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Cosa vedere a Ragusa
- 12 luoghi interessanti da visitare
Ragusa è forse spesso dimenticata dai turisti che viaggiano attraverso il sud della
Sicilia, ma coloro che decidono di fermarsi in questa parte della Val di Noto,
insieme alla città dichiarata sito
UNESCO dell'Umanità sin dal
2002, sono accolti da una grande cultura: antiche chiese, storiche opere
d'arte, vicoli pittoreschi ed una pletora d'architettura barocca, come poche
altre in Italia. Vediamo quali sono le maggiori attrazioni della città,
situate soprattutto nei due quartieri storici di Ragusa Superioree Ragusa Ibla,
due distinte zone urbane nate (la prima) e ricostruite (la seconda)
all'indomani del terremoto del 1693:
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Duomo di
San Giorgio
Piazza
Duomo
Ragusa Ibla
L'attuale
Duomo di San Giorgio di Ragusa venne costruito tra il 1739 ed il 1775,
all'indomani del terremoto del 1693, che distrusse il più antico quartiere
della città, il suo nucleo originario. La Ragusa precedente il terremoto
ospitava una chiesa dedicata a San Giorgio sin dal XII secolo, periodo nel
quale i Normanni riportarono il culto cristiano in una Sicilia
precedentemente caratterizzata dal dominio arabo. A sopravvivere il sisma fu
solo il grande portale gotico-catalano del Quattrocento. La nuova chiesa
venne costruita nello stesso quartiere, sulle fondamenta della chiesa di
San Nicola, e venne progettato da un architetto proveniente dalla vicina
città di Noto, Rosario Gagliardi. L'attuale struttura si caratterizza
l'elegante stile Barocco, per la grande cupola (aggiunta nel 1820 e di stile
neoclassico) e la splendida facciata. Nel complesso viene considerato come
uno dei migliori esempi di Barocco Siciliano in Italia. L'interno, diviso in
tre navate da pilastri in pietra, è ricco di importanti opere pittoriche
appartenenti tra gli altri a Dario Querci, Francesco Manno,
G. Tresca e L. Svirech. I simulacri delle porte laterali vengono
portati in processione durante la Festa di San Giorgio.
Portale
di San Giorgio
Via del
Portale
Ragusa Ibla
Il portale
di San Giorgio è uno dei simboli della città di Ragusa, unico sopravvissuto
al terremoto del 1693 dall'antica e originaria chiesa di San Giorgio.
Quest'ultima si trovava infatti in un luogo diverso dall'attuale Duomo e
veniva descritta come un grande luogo di culto, di dimensioni notevoli e con
un campanile tra i più alti d'Europa (100 metri). Il portale, che oggi tutti
hanno la possibilità di ammirare nella omonima via, sempre nella zona di
Ragusa Ibla, costituiva probabilmente l'accesso laterale di sinistra della
chiesa: uno splendido quattrocentesco arco acuto in pietra di calcaree rosa,
in stile gotico-catalano, decorato con intagli raffiguranti San Giorgio a
cavallo che uccide il drago. Sopra l'arco, ai lati, è visibile l'aquila
aragonese.
Cattedrale di San Giovanni
Via Roma
Ragusa
Superiore
La
cattedrale di Ragusa Superiore, dedicata a San Giovanni Battista, venne
costruita interamente nuova alla fine del XVIII secolo nel nuovo quartiere
edificato in cima alla collina dominante la vecchia Ragusa. La sua
costruzione ebbe inizio nel 1694 e finì molto tempo dopo, nel 1777. In
precedenza, in una zona ad ovest dell'antico abitato di Ragusa, già esisteva
una chiesa dedicata a San Giovanni, del 1308, non ci sono tuttavia delle
notizie certe della sua esatta collocazione. Probabilmente si trattava di un
edificio molto grande e ben decorato, veniva infatti spesso citato per la
sua bellezza insieme all'antica chiesa di San Giorgio. L'attuale struttura
si presente con uno stile architettonico tardo-Barocco, il cui progetto
venne probabilmente affidato a Giuseppe Recupero e Giovanni
Arcidiacono, provenienti da Acireale. Della chiesa si ammirano in
particolare la facciata, formata da cinque sezioni di maestose colonne poste
su basamenti, il portale centrale con sopra un timpano ornato da statue, gli
orologi solari del Settecento e il campanile, sempre del Settecento.
