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BILBAO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Questa è la città cosmopolita
dei Paesi Baschi, nel nord della Spagna. È uno degli
esempi più riusciti di rigenerazione urbana e culturale, a
partire dal suo simbolo, il Museo Guggenheim, divenuto icona
mondiale. Una città dalle non poche contraddizioni, simbolo
dell'identità basca, dove è nata l'ETA, ma anche patria di
Miguel de Unamuno, che presagiva la scomparsa della
lingua basca a favore dello spagnolo. I paesi baschi sono
riusciti a strappare concessioni economiche che altre zone
della Spagna sognano, a Bilbao si parlano tante lingue, lo
skyline cittadino è una collezione di opere di archistar
internazionali, ma se non parli basco, non puoi aspirare a
trovare un posto pubblico.
Prima di
parlare di questa città, una delle più
atipiche della Spagna, forse la più ricca e
benestante, dove si parla "ancora" (per ora), più spagnolo che
basco, dove il senso di comunità è fortissimo e l'autostima
dei locali sfiora la presunzione,
ci facciamo una domanda. Si possono risollevare
le sorti di una città industriale in crisi con un museo?
La risposta la sappiamo tutti, ma cercherò di
raccontarvela perché è per molti aspetti un
possibile esempio per molti altri luoghi che forse
difettano solo della stessa autostima di questa
città e dei bilbaini.
E
ancora, come e cos'era Bilbao prima? Fin dalla sua
fondazione, alla fine del XIII secolo, Bilbao era un'enclave
commerciale che ebbe particolare importanza sulla costa
cantabrica grazie ai privilegi concessi dalla Corona di
Castiglia.
Il porto prima e le
acciaierie poi
I privilegi
concessi dalla Corona consentirono lo sviluppo di una
vasta attività portuale, basata principalmente su
l'esportazione di lana dalla Castiglia e, in misura minore,
di ferro estratto dalle cave di Biscaglia. Bilbao era allora
un porto costruito sul fiune Nervión (Nerbioi in lingua
basca),
che si insinua attraverso Bilbao per gettarsi nel Mar Cantabrico. Tutto
sommato, la città restò abbastanza piccola e contenuta fino
a quando nel 1902 venne aperta la prima acciaieria
con capitali e tecnologia inglesi. Visto che c'erano, gli
inglesi importarono anche il calcio (l'Athletic Bilbao
e il gigantesco stadio locale vi dicono niente?). L'acciaio
fu la prima di molte industrie pesanti che cambiarono per
sempre la fisionomia della città. Le industrie
attirarono lavoratori da tutta la Spagna e Bilbao fu
costretta a espandersi in tutte le direzioni;vennero
costruiti quartieri popolari e quartieri modernisti per
persone più facoltose. La città divenne una delle più ricche
del paese e nacquero qui alcune delle società multinazionali
spagnole più importanti (Iberdrola la società
dell'energia e BBVA il gruppo bancario, per citarne due). La
popolazione conobbe una crescita demografica straordinaria,
passando da 11.000 abitanti nel 1880 a 80.000 nel 1900. ù
I movimenti sociali
e l'opposizione a Francisco Franco
Anche i
movimenti sociali ebbero il loro ruolo in questo periodo,
portando alla luce per la prima volta il nazionalismo basco
di Sabino Arana e l'ascesa dei movimenti operai,
repubblicanesimo e liberalismo monarchico e centralista.
Nello stesso periodo uno dei figli più noti della città, il
poeta e filosofo Miguel de Unamuno, che nella sua
famiglia parlava basco, si augurava che la lingua basca
scomparisse del tutto a favore dello spagnolo castigliano
che avrebbe unificato il paese (i nazionalisti baschi non la
presero molto bene). Poi arrivò il dittatore Francisco
Franco, a cui la città oppose una fiera ribellione
e le conseguenti distruzioni aeree durante la guerra civile
spagnola. Fu un periodo durissimo per la popolazione,
costretta a nascondere la propria cultura, perseguitata in
caso di uso della lingua basca.
