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GROSSETO -
INFORMAZIONI E GUIDA.
La città più grande della Maremma, oltre alle sue attrattive è vicinissima
alle meravigliose riserve naturali che fiancheggiano la vicina costa. Una
delle ultime città dominate dai senesi a cadere in mano ai Medici (nel
1559), i suoi bastioni, la fortezza e le mura esagonali lunghe 2,5 km furono
innalzate dai fiorentini per proteggere quello che allora era un importante
deposito di grano e sale per il granducato.
Grosseto, in
Toscana, con poco più di 80.000 abitanti è la maggiore città della
Maremma e cioè di quell'area
indicata come una delle più caratteristiche della penisola italiana, ricca
di fascino naturale, con un carattere forte e selvaggio e comunque diversa dal più conosciuto paesaggio
toscano. Grosseto è una "stella" fortificata: 2900 metri di mura possenti
in forma di esagono, 4 milioni di larghi mattoni cementati, bastioni ad ogni
angolo, 20 case di guardia, e poi cannoniere, una polveriera, labirinti di
gallerie e camminamenti. |
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Dopo averla conquistata nel 1555 Cosimo
I de Medici volle essere sicuro che la sua piazzaforte militare, al
confine meridionale del suo Stato, fosse all'altezza di rispondere
adeguatamente alle incursioni dei saraceni, e in grado di tenere d'occhio gli
spagnoli che occupavano i vicini presidi di Orbetello. Nei dintorni
troviamo un territorio variegato, dolce e allo stesso
tempo aspro: uliveti che spesso si confondono in fitti boschi di querce e di
faggio, lunghissime spiagge di sabbia e rocce scoscese sul mare... è questo
il tipico paesaggio che circonda Grosseto, una città antica e speciale. La
città si trova nel mezzo di diversi
parchi naturali, unici in Europa
e per questo protetti come riserve: Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano,
Parco Naturale della Maremma,
Santuario Marino Pelagos
(dei cetacei), Riserva Naturale
Daccia Botrona. Delfini e
capodogli sono solo alcuni degli animali che gli amanti del
whale watching possono riuscire
ad osservare.
Per
lungo tempo la Maremma è stata una delle zone più povere d'Italia. Era
coperta da paludi malsane e la malaria e il colera erano endemici. Grosseto
incominciò a svilupparsi intorno al 935, dopo che l'antica città di
Roselle venne devastata dai
Saraceni.
Nel 1138, venne concesso alla città il rango di Civitas. Nel XI secolo
divenne un feudo degli
Aldobrandeschi, passando sotto
il dominio di Siena fino a che non cadde sotto il controllo di Firenze con Cosimo de' Medici nel 1559. La nobile famiglia fiorentina diede grande stimolo all'economia
della città, scavando canali e costruendo le mura e gli edifici ancora oggi
visibili. Fu tuttavia solo nel 1765, con l'arrivo dei granduchi di Lorena,
che le paludi iniziarono ad essere drenate. Con il Granduca Leopoldo II (1828) venne attuata la grande bonifica attraverso significative opere di
ingegneria idraulica.
Il fiume Ombrone
bagna il centro urbano, mentre il mare Tirreno dista soli 14 km ad ovest. L'assetto urbano è caratteristico medioevale,
con un perimetro esagonale e Grosseto è una delle poche città ad avere una
cinta muraria pressoché intatta. Il centro
storico rimane molto contenuto,
con un tipico aspetto di borgo medievale raccolto in se stesso, quasi a
proteggerne il tesoro interno. Sono pregevoli i monumenti conservati, grandi opere di un passato da
non dimenticare. Innanzi tutto le
mura di Grosseto,che vennero
costruite nel XII secolo e più volte riedificate; la maggior parte della
struttura attuale risale al XVI secolo e venne progettata dall'architetto Baldassare Lanci per conto di Francesco I de'
Medici. Porte e bastioni
completano il perimetro della cinta muraria, che nel complesso si articola
in circa 3 km.
La città è ricca di monumenti
religiosi. La cattedrale di San
Lorenzo, del 1294 è una delle
chiese più antiche di Grosseto, e prese il posto della precedente chiesa di Santa Maria Assunta (1138). Da ammirare in particolare è anche la chiesa di San Francesco con la sua bella facciata con affresco protetto da tabernacolo ligneo. Tra
le altre si citano la chiesa dei
Bigi, parte del convento delle
Clarisse, la chiesa di San
Pietro (il più antico edificio
religioso della città), la settecentesca cappella di Santa Maria a Grancia
e, poco fuori le mura le rovine di due
monasteri antichi, l'Abbazia di
San Rabano e l'Abbazia
di San Pancrazio al Fango.
