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BRUSSON - INFORMAZIONI E GUIDA.
Grazioso comune
walser della Val d'Ayas, Brusson incanta per l'architettura tipica fatta di
case in legno e tetti spioventi. Ottimo punto di partenza per escursioni
estive ed attività sportive invernali sul Monte Rosa.
Il borgo di
Brusson (Breutson in valdostano) si trova nel
mezzo della Val d'Ayas, in Valle d'Aosta a 1.388
metri di altitudine. Non molto popolato (circa 1000
abitanti) gode di un clima mite grazi alla sua
posizione nella valle e a un microclima
particolarmente secco, particolarmente apprezzato da
una clientela familiare. La sua posizione, ricca di
sorgenti e laghi, è ideale per piacevoli e facili
passeggiate. Il lago artificiale di Brusson,
raggiungibile in auto, è un luogo molto apprezzato,
come base per lunghe e piacevoli passeggiate o per
un pic nic all'aria aperta. Dispone di un ampio
parco giochi con tavoli e panchine.
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Campo da beach volley e prato per prendere il sole e area picnic allestita 1
km dopo il fiume. Un posto tranquillo dove rilassarsi e respirare a pieni
polmoni, che cambia colore in base a l'ora, al tempo, con lo sfondo delle
montagne. È proprio l'acqua l'elemento più caratterizzante della storia di
Brusson durante il 1900: negli anni Venti vengono furono infatti costruite
sia una diga che un lago artificiale per alimentare la centrale
idroelettrica di Isollaz, nel vicino comune di Challand-Saint-Victor.
Il comune di Brusson è formato da molte frazioni e borghi minori:
Arcesaz, Graines, Pasquier, Bringuez, Estoul,
Extrapieraz, Fenilliaz, Fontaine, La Croix,
La Pila, La Serva, Vollon, Curien. L'etimologia
della parola Brusson sembra derivare dal latino "Bruxeum" che
significa miniera d'oro; ce n'è una, molto antica, vicino al lago Frudière
che era già sfruttata dai Salassi (l'antica popolazione celtica che
abitava queste zone). Tuttavia, l'origine di questo villaggio sembra
risalire all'epoca romana.
Brusson
è sinonimo di storia e cultura. Il feudo di Graines, costituito dai
territori di Ayas, Brusson e parte di Gressoney, venne donato nel 515 dal re
Sigismondo di Borgogna all’Abbazia di Saint-Maurice d'Agaune,
(tutt'ora santo patrono del comune). nel Vallese. Nel XIII secolo il
Castello di Graines, che si trovava a dominare importanti vie di
comunicazione verso il Vallese e verso la zona lombarda, tramite Gressoney e
la Valsesia, divenne proprietà degli Challant. Questa famiglia
nobiliare locale che apparve a partire dal XII secolo dopo Cristo, avrebbe
governato buona parte della Valle d'Aosta per conto dei Savoia e si sarebbe
estinta soltanto nel 1802, con la morte a soli sette anni dell'ultimo
discentente Giulio Giacinto di Challant-Châtillon.
All’interno della cinta muraria che segue le asperità della roccia, si
conservano i resti dell’antico Castello, costruito probabilmente nella prima
metà dell’XI secolo, riconducibile alla tipologia più arcaica. Il mastio
quadrato, coronato da merli guelfi, era affiancato dai locali di abitazione,
oggi in rovina, di cui rimangono i resti di un camino e la cisterna
interrata.
La cappella dedicata a San Martino, che si trova al centro delle mura,
costituisce probabilmente l'elemento più antico dell'insieme. Essa è, con
quelle di Cly e di Chàtel-Argent, una delle tre cappelle castellane ancora
esistenti nella Valle d'Aosta. Presenta una navata unica, conclusa da
un'abside semicircolare la cui decorazione esterna ad archetti ciechi e
lesene, giunta immune da restauri e rifacimenti, pare risalire a una data
intorno alla seconda metà del XII secolo. Il campanile a vela in facciata è
probabilmente rifatto.
Già in pessime condizioni nel Settecento, come testimonia il De Tillier, il
Castello è stato oggetto di un restauro, non concluso, all’inizio del '900.
Da
non dimenticare, sulla strada che porta al Col de Joux, uno
scenografico passo alpino che unisce la vallata centrale della Dora Baltea
con la Val d'Ayas e più precisamente il comune di Saint-Vincent col
comune di Brusson. Qui, nel maggio 1800, Napoleone Bonaparte sarebbe
salito al Colle per studiare la posizione del nemico e vagliare le
possibilità di aggirarlo. Nell'occasione, secondo la leggenda, avrebbe
incontrato un ufficiale austriaco (arrivato lassù per il medesimo motivo)
che, senza riconoscerlo, avrebbe scambiato qualche parola con il grande
conquistatore e stratega corso, prima d'essere catturato dal suo seguito.
In inverno, gli appassionati di sci nordico possono godere dei suoi 60
chilometri di piste, tra le quali quello lungo le rive del torrente Evançon
- sede dell'annuale Coppa Consiglio Valle e di altre gare di Coppa del
Mondo. Da Brusson si raggiunge facilmente il villaggio di Estoul, ai
piedi del Monte Bieteron, dove i pendii in discesa attraversano la pineta di
Larissio e conducono a Punta Palasina in un ambiente montano in leggera
pendenza. Le cime circostanti sono ideali per gli amanti dello sci
alpinismo.
Gli itinerari che partono da Brusson sono numerosi: quello per il già
citato Colle di Joux, quello che conduce alla Cappella di San
Valentino in quarantacinque minuti e in due ore conduce a Extrapieraz
ed nel panoramico itinerario per Salomon. Poi quello per
Thoule, il Lago di Bringuez, il Colle Palasina, La
Croix, e e per Goille.
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