Lo sviluppo
industriale dopo la guerra civile
Dopo la
guerra civile, Bilbao tornò al suo processo di sviluppo
industriale ed economico, accompagnato da una crescita
demografica sostenuta. Gli anni '40 furono tempo di
ricostruzione, a partire dai e nel 1948 dall'aeroporto
decollava il primo volo commerciale. Nel decennio
successivo, l'industria pesante riemerse, divenendo un
settore strategico per l'intera Spagna, in conseguenza
dell'isolamento economico verificatosi nel periodo noto come
autarchia spagnola. Ciò attirò una massiccia immigrazione da
varie regioni del Paese, provocando il sorgere di
baraccopoli sulle pendici delle montagne, facendo saltare
qualunque pianificazione urbanistica. Le condizioni di
lavoro erano dure, i movimenti sindacali si risvegliarono
lentamente e lo sciopero al cantiere navale Euskalduna nel
1947 fu il primo nella Spagna del dopoguerra. In questo
clima di repressione, l'organizzazione terroristica e
nazionalistica ETA nacque il 31 luglio 1959 proprio a
Bilbao. Negli anni '60 si svilupparono nuovi quartieri, come
Ocharcoaga, e si aprì l'autostrada Bilbao - Behovia. Nel
giugno 1968 venne aperta l'università. Nel 1961 la città
raggiunse i 433 mila abitanti.
Capire la città: la
crisi economica e la rinascita
A partire
dalla metà degli anni '90, la città ha subito un processo di
deindustrializzazione a seguito della crisi del
settore metallurgico degli anni '80. Questa era una crisi
che sembrava infinita e che avrebbe potuto decretare la
definitiva decadenza della città e di tutta la regione con
essa. Ma tornando alla domanda inziiale, è accaduto qui
qualcosa di unico: un investimento milionario in
arte e architettura moderna che ha cambiato il destino
della città e ne ha risollevato le sorti.
Bilbao ha insegnato a tutto il mondo che si può.
La trasformazione da città industriale a città
simbolo di cultura, avanguardia e servizi è stata supportata
da investimenti in infrastrutture e interventi di
rigenerazione urbana di grande portata. Non è stato certo
facile in un periodo di grande crisi economica, di altissima
disoccupazione, soprattutto giovanile, decidere un
investimento tanto importante e tanto rischioso. Gli
interventi sono iniziati con l'inaugurazione della
metropolitana, del Palazzo Euskalduna degli
architetti Federico Soriano e Dolores Palacios, lo
Zubizuri l'esile ponte bianco di Calatrava,
poi il tram, la torre Iberdrola, le Torri
gemelle di Isozaki, lo stadio gigantesco opera
degli architetti César Azkarate e Mikel Sanz de Prit e
sopratutto il gigantesco museo di arte moderna il
Guggenheim. Lo sviluppo continua a essere pianificato,
il piano di sviluppo si chiama Zorrozaurre o
Garellano. Associazioni sostenute dall'amministrazione,
come Bilbao Metrópoli o Bilbao Ría 2000,
fondata il 19 novembre 1992, erano incaricate di organizzare
e supervisionare molti di questi progetti. Nel 1997, nei giorni precedenti all'apertura del
Museo Guggenheim
nella città basca c'erano molti scettici persino tra
gli artisti accorsi da ogni dove per vedere quel pezzo
di futuro, fatto di curve luccicanti di lamiere di
titanio e vetro, uscito da uno strano sogno. La
collocazione del museo? Un'allora triste periferia
industriale dove sorgeva un tempo un'industria di
lavorazione del legno. Perfino gli amici più vicini al creatore
di questa struttura marziana, l'architetto americano Frank O'Gehry, non riuscivano
a nascondere le loro perplessità. A tutto questo si aggiungevano
il rifiuto di una intera comunità che voleva aiuti alle aziende
in difficoltà invece di soldi investiti in un fantomatico museo
di arte moderna. In tutto, tra edificio
e opere d'arte i costi avrebbero superato 130 milioni di
dollari.
L'effetto Bilbao
Tutti
si sono dovuti ricredere, ed ora i sorrisi e i sospiri di sollievo
si sprecano e tutti gli abitanti di Bilbao vanno fieri di
questo pezzo di futuro diventato un brillante presente. Il museo è stato inaugurato il 18 Ottobre 1997,
dopo una serie interminabile di fuochi d'artificio, una cena
memorabile accompagnata da musica e balli baschi. Subito dopo
le persone hanno cominciato ad avvicinarsi curiose, come ci
si avvicinerebbe a una nave spaziale appena planata sulla spiaggia.
Sono cominciate le file, che non sono più finite. Una città
è rinata, come una bella addormentata, passatemi l'accostamento,
che dopo duecento anni trova il migliore stilista del mondo,
indossa gli abiti del nostro tempo e ritorna a vivere. Le tele
di Kandinsky,
Picasso, Braque, Warhol, solo per citarne alcuni, sono opere nell'opera.
