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ST.MORITZ - INFORMAZIONI E GUIDA.
La culla dello sci
alpino inizia la sua storia più celebre nella seconda metà
del XIX secolo, attirando aristocratici e
artisti provenienti da tutto il mondo. Da allora è diventata
uno dei luoghi invernali più famosi al mondo, elegante e
chic, dimora abituale di vip e paparazzi. A fare da cornice
è un brulicare di natura orgogliosa e rigogliosa, tra
foreste color smeraldo e cime innevate...
St. Moritz, la perla
dell'Engadina, è una delle località turistiche più famose
al mondo e il suo nome evoca eleganza, lusso, sfarzo.
Ma St. Moritz, sebbene sia una delle mete più frequentate
dal jet-set internazionale é molto di più di una località
alla moda. É un angolo di terra benedetto dalla natura,
circondato da cime maestose che in inverno danno vita
a bianchi paesaggi da fiaba e in estate si tingono di mille
colori. |
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Il
"gotha" dell'aristocrazia e dei ricchi del mondo ha
soggiornato e soggiorna regolarmente a St. Moritz,
soprannominata la metropoli delle Alpi. Circondata da laghi
e vette, questa località ospita numerosi hotel e boutique di
lusso, centri benessere e strutture di alta gamma per lo
sci, il golf e altre attività per pochi fortunati. È la
località regina del Cantone dei Grigioni, o anche della
Svizzera. Eppure la città è modesta con i suoi 5.500
abitanti durante tutto l'anno, più circa 3.000 lavoratori
stagionali. Le ragioni del suo successo sono molteplici: il
clima secco e soleggiato, la bellezza dei paesaggi, una
lunga tradizione di ospitalità e, non ultimo, una clientela
cosmopolita e molto selezionata. Questo luogo elegante
conserva il fascino e il relax associati alla sua vicinanza
all'Italia. Il lago, le montagne e i loro incontri sono
incantevoli.
Il
villaggio in se è composto da due entità: St. Moritz Dorf
e St. Moritz Bad. La città principale (Dorf),
leggermente a strapiombo sulla riva del lago, si sviluppa in
diversi livelli ai piedi dei pendii boscosi del Piz Nair
(3.057 m). Il centro unisce strade strette e piazze
lastricate con eleganti negozi, alberghi di lusso e una
torre pendente romanica (Schiefer Turm), testimone
dell'antica chiesa parrocchiale di San Maurizio, demolita
nel 1890. L'architettura ricca ma meno tipica circonda un
ampio slargo all'aperto, il maneggio, la pista di
pattinaggio e la piscina olimpionica. Poco più in basso,
affacciata sul lago, si trova la stazione terminale della
Ferrovia retica, che serve i Grigioni con i tipici trenini
rossi. A circa un chilometro dalla città principale, il
secondo nucleo della stazione (Bad) occupa le zone
pianeggianti, la fine del lago e le rive del fiume Inn.
Nelle vicinanze si trova la nuova sorgente di acqua
minerale, inaugurata nel 1976, che si affaccia sul giardino
ombreggiato del Kurpark.
La
zona è baciata dal sole, che qui vi risplende in media
per 322 giorni all'anno, accarezzato da un clima secco e
frizzante che viene definito "champagne",
attraversato dalle acque minerali più alte della Svizzera, e
dal fiume Inn, che poi lascia il territorio svizzero, per
raggiungere
Innsbruck (tra le altre) e buttarsi nel
Danubio in
Baviera. Lambita dalle acque blu del lago omonimo, che in inverno si
trasformano in una grande distesa di ghiaccio.
Le
sorgenti termali di St. Moritz erano conosciute già nell'età
del bronzo, circa 3000 anni avanti Cristo.
Nel 1853, durante
lavori di costruzione a St. Moritz Bad, venne scoperta una
cisterna di captazione risalente al 1466 avanti
Cristo che venne
portata alla luce in modo definitivo nel 1907 quando la
sorgente di San Maurizio venne dissotterrata. Ad oltre un
metro di profondità vennero scoperti anche due tubi di legno
di larice parzialmente riempiti da materiale fangoso e in
uno dei quali si trovavano numerosi manufatti in
bronzo, come ad
esempio due spade a manico pieno, una lama di pugnale e una
spilla decorativa. La loro collocazione all'interno dei tubi
di legno va interpretata probabilmente come dono
votivo destinato alla divinità delle sorgenti.
