Terme in Svizzera
  
La Svizzera è
una nazione estremamente ricca di acque termali
con una tradizione ultracentenaria sia nel campo dei trattamenti medici sia
nel campo del benessere in luoghi spesso di indiscussa bellezza. Un itinerario alla scoperta di famose località
termali svizzere e di centri meno noti ci conduce tra storici cantoni
svizzeri, dall'estremo est nei cantoni
Grigioni e San Gallo,
a nord nel cantone Argovia,
a sud nel cantone Vallese.
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La piccola
località di Andeer,
nel Canton Grigioni a un quarto d'ora di strada da Splügen si trova nella
regione della Viamala.
Un tempo questa strada dalla bellezza selvaggia checostituiva l'accesso privilegiato per i passi alpino dello Spluga e del San
Bernardino era temuta dai viaggiatori, e da qui
deriva infatti il suo nome, che tradotto dal romancio significa “pessima
strada?.
La stessa acqua
che ha creato nel corso di milioni di anni le pareti rocciose della Viamala
la si ritrova al bagno termale di
Acquandeer,
in cui l'acqua si mantiene alla
temperatura costante di 34 gradi.
Ad Andeer ci si puó rilassare
nella piscina coperta oppure nella piscina scoperta situata proprio di
fronte al meraviglioso paesaggio della Valle dello Schams.
L'acqua di Andeer giunge qui direttamente dalle montagne e ad
Andeer sono presenti circa una dozzina di
sorgenti.
L'acqua di Andeer é nota per le sue
proprietà terapeutiche che vengono sfruttate
dall'uomo da oltre 700 anni e che
sono particolarmene indicate per la cura di
reumatismi, insufficienze cardiache, circolatorie o in caso di di
indebolimento della muscolatura.
I bagni termali, oltre alle due piscine coperte e scoperte includono anche
una zona per la sauna e un reparto per le diverse terapie.
Sempre nel Canton Grigioni, ma nella splendida
valle dell'Engadina si trova Scuol, amena località situata a
1250 metri di altitudine circondata dalle cime del Silvretta. Il nome
Scuol deriva probabilmente dal latino “scopulus?, che significa rupe. Scuol
vi accoglierà con il suo caratteristico centro storico, con le sue
vie a ciottoli fiancheggiate da vecchie case secolari decorate con graffiti.
Accaldatati dopo una passeggiata estiva in montagna? Non c'è nulla di meglio
che dissetarsi da una delle fontane da dove sgorga l'acqua minerale
che proviene direttamente dalle sorgenti della regione. Scuol è dominata
dall'imponente castello di Tarasp dell'XI secolo e situato sopra
rocce alte 100 metri da cui domina la Bassa Engadina. Il castello é
appartenuto all'Austria fino al 1803, quando Napoleone assegnó Tarasp
alla Svizzera. Dopo un lungo periodo di decadenza, nel 1900 Karl August
Lingner, un imprenditore e filantropo tedesco, acquistó il castello che
venne sottoposto a importanti interventi di restauro che riuscirono a
conservare l'intera struttura muraria. Il castello é aperto al pubblico e
vi si tengono concerti d'organo, visite guidate e le cosiddette “ferie
attive? che si svolgono durante gli interventi di riassetto che vengono
svolti annualmente.
Scuol e la sua regione sono una meta turistica
perfetta in ogni stagione dell'anno. In estate si possono fare piacevoli
passeggiate nel Parco Nazionale Svizzero dove vi attendono 80
chilometri di sentieri escursionistici oppure gironzolare tra gli
incantevoli e autentici villaggi engadinesi. Durante l'inverno gli
impianti di risalita conducono al comprensorio del Motta Naluns.
Assolutamente da non perdere é la discesa di dodici chilometri che
conduce fino a Scuol.
