BASILEA

VISITARE BASILEA - INFORMAZIONI E GUIDA. Al confine di tre stati, Basilea è culturalmente e tecnologicamente all'avanguardia (è uno dei centri della farmaceutica mondiale). Lo scorrere del Reno accompagna il ritmo del vivace stile di vita di giovani e meno giovani, un fiume che nel tempo le ha portato ricchezza e prestigio.  La città attira molte migliaia di amanti dell’arte e presenta un panorama di eventi d’architettura che non ha pari in tutta la Svizzera.  

 

Mi ritrovai Basilea a giugno, un mese importante per la città per via dell'Art Basel, una delle fiere d'arte moderna e contemporanea più importanti del mondo. Conoscevo qualcuno lì, tanto tempo fa, troppo tempo fa. Dovevo andare da tutt'altra parte e invece comprai un biglietto del treno e ci andai. Avete presente quando alla biglietteria della stazione ti chiedono dove sei diretto e potresti dire (quasi) ogni luogo del mondo.

Beh, quel venerdì, spiazzando anche me stesso, dissi Basilea. Erasmo da Rotterdam, che è sepolto da quelle parti, scrisse del resto che "Il cuore ha sempre ragione".  Ne approfittai per una visita turistica di un paio di giorni a questo lembo di terra svizzero, incuneato tra Francia e Germania e bagnato dal Reno, il celebre fiume wagneriano, attraversato da 6 ponti e con molti punti da dove osservare un bell'orizzonte e riflettere. La Svizzera per molti versi vive ancora di troppi stereotipi, orologi, banche, off shore, montagne e verdi valli... ci sono ancora tutti, precisi come sempre, ma quel che pochi sanno è che le sue città si stanno evolvendo nei luoghi più d'avanguardia d'Europa. Basilea raccoglie il testimone dal passato/presente più pittoresco lanciandolo metaforicamente verso un nuovo stile urbano non proprio moderno, ma comunque al passo con i tempi.

La decisione di passare un lungo weekend a Basilea capitò, come ho detto, per caso,  non vivo neppure lontanamente  vicino alle Alpi ed il mare è sempre stato il mio più grande amico. Evidentemente ad attrarci sono spesso gli opposti, quindi decisi di ripercorrere i passi di uno che di vita ne sapeva, Nietzsche, di farmi un po' più sapiente di quello che ero un fine settimana prima, informandomi di un evento che da li a poco mi avrebbe cambiato tutta l'altra metà della vita. Basilea, appare da subito affascinante, divisa com'è tra le acque del suo grande fiume e le montagne, seppur lontane, tra francesi, italiani e tedeschi, tra studio, cultura e lavoro, tra nord e sud, tra l'Alsazia francese e la Foresta Nera. Sei in mezzo a un sacco di cose a Basilea, una città che possiede anche, come se non bastasse, una sorprendente atmosfera mediterranea. Passai qui solo tre giorni e mi venne voglia di rimanerci per sempre.

I grossi insediamenti industriali della città, in particolare dell'industria chimica, quasi non si vedono e sono ben oltre la periferia. Tra grandi svincoli stradali e ferroviari si arriva nel centro storico; la Marktplatz, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, sta ancora lì, dopo secoli di storia, e sembra di sentire le colorate grida dei venditori del mercato di un tempo, che si rinnovano ancora oggi nel mercato odierno, davanti alle arcate del municipio e all'angolo del cinquecentesco Palazzo dei Bottai. Siamo nel cuore di Basilea, su un gomito interno del fiume Reno, nella città vecchia e a due passi dallo splendido Duomo gotico.

Sei lunghi ponti attraversano il fiume in diverse parti, collegando la parte vecchia della città a quella più recente. Le auto private sono pressoché bandite dal centro storico e chi alloggia negli Hotel a Basilea  riceve gratuitamente il Mobility Ticket, con il quale anche nel 2011 si viaggia gratuitamente sui mezzi di trasporto per tutta la durata del soggiorno turistico (anche dall'aeroporto!). Man mano che si esplora la città si impara a conoscerla, già dalla guida avevo visto che era la terza città più grande della Svizzera, nota come uno dei centri mondiali della farmaceutica (sono di Basilea, la Roche e la Novartis solo per citare le più grosse). Ma questo è niente davanti a quello che si scopre vivendo la città, anche se solo per pochi giorni. Ai turisti piace curiosare tra i negozi della lunga via pedonale del centro storico, la Freiestrasse: da una parte le facciate degli edifici neoclassici e goticheggianti, fastosi come pochi, dall'altra il lungofiume che scorre sereno. Ma se si va un po' oltre, si intravedono, tra le  architetture storiche, gli assaggi moderni del design più contemporaneo, e dalle le passeggiate sul lungofiume emerge quello spirito di cosmopolitismo che ti apre la mente a nuove sensazioni. L'appuntamento con la Art Basel è uno di questi, la fiera d'arte contemporanea più importante del mondo, lo spunto per il mio incontro con la città.