Tra i monumenti civili colpisce in particolare lo stile neogotico del
Palazzo Aldobrandeschi (foto in alto), nel lato est della Piazza
Dante, edificato in epoca medioevale e caratterizzato da una tipica
merlatura nella sommità. Il
Palazzo Municipale di Grosseto è invece del 1867 e presenta una tipica architettura
ottocentesca e prevalentemente neo-rinascimentale. Della metà del Trecento è
il cosiddetto Cassero del Sale,
sulla via Mazzini e l'omonima Piazza del Sale, che serviva per la raccolta
del sale estratto lungo il litorale costiero. Elegante l'architettura
offerta dal Palazzo del Genio
Civile, sul corso Carducci, del
primo Novecento, così come lo è quella del
Palazzo Tognetti, anche se meno
appariscente della precedente. Tra ville, edifici, piazze e strade, attirano
la nostra attenzione in particolare le antiche fattorie settecentesche, tra
queste la Villa Ricasoli,
ma anche la quattrocentesca
Villa Granducale di Alberese,
fuori dalle mura cittadine e nel cuore della Maremma, e la graziosa
Fattoria della Grancia originatasi in epoca medievale. I monumenti storici si concentrano anche in
alcune testimonianze dell'epoca romana, come per esempio la Colonna Romanache fu trasferita in città dalla antica Roselle. Molto interessante rimane
il Pozzo dello Spedale,
in piazza San Francesco, una antica cisterna monumentale in travertino
delimitata da due colonne circolari. La città è ricca di pozzi-cisterna,
molti dei quali di origine medievale e parte del sistema di ingegneria
idraulica posto in essere durante il governo dei de' Medici.
Oltre la lunga cinta muraria, Grosseto è
anche circondata da altre mura, da torri ed antiche fortezze. Troviamo le
mura di Istia d'Ombrone, che
difendevano l'omonimo borgo-frazione di Grosseto; le mura di Batignano,
sistema difensivo del borgo di Batignano; le mura di Montepescali,
anch'esse a difesa dell'omonimo borgo del comune di Grosseto. Le fortificazionisono sparse nel vasto territorio, troviamo per esempio quelle a nord della
Marina (Forte delle Marze)
o lungo il canale della Marina (Forte
San Rocco) o ancora quelle del
Parco della Maremma. Una tra tutte cattura la nostra attenzione, la
Torre di Collelungo,
bella con il suo stile rinascimentale a pianta quadrangolare e
particolarmente suggestiva con il suo colore avorio che spicca nella verde
macchia mediterranea della costa tirrenica.
Non si può lasciare Grosseto senza aver
visitato due particolari
attrazioni archeologiche:
Rosselle e Scoglietto.
Il primo, come sopraccennato, è il sito dell'antica città etrusca e romana
che ha dato origine all'attuale città. Vi troviamo, oltre ai resti di un
anfiteatro romano e la cinta muraria, anche una serie splendida di mosaici,
una necropoli, basiliche paleocristiane e un antico complesso termale. Il
secondo è conosciuto con il nome di Area templare dello Scoglietto ed è situato presso la marina di Alberese.
All'interno vi troviamo delle tracce di insediamenti preistorici e romani.
Le aree naturali di Grosseto non hanno bisogno di ulteriori
descrizioni, non vi resta in effetti che
visitarle. Il Parco Naturale della Maremma che si estende per gran parte
della costa centro meridionale, lascia il passo alla Riserva Naturale di Daccia Botrono, una zona umida e palustre ricca di avifauna. Oltre la
Pineta del Tombolo e la Pineta Granducale
dell'Uccellina, il
Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano,
che lascia letteralmente senza parole: isola del Giglio,
isola di Capraia,
isola di Gorgona, isola d'Elba,
isola di Pianosa,
isola di Montecristo,
isola di Giannutri e le isole minori.
Arrivate fino al promontorio
dell'Argentario e Castiglione della Pescaia per apprendere appieno la bellezza della costa toscana del territorio di
Grosseto.
Dove si trova?
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