I benefici delle terme si possono invece godere
durante tutto l'arco dell'anno e le loro qualità terapeutiche erano
apprezzate fin dall'antichità anche se la fama europea delle terme si deve
al famoso medico Paracelso, un medico svizzero vissuto a cavallo tra
il XV e il XVI secolo .
Il Bogn Engiadina Scuol ospita le prime
terme romano-irlandesi della Svizzera, in cui vengono combinate due
tradizioni termali. Le terme romane includono bagni di vapore a
differenti temperature, mentre le terme irlandesi sfruttano i
benefici dell'aria secca e calda. La cultura termale del XIX secolo ha
unito i due differenti stili, al quale viene aggiunto un trattamento con il
massaggio spazzola e sapone al fine di riattivare la circolazione dopo che
la pella é stata depurata. Un'esperienza emozionante e incantevole é quella
di rilassarsi nella piscina panoramica esterna, dalla quale si gode di
una splendida vista sulle montagne circostanti, visione particolarmene
idilliaca durante l'inverno, quando la neve ricopre montagne ed alberi.
Oltre alle terme romane-irlandesi il centro
include bagno turco, sauna, sauna finlandese, biosauna e idromassaggio.
Nella parte occidentale del Canton Grigioni a 1266
metri di altitudine si trova il villaggio di Vals. La valle di Vals
ha origini molto antiche e reperti ritrovati nell'area testimoniano la
presenza dell'uomo fin dall'Età del Bronzo e del Ferro. Attorno alla piazza
del centro di Vals si possono ancora oggi ammirare le antiche case Walser
dai caratteristici tetti in lastre di quarzite.
Non si è potuto stabilire con precisione l'età
della sorgente termale, ma il ritrovamento sulla superficie delle terme di
alcuni cocci di ceramiche della cultura Crestaula che si sviluppó tra
il 1500 e il 1300 a.C. fanno ritenere che la sorgente fosse già
conosciuta anche allora. Le prime testimonianze di un bagno termale
risalgono al 1732 anche se fu solamente nel 1893 che vennero creati il
Kurhaus e uno stabilimento balneare. La località di Vals ha tuttavia
acquisito rinomanza internazionale con la costruzione delle terme
progettate nel 1996 dall'architetto Peter Zumthor, autore di un'opera unica
nel suo genere. Le terme di Vals sono infatti rivestite interamente
di quarzite e per la copertura delle pareti sono state lavorate in totale
1300 tonnellate di lastre di quarzite locale. Questo crea un ambiente
assolutamente unico, quasi mistico, in cui si raccolgono le acque termali
che sgorgano alla temperatura di 30º C. Questo progetto ha valso
all'architetto Zumthor il piú importante premio mondiale per l'architettura.
Qui si trova un paradiso con piscine riscaldate all'aperto e al coperto
insieme ad angoli ricchi di atmosfera come ad esempio il Feuerbad, il
Blütenbad o il Grottenbad.
Se alle terme di Vals si possono trascorrere ore
rilassanti all'insegna del benessere psicofisico, anche i dintorni di
Vals hanno molto da offrire e si possono definire un vero e proprio paradiso
per gli escursionisti. Splendido il tracciato di 8 km che conduce al
laghetto Zervreilasee, dal quale partono numerosi altri sentieri
escursionistici. Vals rappresenta una tappa centrale dell'itinerario “Grand
Chemin des Walser? che da Zermatt attraversa le Alpi per raggiungere
la Valle del Kleinwalser, nella regione austriaca del Vorarlberg. Da
Vals partono inoltre numerosi sentieri che conducono alle vicine valli di
Lumnezia, Safien, di Rheinwald e della Val di Blenio.
Vals offre inoltre la possibilità di vivere
esperienze interessanti un po' al di fuori del comune, come ad esempio la
visita della Centrale idroelettrica di Zervreila nel corso della quale
si visita anche l'interno della diga di sbarramento e dove personale esperto
spiega il funzionamento della centrale oppure si possono visitare le
sorgenti minerali di Vals e conoscere un po' piú nel dettaglio il
percorso che conduce l'acqua minerale naturale prima di sgorgare dalla
sorgente di San Paolo, un percorso che dura ben tre anni.
