BURGOS

VISITARE BURGOS - INFORMAZIONI  E GUIDA. La straordinaria cattedrale gotica che  incombe su questa città e sull'orizzonte è uno dei gioielli dell'architettura religiosa spagnola. In superficie, questa città Patrimonio Unesco sembra incarnare tutti gli stereotipi di una città spagnola del centro-nord, con una cupa architettura in pietra grigia, la cucina fortificante dell'alta meseta (altopiano) e un clima fatto di estremi. Ma questa è una città che premia un'esplorazione più profonda: sotto la superficie si trovano buoni ristoranti e, quando il sole splende, le belle strade che si estendono ben oltre la cattedrale simbolo. C'è anche un pizzico di leggenda: sotto le maestose guglie della cattedrale si trova la tomba del figlio prediletto di Burgos, El Cid.

 

Esistono città che, al di là della loro attuale importanza e grandezza, conservano un aurea storica speciale e generano sensazioni particolari. Burgos è una di queste, un luogo ricco di storia, con un'immensa cattedrale dichiarata Patrimonio dell’Umanità e un centro cittadino piacevole con vicoli che si aprono su belle piazze. Un suggestivo itinerario a piedi segue il corso del fiume Arlanzon. Un luogo per passeggiare nella tranquillità che si trasforma in un luogo d'incontro molto movimentato per gli abitanti di Burgos quando vi si tengono sagre e feste. 

Lungo la passeggiata si incontrano diversi elementi d'interesse: la scultura della caldarrostaia, l'edificio della Diputación, il Teatro Principal e si può osservare la parte posteriore del Municipio.

Certo Burgos potrebbe perdere, quello che in gergo sportivo si chiama scontro diretto, con alcuni capoluoghi della Castiglia y Leon. Burgos non ha l'università antica di Salamanca, il misticismo di Avila, la monumentalità di Segovia, l'importanza politica di Valladolid, la titolarità di un ex regno come Leon. Tuttavia è un punto di riferimento per chi vuole capire la storia e la cultura della Spagna più autentica.

La Castiglia y Leon è la regione più grande d'Europa, punto di partenza della riscossa e dell'unificazione della Spagna e depositaria della lingua nazionale, lo spagnolo o appunto Castigliano, anche se i primi scritti in castigliano furono rinvenuti nella vicina La Rioja.

Storia

Porta Monumentale a BurgosLa città deve le proprie origini a un castello costruito nel 884, sulle rovine di un antico castro, dal conte Diego Rodiguez Porcelos, durante il regno di Alfonso III delle Asturie. Ai piedi del possente bastione difensivo, Burgos si sviluppò cosi rapidamente da divenire in breve tempo capoluogo di contea con Fernan Gonzalez e, nel 1037, sotto Fernando I, capitale dei regni uniti di Castilla y Leon. Il titolo di capitale venne ceduto a Valladolid soltanto nel 1492, dopo avere strappato ai mori il regno di Granada. La storia della città è pertanto relativamente recente, mentre la sua provincia può vantare un passato  che risale addirittura alle origini dell'uomo, come testimoniano le numerosissime tracce di insediamenti dei dintorni. A pochi chilometri da Burgos si trova tra l'altro il sito preistorico di Atapuerca, dichiarato Patrimonio dell'Umanità.

La città del Cid

Panorama di BurgosLe vicende storiche di Burgos sono legate alla mitica e leggendaria figura di Rodrigo Diaz de Vivar, El Cid Campeador ("Cid" dall'arabo Sidi, signore e grande guerriero). Nato verso il 1040 da nobile famiglia a Vivar, a una decina di chilometri da Burgos, il futuro Cid fu al servizio di Fernando I, ma venne esiliato dalla Castiglia per essersi intromesso nelle lotte tra i due figli del re. Dopo avere disinvoltamente messo la sua spada anche a disposizione dei mori (caso non eccezionale nella Spagna di quel periodo), Rodrigo Diaz divenne l'anima della Reconquista con mitiche battaglie e vittorie, culminate nella presa di Valencia nel 1094. Se i fatti d'arme non bastano a rendere El Cid immortale, fu un anonimo poeta duecentesco a raccontare le sue vicende nel poema Cantar de Mio Cid, nel quale per la prima volta si narrò in lingua Spagnola o Castigliana.

Esaltata dalle vicende del Cid, Burgos, forte del suo ruolo di capitale e arricchita dai traffici e dal commercio dei capi di lana,  godette di un grande benessere economico per alcuni secoli. Tanta ricchezza era in gran parte dovuta alla sua posizione geografica, all'incrocio del Cammino di Santiago con la strada che, sull'asse Nord Sud, collegava il centro della Spagna al mare Cantabrico e quindi, in nave, all'Europa del Nord.