L'arte e la cultura pagano, eccome se pagano. Pare che
il Guggenheim abbia avuto
una tale e immediata ricaduta economica sull'economia locale che i costi
sostenuti per il museo si siano ripagati nei primi due anni.
Un miracolo che ha dell'incredibile.
A
coronamento di tutto questo sono arrivati molti
riconoscimenti a livello mondiale. Il 19 maggio 2010 la
città di Bilbao è stata insignita del Lee Kuan Yew World
City Prize, assegnato dalla città-stato di Singapore, in
collaborazione con l' Accademia Nobel svedese. Considerato
il Premio Nobel per l'urbanistica. Il 7 gennaio 2013,
l'allora sindaco di Bilbao, Iñaki Azkuna, ha ricevuto
il premio Mayor of the World 2012 assegnato ogni due
anni dalla fondazione britannica The City Mayors Fondazione,
in riconoscimento della trasformazione urbana vissuta da
Bilbao dagli anni '90. L'8 novembre 2017, Bilbao è stata
eletta Best European City 2018 in The Urbanism Awards
2018, assegnato dall'organizzazione internazionale The
Academy of Urbanism.
Riconoscimenti a parte il Museo Guggenheim e le altre
imponenti opere architettoniche che hanno cambiato il
profilo della città, hanno generato un effetto benefico su
tutta l'economia locale, determinando la nascita di hotel di
lusso di stile moderno, il moltiplicarsi di gallerie d'arte
locali, di ristoranti e locali di design di ogni tipo.
Uno sguardo generale
sulla città
Bilbao,
uno dei capoluoghi dei Paesi Baschi, è una città
medio grande di 345 mila abitanti. L'area metropolitana,
nella quale in molti si sono trasferiti, con circa 1 milione
di abitanti, risulta il sesto conglomerato in Spagna. Bilbao
ospita ancora oggi il porto più grande del
Paese, che ora si trova più distante rispetto al passato, in
prossimità del mare, ed è ancora sede di un'industria cantieristica
e navale. Per molto tempo questa è stata ignorata
dal turismo, che preferiva il classico
e tipico fascino di molte altre città spagnole. Tuttavia la
rinascita culturale della città, l'ospitalità
dei suoi abitanti, lo spirito innovativo di molti suoi giovani
e il richiamo del mare ne hanno fatto a partire dalla fine
degli anni '90, un luogo molto interessante e attraente.
Una città orgogliosa della sua identità basca, quella di
Euskal Herria.
Città
più grande del Paìs Vasco, Bilbao,
non è però capoluogo (lo è Vitoria Gasteiz) é sede dell'Università
del Deusto (privata) ma l'Università dei paesi baschi
pubblica si trova a Leioa,
a circa 15 km, mentre gli studenti albergano quasi tutti a
Gexto, vera sede della vita universitaria locale, perché dispone
oltre che di appartamenti, anche di locali alla moda dove gli studenti
possono incontrarsi e divertirsi.
Bilbao
è molto ben curata, è
circondata da montagne, vicina al mare e bagnata dal fiume
Nervion. Il
clima è mite e piovoso. Raramente scende sotto i 9º in inverno o supera i 27º in estate.
Un po' di storia
antica
Immaginate Bilbao
ai tempi in cui era solo un piccolo villaggio
senza pretese, abitato da contadini e pescatori. Ben presto
Diego López de Haro (soprannominato l'intruso), signore
di Biscaglia, conferì al paese il titolo di 'villa',
al fine di proteggere il porto e i suoi affari commerciali dalla
rivalità di altri signorotti locali. Nel 1315, Bilbao
ottenne un altro importante privilegio, quello conferito dal
re Alfonso XI in relazione al
Cammino di Santiago.
Da allora la città divenne un importante tappa del pellegrinaggio
verso
Santiago di Compostela,
la sua economia incominciò a decollare e il suo porto vide aumentare
lo scambio commerciale con il nord Europa ed il Mediterraneo.
Nel
corso dei secoli lo sviluppo economico di Bilbao fu favorito
dalla sua posizione geografica. A un certo punto l'industrializzazione
fu tale da mettere in ombra le pur numerose ricchezze storiche
e culturali.
Agli inizi del XX secolo Bilbao era considera una
delle città più industriali e meno turistiche della Spagna,
ciò nonostante la località ha sempre conservato un fascino particolare.