L'itinerario alla scoperta delle terme svizzere
prosegue a nord di Coira, nella valle sangallese del Reno dove si trova
Bad Ragaz. Le acque termali di Bad Ragaz che sgorgano nella gola del
Tamina, erano frequentate già alla metà del XIII secolo quando la località
era meta di pellegrini che si recavano al convento di Pfäfers per
chiedere di guarire grazie agli effetti benefici delle acque termali della
Valle della Tamina.
A distanza di
pochi metri dai vecchi bagni di Pfäfers, che sono stati completamente
restaurati tra il 1983 e il 1995 e che sono l'unico esempio di
bagni in stile Barocco ancora rimasti
in Svizzera, si accede all'ingresso della Gola della Tamina, una gola
stretta dove la luce filtra molto poco e nella cui grotta i primi pazienti
all'inizio del XVI secolo scendevano con delle corde e si immergevano in
vasche di pietra. Da qui rimarrete affascinati a contemplare la grande forza
sprigionata dall'acqua. Il famoso medico e filosofo Paracelso,
a cui si devono le prime ricerche sui benefici delle acque termali, fu il
primo medico termale dei bagni di Pfäfers e agli effetti delle acque alla
temperatura di 36.5°C dedicó un intero libro. La storia di Bad Pfäfers
nacque per caso nel 1240, quando due cacciatori scoprirono una fonte dalla
quale sgorgava acqua calda e i monaci del vicino convento benedettino ne
scoprirono le qualità terapeutiche.
Pfäfers, dove si
trova appunto la gola della Tamina, si trova a circa 15 minuti di distanza
da Bad Ragaz che si puó raggiungere anche attraverso un piacevole percorso
che vi condurrà sopra un ponte naturale e sentieri storici che includono il
passaggio attraverso una porta romana e vi condurranno nei pressi delle
rovine di Wartenstein, ció
che resta di un'antica fortezza medioevale risalente agli inizi del XIII
secolo.
Il punto di
svolta per lo sviluppo turistico di Bad Ragaz si ebbe nel 1840 quando
l'acqua termale venne canalizzata verso il villaggio, che da quel momento si
trasformó da semplice villaggio rurale a rinomato centro termale nel quale
sorsero alberghi lussuosi frequentati da facoltosi turisti stranieri. Oggi
lo stabilimento termale Tamina Therme è un vero e proprio paradiso
del wellness: si estende su
7300 metri quadrati e include piscina interna ed esterna, idromassaggio,
grotta di acqua calda a 39°C, di una grotta di acqua fredda a 17°C, bagno di
vapore e numerose tipologie di sauna.
“Essere qui è
favoloso?: questo diceva di Bad Ragaz Rainer Maria Rilke,
uno dei piú importanti poeti di lingua tedesca vissuto a cavallo tra il XIX
e il XX secolo. Non si puó che concordare con il grande poeta. L'ambiente
naturale circostante invita infatti a intraprendere numerose attività o
anche solo a gioire dela bellezza della natura. A Bad Ragaz si trovano
due campi da golf a 9 e 18 buche,
campi da tennis, una parete d'arrampicata indoor per allenarsi alle tante e
affascinanti arrampicate sulle montagne circostanti e poi ovviamente
numerose possibilità di escursioni a piedi o in bicicletta. Bad Ragaz si
trova nella regione conosciuta con il nome di Heidiland,
in onore alla pastorella Heidi
creata nel XIX dalla penna di Johanna Spyri,
che ambientó la storia di Heidi nelle montagne attorno al paesino di
Maienfeld. Il libro fu un
grandissimo successo: tradotto in 50 lingue ne sono stati ricavati un film,
documentari oltre ovviamente ai celebri cartoni animati, Heidi è un
personaggio di fantasia, ma nella regione è stato creato un villaggio che si
chiama Heididorf ed è stata
ricreata una casa di Heidi. I piú piccoli certamente si divertiranno a
ritrovarsi in una tipica capanna, a percorrere il sentiero di Heidi che
conduce alla casa e alla baita di Heidi o a vedere le caprette e anche per i
piú grandi è certamente un modo divertente per compiere un salto indietro
nell'infanzia.
