VISITARE REGGIO EMILIA
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INFORMAZIONI E GUIDA.
Oltre ad essere la culla del Tricolore italiano, Reggio Emilia è un tesoro
artistico e culturale. Meno conosciuta rispetto alle sue vicine, ma non meno
affascinante, con le sue piazze vivaci, le chiese storiche e, manco a dirlo,
l'ottima gastronomia, ne fanno una destinazione da programmare nella nostra
agenda.
Reggio
Emilia
è una prospera città dell'Emilia Romagna, ricca di cultura
e famosa per i suoi parmigiano,
vino Lambrusco
e diversi altri prodotti della
gastronomia locale. Con i suoi poco più di 167000 abitanti è la città
principale, nonché capoluogo della sua omonima provincia. Città
abbastanza grande ma, come si dice, a misura d'uomo, che ispira
per la sua fiera architettura, le campagne, il verde cittadina,
i castelli nei suoi dintorni. |
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Viene chiamata dai suoi abitanti, come è ovvio, semplicemente Reggio.
Una città produttiva, attiva e vivace, ma che
La
storia di Reggio Emilia si può far risalire al II secolo, periodo
romano, nonostante siano diverse le leggende che circondano la sua fondazione
anteriore. La costruzione e lo sviluppo della via Emilia fu sicuramente il
principale fattore d'insediamento umano e le prime testimonianze scritte a noi
pervenute sono infatti quelle che risalgono a questo periodo, a quando l'attuale
città era conosciuta con il nome di Regium Lepidi
(sempre da Marco Emilio Lepido).
Il
momento di maggiore sviluppo di Reggio Emilia fu quando, lasciato il
periodo feudale, la città diventa un libero comune,
passando poco dopo sotto il dominio della
famiglia d'Este. Molto di Reggio è in effetti stato costruito durante
i lunghi secoli di governo Estense, che ebbe modo di controllare la città a
partire dal 1406. I secoli successivi furono costellati da guerre e da
saccheggi, tuttavia ciò che rimane ancora oggi sono gli importanti palazzi ed
edifici religiosi edificati durante i periodi di pace, ad espressione della
grande operosità degli abitanti. Nel tentativo di associare alcuni dei più
importanti eventi della storia di Reggio Emilia con i grandi avvenimenti della
storia nazionale, non si possono non citare due avvenimenti fondamentali: la
proclamazione della
Repubblica Cispadana con l'adozione del tricolore italiano nel 1797 e lo
spirito di
resistenza
dei reggiani nel ventennio fascista, culminato con la
lotta per la liberazione (che valse alla città la decorazione con la
medaglia d'oro
al Valor militare).
Ciò
che effettivamente piace di questa graziosa città è la sapienza culturale,
sempre molto evidente. La stessa che ha conservato nel tempo una garbata
ricchezza economica e sociale, un bel centro storico e un insieme di
ristoranti
dove poter assaporare l'ottima gastronomia locale. Il
centro storico
di Reggio Emilia ha una forma esagonale che deriva dalle antiche mura; qui gli
edifici principali sono dei secoli XVI - XVIII. Diversi piccoli gioielli
d'architettura sacra tracciano un tranquillo e affascinante "percorso
spirituale"
all'interno della città. La Basilica della Ghiara è la chiesa più
importante, nata grazie ad un apparente miracolo accaduto nel lontano XVI secolo
e costruita durante il governo dei duchi Alfonso II d'Este e
Margherita Gonzaga. Opere d'arte in altre chiese della città, la maggior
parte delle quali sono state progettate sempre in stile rinascimentale e
Barocco, arricchiscono il patrimonio urbano, in particolare la chiesa
di San Prospero che si caratterizza per il coro in legno del XVI secolo, con
la semplicità del chiostro della piccola
chiesa di San Nicolò del XV secolo o ancora con la grandezza panoramica dei
chiostri di San Pietro.
Nel corso dei 150 anni dalla loro prima apertura, i
giardini pubblici di Reggio Emilia si sono progressivamente creati la
fama di perfetta oasi urbana. Un piccolo bosco dove la vita rallenta, dove il
verde intenso dei maestosi alberi permette di ritagliarsi un po' di tempo per se
stessi. I
portici
della città e le
piazze sono parte integrante del suo cuore più antico: luoghi
dedicati agli incontri sociali, alle semplici chiacchierate quotidiane, così
ricche di quel
carattere emiliano
che si evidenzia negli accenti del dominante
dialetto reggiano. Non mancate, a tale proposito, le antiche
Piazza Prampolini
(la piazza grande, con la sua cattedrale e gli edifici antichi che la
circondano) e Piazza San Prospero, collegata alla prima dal
portico di Broletto. Sceglietela durante il
mercato settimanale
se preferite visitarle approfittando dello
shopping
più genuino.
Sotto
i portici del centro, il passaggio continuo delle
biciclette
caratterizza lo spirito della terra emiliana. Una "terra
d'acqua", come molti vogliono sottolineare, che scivola lenta e senza
fretta attorno ad altre località lungo la valle. Oltre i confini urbani, antichi
e moderni, troviamo la regione con i suoi punti di forza, il grande
fiume Po poco più a nord e le piccole località che costellano
la campagna, con i tipici castelli arroccati nelle alture. Alle spalle, la
bellezza fugace dell'Appennino
superiore completa lo scenario, lo stesso che riprende perfettamente il
carattere dei suoi abitanti più noti, non ultimo
Ludovico Ariosto, che qui vi nacque nel 1474 e che, nonostante le
opere e i viaggi intrapresi nella vita, è noto anche per la famosa frase "Chi
vuole andare a torno, a torno vada: vegga l'Inghelterra, Ongheria, Francia e
Spagna, a me piace abitar la mia contrada".
Sono molte le cose stimolanti che vi attendono a Reggio Emilia, molte delle
quali non potranno sfuggire ad un attento visitatore:
musica,
spettacoli teatrali,
folclore,
gastronomia,
attività sportive
e percorsi naturalistici. Tra i paesi da visitare nei
dintorni
consigliamo Pietra di Bismantova, i Castelli di
Canossa
e Rossena
e Torrechiara
(nella provincia di Parma). Reggio Emilia è uno dei "quartieri" più generosi e
laboriosi d'Italia, una città sempre più apprezzata in Europa e nel mondo.
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