Basilea in realtà è una città che ogni giorno vive d'arte e cultura, così come ha fatto nel corso della sua storia, da quando gli antichi Romani fondarono una fortezza nei territori allora abitati da popolazioni celtiche. Basilea, la più antica colonia romana sul Reno (44 a.C.), era chiamata Augusta Raurica e vantava un foro, un teatro da diecimila posti (il più grande al nord delle Alpi), templi, taverne e probabilmente un numero complessivo di circa 20.000 abitanti. Ma è in particolare la diffusione della cultura che ha reso Basilea la città apprezzata di oggi, questo suo particolare modo di voler condividere un bene comune per la crescita collettiva: lo ha fatto con la sua antica Università, riconosciuta con sigillo papale da Pio II nel 1459, lo ha fatto con insegnanti e maestri d'eccezione come Erasmo, Paracelso e Nietzsche, che qui furono illustri docenti, lo ha fatto con coloro che, utilizzando i metodi di Gutenberg, hanno diffuso in città la stampa a carattere mobili e hanno permesso di fondare una delle più antiche case editrici d'Europa ancora oggi in attività, la Schwabe (1488). Non si scordi inoltre che da qui si mossero anche altri importanti personaggi della storia e della letteratura, come Ulrich Zwingli ed Hermann Hesse.

I musei, le gallerie d'arte e gli eventi internazionali di Basilea fanno ormai parte del tessuto urbano della città. Tra questi l'Art Basel è la primadonna delle anteprime mondiali dell'arte moderna e contemporanea, il massimo per un neolaureato in architettura come me (non è poi stato tanto il caso a portarmi qui, vero?). La creatività che aleggia in questa città è contagiosa e davanti a galleristi come Trudl Bruckner e Ernst e Hildy Beyler, artisti, curatori e acquirenti piccoli e grandi, stanno i giovani come me, appassionati non solo d'arte ma anche di vita cosmopolita. Andate verso la Theaterplatz e ammirate la stravagante Fontana del Carnevale di Jean Tinguely, inaugurata nel 1977, e se non vi basta (e non vi basterà) andate a visitare lo spazio espositivo del Museo Tinguely, dove potrete apprezzare la più grande collezione dell'artista, un incredibile fusione di genio e creatività, soprattutto se sottomano vi capita la macchina-scultura 'Memoriale per Joackim B', che come tutti gli altri oggetti esposti, interagisce con i visitatori attraverso una serie di movimenti e suoni meccanici. Il museo è situato ai piedi del ponte Schwarzwaldbrücke, in un piccolo parco chiamato Solitudepark, e il miglior modo per raggiungerlo è con uno dei battelli senza motore dalla sponda opposta del fiume.

Il Reno diventa un'interessante occasione d'escursione verso la parte settentrionale della città, dove, a poco più di quattro chilometri in linea d'aria dal centro storico, si assiste ad un insolito fenomeno 'geo-amministrativo', se così si può dire, e cioè all'incontro di tre Stati in una stessa città, in tedesco chiamato Dreiländereck (l'angolo dei tre Paesi o distretto delle Tre Frontiere, Francia, Svizzera e Germania). Con un unico passo è possibile raggiungere tre nazioni contemporaneamente; si spiega ora quel mio domandarsi perché l'aeroporto di Basilea porta anche i nomi di altre città, oltre a quello svizzero, anche quello di Mulhouse (Francia) e di Friburgo (Germania).

Il fiume Reno divide la città in due, sulla riva destra troviamo la zona di Kleinbasel (Piccola Basilea), la parte del centro più moderna e conosciuta in particolare per l'effervescente vita notturna; sulla riva sinistra è situata invece la Grossbasel (Grande Basilea), la parte più antica. Le due sponde sono collegate tra loro da diversi ponti, il Wettsteinbrücke per esempio le collega in uno dei punti più belli, quello che dal viale del lungofiume Oberer Rheinweg (nella Kleinbasel) è in pratica una continuazione del viale ciclabile che prosegue dal Solitudepark e permette di ammirare, seduti su una panchina, tutta la bellezza della città antica e della Cattedrale Münster (Basler Münster), che sembra arrivare quasi ai piedi del fiume. La storia si ricorda di questa bella struttura per il famoso Concilio di Basilea, con il quale si prevedeva una tenuta periodica di un concilio della Chiesa cattolica.