Il viaggio alla
scoperta dei luoghi termali svizzeri prosegue verso il nord del paese, nel
canton Argovia, la patria degli Asburgo,
delimitato a est dal Canton Zurigo e a est dal Cantone di Basilea Campagna.
La città é dominata dalle rovine della rocca di Stein,
costruita nell'anno 1000 e utilizzata durante il periodo Asburgico come
archivio. La città di Baden vanta una lunga tradizione termale.
Le sue terme erano frequentate fin dall'epoca dei Romani, epoca durante la
quale era conosciuta con il nome di “Aquae Helveticae?.
Il
villaggio di Aquae Helveticae viene nominato per la prima volta dallo
storico romano Tacito.
All'epoca era un “vicus? romano
costruito come supporto alla vicina legione romana di Vindonissa.
Sul lato sinistro del fiume Limmat sorgeva lo stabilimento termale che era
alimentato da sorgenti dalle quali sgorgava acqua alla temperatura di 47ºC.
Il quartiere costruito attorno all'ansa del fiume é ancora oggi il luogo
dove sorgono raffinati hotels, che hanno avuto tra i loro ospiti anche
personaggi come Goethe, Nietschze e Dürrenmatt.
A Baden si trovano ben
18 sorgenti sulfuree le cui
acque, le piú ricche di sali minerali della Svizzera, vengono utilizzate per
la cura di reumatismi, patologie dell'apparato respiratorio e
cardiovascolare.
Di notevole interesse artistico e culturale é il
centro storico, chiuso al traffico, nel quale si trovano storici edifici
militari e borghesi, musei e teatri. L'offerta culturale di Baden é molto
ricca e la Fondazione Langmatt con la sua ricca collezione
impressionista é la sua punta di diamante. Ospitata in una bella villa
costruita nel 1900 ad opera dell'architetto tedesco Karl Moser, la
fondazione ospita un'importante collezioni di dipinti impressionisti
e dei loro precursori insieme a mobili e dipinti del XVIII secolo.
Nel centro storico si
puó ammirare il ponte di legno
coperto, progettato nel 1809
dall'architetto Blasius Balteschwiler,
il quale progettó una costruzione a travi portanti che ricopre il fiume
senza bisogno di pilastri. Il tetto a due falde risale invece al 1939 ed é
coperto da tegole. Il ponte é lungo 39 metri e attraversa il Limmat nel
punto piú stretto. È stato calcolato che nello stesso luogo dell'attuale
ponte vi siano stati, a partire dal Medioevo, almeno altri cinque ponti.
Nel centro storico si
trova la chiesa dell'Ascensione
di Maria, con il suo
imponente campanile di 52 metri di altezza.
La chiesa é stata edificata sulle mura di fondazione di un precedente
edificio religioso risalente all'850 e dopo diverse opere di ampliamento ha
raggiunto le attuali dimensioni nel 1500. All'interno della chiesa di trova
il dipinto dell'?Ascensione di Maria?, pregevole opera barocca del
pittore di Lucerna Renward Forer.
Sempre al periodo Barocco risalgono anche i ritratti dei profeti esposti
sulle pareti laterali della chiesa. Di fronte alla Chiesa si trova la
Cappella di San Sebastiano, costruita
tra il XV e il XVI secolo e nel cui seminterrato si trova la cripta-ossario.
