Cosa vedere a Morro d'Alba

Cosa vedere a Morro d'Alba - 8 luoghi interessanti da visitare

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Il Castello e là Scarpa

La cinta muraria ha la forma di un pentagono irregolare ed è dotata di bastioni ed arcate. È stata rimaneggiata nel corso del tempo e le ristrutturazioni risalgono al periodo tra il XIII e il XV secolo. Oggi le mura sono ben conservate ed è possibile percorrere tutto il suggestivo cammino di ronda coperto.  Nel 1654 venne autorizzata la costruzione di abitazioni sulle mura ed ebbe così origine la cosiddetta "Scarpa", il cammino coperto che corre lungo tutta la cinta fortificata. Il borgo era difeso da varie armi, particolare una possente bombarda, oggi conservata nel Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino; a titolo di risarcimento il Comune ricevette il "Compiano" un pezzo di artiglieria da montagna ora conservato nei locali della residenza comunale.

Il tracciato delle mura ne racconta la storia, in particolare testimoniando che all'epoca era già avvenuta l'introduzione delle armi da fuoco. L'uso di tali armi infatti richiese la realizzazione di superfici sfuggenti ai proiettili, e il rafforzamento della base che, con la sua forma "a scarpa" esponeva ai colpi che venivano esplosi un piano inclinato che ne causava il rimbalzo.

La successiva sovrapposizione di strutture abitative alla cinta muraria portò alla realizzazione di un camminamento coperto, caratterizzato da continue aperture ad arco che collegavano tra loro i belvedere dei torrioni. Questo camminamento, detto "la Scarpa?, proteggeva i tiratori e permetteva l'uso di armi da fuoco anche in caso di maltempo. Oggi è il luogo più fotografato del paese, con i chiaroscuri determinati dalle arcate, dal succedersi di zone d’ombra e di luce.

Sotterranei

Nel corso dei secoli, gli abitanti del paese hanno scavato nel tufo un labirinto di grotte, spesso collegate tra loro da gallerie, che costituiscono una sorta di seconda città sotterranea. Le grotte erano utilizzate in passato per la conservazione dei cibi, ma all'occorrenza potevano servire come ultimo rifugio dai nemici. Alcuni di questi sotterranei sono oggi visitabili su autorizzazione dei proprietari. Chiedete alla Pro loco che ha un ufficio proprio sul camminamento.

Museo dell'Utensileria

All'interno della cinta muraria, le grotte  della Scarpa, il Museo della Mezzadria ospita in diversi spazi una raccolta di oggetti di lavoro tradizionali contadini: aratri, telai, carri, botti, torchi, cesti, falci e altri strumenti che venivano costruiti nelle lunghe sere d'inverno dalle famiglie contadine. Museo dell'Utensileria: P.zza Romagnolì 4/a - Camminamento La Scarpa, telefono 0731.63000. Orari di visita (da controllare, talvolta il museo resta chiuso): dai 15 giugno al 15 settembre - giorni feriali 16.00 - 19.00 - giorni festivi 10.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00; dal 16 settembre al 14 giugno - sabato 16.00 / 18.00 domenica 10.00/ 12.00.  Per visite fuori orario rivolgersi agli Uffici Comunali.

Il Lacrima un Vino  DOC

Morro d'Alba rientra nelle zone di produzione di ben quattro vini DOC: l'Esino, bianco frizzante e rosso; Verdicchio dei Castelli di Jesi, vino bianco; il; Rosso Piceno, vino rosso da pasto e soprattutto il Lacrima, che da Morro d'Alba prende il nome, un rosso corposo che ha dal 1985 la denominazione di origine controllata. Prodotto da piccole cantine locali in quantità limitata, è un vino di antica origine.. II vino che deriva dai vigneti locali è corposo, rosso rubino con riflessi violacei, ha un profumo di frutti di bosco e fiori (rosa e viola in particolare). La Denominazione di origine controllata (DOC) del vino Lacrima di Morro d’Alba, prevede che la composizione del vino contenga il vitigno lacrima per almeno l’85% con l’aggiunta di Montepulciano e/o Verdicchio nella misura del 15% massimo. Originariamente questo vitigno particolare era coltivato solo nel comune di Morro d’Alba. Successivamente la zona è stata estesa anche a comuni limitrofi come Belvedere Ostrense, Monte San Vito, Ostra, San Marcello e Senigallia ma solo i terreni rivolti verso Morro d'Albra (con esclusione dei terreni che si affacciano sul Mare Adriatico).

Chiesa di San Gaudenzio

La parrocchiale Chiesa di San Gaudenzio è situata all'interno della cinta muraria e rappresenta un bell'esempio di architettura settecentesca. Il restauro dell'edificio ha riportato alla luce il bel pavimento in pietra bianca e rosa. All'interno della chiesa sono conservate alcune interessanti opere pittoriche, tra cui una crocifissione cinquecentesca di Ercole Ramazzani, allievo locale di Lorenzo Lotto.

Auditorium

Mostre e concerti si tengono negli spazi suggestivi ricavati dai locali dell'ex Chiesa della SS. Annunziata, eretta nel 1670. L'accurata ristrutturazione ha recuperato anche i sotterranei, riadattati per ospitare mostre ed esposizioni.

Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale venne costruito tra il 1763 e il 1775. Nei locali della residenza comunale sono conservate varie opere, tra cui una pala d'altare di Claudio Ridolfi pittore di origine veneta, ma attivo soprattutto nelle Marche vissuto alla fine del 1500. La pala raffigura L'incoronazione della Vergine e Santi. Inoltre anche una tela del XVII secolo raffigurante San Michele Arcangelo.

Dintorni di Morro d'Alba da non perdere

A poca distanza da Morro d'Alba trovate il mare, con lunghe spiagge attrezzate o spiagge raggiungibili solo a piedi nel parco naturale del Conero; le piacevolissime  Ancona e Pesaro, il fantastico Castello di Gradara, Porto Recanati, Recanati con il Museo dedicato a Giocomo Leopardi, il Santuario di Loreto, le Grotte di Frasassi... veramente tante destinazioni interessanti da non perdere.