SINTRA

VISITARE SINTRA - INFORMAZIONI E GUIDA. Questo borgo è una rara perla incastonato tra le colline a pochi chilometri da Lisbona, situata in una posizione spettacolare e ammirata dai più grandi artisti e intellettuali, da Byron a Strauss e molti altri. Il suo centro, Sintra-Vila, Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, è costellato di manieri dai colori pastello, piegati in colline lussureggianti che scendono verso l'Atlantico.  

 

Sintra, una piccola città di poco più di 30.000 abitanti, parte del distretto di Lisbona è uno dei più bei posti del Portogallo, iscritto dal 1995 dall'Unesco a Patrimonio dell'Umanità. Il poeta inglese Byron giunse qui nel luglio del 1809, ne rimase stupefatto e parlò di Eden Gliorioso. La stessa meraviglia proverà Richard Strauss, che pure veniva dalla Vienna imperiale che disse: "È la cosa più bella mai vista! È questo il vero giardino di Klingsor, e lassù il castello del sacro Graal".

 

SintraDeve la sua notorietà in gran parte per il fatto che fu la residenza estiva dei sovrani portoghesi a partire dal XIX secolo.. ?un luogo da non perdere distando appena 20 km a nordovest da Lisbona, comodamente collegata dalla linea ferroviaria che passa dalla stazione del Rossio. Vi si trovano numerosi palazzi curiosi e straordinari, tra i quali i tre palazzi nazionali, Palazzo Real, il cui nucleo centrale gotico risale al XIV secolo, il Castello do Mouros costruito dagli arabi nel VIII secolo e il curioso Palazzo da Pena  (1879-50) in cui sono presenti tutti gli stili architettonici, dal moresco al gotico, dal manuelino al Barocco. Da non perdere inoltre il Palácio da Regaleira (Quinta da Regaleira) progettato dall'architetto italiano Luigi Manini, l'esotico Palácio de Monserrate e il neoclassico Seteais Palace. La posizione geografica favorevole ha attratto insediamenti a Sintra fin dall'età preistorica, testimoniati da numerosi ritrovamenti. Terra di incanto e di bellezza, Sintra ha sempre affascinato poeti. Vegetazione lussureggiante, sorgenti, ruscelli, paesaggi mozzafiato e alture che consentono di lanciare lo sguardo sull'immensità dell'Oceano Atlantico. Sono state le condizioni climatiche, particolarmente favorevoli, a fare di Sintra un paradiso.

SintraLa felice posizione geografica, al riparo dai venti del Nord, e la vicinanza dell'Oceano che cede la sua umidità hanno permesso di ricrearvi una piccola zona tropicale, con piante esotiche provenienti da diverse parti del mondo. E chi l'ha vista una volta, quella zona, non la dimentica Sintra è rimasta anche ai nostri giorni una città nobile, circondata di storia, foreste e fonti termali. Particolari che sono stati descritti da poeti, scrittori e regnanti nel corso dei secoli. Nel 1493 Cristoforo Colombo mentre navigava per conto della corona di Spagna, fu trascinato fuori rotta da una tempesta su queste coste. Quando pensò di essere in pericolo per la propria sopravvivenza riuscì a intravedere la collina di Sintra. Trovò infine riparo nel porto di Lisbona.

Le potenziali visite nella zona di Sintra sono innumerevoli, dai monumenti ai vigneti, dalle foreste ai resti archeologici più antichi. Dal 1887, anno di inaugurazione della ferrovia tra Lisbona e Sintra la città è diventata una popolare metà turistica estiva per la borghesia lisbonese, oltre che una attrattiva importante per scienziati, storici e artisti da tutto il mondo. Questo fenomeno è tuttora in corso.

SintraUno dei primi luoghi da visitare è il Castello do Mouros costruito dagli arabi dall'VIII secolo, si ammira magicamente inerpicato su due picchi della Serra de Sintra. Come in una piccola Grande Muraglia, le bianche mura del castello (composte da due segmenti in un perimetro di quasi mezzo chilometro) si stagliano nella verde vegetazione e l'UNESCO non poteva di certo non includere una tale bellezza storica ed estetica nel Paesaggio Culturale di Sintra, fosse solo per lo splendido panorama che si gode sulla città. Nel 1109, il castello divenne oggetto di duri attacchi da parte dei crociati norvegesi, guidati dal re Sigurd nel loro cammino verso la Terra Santa.

Castello dei Mori a SintraSi racconta di una grande carneficina tra i Mori, essendosi questi rifiutati al battesimo cristiano. Dopo secoli di decadenza e rovina fu solo nella prima metà del XIX secolo, in piena era romantica, che il tedesco re consorte Ferdinando di Sassonia Coburgo-Gotha (Ferdinando II di Portogallo) diede inizio al suo rinnovamento, impegnandosi a grandi riparazioni, come richiedeva lo spirito dell'epoca che vedeva nel passato una fonte di ispirazione. Le mura e le torri vennero ricostruite, mentre la Chiesa di San Pietro (originaria del XII-XIII secolo) venne volutamente lasciata in rovina. Il castello, mescolato con la vegetazione e la topografia della collina, conserva ancora oggi una tipica atmosfera fiabesca, che merita di sicuro una visita e più di una fotografia.

