VISITARE AARAU - INFORMAZIONI E GUIDA.
Questa città possiede un bel centro storico medievale, caratterizzato dai tetti
dipinti "Dachhimmel" e ravvivato durante l'anno da colorate tradizioni folcloristiche. Si
trova ai piedi dei monti del Giura al
confine con la Germania, di cui ne conserva cultura e
lingua. Da non perdere una visita al castello, alla torre e
ai cunicoli di Meyer, magari durante la festa del
Bachfischet, la festa più antica di tutta la Svizzera!
Situata su uno sperone di terra
che domina il fiume Aare, Aarau, la capitale del
cantone Argovia, è proprio al centro del triangolo
formato dalle città di
Basilea,
Zurigo e
Lucerna
nel cosiddetto Mittelland. Camminando per il centro storico
di Aarau non potrete fare a meno di camminare con il naso
all'insù intenti ad ammirare gli straordinari "Dachhimmel" i tetti a capanna dipinti che hanno valso alla città
di Aarau l'appellativo di “città degli spioventi belli". |
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La
città ne conta circa settanta, la maggior parte dei quali risale
al XIII e XIV secolo, periodo di piena espansione economica per
la città, e i motivi preferiti per le decorazioni sono fiori,
figure mitologiche e stemmi di famiglia. La
brillantezza dei colori, i temi diversi l'uno dall'altro,
rendono una passeggiata tra le viuzze del centro storico
particolarmente suggestiva.
Aarau venne fondata nel 1241 dai
conti di Kyburg al fine di proteggere la valle dell'Aar
e successivamente passò per circa un secolo sotto la
dominazione asburgica prima di passare sotto il controllo di
Berna. Dopo la rivoluzione francese la città di Aarau venne
occupata dalla truppe post rivoluzionarie francesi che
soppiantarono il governo di Berna e che nel marzo 1798 la
dichiararono capitale della repubblica Svizzera, ruolo
che Aarau ricoprì tuttavia solamente per alcuni mesi, dato
che già nel mese di settembre dello stesso anno la capitale
venne spostata a Lucerna.
Una collezione di oltre 100'000
oggetti databili tra il XVI e il XX secolo é visibile nel
museo comunale ospitato nello Schössli. Si tratta di un
museo storico culturale che mostra l'evoluzione della
società e nel quale particolarmente interessante e degna di
nota é la sezione dedicata alla storia della tecnologia,
dove sono esposti, tra gli altri, strumenti astronomici,
strumenti ottici, lenti per macchine fotografiche e numerosi
libri. Oltre 1700 oggetti della collezione provengono dalla
storica ditta Kern & Co AG di Aarau.
Dopo 170 anni di
attività, la storica ditta produttrice di strumenti ottici,
ha chiuso la propria attività nel 1991, ma fortunatamente,
una collezione di strumenti, apparecchiature e documenti di
questa società un tempo attiva a livello mondiale, era stata
donata nel 1988 al Museo. La collezione rappresenta un vero
e proprio patrimonio di storia della tecnologia. Lo
Schössli, l'edificio che ospita il museo, é il
più
antico della città e secondo alcuni studi dovrebbe
essere stato fatto costruire dai Conti di Kyburg attorno al
1236-1237, qualche anno prima della fondazione stessa
dalla città. Il cuore dell'edificio é l'imponente
torre medioevale di forma rettangolare, lunga oltre 11
metri, per 25 metri di altezza.
Dopo aver rivolto gli sguardi
all'insù per ammirare gli splendidi tetti a capanna, Aarau
offre la possibilità di volgere la propria attenzione al suo
sottosuolo. Dalla moderna stazione di Aarau si può infatti
accedere ai cosiddetti “cunicoli di Meyer", che si
trovano al terzo piano sotterraneo. Si tratta di un'opera
pionieristica fatta creare nel 1791 da Johann Rudolf Meyer a
17 metri di profondità. La costruzione dei cunicoli si
protrasse fino al 1798 e per realizzarla si rese necessario
un enorme lavoro di scavo che venne compiuto interamente
a mano. Le piccole nicchie presenti nelle pareti
venivano utilizzate per collocarvi le lampade a olio che
consentivano di poter illuminare gli spazi. I cunicoli hanno
una lunghezza di 1700 metri e in alcuni punti vi sono due
gallerie parallele o anche due o tre gallerie
sovrapposte.
La famiglia Meyer era attiva nella produzione
dei nastri di raso la cui
realizzazione prevedeva la
colorazione della seta. I cunicoli sono stati creati
scavando nella roccia arenaria, e poggiano su uno strato di
marna, una roccia argillosa e impermeabile. La procedura di
colorazione della seta prevedeva l'utilizzo di un'acqua
purissima, che veniva filtrata attraverso la
roccia arenaria
e che confluiva verso le cantine della villa della
famiglia Meyer, nelle quali si trovavano un laboratorio e un
colorificio per la seta. Nel 1810 nei cunicoli venne
collocata una grande ruota idraulica dal diametro di 10
metri che consentiva di utilizzare l'energia idrica e di
ottenere il finissaggio meccanico del raso tramite una
procedura chiamata calandratura, che si realizzava per il
tramite di un mangano, un macchinario che serviva per
pressare i nastri e che conferire una maggiore lucentezza e
di ottenere una seta più fine e di maggior pregio.
