Festival e manifestazioni a Cividale del Friuli

Festival e manifestazioni a Cividale del Friuli

 

Numerose sono le attività culturali e folkloristiche che si svolgono nel corso dell’anno a Cividale: una ricca primavera musicale con concerti altamente qualificati, mostre d’arte antica e moderna, concorsi interregionali e regionali di ippica, di scherma, di motocross, iniziative dedicate ai bambini, il noto Rally automobilistico delle Valli del Natisone ed inoltre musica e concerti in piazza durante la bella stagione. Per non parlare del Concerto di Natale che si tiene in Duomo e della Mostra dei vini a DOC in maggio.

Messa dello Spadone

La più conosciuta ed amata delle tradizioni cividalesi è la "Messa dello spadone" che si celebra il giorno dell’Epifania. Sull’origine di questa celebrazione non esistono documenti probanti che possano illuminarci. Molte sono le interpretazioni che illustri studiosi hanno dato a questo rito: alcuni lo fanno risalire alla cerimonia che il Patriarca Gregorio da Montelongo fece quando, giunto a prendere in consegna il Patriarcato, volle consacrare a, Dio, nell’anno 1252, le insegne e le bandiere catturate nella guerra combattuta contro Federico II. Altri lo vogliono far risalire ad un’antica usanza del Capitolo di Cividale che investiva il Patriarca del possesso temporale, donandogli una spada. È difficile, allo stesso modo, stabilire quale fosse il giorno di inizio della celebrazione; si suppone fosse derivato dai riti epifanici, la cui origine si collega ai celti.

Il rituale dell’onore dato alle armi veniva legato con fede alla divinità spirituale perché proteggesse i guerrieri. Il rito non doveva avere solamente un significato liturgico, se ricordiamo che il Patriarca non era solamente un capo religioso, ma anche uomo d’armi. L'attuale spada, appartenuta al Patriarca Marquardo di Randek, fu da lui donata alla chiesa nel 1366. In quella occasione fu convocato il Parlamento a Cividale; tutti i nobili si riunirono a consesso intorno al Patriarca, al quale il vice decano del Capitolo consegnò una spada nuda; il Patriarca prese quella spada e benedisse i presenti.

Da allora, con un particolare rituale molto suggestivo, viene celebrata una messa durante la quale il diacono usa l’antica formula liturgica del rito aquileiese mentre solleva la spada o canta le preghiere. In alcuni momenti della celebrazione indossa un elmo piumato e benedice gli astanti, a più riprese.

Secondo una curiosa interpretazione popolare, gli ultimi colpi di spada darebbero il via (taglierebbero) il Carnevale. Gli oggetti che si usano nella Messa dello spadone sono speciali. L'Evangelario, che viene adoperato soltanto in questa occasione, è un codice del XV secolo. La copertura, particolarmente bella in lamina d’argento dorato, risale probabilmente al XIII secolo. Della spada abbiamo già parlato. L'elmo, di foggia cinquecentesca, è di cartone: riccamente decorato, ha come cimiero un dragone e sulla fronte una foglia d’acanto e l’immagine della Madonna Assunta, titolare della Basilica. È reso ancora più appariscente da piume rosse, bianche, azzurre e gialle.

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