Possiamo trovare tracce della sua storia in vari edifici come
il Teatro Arriaga, l'Ospedale Civile de Basurto,
l'Alhóndiga o le ville e i palazzi di Neguri.
Nel Parque de Doña Casilda, con un po' di immaginazione,
potremmo ancora essere in grado di vedere le bambinaie portare
a spasso i figli dei ricchi signori della città nel primo Novecento.
Questi erano i tempi delle numerose società culturali,
La Bilbaína o la prestigiosa Universidad
y Escuela Comercial de Deusto. Bilbao è sempre stata una
città aperta, colta ed elegante, capace di sfornare artisti
del calibro di Juan Crisostomo Arriaga, musicista, autori
come Unamuno o pittori come Zuloaga.
Bilbao è oggi
suddivisa in otto distretti, la numerazione non è
riferita alla centralità o meno del quartiere.
Distretto 1 - Deusto
Il primo
distretto è chiamato
Deusto, vi troviamo il recentissimo Puente de Euskaduna
e il più antico Puente de Deusto, da quest'ultimo la
direzione che consigliamo di seguire è quella della Ribera de Deusto,
il lungofiume, che conduce alla Universidad
de Deusto. Fondata nel XIX secolo
e gestita dai gesuiti, questa università è stata luogo di studi
di molti personaggi importanti della regione; nel complesso
questo è un quartiere studentesco,
pieno di bar, caffetterie e ristoranti.
Distretto 2 -
Uribarri
Per
raggiungere il secondo distretto, chiamato Uribarri,
è possibile servirsi del Zubiruri (ponte pedonale di
Santiago Calatrava) o del Puente del Ayuntamiento.
Qui, si ammira in particolare il Municipio di Bilbao
(Ayuntamiento de Bilbao), con la grande
scala esterna, che rivela il disegno neo-classico e l'architettura
del XIX secolo. Da questo stesso punto, è possibile servirsi
della funicolare de Artcanda per ammirare il panorama
dalla collina omonima. Dall'alto si vede bene lo
skyline cittadino ed è possibile salire ancora rispetto al
belvedere per fare belle passeggiate nel verde. Non distante, troviamo la via
Buenos Aires che si dirige verso Piazza Espana, con
al centro la statua del fondatore della città.
Distretto 3 - Otxarkoaga-Txurdinaga
Il terzo distretto
di Bilbao, Otxarkoaga-Txurdinaga, è conosciuto per i
vigneti del Txakoli (si pronuncia Ciacolì), che
producono l'omonimo vino molto apprezzato, bianco e secco,
ideale come accompagnamento per i pinxios (gli assaggi
spagnoli, spesso fatti da una fettina di pane con sopra il
condimento, solitamente pollo, pesce o crocchette, simili a tapas).
Dsitretto 4
Il quarto distretto, prende invece
il nome dalla bella Basilica de Nuestra Señora de Begoña,
in chiaro stile gotico e Barocco, originaria del XVI secolo.
Distretto 5 -
Ibaiondo
Nel
Distretto 5, noto con il nome di Ibaiondo, si distingue
il quartiere di Casco Viejo, il cuore storico di Bilbao.
Qui si può apprezzare la vivacità della cultura della
regione, un concentrato di gastronomia basca (rinomatissima),
musicisti da strada, baretti e piccoli ristoranti e tanti
negozi. Ma prima di immergersi nei piaceri del quartiere consigliamo una visita all'Edificio de la Bolsa
(la Borsa Valori) oppure alla Sociedad Bilbaína, una
delle più antiche ed eleganti società culturali di tutta la
Spagna. E non finisce qui, se preferite è anche possibile tentare
la fortuna al Casinò Nervión, o in un
contesto
più culturale, attraversare il Puente del Arenal e visitare
il Teatro Arriaga e la chiesa di San Nicolás de Bari,
senza aver tralasciato di visitare o di scorgere, dal Puente
de la Merced, la Iglesia de San Antón.
Nel frattempo,
noi al casinò abbiamo preferito il Mercado de la Ribera,
per la grande varietà di pesce e prodotti locali. Al
piano terra si degusta, al piano superiore si fanno
acquisti. La vetrata del mercato riproduce, in vetro
colorato, lo stemma della città che rappresenta una chiesa,
il primo ponte di accesso alla città e due lupi. La chiesa
dello stemma la potete ammirare sul retro del mercato,
attraverso le vetrate, e così pure il ponte (abbattuto e
oggi sostituito da uno meno bello in pietra).