La
ruota serviva inoltre anche per attivare il mantice che
serviva per dare il fuoco alle caldaie. Per la tintura i
colori dovevano infatti raggiungere una temperatura tra i 50
e i 100°. La famiglia Meyer cedette la ditta per 1830 e i
cunicoli vennero utilizzati dai nuovi proprietari per
ulteriori 50 anni, mentre la ruota venne sostituita nel 1860
con una turbina, dato che questa consentiva di ottenere una
maggiore energia.
Il simbolo della città di Aarau
è
la Oberturm, imponente edificio di 62 metri di
altezza di cui non si conosce la data esatta di
costruzione, che dovrebbe tuttavia risalire agli inizi
del XIII secolo. L'altezza iniziale della torre era
inferiore a quella attuale, dato che venne rialzata per
ben due volte, la prima nel XV secolo e la seconda nel XVI
secolo, mentre l'attuale copertura del tetto venne posta nel
1580. Nel corso della sua lunga storia i primi cinque
piani della torre sono anche stati utilizzati come prigione.
L'orologio meccanico, ancora funzionante, venne creato
nel 1532 da Hans Luterer e si trova al nono piano della
torre, mentre al decimo piano, fino al 1876 si trovava la
residenza del guardiano della torre. Nel sottotetto si trova
il carillon con undici campane. La Oberturm rappresentava un
punto di accesso alla città ma svolgeva a tempo stesso un
ruolo di fortificazione dato che a sud, dove appunto si
trova la Oberturm, la città non disponeva di elementi
naturali di protezione.
Il Municipio di Aarau
comprende la Roreturm, una torre fortificata di cui
non si conosce con esattezza la data di costruzione e di cui
si trova una prima menzione in un documento del 1337.
All'epoca della sua costruzione, la torre e i suoi abitanti
erano esenti da tributi. La torre venne acquisita dalla
città nel 1515 e nel 1517 l'esenzione dal pagamento dei
tributi venne revocata e tra il 1519 e il 1520 la torre
venne convertita in Municipio e ampliata. La parte piú nuova
dell'edificio nel 1762 venne rimodellata secondo lo stile
Barocco.
La città di Aarau ospita
un'interessante offerta museale. Oltre al già citato museo
comunale ospitato al Schössli, in città si trovano il
museo di storia naturale “Naturama" e il Museo dell'Arte di Argovia. L'esposizione permanente del Museo Naturama
consente di effettuare un vero e proprio viaggio nel tempo
nella regione dell'Argovia tra passato, presente e futuro.
Ci permette ad esempio di scoprire che un tempo in questa
regione vivevano i dinosauri o che addirittura vi era un
mare tropicale con tanto di barriere coralline mentre,
nella sezione dedicata al futuro si può controllare il
consumo energetico personale o confrontare i diversi
approcci allo sviluppo sostenibile.
Il Museo dell'Arte di Argovia
(Kunstmuseum Aargau) é stato realizzato nel 1959 e
ampliato nel 2003 ed é uno dei piú importanti musei d'arte
della Svizzera, soprattutto per quanto riguarda l'arte
contemporanea. L'edificio che ospita il Museo dell'Arte di
Argovia é esso stesso un'opera d'arte. Ampliato in base al
progetto dei famosi architetti svizzeri Herzog & de
Meuron in collaborazione con l'artista Remy Zaugg, il
museo si estende su 3000 metri quadri e incorpora anche le
sale del vecchio edificio, che sono state rinnovate e che
ospitano le visioni alpine dipinte da alcuni dei piú
importanti pittori svizzeri del XVIII secolo come Caspar
Wolf, Anker, Böcklin, Hodler e Amiet. La parte nuova
dell'edificio é invece dedicata all'arte contemporanea e qui
trovano posto opere di Jean Tinguely, Dieter Roth e
Alberto Giacometti.
Fortemente legata alle sue
tradizioni, ad Aarau si svolgono ogni anno feste popolari
che hanno le loro radici nei secoli passati. Tra queste
la più famosa ed importante é certamente il Maienzug,
celebrata anno il primo venerdì di luglio ma i cui
festeggiamenti iniziano già la sera precedente. Sebbene si
tratti di una festa della gioventù, tutta la popolazione
partecipa con grande entusiasmo. Le origini di questa
festa risalgono ad oltre 400 anni fa e ricordano il tempo il
cui i maestri e gli scolari si recavano nella foresta per
tagliare le fronde degli alberi. Il culmine della festa
é la processione dei bambini delle scuole nel centro storico
e il successivo banchetto che si tiene nella piazza
Maienzug.
Risale addirittura al Medioevo
la festa del Bachfischet e secondo alcuni é la festa
vivente piú antica della Svizzera. La festa celebra
la pulizia dell'alveo del ruscello, pratica che viene
menzionata per la prima volta in un verbale del consiglio
cittadino del 1526. Per secoli il corso d'acqua ha
rappresentato un elemento essenziale nella vita della città,
utilizzato per l'irrigazione dei campi, per dissetare la
popolazione e per spegnere gli incendi. Presupposto per un
flusso regolare dell'acqua era ovviamente la pulizia del
letto del fiume dai rifiuti e dal fango che vi si
depositavano. Oggigiorno i lavori vengono svolti ogni anno
nel mese di settembre e durano quattro giorni. Quando i
lavori sono terminati, il penultimo venerdì prima delle
vacanze scolastiche autunnali, gli scolari sfilano nel
centro storico della città, oscurato per l'occasione e
illuminato solo dalle lanterne da loro stessi create e
intonano la canzone del Bachfischet, con la quale,
secondo la tradizione, danno il benvenuto al ruscello che
torna a scorrere liberamente. Al termine del corteo si tiene
uno spettacolo pirotecnico.
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