Costruita tra il XII ed il XV secolo, la chiesa merita davvero una visita e raggiungerla, dal ponte o dalla Marktplatz, è semplice. Ad essere apprezzato è in particolare il suo portale, il Galluspforte, nella facciata occidentale, così come la facciata a sud, ricca di numerose decorazioni scolpite. Al suo interno è interessante sapere che sono custodite le spoglie di Erasmo da Rotterdam e che attraverso una delle sue torri, la torre di San Martino (XV secolo), è possibile ammirare uno spettacolare panorama sulla città, sul corso del Reno, fino ad arrivare verso l'Alsazia e la Foresta Nera.

Dall'architettura gotica si passa all'arte del Kunstmuseum di Basilea, il più grande museo del suo genere in tutta la Svizzera, posizionato a poca distanza dalla chiesa madre (sulla Sankt Alban-Graben). Era il 1661 e la borghesia cittadina, continuando la tradizione di diffusione della cultura di cui abbiamo parlato sopra, decise di riunire in un unico luogo le straordinarie collezioni storiche del secolo precedente. Grazie a queste iniziative del passato oggi è possibile apprezzare un incredibile patrimonio artistico a Basilea: oltre alla più grande collezione delle opere della famiglia Holbein (di Hans Holbein il giovane è famoso il ritratto ad Erasmo da Rotterdam ospitato alla National Gallery di Londra) anche l'arte di Konrad Witz, Hans Baldung Grien, Matthias Grünewald o quella di Rubens, Rembrandt, Brueghel il vecchio, Monet, Manet, Gauguin, Cézanne, Van Gogh e tanti altri, fino ad arrivare a Picasso, Munch, Kokoschka, Klee, Andy Warhol, Mimmo Paladino ed Enzo Cucchi.

Per chi ama l'arte, Basilea è proprio impedibile. I suoi musei si possono annoverare tra i migliori in Europa (vi abbiamo dedicato una sezione apposita a cui vi rimandiamo per maggiori informazioni Musei a Basilea). Poco più avanti al Kunstmuseum, per esempio, troviamo i vari Museo di antichità di Basilea e collezione Ludwig, il Museo svizzero della carta, il Museo delle Bambole, il Museo di Scienze Naturali, il Museo dei Fumetti e tantissimi altri. Oltre a quelli sopra citati d'arte contemporanea, vanno comprese anche le numerosissime Gallerie d'Arte come, ad esempio, la Galerie Gisèle e la Galerie Carzaniga. Oltretutto, sappiate che per scoprire l'arte a Basilea basta cercare le banane! Non si scherza, le trovate all'ingresso delle gallerie, dei musei e di tutti gli spazi espositivi dedicati all'arte; sono state disegnate da Thomas Baumgärtel, un artista tedesco conosciuto con il nome di 'Bananenspraye', che con esse vuole segnalare un luogo o un sito d'arte di particolare interesse. E non le trovate solo a Basilea, ma in numerosi luoghi del mondo. Prima di finire la giornata nei luoghi della movida artistica di Basilea e dirigermi verso i luoghi più cult della della città, tra i bar ed i ristoranti più alla moda, passo accanto ad una delle famose sculture in acciaio di Richard Serra: questa di Basilea la troviamo antistante l'area del Teatro e la riconoscerete se avete avuto modo di visitare altre città europee, come Bilbao ed il suo Museo Guggenheim.

Basilea si è dimostrata città ideale per il mio breve soggiorno. In questo preciso momento mi ritrovo a vivere un momento di relax in riva al Reno, con davanti, sullo sfondo, la cattedrale, e affianco una miriade di giovani che si godono le ultimi luci rossicce di una bella giornata di sole sul lungofiume. Non rimane che godersi una cena leggera al Bar Campari, se non sul fiume,  all'interno del Kunsthalle... e si, non se ne può proprio fare a meno... se preferite, al Bel Etage, ma siamo sempre all'interno di una galleria d'arte! Prima però non deve mancare un caffè al Acqua, il bar-lounge preferito dai collezionisti e galleristi di ogni età. Un motivo in più per rilassarsi e pensare alla prossima visita a Basilea, alla vicina Kaiseraugst, solo alcuni pochi chilometri dalla città, per visitare i resti della più antica città romana sul Reno o per assistere al mitico Carnevale di Basilea, che la città declama essere alla stessa stregua di Rio de Janeiro e del Carnevale di Venezia. Pochi mesi e sono di ritorno, il prossimo autunno la città mi aspetta per un master di specializzazione nella sua Università, in management e gestione culturale... a presto Basilea!

Per maggiori informazioni su Basilea visitare: Svizzera.cc/basilea.html

Vi ringrazio per l'attenzione. Informagiovani Italia vi augura una fantastica visita a Basilea Grazie anche per il vostro continuo supporto e i vostri contributi.

 

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