Prima di lasciare
Baden non perdete l'occasione di assaggiare uno “Spanisch-Brötli
“, una specialità di pastasfoglia. Le
prime notizie di questa specialità risalgono al 1701, quando venne
menzionato in un libro di Samuel Hottinger
sulla città di Baden e i suoi bagni. All'epoca erano talmente ricercati che
le ricche famiglie di Zurigo facevano partire i domestici a piedi di notte
per percorrere i 25 chilometri che separano Zurigo da Baden in modo da
poterli gustare a colazione. Nel 1847, con la creazione della linea
ferroviaria che connetteva Baden a Zurigo, il percorso poteva essere
comodamente percorso in 45 minuti di treno. È per questa ragione che la
linea ferroviaria é tutt'oggi conosciuta con il nome di Ferrovia
Spanisch-Brötli.
Bad Zurzach
ai piedi della Foresta Nera,
a pochi minuti di auto dal confine con la Germania e a circa mezz'ora d'auto
da Zurigo, é un piccolo e attrezzato centro termale del Canton Argovia che
vanta uno dei piú grandi bagni termali all'aperto della Svizzera.
Il centro termale comprende quattro vasche esterne, tra cui la
vasca benessere inaugurata nel 2008 e
dotata di getti d'acqua per i massaggi, grotte con idromassaggio,
idromassaggio, numerosi getti e lettini per massaggi. L'acqua, che
sgorga ad una temperatura di 39.9° C nasce da una sorgente a 430 metri sotto
il suolo e viene pompata direttamente nelle vasche termali.
L'acqua termale di Bad Zurzach é indicata nel trattamento delle malattie a
carico dell'apparato muscolo-scheletrico, malattie neurologiche e malattie
vascolari. L'acqua da bere viene inoltre utilizzata nel trattamento di
malattie della bile, del fegato e dello stomaco.
Sotto un profilo
storico, diversi reperti hanno confermato che l'area di Bad Zurzach era
abitata già all'epoca del Ferro, all'incirca nel 3000 a.C. Altri reperti
risalgono all'epoca del Bronzo (1200 a.C.), mentre nel 400 a.C. qui sorgeva
la colonia celtica di Tenedo.
Nel 58 a.C. Zurzach, in seguito alla sconfitta subita dagli Elvetici per
mano di Giulio Cesare, passó sotto la dominazione romana.
Zurzach é molto legata
alla figura di Santa Verena.
Nata nel IV secolo in Egitto, si uní alla Legione Tebea Cristiana e giunse a
Milano. Saputo che la Legione Tebea, che aveva proseguito il suo viaggio
verso la Svizzera, venne massacrata ad Agauno per ordine dell'Imperatore
Massimiano, vi si recó per venerarli.
Proseguí poi il suo viaggio verso Koblenz e Zurzach, dove, trovata una
chiesa cristiana, vi si stabilí e vi rimase fino alla morte. Nel corso della
sua vita si prese cura dei deboli e degli ammalati, in particolare dei
lebbrosi, e la sua figura é particolarmente venerata in Svizzera.
Scavi archeologici e fonti scritte testimoniano che già nel V secolo era
prassi rivolgersi a Santa Verena per chiedere miracoli.
A Bad Zurzach si trova la chiesa risalente al V secolo costruita
sopra la tomba della Santa. La Chiesa
ha subito numerosi rifacimenti: la navata venne ad esempio costruita quando
venne edificato il nuovo edificio romanico costruito prima del 1010, mentre
il coro gotico risale al 1347. Nuovi interventi avvennero nel 18 secolo,
quando la chiesa venne modificata in stile Barocco.
Lasciamo il Canton
Argovia alla volta del Canton
Vallese, splendidamente situato nella
Svizzera meridionale, in una zona che fino al secolo scorso era molto povera
e che oggi ospita all'interno dei suoi confini alcune tra le località piú
famose a livello internazionale come Zermatt
o Crans Montana. Tra le
località termali del Vallese, Leukerbad
é indubbiamente quella piú famosa e le proprietà terapeutiche delle sue
acque erano note già ai tempi dei Romani. Situata a 1400 metri sul livello
del mare, raggiungibile attraverso una strada tortuosa che da Leuk
costeggia dirupi e precipizi, a Leukerbad ogni giorno 3.9 milioni
di litri di acque termali giungono nelle piscine dei quattro stabilimenti
termali e in quella degli alberghi termali ad una temperatura di 55°C.
