benedetto Michelangeli, Maurizio Pollini,
Uto Ughi, Salvatore Accardo.
Lasciata la provincia di
Imperia ed entrando in quella di
Savona, vale la pena fermarsi ad Alassio, rinomata
località balneare amata da
Hernest
Hemingway, che qui era solito
fermarsi al Café Roma in compagnia della moglie Mary e del
papagallo Pedrito. Ad Alassio il grande scrittore americano tornò anche
dopo essere stato insignito del premio nobel per la letteratura,
contribuendo alla realizzazione di una delle grandi attrazioni di Alassio,
il famoso "
muretto" dove si trovano, riprodotti su piastrelle
colorate di ceramica, gli
autografi di personaggi famosi. Il proprietario
del Café Roma, Mario Berrino, conservava infatti in un grande libro
gli autografi dei clienti più illustri del Café e, mostrando il libro a
Hemingway espresse la sua intenzione di riportare gli autografi su
piastrelle da esporre sul muro. Hemingway inizialmente non fu entusiasta
dell'idea, temendo un risultato poco allegro e una sorta di effetto
epitaffi, a meno che le piastrelle non fossero una diversa dall'altra.
Quando Berrino gli spiegò che le piastrelle sarebbero state non solo
differenti le une dalle altre ma anche colorate e ricche di decorazioni,
Hemingway si entusiasmò all'idea e la piastrella con la sua firma fu la
prima ad essere realizzata, insieme a quella del gruppo Quartetto Cetra
e del famoso chitarrista Cosimo Di Ceglie.
Alassio vanta una
bellissima spiaggia di sabbia fine e, nonostante sia oggi un importante
località turistica, ha saputo mantenere il suo fascino di borgo ligure, oggi
visibile nel suo "
budello", la lunga e stretta stradina parallela al
mare dove si trovano negozi, ristoranti e pasticcerie, nelle quali si
possono gustare i famosi "
Baci di Alassio", i dolcetti tipici a base
di cioccolato, nocciole e miele, ripieni di una crema di cioccolato. Ad
Alassio non mancano le testimonianze storico-artistiche: ne sono un esempio
la Chiesa di S. Ambrogio con lo splendido portale in ardesia del XVI
secolo e la Chiesa romanica di Santa Croce, che si trova in posizione
panoramica a picco sul capo omonimo, a circa due chilometri di distanza dal
centro cittadino.
Proseguendo in direzione
di Savona si raggiunge Finale Ligure, che riunisce oggi i tre nuclei
originari di Finale Pia, Finale Marina e Finalborgo. Il suo nome
deriva dal latino "
ad fines" che significa verso il confine, ed indicava
infatti il confine con il municipio romano di "
Vada Sabatia", l'attuale
Vado Ligure. Le tre frazioni conservano interessanti testimonianze
artistiche, come la Chiesa dei Cappuccini, che nei suoi sotterranei
ospita i resti di un'antica pieve del settimo secolo o la Chiesa di Santa
Maria di Pia, con il campanile romanico. A Finalborgo particolarmente
degna di nota è la Chiesa di San Biagio, con il suo campanile del
XIII secolo. Estremamente interessanti sono anche i dintorni di Finale
Ligure, sia quelli dell'entroterra, come ad esempio la Val Ponci,
dove si possono ammirare i resti di cinque ponti romani del II secolo d.C.,
sia quelli sul mare, come il pittoresco borgo di Varigotti, con la
sua splendida baia dei saraceni.
Molto caratteristico è
anche il piccolo paese di Noli, antica repubblica marinara.
L'attrazione architettonica più interessante qui è l'antica Chiesa di San
Paragorio, dell'XI secolo, con le sue linee bianco-rosate che sorge nei
pressi dell'antico ponte medioevale e che, secondo un'antica
leggenda, venne eretta sopra un tempio pagano dedicato a
Nettuno. Chi capita dalle parti di Noli a settembre non può
lasciarsi sfuggire l'occasione di assistere alla suggestiva
"Regata dei rioni", che si tiene ogni anno la seconda
domenica del mese e che celebra la nascita della Repubblica
Marinara di Noli e l'indipendenza da Genova. La regata si
svolge tra i gozzi dei quattro rioni, "Burgu", "Ciassa",
"Maina", "Purtellu" e i membri
dell'equipaggio devono essere residenti a Noli, oppure essere figli di Nolesi.
Spostandosi verso la
Riviera di Levante, merita una visita il quartiere di Genova Nervi,
con la sua lunga passeggiata sul mare lunga due chilometri, da cui si
godono scorci incantevoli. La passeggiata era inizialmente un sentiero che
veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini per raggiungere i luoghi di
pesca o i terreni agricoli. A circa metà percorso sorge Torre Gropallo,
risalente al XVI secolo e nota anche come "
torre del fieno" dato che
un tempo venivano accesi dei falò di paglia bagnata sulla sua sommità, in
modo da fungere da segnale in caso di pericolo.