I primi studi scientifici sul potere delle acque termali di
St. Moritz risalgono al sedicesimo secolo, quando
Paracelso, un grande
naturopata, nel 1535 rimase profondamente colpito dal potere
curativo delle sorgenti. La fama delle acque di St. Moritz
iniziò ad aumentare e ad attirare un sempre maggiore numero
di visitatori. Nel 1566 la fonte fu sepolta dalle alluvioni
e rimase a lungo trascurata, fino a quando un nobile
polacco, in segno di ringraziamento per il successo della
cura, fece costruire una semplice capanna per proteggere la
preziosa fonte.
La prima citazione di St. Moritz "ad sanctum
Mauricium" risale al
1137-39.
Alla città venne dato il nome di San Maurizio,
generale romano che era stato a capo della legione Tebea e
che in seguito al rifiuto di svolgere azioni punitive contro
i cristiani venne martirizzato all'epoca dell'Imperatore
Diocleziano e per
questo venerato come santo dalla Chiesa cattolica. San
Maurizio viene raffigurato solitamente con la sua armatura
ed é infatti così che viene rappresentato nello stemma della
città. Nel Medioevo i pellegrini si recavano in
pellegrinaggio a St. Moritz per bere le sue acque nella
speranza di venire guariti e nel 1519 Papa Leone X promise
un'assoluzione totale a chiunque si fosse recato in
pellegrinaggio alla chiesa delle sorgenti.
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La fama di St. Moritz nacque nel
1864 grazie alla lungimiranza di Johannes Badrutt,
del quale si può ammirare il busto bronzeo, opera
dell'artista inglese Nicola Cox, situato proprio di fronte
agli uffici del turismo di St. Moritz. All'epoca il turismo
invernale a St. Moritz ancora non esisteva e
l'intraprendente albergatore fece una proposta a suoi
quattro clienti inglesi che frequentavano la località
durante l'estate: avrebbero potuto godersi il sole anche
durante l'inverno. Se così non fosse stato l'albergatore
avrebbe ripagato loro il prezzo del viaggio mentre se
l'atmosfera fosse stata di loro gradimento sarebbero rimasti
suoi ospiti. La scommessa venne ovviamente vinta da Johannes
Badrutt: gli ospiti si fermarono da Natale a Pasqua e
ritornarono a casa abbronzati ed entusiasti. Da quel momento
i turisti inglesi iniziarono a frequentare numerosi la
località anche durante la stagione invernale, nel corso
della quale venivano praticati lo sci, il pattinaggio sul
ghiaccio e il curling.
Nel
corso della sua storia St. Moritz ha ospitato per ben due
volte le olimpiadi invernali, nel 1928 e nel 1948.
Quelle del 1948 furono le prime olimpiadi che si tennero
dopo quelle del 1936 dato che le olimpiadi del 1940 e del
1944 vennero annullate a causa del conflitto mondiale.
Lo sci é ancor oggi la
disciplina più praticata a St. Moritz. Il legame con lo sci,
sia alpino che di fondo, é molto forte e proprio a St.
Moritz venne aperta, nel 1929, la prima scuola di sci
della Svizzera. Nel 2017 si terranno a St. Moritz i
mondiali di sci alpino, manifestazione che St. Moritz ha già
ospitato in altre quattro occasioni, nel 1934, nel 1948, nel
1974 e nel 2003. Gli amanti dello sci alpino trovano a St.
Moritz ben tre diversi comprensori sciistici, Corviglia,
Corvatsch e Diavolezza.
Corviglia é il comprensorio di
maggiori dimensioni, dominato dal Piz Nair dall'alto
dei suoi 3057 metri ed é qui che si svolgono le
gare di coppa del mondo di sci alpino. Corvatsch é il
comprensorio piú alto delle alpi orientali e quello sul
quale si trova la pista illuminata più lunga di tutta la
Svizzera. Il Diavolezza vanta la pista del ghiacciaio
di Morteratsch, lunga ben 10 chilometri e che si
snoda attraverso un paesaggio di neve e ghiaccio. Chi ama
essere il primo a lasciare il segno degli sci su piste
immacolate a St. Moritz lo può fare già dalle otto del
mattino: alle 7,45 partono infatti la prima funivia e
seggiovia, mentre chi vuole vivere l'esperienza dello sci in
notturna, lo si può fare ogni venerdì quando si accende
l'illuminazione sul Corvatsch e si può sciare sulla pista
illuminata di 4.2 chilometri, la più lunga della
Svizzera!