Il comune di Leukerbad
divenne autonomo nel 1315 e risale a quel periodo la prima menzione delle
terme. Fu tuttavia con il
Cardinale Schiner nel 1501 che le
terme acquisirono maggiore importanza. Il Cardinale ottene infatti il
diritto allo sfruttamento delle acque termali e fece loro promozione durante
i suoi viaggi. Nel 1556 vennero creati i bagni per i poveri, oggi noti con
il nome di Burgerbad.
All'epoca il viaggio verso Leukerbad non era tuttavia certamente agevole, a
dorso di mulo sulla mulattiera del Passo del Gemmi.
La nascita del turismo
vera e propria si ebbe tra il 1830 e il 1845 quando vennero creati numerosi
alberghi e nel 1850 quando venne realizzata la strada tra Leuk e Leukerbad.
Oggi
Leukerbad con i suoi quattro
stabilimenti termali e le strutture termali degli alberghi a 4 e 5 stelle é
il piú grande centro termale delle Alpi.
L'offerta é molto ampia e variegata: jacuzzi, bagni di vapore,
getti d'acqua a cui si aggiungono intrattenimenti speciali, come la
colazione con champagne nell'acqua o i bagni con la luna piena.
I bagni pubblici sono
aperti dalle 8 alle 20 per 365 giorni all'anno e questo permette di godere
appieno della grande offerta di intrattenimenti offerta da Leukerbad. In
inverno si puó praticare sia lo sci di fondo che lo sci alpino, mentre in
estate si possono fare passeggiate ed escursioni nei dintorni. A Leukerbad
si trova la piú lunga strada
ferrata della Svizzera, che dal
Gemmi porta al Daubenhorn, sul
quale sono state sistemate oltre 2000 metri di funi d'acciaio e 216 metri di
scale. Certamente meno impegnativa ma molto interessante e piacevole é la
strada delle sorgenti termali,
inaugurata nel 2003 in occasione dell'anno dell'acqua indetto dall'ONU.
Partendo dal paese si percorre una strada che giunge fino alle
gole della Dala. Le gole della Dala
sono visibili passando al di sopra di una passerella grazie alla quale ci si
inoltra nella gola per 600 metri fino a raggiungere una meravigliosa cascata
di 35 metri.
Spostandosi verso la
parte meridionale del Canton Vallese, dopo Sion, si raggiunge il pittoresco
villaggio di Sillon.
Tra le località termali Sillon non é certamente tra le piú grandi o le piú
conosciute al grande pubblico, ma il suo fascino di antico
villaggio medioevale, la sua posizione
incantevole circondata da vigneti fanno di Sillon un autentico tesoro che
vale la pena scoprire.
I resti di
un'importante villa romana del II secolo nelle vicinanze del fiume Salentse
rappresentano la prima testimonianza del villaggio di Sillon. Nello stesso
luogo, nel VI secolo venne costruito il primo santuario cristiano di Sillon
e le fondamenta dei muri di questa chiesa carolingia sono tuttora visibili e
il coro, rimaneggiato, forma l'attuale
Cappella di San Lorenzo.
Il borgo mediovale é uno di quelli meglio conservati di tutta la
Svizzera, caratterizzato da viuzze
acciottolate e tortuose che si aprono in piazzette ombreggiate, le scale e
dalle fortificazioni del XIII secolo. L'emblema di Saillon é la
Torre del Bayart, che domina la valle
del Rodano. Alta 19 metri e con un diametro di quasi 10 metri, la torre
venne edificata nel 1260 dall'architetto Pierre Meinier.
Dalla sua sommità si gode di una splendida vista che va da Martigny a Sion.