Vale la pena fare una
sfiziosa pausa gastronomica a Recco, per gustare la famosa
focaccia di Recco con il formaggio. L'origine di questo piatto tipico è
molto antica e si narra che questa delizia esistesse già all'epoca della
terza crociata.
Proseguendo verso
levante, si raggiunge il suggestivo borgo di Camogli. Ci sono diverse
ipotesi sull'origine del suo nome. Una di quelle più accreditate lo fa
derivare da "
ca" casa e "
mugge" (mogli), a indicazione del
fatto che il paese era abitato quasi prevalentemente da donne, essendo i
mariti, naviganti e pescatori, spesso fuori casa. Il luogo conserva ancora
oggi un fascino e un'atmosfera speciale, particolarmente vivibile
nell'antico porticciolo, racchiuso tra il molo seicentesco e le case dei
pescatori. Chi vuole vivere un'esperienza indimenticabile, da Camogli può
raggiungere San Fruttuoso. Il piccolo paesino è raggiungibile
solamente in battello oppure attraverso un sentiero, su un percorso di circa
trenta minuti. Nella sua insenatura, nelle giornate di mare calmo, è
visibile la statua del Cristo degli Abissi, protettore di tutti i
naviganti, che si trova ad una profondità di 15 metri. Nel paese di San
Fruttuoso sorge la splendida abbazia benedettina di San Fruttuoso di
Capodimonte, del XIII secolo, una chiesa del X secolo, il chiostro
romanico e il sepolcreto della famiglia Doria.
Poco distante da San
Fruttuoso si trova l'incantevole
Portofino, con la sua celebre piazzetta, nota per essere una
delle più esclusive località del mondo. In epoca romana Portofino era
chiamata "Portus Delphini", a causa del grande numero di delfini che
popolavano questo tratto di mare. Continuando l'itinerario verso est, in
direzione di
La Spezia, si giunge alle
Cinqueterre. Con questo nome si
indicano i cinque paesini di
Monterosso,
Riomaggiore,
Manarola,
Vernazza e
Corniglia. Monterosso è spesso indicato come il simbolo dei cinque
e, oltre ad una bella spiaggia sabbiosa, vanta importanti monumenti, come la
Chiesa di San Giovanni, risalente al XIII-XIV secolo, con la sua
bella facciata a fasce bianche e nere. Da Riomaggiore inizia la
famosa "
Via dell'Amore", un sentiero che si snoda lungo la costa a
picco sul mare fino a Manarola.
Nell'estremità della
penisola che forma il golfo di La Spezia sorge
Portovenere, in
passato importante roccaforte genovese che deve il suo nome ad un tempio
dedicato alla Dea Venere Ericina, che si trovava nel luogo in cui oggi sorge
la Chiesa di San Pietro, dal cui piazzale antistante si gode una
splendida vista sull'area circostante, dalle Cinqueterre fino al promontorio
del Meso. Di notevole interesse la Chiesa di San Lorenzo, una bella
chiesa romanica che ha subito rifacimenti sia in epoca gotica che
rinascimentale. In una delle cappelle della chiesa è conservata la pergamena
raffigurante la Madonna Bianca. Il culto della Madonna Bianca nacque
nel 1399 quando una sera un tale Luciardo che pregava dinanzi ad un icona
mariana annerita, vide la figura lentamente riprendere colore e le mani
della Vergine giungersi in preghiera, mentre tra le mani del Figlio comparve
un cartiglio invitante alla preghiera e alla conversione. Alla
trasformazione, che si protrasse per diverse ore, assistettero numerosi
testimoni, tra cui il notaio Giovanni di Michele da Vernazza che
redasse un documento firmato da sessanta testimoni. Secondo la leggenda il
sacro dipinto giunse a Portovenere via mare intorno al 1200, trasportato in
un tronco di cedro, esposto ancora oggi nella navata sinistra della chiesa.
Il nostro itinerario
ligure, iniziato all'estremità occidentale a Ventimiglia non può che
concludersi a Luni, ultimo paese prima della
Toscana. La colonia di Luna venne fondata dai Romani nel 177
a.C. come avamposto delle legioni romane che in quel periodo
combattevano contro i Liguri. Luni conserva ancora oggi numerose
testimonianze del periodo, tra cui l'anfiteatro del II secolo, di cui
ancora oggi sono ben conservate le gradinate inferiori. Oggi,
Sarzana ha sostituito il nucleo abitativo dell'antica Lunia, una
cittadina ricca di cose interessanti da vedere e da scoprire.
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