VISITARE
NOVARA -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Città racchiusa nei "baluardi", dominata dalla cupola antonelliana
della Basilica di San Gaudenzio Novara è bella e particolare. Il suo centro storico
fonde armoniosamente scorci medievali, palazzetti quattrocenteschi e costruzioni
neoclassiche con lo sfondo eterno delle alpi, tra cui spiccano il Duomo, il
Battistero e il complesso monumentale del Broletto che ospita il Museo Civico.
Novara, già abitata da popolazioni liguri e
galliche, divenne municipio durante il periodo romano con Giulio Cesare,
quando si chiamava Nubiliaria cioè "circondata dalle nebbie".
Questo nome si deve al fatto che il paesaggio della piana irrigua novarese è
caratterizzato e condizionato dalle risaie, livellato e terrazzato anche sui
modesti rilievi. Dopo un periodo di dominio vescovile, la città si trasformò in
un libero comune e aderì alla Lega Lombarda.
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Venne
quindi conquistata dai
Visconti e seguì successivamente le vicende di
Milano
fino al 1738, quando entrò a far parte del regno di Sardegna. Oggi le sue strade
porticate, le piazze e gli edifici storici danno l'impressione di una tranquilla
opulenza. Molti dei principali edifici si innalzano intorno a Piazza della
Repubblica.
Al
centro della città sorge la grandiosa costruzione tardo neoclassiche del
Duomo, opera di Alessandro Antonelli, edificata nel 1869 sul sito di
una chiesa romanica, di cui rimane all'interno la
Cappella di San Siro, con affreschi romanici del dodicesimo secolo
raffiguranti le Storie di San Siro. Dalla porta laterale si passa alle
Chiostro della Canonica, di origine romanica, con bassi pilastri che reggono
archi ogivali. Nella canonica è allestito il Museo Lapidario del Duomo,
che conserva iscrizioni romaniche, cippi, epigrafi, are e una stele celtica,
rinvenuti nel novarese. Il vicino Battistero, di origini paleocristiane
(iniziato nel quinto secolo d.C e sopraelevato alla fine del decimo secolo),
custodisce nell'ampia aula ortogonale resti di un ciclo di affreschi del decimo
secolo, che illustrano i Sette Squilli dell'Apocalisse, con un linguaggio
raffinato che coniuga influssi bizantini e carolingi.
Accanto al Duomo, intorno a un suggestivo cortile
sorge il complesso medievale del Broletto che comprende: il Palazzo del
Podestà, che data dal quattordicesimo quindicesimo secolo; il duecentesco
Palazzo del Comune; il Palazzo dei Paratici, del tredicesimo secolo,
preceduto da portico e loggia del diciottesimo secolo. All'interno sono ospitati
la Galleria d'Arte Moderna "Giannoni"con opere di scuola piemontese,
lombarda, veneta, toscana e napoletana; e il Museo Novarese di Arte e Storia,
dove sono raccolti reperti delle tombe dei guerrieri di Sesto Calende e
altri manufatti del paleolitico, neolitico e dell'età del bronzo. Inoltre sono
conservati dipinti di Tanzio da Varallo, Daniele Crespi e di
maestri novaresi del 400, oltre ad arredi e scultura barocca.
Sulla vicina Piazza Martiri della Libertà
prospettano gli edifici in stile neoclassico del Palazzo del Mercato e
del Teatro Coccia; in fondo è quanto rimane del Castello Sforzesco di
Novara. Sulla pittoresca Via Canobio si affacciano altri eleganti edifici
civili, fra i quali la quattrocentesca Casa della Porta, ornata da quelle
finestre in cotto. Di notevole interesse anche la graziosa Basilica di Santa
Ortensia, eretta nel 600 su progetto di Pellegrino Tibaldi sormontata
dall'ardita cupola progettata nel 1888 dal Antonelli. Nell'interno della
basilica, a un'unica navata con le cappelle laterali intercomunicanti, sono
custoditi il grande polittico di Gaudenzio Ferrari del 1516; gli
affreschi visionari del Morazzone (1571-1625) e quelli di
straordinario realismo eseguiti da Tanzio da Varallo; nello scurolo
(vano ottagonale sotterraneo, riposano le spoglie di San Gaudenzio.
Da visitare anche: il Museo "Rognoni Salvaneschi",
che conserva preziosi pizzi, a ricami ottocenteschi, abiti e ceramiche; il
Museo Storico Novarese "A.Rossini", con esposizione di cimeli, armi,
documenti, lettere e fotografie che illustrano le guerre dal Risorgimento al
1945. Infine, nel Palazzo Faraggiana sono allestiti il Museo
Etnografico "Ugo Ferrandi", il cui nucleo originario sono i numerosi oggetti
raccolti in Africa dall'esploratore novarese Ugo Ferrandi, e il Museo
di Storia Naturale "Faraggiana Ferrandi" che conserva una ricca collezione
zoologica donata dalla famiglia Farragiana Ferrandi e arricchita con donazioni in
tutto il mondo. Questa interessante collezione comprende 300 esemplari di
mammiferi, 640 di uccelli e 130 fra rettili, anfibi e pesci di tutto il mondo.
Nei dintorni di Novara a 8 km si trova Galliate,
che vanta un importante Castello Visconteo-Sforzesco. Il castello venne
edificato a pianta quadrilatera con sei torrioni angolari nel 1476 e trasformato
in una residenza per le cacce ducali da Ludovico il Moro nel 1496. L'Ossario,
in località Bicocca a 3km da Novara, ricorda la battaglia combattuta tra
austriaci e piemontesi il 23 marzo del 1849. A 10 km si trova il romantico
Castello di Cicogna, originariamente un fortilizio medievale, che venne
trasformato in residenza signorile nella seconda metà del XVII secolo e nel
XVIII secolo, che possiede anche un vasto e suggestivo parco all'inglese.
Vignale, che dista circa 6 km, è il paese proprio il 24 marzo del 1849,
dopo la disastrosa battaglia di Novara, fu firmato l'armistizio fra il nuovo re
Vittorio Emanuele II e il maresciallo austriaco Radetzky.
Novara è un luogo di sicuro interesse, facilmente
raggiungibile visto che dista 49 km da Milano e appena 15 dal confine con la
Lombardia, 95 km da Torino e 23 km da Vercelli. L'aeroporto internazionale di
Milano-Malpensa è a soli 25 km. Altre escursioni possibili e poco distanti sono
quelle sul Lago Maggiore che dista 35 km e 40 km da dal Lago d'Orta.
Per via delle risaie, dei canali e dei vari corsi d'acqua presenti nel suo
territorio in estate a Novara ci sono molte zanzare, per cui conviene portarsi
qualche repellente qualora si decidesse di visitare la città e i suoi dintorni
proprio in quel periodo.
Infine, quando vi fermerete da qualche parte per un
merito spuntino durante la vostra visita, sappiate che la gastronomia novarese
non vi deluderà. Intanto bisogna dire che la sua cultura culinaria è legata ad
antiche ricette caratterizzate da sapori forti ma allo stesso tempo seplici; il
riso, come è comprensibili è spesso presente e insieme a piatti tipici come la
paniscia, una minestra di riso con verdure, fagioli e salsiccia troviamo
il tapulon, carne d'asino tritata e cotta nel vino. Altro prodotto tipico
di questa gastronomia è il gorgonzola, del quale la provincia è ormai
patria e maggiore produttrice nazionale.
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