La torre fu teatro nel 1301 di un fatto di sangue. La giovane
Guigonne di Saillon era promessa sposa
del Conte Anselmo di Sassonia,
nemico giurato del Vescovo di Sion. Le nozze erano vicine ma il Vescovo di
Sion, venuto a conoscenza dell'intenzione di Conte Anselmo di
Sassonia di ucciderlo grazie ad un
traditore lo fece assassinare. Distrutta dal dolore, la giovanne Guigonne
salí sulla torre e si lanció nel vuoto.
Decisamento meno
drammatico il museo della moneta falsa, dedicato a
Farinet,
il falsario locale che falsificava esclusivamente monete da 20 centesimi
datate 1850 che distribuiva alla popolazione del luogo in cambio di cibo e
protezione. Braccato dalla polizia, morí nel 1880 nella gola dove aveva
cercato di rifugiarsi. Oggi lo ricorda la passerella Farinet,
che attraversa le gole della Salentze, dove Farinet morí. Nel museo a lui
dedicato una sezione é dedicata all'ultima edizione di biglietti di banca
svizzeri con tutte le caratteristiche specialmente quelle create per evitare
l'attività dei falsari. Un'altra sezione é invece dedicata alle monete false
e tra i biglietti falsi esposti figurano dei falsi dollari e sterline create
dai tedeschi nel periodo tra il 1939 e il 1945 per destabilizzarne
l'economia. A Farinet é dedicata anche la vigna Farinet, la piú
piccola vigna del mondo accatastata e notificata.
La vigna é composta da tre ceppi, il cui prodotto viene miscelato al miglior
vino del vallese per ottenere una piccola produzione di 1000
bottiglie all'anno, la cui vendita va
a finanziare opere di beneficenza. Ogni anno vi vengono a lavorare
personalità del mondo della sport, dell'arte e della politica. Tra i suoi
filari sono passati ad esempio Zidane, Carolina di Monaco, Roger
Moore, Leo Ferré e Michael Schumacher,
tanto per citare solo alcuni degli oltre 150 personaggi che hanno
partecipato all'iniziativa.
Lo stabilimento
termale di Saillon comprende
quattro piscine termali la cui temperatura é compresa tra i 28 e i 34 gradi
oltre ad uno spazio benessere con
sauna e bagni di vapore. Il centro termale comprende anche la nuova piscina
fluviale termale, che si snoda su 120 metri con idromassaggio, pergolati,
ugelli massaggianti e percorso Kneipp.
A breve distanza da
Saillon, si trova la piccola
località termale di Ovronnaz, a 1350
metri sul livello del mare interamente esposta a sud e in
posizione panoramica sulla valle del Rodano.
Il centro termale comprende tre piscine interne ed esterne,
collegate tra di loro dalle quali si gode di una meravigliosa vista sulle
montagne circostanti.
La temperatura
dell'acqua, a seconda della stagione, varia tra i 30 e i 35° C. Il centro ha
recentemente aperto anche la “Panoramic
Alpine Spa? un nuovo centro benessere
sauna e hammam che si compone di due zone distinte, una dedicata ai
naturalisti e un'altra accessibile invece a coloro che indossano il costume
da bagno. Bagno di vapore, hammam, sauna finlandese, una grande jacuzzi
panoramica oltre a un percorso Kneipp, compongono l'offerta.
La regione circostante
Ovronnaz offre interessanti
itinerari tra vigneti e pascoli, fino
ai Monti Muverans e al Lago di Fully.
Gli amanti della mountain bike possono cimentarsi nel percorso di 19 km che
conduce da Ovronnaz fino al pittoresco villaggio di Chiboz
passando in mezzo alla foresta oppure nell'impegnativa ascensione del
Col di Forcle, un itinerario di 22
chilometri che culmina a 2205 metri di altezza. Giunti alla meta vi
attenderà un panorama mozzafiato sulle Alpi del Basso Vallese.
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