Con la scoperta dell'America cominciò la decadenza di Burgos (e delle altre città della Castilla y Leon, un tempo la vecchia Castiglia). Gli abitanti, carichi di gloriosi ricordi, preferirono la tenace e silenziosa vita del contadino, invece di tentare l'avventura come tanti Conquistadores di altre regioni spagnole.

Cosa vedere a Burgos

Burgos è una bella città ricca di monumenti gotici e isabellini (del periodo di Isabella di Castiglia), su cui spicca la magnifica Cattedrale, una delle più belle manifestazioni dell'architettura gotica in terra spagnola (1221). La cattedrale è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall'Unesco.  All'interno troviamo diversi capolavori da non perdere. Meravigliosa la cupola stellata che sovrasta le tombe del Cid e di Doña Jimena, il coro, il sepolcro e la scala dorata dell'architetto locale Diego de Siloé, una delle figure più rappresentative del Rinascimento spagnolo. La visita dettagliata della chiesa richiede circa 2 ore: splendida la cupola che copre l'incrocio del transetto a 50 m di altezza e la gotica Capilla del Condestable

La città di Burgos viene ricordata anche per la bella porta della città detta Arco di Santa Maria. È della metà del 1500 ed è stata costruita in onore dell'imperatore Carlo V (per gli spagnoli il re Carlo I). Bello l'aspetto architettonico al centro nel quale vi sono statue di guerrieri tra i quali spiccano quelle del Cid e dello stesso Carlo V.

Da vedere la casa del Cordon (il palazzo dei Condestables de Castilla) dove i Re Cattolici ricevettero Cristoforo Colombo al rientro dal suo secondo viaggio in America, la Casa Miranda e la Casa Angulo, che ospitano rispettivamente il Museo di Burgos (archeologico) e il Museo di Belle Arti. 

Cucina locale

Niente follie nemmeno a tavola, il Castellano privilegia i sapori forti,  decisi e genuini, in grado durante i rigidi mesi invernali, di fornire benefiche calorie. Gli ingredienti principali sono i legumi, i salumi stagionati e  la cacciagione. Piatti tipici l'agnello da latte cotto nel forno a legna, le trote marinate, lo stufato di baccalà, la olla potrida (una robusta minestra invernale con verdure e quanto di può ricavare dal maiale) e la morcilla (sanguinaccio). Tra i dolci consigliamo yemas (a base di tuorlo d'uovo e zucchero), formaggio fresco con noci e miele, mandorle caramellate (croccante). Famosi sono i vini DOC di Ribera del Duero.

Eventi

Nell'ultima settimana di giugno e durante la prima di luglio si celebra nella città castigliana di Burgos la festa di San Pietro e San Paolo apostoli. Durante dieci giorni Burgos si trasforma in una delle mete più ambite di turisti e locali. I festeggiamenti iniziano con lo sparo di un razzo dal balcone del Comune mentre vengono issate le bandiere della Spagna, della Castiglia e León e di Burgos ai suoni dell'inno della città. Subito dopo il sindaco incorona le regine delle Feste e iniziano i balli con i "Danzanti" e i "Gigantoni" (pupazzi di cartapesta che percorrono le strade della città durante le feste). Il sabato a mezzogiorno, ai piedi della Cattedrale, si celebra l'offerta dei fiori a Santa Maria la Mayor e tutta la città si raduna nella Piazza del Re San Fernando per rendere omaggio alla Madonna. Domenica alle 10.30 inizia la famosa Sfilata delle Feste: più di una cinquantina di gruppi regionali, orchestre, e "peñas" (gruppi folcloristici in divisa: pantaloncini bianchi, camice, fascia e cappello di colori differenti a seconda della peña) percorrono le vie della città con carri allegorici che rappresentano scene di vita quotidiana con sculture e monumenti fatti in cartapesta. Sono la vera anima delle feste e ogni giorno li si può vedere sfilare dopo la corrida. Il 29 giugno é proprio il giorno di San Pedro e San Pablo. Alle 10.00 si tiene una messa solenne nella Cattedrale con la partecipazione delle autorità, le regine delle feste e i presidenti delle peñas e delle case regionali. Tutte le sere ci sono fuochi d'artificio vicino al fiume, concerti gratuiti per i giovani, gare di calcio, tennis, ciclismo, nuoto, frontón, tiro, palla a volo, aeromodellismo, ippica etc. Per i bambini, nelle piazze delle città, ci sono teatrini e marionette.

Nei primi di luglio si celebra il Giorno delle Peñas, festa dichiarata d'interesse turistico. Nel bellissimo parco di Fuentes Blancas i burgaleses si radunano fin dalle prime ore del mattino per partecipare alla Messa di Campagna e alla gara gastronomica del Buon Yantar (il buon mangiare). Le peñas e i gruppi gastronomici hanno dei bar all'aperto dove si può bere sangria e mangiare tapas a prezzi incredibili.

 

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