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SPOLETO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Città dalla
lunga tradizione artistica, Spoleto ospita il celebre Festival dei Due Mondi
e incanta con il centro storico perfettamente conservato e la splendida
Basilica di San Salvatore. Immersa in una natura lussureggiante.
Spoleto è un
antico e bellissimo borgo in provincia di
Perugia,
adagiato alla base del colle Sant'Elia. Un
luogo straordinario amalgama di testimonianze
storico-artistiche, che vanno dal periodo umbro sino
ai nostri giorni. Il contesto urbano,
prevalentemente medievale, cornice privilegiata che
ospita la rassegna artistica di fama internazionale
del Festival dei Due Mondi, si apre come un
palcoscenico in un teatro di colline. |
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La
storia di Spoleto comincia da molto lontano. Già
insediamento villanoviano, e successivamente villaggio
umbro, nel III secolo a.C., fu assoggettata dai Romani.
Invasa dai barbari nel IV secolo, nel 576 divenne
capitale del Ducato longobardo di Spoleto: una
potente giurisdizione che per secoli svolse un
importante ruolo nell'equilibrio politico dell'Italia
Centrale. Ai Longobardi successero i Franchi (VIII
secolo). Nel 1155 fu saccheggiata e distrutta da
Federico Barbarossa. Spoleto fu poi , a partire dal
1198, compresa nello Stato della Chiesa cui
rimase da qui in aventi sempre legata.
Il primo assetto urbano fu opera degli Umbri. Ai Romani
si deve la regolarizzazione del tracciato viario e la
costruzione (o il rifacimento) del primo giro di mura.
L'asse fondamentale della città romana, il cardo, si
identificò con il tracciato della via Flaminia,
che entrava a Spoleto attraverso Porta Romana e,
dopo aver oltrepassato il Foro (l'attuale
piazza del Mercato), piegava in via Fontesecca, per
sfociare a Porta Fuga.
Solo nel Medioevo iniziò lo sviluppo di nuovi borghi
all'esterno della prima cinta fortificata. Le quattro
espansioni borgali vennero comprese, alla fine del XIII
secolo, in un più ampio perimetro di mura. Nel secolo
successivo, la sommità del colle Sant'Elia fu occupata
dall'immane Rocca voluta dal cardinale
Albornoz. Se lo sviluppo urbano può dirsi pressoché
completo in epoca medievale, l'architettura fu invece
riplasmata nei secoli successivi: accorpamenti,
sopraelevazioni e modifiche plastiche si avvicendarono
nel tempo. Scorci medievali si alternano a raffinate
palazzate rinascimentali, l'essenzialità del romanico
convive con elaborate costruzioni sei-settecentesche,
mentre l'orografia del luogo accentua il distacco tra le
diverse zone cittadine.
Il centro monumentale si raccoglie ai piedi della Rocca.
Elemento di spicco è il Duomo, superbamente
valorizzato dalla forma triangolare della piazza. Una
scalinata (via dell'Arringo) supera il dislivello tra la
via superiore e la quota della piazza vera e propria:
percorrendola in discesa, si coglie l'imponente ergersi
della basilica, squarciata dal bagliore aureo del
mosaico che ne orna centralmente la facciata. Altro
scorcio caratteristico è quello di Piazza del Mercato,
dominata dalla monumentale presenza della settecentesca
Fonte di Piazza.
Una costellazione di piazzette signorili, formatesi nel
corso del Settecento all'ombra di grandi palazzi
nobiliari, offre di tanto in tanto il piacere di uno
spazio raccolto e raffinato: così è Piazza Collicola,
dove spicca l'omonimo settecentesco palazzo progettato
dal Cipriani, o Piazza Pianciani, dove una
scenografica scalinata, custodita da leoni di pietra,
sale a via Fontesecca. Tra le vie minori di
Spoleto, spesso gradinate, ricordiamo via Monterone:
la spina di Borgo San Pietro, limitata
dall'omonima Porta e da Porta Romana, sulla quale si
affacciano antiche case tra le più significative della
città, sorte tra il 1300 e il 1500.
Anche in via Fontesecca si attestano numerose
costruzioni medievali, in parte riplasmate nei secoli
successivi, soprattutto nel XVI secolo, mentre in via
del Palazzo dei Duchi si possono ritrovare i banconi
di pietra delle antiche botteghe. Suggestivo l'intero
quartiere detto "La Ponzianina", uno dei borghi
medievali, dove s'alternano costruzioni nobiliari a
edifici più popolari e giardinetti pensili. Le opere di
fortificazione muraria sono visibili solo a tratti.
Integre, invece, sono le porte dei due perimetri murati
e alcune torri che svettano ancora nel tessuto
cittadino: in particolare, in piazza della Torre
dell'Olio, l'omonima torre si conserva perfettamente.
Un altro itinerario conduce alla ricerca dei monumenti
romani: l'Arco di Druso (23 d.C ), l'Arco di
Monterone (III secolo a.C.), i resti del teatro
(I secolo d.C.), il Ponte Sanguinario (I secolo
a.C.), l'Anfiteatro (II secolo d.C.) e la Casa
Romana di tipologia pompeiana, posta nella zona del
palazzo Comunale. Altra imponente costruzione
caratterizzante Spoleto è l'ardito Ponte delle Torri,
opera ristrutturata nel Medioevo e gettata sopra il
corso del Tessino.
Sorto nell'Alto Medioevo, il Duomo di Spoleto
colpisce il visitatore soprattutto per la facciata,
preceduta da un portico rinascimentale e fiancheggiata
da un campanile romanico. Il mosaico centrale che la
illumina risale agli inizi del XIII secolo ed è
attribuito a Solsterno. All'esterno del centro
urbano sorge la Chiesa di San Pietro. La
costruzione, preceduta da una scalinata, venne innalzata
nel Medioevo in forma romanica su un preesistente
edificio. Assai preziosa la decorazione scultorea che
orna tutta la facciata.
Bellissimo edificio romanico del XII secolo è la chiesa di Sant'Eufemia, a tre
navate con ampi matronei di ispirazione lombarda.
Ancora, fuori della cinta urbana, la Basilica di San
Salvatore costituisce, nonostante i posteriori
rifacimenti, un documento di grande interesse, in quanto
rara testimonianza dell'architettura paleocristiana (IV
secolo). Vogliamo concludere con un monumento singolare
e moderno: il Teodolapio, grande composizione in
ferro di Alexander Calder, datata 1962. L'opera
rimase alla città dopo essere stata esposta in una delle
mostre organizzate per il Festival dei Due Mondi.
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