VISITARE
PAMPLONA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Ernest Hemingway la rese
famosa negli anni ’20 dello scorso secolo. Raccontò al mondo
intero di questa città dalle tradizioni e del folclore selvaggio
seppur spettacolare, insieme ai momenti di vita quotidiana
caratteristici di questa parte di Spagna, in Navarra a ridosso dei Pirenei e
sulla via di Santiago.
La
descrizione che
Ernest
Hemingway fece della corsa dei
tori nel suo
romanzo del 1926 (Fiesta, il Sole sorge ancora) ha reso
Pamplona, la città
spagnola con il più alto tenore di vita del Paese,
famosa in tutto il mondo. Il
fascino del libro rimane immutato nel tempo, ma pensate a cosa
doveva essere leggere degli 'encierros'
della Fiesta de San
Fermín
negli anni '20, in un
epoca dove la globalizzazione non era ancora di casa.
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Una
tradizione selvaggia e spettacolare come poche entrava a far
parte dell'immaginario collettivo dei lettori americani; una
terra, la Navarra spagnola, situata a quasi 400 km dalla
capitale
Madrid e
a poco meno di metà strada da
Saragozza,
sarebbe diventata da lì a poco centro concentrico di numerosi
visitatori provenienti da tutta Europa e non solo. Pamplona,
Iruña in basco, che
della Navarra fu la capitale dal X al XI secolo, si trova a
ridosso dei Pirenei, lungo il tragitto del "Camino" verso
Santiago de Compostela.
Dalle sue spesse mura che ne avevano fatto una
città-fortezza quand'era capitale del regno di Navarra la città
si è divincolata, per espandersi, solo un secolo fa, in
sintonia con le sue nuove ambizioni industriali che hanno
coinvolto tutto il nord della Spagna, che ancora oggi è il cuore
industriale del paese.
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La città è benestante e colta, e si
vede. Grandi viali e giardini curatissimi, costeggiano le mura,
e raffinate terrazze si affacciano sul fiume Arga aspettando
perennemente l'estate, o almeno, una giornata di sole. Il cuore
della città e la Plaza del Castillo, piena di caffè
all'aperto. |
Come il Cafè Iruna, aperto nel 1888, soffitto
a cassettoni, giochi di specchi e sottili colonne, dove
Hemingway affondava i suoi gomiti, cercando ispirazioni,
carpendo usi, costumi e aneddoti del luogo.
Un altro romanziere, locale e meno
famose dello scrittore americano, Pio Baroja, ha detto
una volta a proposito di questa piazza, che i diversi livelli di
aristocrazia erano evidenti come se fossero piani distinti di un
edificio. Tutto il microcosmo di Pamplona era e forse è
rappresentato qui.
A
quasi un secolo di distanza dai racconti di Hemingway, i
tentativi di mettere fuori legge la Fiesta di fama mondiale di
San Firmino sono finora falliti; business e tradizione vincono
contro diritti degli animali e pericolosità. La festa della corsa dei tori (in spagnolo Los Sanfermines) è un grande tumulto
cittadino per Pamplona, incredibilmente affollata, carica
di tensione e mozzafiato (lo si dice di solito di un panorama,
ma credeteci la sensazione è la stessa!). Dal 6 luglio fino al
14 luglio, fuochi d'artificio e concerti folk si aggiungono alla
colorata tradizione principale, accompagnati da così tanto vino
da rimanere ancora più increduli. In cosa consiste esattamente
la festa molti di voi di sicuro lo sanno, ma i meno informati
sappiano che avranno modo di vedere persone correre inseguiti da
un gruppo di tori imbestialiti, in uno stretto tracciato
obbligatorio; in pratica è il pubblico a scendere in strada, in
una sorta di prova di coraggio.
La popolazione di
Pamplona passa durante questa pazza settimana da 190.000
abitanti a più di 1.500.000 di persone (quindi se volete andare
e non dormire per strada è consigliabile prenotare con
larghissimo anticipo).
Di
questa Fiesta le origini e il senso si perdono in un labirinto millenario.
Firmino fu ordinato sacerdote a
Tolosa (Toulouse),
tornò a Pamplona come vescovo e finì decapitato ad Amiens
nel 303. Qualcos'altro che si sa, poi, è che divenne patrono
delle confraternite dei barcaioli, dei vinai e dei fornai. Qualcuno starà già
chiedendosi che centrino i tori. Rispondono in parte a questo, i martirologi,
secondo i quali Firmino fu martirizzato per essersi opposto al sacrificio dei
tori agli idoli del paganesimo e dunque divenne anche patrono dei ruminanti.
Quindi, se Firmino si batté per la liberazione dei tori dalla mattanza pagana, è
naturale che, simbolicamente, nella festa a lui dedicata i tori vengano
sguinzagliati per le vie della città, liberi anche di prendere a cornate i
molestatori ebbri che chiassosamente intralciano il percorso. Ma poiché si
aggiunge che, vista la diffusione delle corride, dopo la sua morte, Firmino
divenne anche patrono dei toreri, si può affermare che i tori non ci abbiano per
niente guadagnato.