Le
caffetterie di Casco Viejo hanno assistito con orgoglio
alle animate discussioni e scambi d'opinione di intellettuali
e studiosi di un tempo, oggi mantengono ancora con perseveranza
la tipica atmosfera. Il Casco Viejo ospita anche l'edificio più
antico regione, la Cattedrale di Santiago di Bilbao (in
basco, Donejakue Katedrala), le cui origini probabilmente
sono antecedenti alla fondazione della stessa città. La chiesa
è stata consacrata in onore all'Apostolo San Giacomo
per essere arsi lungo il ramo settentrionale del Cammino
di Santiago de Compostela.
Distretto 6 - Abando
Abando
è il nome del sesto distretto di Bilbao e si caratterizza
per la Plaza del Sagrado Corazón e per la Gran Vía
de Don Diego López de Haro. Quest'ultima offre affascinanti facciate di palazzi signorili,
come quelle dell'Edificio Sota e dell'Edificio de
la Diputación. Si ammirino anche edifici come il
Palacio del Gobierno Civil, l'Hotel Carlton, il
Palacio de Justicia, la Iglesia de San Vicente Mártir
(in un bello stile basco-gotico del XII secolo) ed anche la
Plaza de Albia e il Mercado del Ensanche.
Non
si tralascino i giardini di Parque de Doña Casilda Iturrizar
e il suo Museo de Bellas Artes (Museo
delle Belle Arti di Bilbao). Nelle vicinanze troviamo
due delle vie più note della vita notturna di Bilbao,
la Ledesma e Licenciado Poza; queste non sono
tanto lontano dall'Estadio de Fútbol de San Mamés, sede
della squadra di calcio dell'Athletic de Bilbao.
Il distretto
di Abando rimane uno dei maggiori punti turistici
della città, in particolare se si pensa che ospita alcune delle
maggiori attrazioni: la parte settentrionale del quartiere è
stata ristrutturata per creare una nuova zona conosciuta con
il nome di Abandoibarra, una vasta area ex industriale
sulla riva dell'estuario di Bilbao. Fiore all'occhiello di questo
rinnovamento è il
Museo Guggenheim di
Bilbao, ma anche diverse aree ricreative
e edifici come il Palazzo Euskalduna, le torri di
Isozaki Atea, la Estación de Abando (anche conosciuta
come Estación del Norte), la Santa Casa de Misericordia
ed il Alhóndiga.
Distretti 7 e 8
Gli
ultimi due distretti di Bilbao sono spostati ad occidente del
centro storico. Il Distretto 7, chiamato Rekalde, è caratterizzato
dalla popolare collina Pagasarri, storico testimone dai
suoi 671 metri del grande sviluppo di Bilbao. Nella sua cima
trova anche un piccolo rifugio apprezzabile per la vista straordinaria
del lato sud del "el botxo" (la buca), nome confidenziale
con cui è chiamata la città dai suoi abitanti. L'ottavo distretto
di Bilbao è il Basurto-Zorroza e ospita l'omonimo
Hospital de Basurto (un complesso ospedaliero costruito
nel 1908 in stile Liberty), lo Stadio San Mamés e il
Museo Marittimo di Bilbao.
Dintorni di
Bilbao
A pochi chilometri
dal centro urbano troviamo le spiagge di Bilbao,
con mare pulito e grandi spazi: tra le tante
Playa de Bakio, Playa de La Arena Muskiz, Plfenis
de Gorliz y Plentzia, Playa de Azkorri. Poco distanti,
lungo la costa atlantica, sono situate altre belle e celebri località:
Santander
e
San Sebastian,
rispettivamente ad ovest e ad est di Bilbao,
e le famose Grotte di Altamira, con i preziosi disegni preistorici. Alle spalle di Bilbao, verso l'entroterra,
il richiamo di
Burgos
(con la stupenda ed enorme cattedrale) e
Pamplona
non sfugge al viaggiatore informato.
Per una pausa culinaria, ad aspettarci un menù fatto
di 'porrusalda' (piatto a base di porri e patate), un
'pisto a la bilbaina', un misto di zucchine, peperoni
verdi e pomodori, e un ottimo 'txangurro', un grandissimo
granchio nel cui carapace viene inserita una salsa deliziosa
a base di granchio appunto. Per accompagnamento, un
bicchiere di vino locale bianco. Leggi
Dove
e cosa mangiare a Bilbao.
Paìs Vasco,vé a verlo! Buona Bilbao!
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