L'interno, a tre navate suddivise da numerose colonne e da un soffitto a
volte decorato da stucchi in stile rococò, si caratterizza per ospitare un
bel dipinto della Natività, un organo, diverse statue dell'Ottocento ed un
altare a baldacchino in velluto e oro.
Chiesa
di Santa Maria dell'Itria
Via Scale
Ragusa Ibla
Di questa
chiesa colpisce immediatamente la splendida cupola colorata e le sue antiche
origini. La si incontra salendo la scalinata della Salita Commendatore,
ma la si riconosce da molto lontano, dalla campagna circostante.
Probabilmente venne costruita inizialmente nel XV o nel XVI secolo e venne
inizialmente dedicata a San Giuliano, per poi venire ricostruita,
mezzo secolo prima del spaventoso terremoto, dai Cavalieri dell'Ordine di
Malta per servire il priorato dell'Ordine Gerosolimitano di Malta
(da Gerusalemme). Il terremoto non causo dei gravi danni alla
struttura, tanto che fu solo parzialmente ricostruita nel 1739. Si ammiri in
particolare la facciata centrale, costruita su quattro semi-pilastri
adornati da capitelli con sculture, il portone centrale, con due
semi-pilastri ed una cornice riccamente decorata, e l'arco che la sormonta,
nel quale è ancora visibile la croce dell'ordine cavalleresco. A risaltare è
tuttavia il bel campanile con la sua piccola cupola ottagonale
circondata da una balaustra circolare. La cupola è in particolare arricchita
da maioliche colorate e decorate a formare disegni di vasi e fiori
dai tipici colori della Sicilia. Una volta entrati nella chiesa, si notino
la struttura a tre navate divise da colonne corinzie, l'abside in pietra e
con colonne scolpite e dipinte, gli affreschi e gli altari delle due navate
laterali, in un ricco stile Barocco.
Castello
Donnafugata
Località
Donnafugata
In realtà
il castello di Ragusa altro non è che una grande villa nobiliare del tardo
Ottocento (edificata sopra un originale costruzione del XIV secolo), situata
in una area di 2500 mq e con all'interno 122 stanze, di cui tuttavia solo 20
sono oggi visitabili. La struttura si posiziona a circa 20 minuti di treno
dal centro storico di Ragusa ed il suo nome ha probabilmente origini arabe.
Secondo la leggenda tramandata dalla tradizione popolare, il nome pare
tuttavia derivare da un particolare avvenimento: quello del rapimento della
regina Bianca di Navarra, vedova di Martino I d'Aragona,
tenuta prigioniera dal conte Bernardo Cabrera, aspirante al trono del
Regno di Sicilia. Andando oltre le antiche leggende, quello che si
presenta oggi davanti al visitatore è un complesso architettonico di grande
pregio stilistico. L'esterno è in pietra bianca, con una grande facciata in
stile gotico-veneziano e con qualche elemento moresco. Sono presenti
otto balconi a sesto acuto ed una grande terrazza sottostante. Gli interni
sono visitabili solo parzialmente e le stanze aperte al pubblico sono
rimaste con le stesse decorazioni dell'epoca. Si concentri la visita in
particolare nella sala degli stemmi, nella sala del vescovo, nella
Pinacoteca, nella stanza della musica, nella biblioteca e nel salotto
fumatori. A circondare il castello troviamo un grande parco, arricchito di
piante e piccoli edifici d'uso personale degli allora proprietari, la ricca
famiglia Arezzo De Spuches.
Da questa si distinse in particolare il
barone Corrado Arezzo, vissuto tra il 1824 ed il 1895.
L'attuale struttura è il risultato di lunghi lavori di restauro attuati dal
comune di Ragusa dal 1982, anno in cui ne acquistò la proprietà dalla
famiglia del visconte Gaetano Combes de Lesdrade. Il castello è
raggiungibile attraverso la stazione ferroviaria della linea
Ragusa-Cosimo, da cui dista meno di mezzo chilometro.
Ponti di
Ragusa
Di Ragusa
sono famosi anche i suoi ponti, costruiti tra il 1843 ed il 1964. Il primo
ad essere costruito fu Ponte Vecchio, nel 1843, detto anche Ponte
dei Cappuccini, in quanto fortemente voluto dall'allora padre
Gianbattista Occhipinti Scopetta per collegare la Valle del Gonfalone.