Inutile
dire che Pamplona ha molto più da offrire che un grande evento
annuale. Per esempio, ad anticipare il divertimento della
settimana pazza, il 5 luglio si svolge la la "corsa dei
nudi" organizzata dal PETA (che sta People for the
Ethical Treatment of Animals) per protestare contro la
Fiesta di San Firmino e contro le corride in generale.
Si tratta di una
parodia della "Fiesta", dove migliaia
di animalisti armati di corna di plastica, bandana rossa
e….nient'altro, a ritmo di tamburi, cantando e danzando, dicono
no alla Corrida e alla Corsa dei Tori. La Corsa dei
Nudi non è sinonimo di esibizionismo ma è un modo per
mostrare al mondo intero che sempre più persone sono contrarie
allo sfruttamento degli animali e che molti sono disposti a
svestirsi pur di attirare l'attenzione sulla sofferenza, lo
strazio, la tortura e il massacro di esseri viventi.
Nessuno vi partecipa
completamente nudo quindi non fatevi strane idee (è vietato
dalla legge!).
Tralasciando per un momento le grandi manifestazioni culturali,
ricordiamo che Pamplona è una delle città storicamente più
importanti ed interessanti della regione dei Pirenei.
Dal punto di vista strategico era fondamentale, con i suoi
passi, il Passo di
Roncisvallee il
Passo Velate,
che sin dall'antichità consentivano il passaggio da e verso il
resto dell'Europa dalla penisola iberica.
Il
centro storico di Pamplona si trova sulla riva destra
dell'Arga, un affluente del fiume Ebro. La città
si è sviluppata su entrambi i lati del fiume. A coloro che
pensano di andarci in soggiorno consigliamo di prenotare
gli hotel e gli
ostelli tempo prima, vanno a ruba! In alternativa, è
possibile spostare l'attenzione alloggio verso la vicina
San
Sebastián. La maggior parte degli edifici storici di
Pamplona sono situati a nord di Plaza Castillo. Vicino alle
vecchie mura della città, in Plaza Santa Maria La Real,
si trova la Cattedrale.
Fondata
sul sito di una ex basilica romanica, la cattedrale cittadina si
caratterizza per una splendida facciata, di uno stile tra il
Barocco e il neoclassico, opera di Ventura Rodríguez,
architetto di Carlo III. L'interno è gotico e a volte. Al centro
si trova la quattrocentesca tomba di alabastro di Carlo III
di Navarra e di sua moglie, la regina Eleonora, opera
dello scultore fiammingo Janin de Lomme.
Il Museo de Navarra
situato in un ospedale del XVI secolo in Calla Jaranta contiene
interessanti reperti archeologici navarresi, affreschi prelevati
da chiese romaniche della provincia e il ritratto del
Marchese di San Adrian eseguito da Goya. Un altro
dipinto di Goya si trova all'angolo sud-ovest della Plaza del
Castillo, nella Diputation Floral, sede del governo
navarrese, nella sala del trono.
All'estremità sud di Plaza del
Castillo inizia il Paseo de Sarasate, dal nome del grande
violinista e compositore al quale la città ha dato i natali.
Questo grande viale alberato è la passeggiata principale, il
"lungomare" di Pamplona. Costeggia il monumento ai Fueros
(norme di diritto locale di origine visigota) e l'Iglesia de
San Nicolas del XIII secolo, quindi gira intorno al terreno
erboso della Ciutadela, una fortezza costruita da
Filippo II che ora ospita concerti all'aperto nella bella
stagione. Il paseo termina nel Parque de la Taconera, un
magnifico parco con cervi addomesticati, fontane e monumenti di
eroi navarresi.
La
Taconera, un ampio corridoio verde di giardini, è il
centro della vita giovanile. Presso la fontana centrale del
parco, ad ovest del vecchio quartiere, è possibile vedere una
moltitudine di studenti dell'Università di Navarra,
mentre tra la Calle Curia e la Calle Dormitalerìa
si staglia il sito monumentale più importante di Pamplona, la
Catedral, la cattedrale, di cui abbiamo parlato sopra. A
sud-est della Plaza del Castillo, in Calle de Amaya si trova la
Plaza de Toros, davanti al quale si trova il monumento
dedicato a Hemingway, il quale visitò Pamplona per la Festa di
San Firmino 9 volte nel corso della sua vita.
Pamplona è una città da vivere e
merita molto più di una visita fugace. Oltretutto, ricordiamo
anche che Pamplona è la città principale lungo il cammino per
Santiago di Compostela. La città si può raggiungere con
facilità, per i dettagli vi invitiamo alla consultazione delle
nostre apposite pagine.
Per ulteriori informazioni vedere :
Pamplona Spagna
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