ISOLA D'ELBA

VISITARE L'ISOLA D'ELBA - INFORMAZIONI E GUIDA. Napoleone ci penserebbe due volte a fuggire dall'Elba oggi. Drammaticamente più congestionata di quando l'imperatore fu esiliato qui nel 1814 e da dove fuggì dopo un anno, l'isola è un paradiso di calette con spiagge, vigneti, acque azzurre, curve a gomito, una montagna di 1018 metri (Monte Capanne) e viste mozzafiato. Il tutto è completato da un'ottima cucina marinara, da deliziosi vini dell'isola e da paesaggi terrestri e marini fatti apposta per le escursioni a piedi, in bicicletta e in kayak.

 

L'Isola d'Elba e la maggiore isola dell'arcipelago toscano, un piccolo angolo di paradiso e uno dei luoghi più visitati e suggestivi dell'estate toscana con i suoi suoi 147 km di costa. Situata nel mar Tirreno e separata dalla costa dal canale di Piombino l'Isola d'Elba  ha una popolazione di circa 28,000 abitanti,  Lunga 27 km e larga 18 l'isola, e si trova in provincia di Livorno. Il suo territorio e prevalentemente montuoso con coste alte e frastagliate.

A portata di traghetto, l'Elba è un giardino sul mare, un'isola calda e suggestiva, dove si scopre sempre un punto di vista diverso per la sua forma ritagliata e l'onnipresenza del mare. Una "roccia" che si tinge di azzurro e di colori brillanti come il giallo della ginestra, il rosso dei papaveri in primavera, o il marrone dei castagneti che si mescola all'ocra dell'autunno. Un ambiente naturale protetto che abbraccia un ricco patrimonio storico che, nel corso dei secoli, ha impregnato e nutrito una terra antica. Per tutto il mondo l'Elba è stato il luogo dove Napoleone è stato brevemente esiliato dal 3 maggio 1814 e durò fino al 26 febbraio 1815, prima della sua fuga verso la costa vicino a Cannes (a Golfe-Juan, nel comune di Vallauris) per i famosi "100 giorni" prima della sua sconfitta definitiva e ultimo esilio nell'Isola di Sant'Elena. Nonostante la sua breve permanenza Napoleone è ancora oggi una presenza costante nell'isola.

Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Portoferraio, Porto Azzurro, Rio Marina e Rio nell'Elba, sono gli otto comuni in cui è suddivisa l'isola. Il clima mite favorisce la frizzante attività turistica. Altre risorse sono l'agricoltura (vite, olivo, frutta) e l'industria estrattiva del ferro.

Abitata fin dalla preistoria esistono nell'isola tracce di cultura neolitica. Conquistata dai romani che ne fecero una base navale, fu in seguito invasa dai longobardi, pisani e genovesi, dal 1284 al 1309. Possedimento della famiglia Appiani, fece parte del principato di Piombino (1339) e nel 1546 fu venduta da Carlo V a Cosimo I de' Medici. Ceduta dagli spagnoli ai francesi con la pace di Amiens (1802), fu indipendente sotto Napoleone dal 1814 al 1815 e in seguito assegnata al granducato di Toscana e quindi nel 1879 unita al regno d'Italia.


Vacanze Isolane

Oltre che per  Napoleone, l'Isola d'Elba oggi è meta di veri appassionati di mare, che qui trovano spiagge sempre diverse, un monte da cui ammirare tutto l'arcipelago toscano, una cucina fantasiosa e semplice. Ma anche la possibilità di praticare tanti sport o di dedicarsi al bird watching. In questa isola a forma di pesce, così speciale e così unica, si possono anche fare immersioni (a Marciana Marina, Portoferraio e Rio nell'Elba si trovano dei diving center), e se non si è esperti canoisti seguire un corso nei tanti centri nell'isola, oppure si può praticare il windsurf.

O, ancora allontanandosi dal mare, si può salire sulle cime del Monte Capanne, seguire i sentieri per trekking, differenziati a seconda della difficoltà, dal più semplice che chiunque può seguire, al più complesso e difficile che richiede un po' di allenamento.

Si può anche andare a Porto Ferraio e raggiungere il Parco Nazionale dell'Arcipelago toscano da dove è possibile praticare il bird watching: gli uccelli sono tantissimi, essendo l'isola un porto migratore, una di quelle tappe quasi obbligate per tantissime specie mediterranee. Con un po' di fortuna si può ammirare il falco pellegrino, predatore di particolare destrezza e velocità; il picchio muraiolo, ma anche rondini, rondoni, berte e, naturalmente, il gabbiano. Qui si trova, oltre al gabbiano reale e alla pernice, anche il gabbiano corso, ricercatissimo dagli ornitologi di tutta Europa: ha il becco rosso corallo e si muove agile sulle acque, fermandosi sulle scogliere soltanto per nidificare e nutrire i piccoli, cosa che avviene tra maggio e giugno.

Si può anche andar per terme all'Isola d'Elba: le Terme di San Giovanni, a Portoferraio, grazie alle caratteristiche dell'isola, sono famose anch'esse in tutta Europa e anche uniche. Il fango dell'Elba, infatti, è marino ed è simile, ricco com'è di zolfo e ferro, a quello del Mar Nero, ma ancora più ricco di ferro di quest'ultimo. È indicato per problemi osteoarticolari e dermatologici, mentre l'acqua della Fonte di Napoleone, che nel nome ricorda il soggiorno dell'Imperatore sull'isola, sono indicate per il trattamento dell'apparato respiratorio e circolatorio.

Si può anche praticare l'equitazione o magari visitare i Musei Napoleonici alla Villa dei Mulini o alla Villa San Martino a Portoferraio; o il Museo Archeologico della Linguella, la Pinacoteca e la Biblioteca foresiana (entrambe al Centro De Laugier), le Fortezze Medicee o, ancora, il Parco Minerario Isola D'Elba a Rio Marina.

Anche chi ama scoprire come si mangia e come si beve non resterà deluso da questa piccola isola che ha i suoi capisaldi culinari nel baccalà e nel polpo: uno dei piatti forti della cucina elbana è infatti lo stoccafisso alla riese - stocafisso, aglio, cipolla, prezzemolo, peperoncino, conserva, vino, olive nere, acciughe, capperi, pinoli, olio e sale. O la sburrita - ancora baccalà, aglio, olio, nepitella, peperoncino, pane casareccio toscano. E poi il gurguglione, tutto di verdure (gli ingredienti sono peperoni verdi, gialli e rossi, cipolle, melanzane, zucchine, basilico, prezzemolo, pomodori maturi). Per dolce una schiaccia briaca, una schiacciata dolce "briaca", cioè ubriaca, spruzzata com'è di Aleatico, che è senz'altro un ottimo vino e potrebbe ubriacare non solo la "schiaccia".

Bellissimo, anche, andar per spiagge che sono l'una diversa dall'altra: dalla spiaggia di sabbia nera, come Norsi, nera per il ferro (l'Elba è stata un importante punto di estrazione di questo metallo, è davvero un'isola mineraria). Ci sono spiagge a scoglio, come Chiessi e spiagge di arena, come Marina di Campo. Ma anche spiagge di ghiaia, nella parte di Porto Ferraio: la ghiaia crea dei riflessi sulle acque del mare verdissimi, come nella spiaggia di Sansone.

 

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