Il ponte è costituito da 10 arcate superiori e 4 arcate inferiori. L'alto
Ponte Nuovo, detto anche Ponte del Littorio o Ponte di Via
Roma, venne invece costruito nel 1937 sulla vallata di Santa Domenica,
permettendo così di collegare il centro storico con la nuova area che andava
creandosi a sud della città. Di più recente costruzione, 1964, è il Ponte
Papa Giovanni XXIII, conosciuto anche come Ponte di San Vito.
Mura
Bizantine di Ragusa
Ragusa Ibla
Durante il
periodo bizantino in Sicilia, Ragusa venne cinta da mura, divenendo parte
del fortificato Castello di Ragusa (da non confondere con il
precedente castello di Donnafugata). Le mura vennero poi ampliate dai
Normanni e oggi si possono ammirare alcuni dei resti arrivati fino a noi,
nell'area accanto a due chiese, quelle del SS Signore Trovato (Ragusa Ibla)
e delle SS Anime del Purgatorio (quartiere Archi).
Giardini
Ibleo
Ragusa Ibla
Antico
giardino di Ragusa, oggi parte dei Giardini Pubblici della città, decorati
per metà in stile italiano e per l'altra metà in stile
inglese. Nel loro interno sono presenti tre chiese medievali ed una
splendida vista sulla valle dell'Irminio.
Altre chiese di Ragusa
Le chiese di Ragusa sono tante e meriterebbero tutte
d'essere visitate. Si scelgano in particolare, oltre quelle sopra
menzionate, anche la chiesa di Santa Maria delle Scale (XIII secolo,
in stile gotico), la chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio (la
stessa citata nella sezione delle mura di Ragusa, del XVII secolo), la
chiesa di San Filippo Neri (del XVII secolo), la chiesa di San
Giuseppe (del 1756 ed edificata per volere delle monache benedettine, in
uno splendido stile Barocco), il Convento e Chiesa di Santa Maria del
Gesù (XVII secolo), Convento e chiesa di San Francesco (XIII
secolo), chiesa di San Vincenzo Ferreri (XV secolo).
Architettura civile di Ragusa
La Ragusa
barocca è visibile anche negli antichi palazzi e nelle ville del Settecento
e dell'Ottocento della città. Attenzione particolare merita il Palazzo
Cosentini, edificato nel XVIII secolo e caratterizzato da eleganti
balconi decorati scolpiti con personaggi e figure del mondo allegorico e
fantastico. Il Palazzo Bertini, ugualmente, si ripropone in stile
Barocco e si ammira in particolare per i tre mascheroni presenti nelle volte
delle finestre, tre grandi teste che raffigurano probabilmente tre
personaggi della vita quotidiana del periodo Barocco: un mendicante, un
mercante ed un nobile. A questi si affiancano altri importanti palazzi
d'epoca, e cioè il Palazzo Zacco, tra i più belli si Ragusa
Superiore, il Palazzo Schininà di Sant'Elia, il Palazzo
Sortino-Trono, il Palazzo Nicastro, il Palazzo Battaglia,
il Palazzo La Rocca, e soprattutto l'edificio che servì da Circolo
di Conservazione dell'aristocrazia ragusana e conosciuto anche come
Caffè dei Cavalieri, costruito nel 1810 in un bel stile neoclassico.
Siti
archeologici di Ragusa
La
provincia ragusana è stata la prima area abitata della Sicilia, le sue
origini sono pertanto antichissime. Terra di grandi conquiste ed
insediamenti, dalle antiche civiltà preistoriche, ai siculi, ai romani, ai
bizantini e poi ancora agli arabi, ai normanni e agli spagnoli, Ragusa si
pone al centro di un grande parco
archeologico, tra i più importanti in Italia, l'area archeologica
di Iblea. Si consiglia in particolare una visita alla zona di Fontana
Nuova (Marina di Ragusa), di Kamarina, che fu un'importante
colonia greco-siracusana, di Monte Arcibessi, di Kaukana, di
Hybla Heraria (il nucleo originario della città, nella Ragusa Ibla),
delle Grotte di Trebacche e del Castiglione di Ragusa (di
origine siculo-greca, a soli 3 km da Ragusa).
Marina
di Ragusa
Situata a
circa 20 km dalla città troviamo la località di Ragusa Marina, uno
dei più attrezzati e rinomati
centri balneari della Sicilia sud-orientale. Ad attendere il visitatore non
saranno solo spiagge dorate e mare cristallino, ma anche una miriade di
servizi di ristorazione, alberghieri e d'intrattenimento serale.
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