SAN GEMINI

VISITARE SAN GEMINI - INFORMAZIONI E GUIDA. Grazioso borgo medievale nella Valnerina, San Gemini si adagia sulle rive del fiume Nera in un contesto naturalistico incantevole. Base ideale per escursioni sul Monte Cucco e nei boschi circostanti.

 

A poco più di una decina di chilometri da Terni si trova San Gemini una località che utilizzando una autovettura è raggiungibile in circa venti minuti dal capoluogo della provincia, una cittadina affascinante grazie anche alla stupenda natura che la circonda e che caratterizza il tipico paesaggio umbro. La maggior parte delle persone la conosce per le sue importanti sorgenti di acqua minerale.

San Gemini - PanoramaPer secoli l’acqua minerale San Gemini ha goduto di una reputazione consolidata per le sue proprietà salutari. Il centro termale dispone di strutture sportive ed è impreziosito da una serie di monumenti medievali che si trova nei suoi pressi. Il borgo di San Gemini si trova su un paesaggio collinare punteggiato da torrenti e valli, sorto nel luogo nel quale vi era un insediamento Romano. Il paese medievale venne semidistrutto dai Saraceni nell’882. Dal secolo XI al secolo XV appartenne alternativamente a Narni e allo Stato Pontificio.

Nel 1524 il pontefice Clemente VII lo infeudò agli Orsini e nel 1527 San Gemini fu devastata dalle truppe del conestabile di Borbone diretto a Roma. Nel 1590 papa Urbano VII ne fece un ducato sempre per gli Orsini dai quali passò nel secolo XVII ai Publicola di Santa Croce. San Gemini ha mantenuto nel tempo il suo innegabile charme, con il suo splendido centro storico i suoi imponenti palazzi e gli incantevoli edifici storici nei quali sono conservate importanti opere d’arte. La parte più antica della città ha la forma di un’ellisse irregolare con il suo groviglio di stradine. Osservando la cinta di mura difensive, si possono notare i tempi di costruzione e comprendere che lo sviluppo avvenne di pari passo all’importanza del borgo e anche delle tecniche di assedio che si sono modificate nel tempo.

San Gemini - PanoramaNella parte vecchia di San Gemini si può vedere la Chiesa di San Damiano, edificio risalente al medioevo e che al suo interno conserva affreschi risalenti al XIV e al XV secolo. La chiesa venne edificata sulle rovine della romana Carsulae. Nei pressi della chiesa se ne possono ammirarne i resti. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce numerosi reperti che evidenziano come il sito romano fosse ben sviluppato e ricco di strutture densamente decorate, come,ad esempio, i resti di una casa romana dove si possono vedere degli interessanti mosaici pavimentali.

Passando attraverso la Porta Burgi si arriva alla Chiesa di San Francesco con il tipico portale acuto in alabastro, con la presenza di marmo di Carrara nelle architravi, nelle colonne e nei capitelli, caratteristiche architettoniche tipiche del XIII secolo. La chiesa di San Francesco ha uno stile prevalentemente gotico e al suo interno ha una sola navata con sette grandi arcate. Vi sono vari affreschi, dipinti che vennero realizzati fra il XII secolo e il XIV secolo. Fra questi capolavori è degno di nota la Crocifissione e una Madonna col Bambino., invece, è di Livio Agresti il dipinto raffigurante l’Adorazione dei Magi.

San Gemini - Piazza San FrancescoPer giungere alla Chiesa di San Giovanni si attraversa la Porta Tuderte. La chiesa venne edificata in epoca longobarda ma la facciata fu costruita nel 1199. È tra gli edifici religiosi più antichi presenti a San Gemini e ha un portale centrale con due montanti che poggiano su due leoni tozzi, sopra i quali vi è una bifora. All’interno della chiesa vi sono grandi pilastri ottagonali e su uno degli altari si può vedere un dipinto della Madonna della Cintola attribuita a Giovanni Battista Manna risalente al XVI secolo. Altro dipinto interessante è quello della Madonna del Rosario del XVII secolo e attribuito a Simeone Ciburri. Le decorazioni a mosaico del portale ovest mostrano chiaramente l’impronta della scuola dei grandi maestri Cosmati, i più grandi esperti, una vera e propria autorità in materia di intarsi policromi di pietra. I materiali impiegati per la realizzazione di questa stupenda opera d’arte sono pietra bianca e porfido rosso e verde.

San Gemini - Chiesa di San FrancescoLa Chiesa di San Carlo, che un tempo si chiamava Santa Maria de Incertis, si trova nei pressi del Palazzo Vecchio. Si presenta con una linearità severa, contraddistinta da un grande arco e una scala. Al suo interno sono conservate numerose opere d’arte di particolare interesse come ad esempio la Madonna in trono con angeli opera di Ottaviano Nelli. La Cattedrale, dedicata a San Gemine, il patrono della città, venne ricostruita più volte nel corso dei secoli e, probabilmente, risale originariamente al XII secolo, anche se il ritrovamento di alcuni reperti suggerisce che fu costruita in un primo momento sulle fondamenta di un antico edificio romano. L’interno della cattedrale è ora in stile neo - Barocco, ma lo stile gotico originale può essere visto guardando l’abside. La facciata è contraddistinta da un grande arco a sesto acuto e da una finestra in stile gotico. Nell’interno della chiesa sono conservati alcuni dipinti, come il San Matteo e l’angelo del pittore romano Giovanni Baglione.

San Gemini - Chiesa di San NicolòUna menzione speciale va alla Chiesa di San Nicolò, in parte perché è citata nel documento più antico nel quale si fa riferimento a San Gemini risalente al 1036, e in parte anche perché è una chiesa molto cara agli abitanti. La Chiesa di San Nicola, invece, venne costruita sulle rovine di una precedente chiesa, i cui resti sono ancora visibili. La facciata è caratterizzata da una torre campanaria, situata sulla destra. Il portale è un capolavoro di arte medioevale, sostenuto da due leoni e ha stipiti scolpiti con volute di fogliame. Vi sono anche rappresentate scene che raffigurano due cani che mordono una scrofa, una aquila a guardia del suo nido e un angelo con un fiore in mano. L’interno della chiesa è a tre navate e, purtroppo, la maggior parte degli affreschi più antichi è andata perduta. Pur tuttavia, tra le opere più antiche opere d’arte superstiti si può ammirare la Madonna in Trono realizzata da Rogerio de Todi. Di particolare interesse è la visita al Museo dedicato a Guido Calori dove sono conservate molte opere dello scultore, che fu un artista molto abile nel realizzare statue e dipinti a soggetto religioso, opere di rilevo che vennero anche inviate in una mostra a Roma nel 1911.

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