Chi
alla velocità dello sci alpino preferisce i ritmi più lenti
dello sci di fondo nel comprensorio di Engadin St.
Moritz trova un paradiso di 200 km di piste tracciate
e perfettamente preparate che si snodano attraverso paesaggi
incantevoli tra Maloja e Zernez e tra questi i
mitici 42 km della maratona che va da Maloja e S'Chanf.
E anche per lo sci di fondo, come per lo sci alpino é
possibile provare l'emozione di sciare su una pista
illuminata, quella di St. Moritz Bad, aperta ogni
sera tra le ore 17.30 e le 21.
Tutti coloro che vogliono vivere
la montagna in modo meno tradizionale e più adrenalinico
possono provare un giro sul taxi nella mitica Olympia Bob
Run di St.Moritz-Celerina, un canale di ghiaccio
naturale che é anche la più antica pista da bob del mondo
che viene percorsa in circa 75 secondi raggiungendo una
velocità di 130 chilometri orari.
Se la stagione invernale é
particolarmente suggestiva, anche la stagione estiva a St.
Moritz e in tutta la regione dell'Engadina é un'esperienza
da vivere. Gli amanti dello sport anche durante l'estate non
hanno che l'imbarazzo della scelta: la regione offre 400
km di sentieri percorribili in mountain bike mentre gli
appassionati di alpinismo e arrampicate possono
partire alla conquista di vette imponenti e cimentarsi in
splendide e impegnative arrampicate, come ad esempio la "Senda
del Diavel", da dove si gode di uno stupefacente
panorama sul massiccio del Bernina, oppure raggiungere
il ghiacciaio Corvatsch, oppure ancora affrontare
l'impegnativa via ferrata che conduce al Piz Trovat e
che inizia venti minuti dalla stazione a monte del
Diavolezza, tanto per citare solo alcune delle innumerevoli
possibilità escursionistiche offerte da St. Moritz.
Alle passeggiate in alta quota o
ai sentieri innevati si possono affiancare passeggiate meno
impegnative nel cuore del paese, dove oltre ai grandi marchi
del lusso come Gucci, Chanel, Louis Vuitton, si
trovano i negozi di specialità locali, come la macelleria
Hatecke dove si possono ammirare prima ancora che
gustare salumi e deliziose specialità a base di carne secca
proveniente dagli alpeggi dell'Engadina o il famoso salame
triangolare, Glattfelder, storico locale fondato nel
1931e giunto oggi alla terza generazione famoso per il suo
caviale iraniano, oppure la storica
pasticceria-tea room Café Hanselmann da 150 anni
una vera e propria istituzione dove non si puó mancare di
assaggiare la famosa torta alle noci engadinese, la
cui pasta, chiamata "fuatscha grassa" era la frolla
che veniva preparata la domenica dalle famiglie engadinesi e
a cui oggi viene aggiunta una crema di caramello.
Tutti i sensi vengono sollecitati
a St. Moritz e il palato non fa eccezione. Dai ristoranti
prestigiosi premiati con stelle Michelin fino alle
baite in quota, l'offerta gastronomica di St. Moritz
soddisfa tutti i gusti e le preferenze. Molte sono le
specialità culinarie da provare: la carne secca
grigionese e i salami, i Capuns, involtini di pasta
cotti al forno e ripieni di salsiccia o carne secca a pezzi,
avvolti da una foglia di costa e formaggio di montagna, i
Maluns, piatto contadino a base di patate che vengono
cotte in padella con farina e burro e si mangiano
accompagnate da mele cote e formaggio di montagna, oppure i
deliziosi Plain in Pigna, specialità regionale a base
di patate, polenta e salame o salsiccia che vengono serviti
accompagnati da pezzetti di mela saltati, insalata verde o
marmellata di mirtilli rossi.
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