Palacio National de SintraIl Palazzo Real di Sintra, o Paço Real, è un luogo assolutamente da non perdere durante una vostra visita a questa bellissima città. Fu  costruito su antiche fondamenta moresche da João I, nel XIV secolo, e successivamente ampliato da uno dei più famosi re portoghesi di sempre Manuel I (da cui stile "manuelino"). Si chiama Palazzo Real ma in realtà si tratta di un complesso di singoli edifici che riuniscono in se un affascinante mix di elementi moreschi, gotici, manuelini e rinascimentali.  Un cosa unica al mondo. La facciata antistante la piazza del primo periodo integra cinque finestre identiche. Quest'ultime furono portate qui da  João I da Ceuta in nord africa (ora enclave spagnola) come bottino di guerra nel 1415. I due giganteschi camini conici, che troneggiano in questa parte del palazzo, appartengono alle stanze usate come cucina e furono aggiunti due secoli più tardi nel XVIII secolo, anche se il focolare è probabile risalga al periodo arabo.

Una delle cose più belle di questo palazzo sono le azulejos del XVI secolo decorate con i motivi tipici di quel periodo e presenti ovunque. Le azulejos più antiche provengono da Siviglia e si trovano invece in quella che viene chiamata  Sala degli Arabi, con al centro da una piccola e graziosa fontana. Il palazzo, o meglio dire, il complesso di edifici, possiede anche una graziosa cappella, probabilmente costruita sulle rovine di quella che era una piccola moschea. Tra le sale visitabili di sicuro interesse è la Stanza di Alfonso VI, il quale era un personaggio alquanto bizzarro. Fu infatti dichiarato pazzo, detronizzato, cioè privato del suo regno, e proprio qui incarcerato e recluso fino alla morte nel 1863. Un'altra sala interessante è la Sala delle Gazze, che deve il suo nome ai 136 uccelli dipinti sul tetto. Anche questa sala ha una sua storia che sta al confine tra verità e leggenda. Pare che il re João I, fu sorpreso dalla moglie mentre baciava una dama di corte, cosa che doveva essere alquanto comune. Comunque per niente imbarazzato il re pare che avesse esclamato: "Lo faccio a fin di bene" (che in portoghese si dice, por bem). Da quel momento le altre dame di corte cominciarono a prendere in giro il re ripetendo in continuazione "por ben". Il re irretito dalle dame fece quindi dipingere le gazze, che rappresentano le pettegole, mentre tra il becco stringono delle carte con su scritto le parole por bem. Infine, non mancate di visitare la Sala dei Cigni, chiamata così perché il soffitto è decorato dalle immagini di 27 cigni. In questa sala un tempo si svolgevano i banchetti e ancora oggi qui si tengono importanti feste ufficiali.

Palacio de Pena SintraIl Palazzo da Pena, è posato come d'incanto sopra la rocca di Sintra a 450 metro d'altezza. Il divertimento comincia con la salita tortuosa nel verde per arrivarci. L'ispirazione alla costruzione di questo "favoloso" castello, venne da Ferdinando II di Sassonia-Coburgo-Gotha, regnante del Portogallo per avere sposato Maria II di Braganza, il quale chiamo per la sua realizzazione, che cominciò nel 1836, un amico, il Barone Eschweg. Il Palacio da Pena costituisce una delle più grandi espressioni dell'architettura Romantica Europea in Portogallo. Dalle rovine di un antico monastero vide la luce un superbo castello colorato. L'ultimoPorta Palazza Penamembro della monarchia portoghese a occupare il palazzo fu la regina Amelia. Una mattina del 1910, quest'ultima vide chiaramente che la monarchia in Portogallo stava finendo. Due anni prima Amelia assistette all'assassinio di suo marito e di suo figlio. Temendo per la sorte dell'altro figlio Manuel II, dopo la rivolta di Lisbona, fuggì insieme a lui prima a Mafra, poi in Brasile, per tornare solo nel 1945. Il Palazzo Pena è rimasto da allora come Amelia lo aveva lasciato. Il parco del palazzo fu realizzato in 4 anni a partire dal 1846. Ferdinando fu l'artefice del suo disegno, costruendo uno dei parchi più spettacolari di tutto il Portogallo vasto più di 200 ettari. Il gusto esotico del Romanticismo venne applicato al parco così come era stato per il palazzo. Il re ordinò alberi provenienti da diverse terre lontane incluse le Sequoie nordamericane, il Cipresso di Lawson, il Cedro Rosso, il Ginkgo Biloba cinese e tanti altri. Il parco dispone di un sistema labirintico di sentieri e strade strette, che collega il palazzo ai molti punti di interesse in tutto il parco, così come alle sue due uscite (nella foto a destra).

Palácio da Regaleira

Quinta da Regaleira SintraDa non perdere inoltre il Palácio da Regaleira (Quinta da Regaleira) progettato dall'architetto italiano Luigi Manini, situato nel centro storico di Sintra e classificato come patrimonio mondiale dall'UNESCO. La Regaleira comprende una tenuta (da cui il nome Quinta in portoghese) ed un complesso architettonico (che include anche giardini e grotte, statue, laghetti, labirinti, templi..) circondato da una vegetazione e da giardini esotici. L'edificazione avvenne nel XX secolo, secondo l'estetismo romantico dell'epoca, in mezzo ad una fitta foresta, ed è il risultato dei desideri qui realizzati del suo titolare, Antonio Augusto Carvalho Monteiro (1848 -1920), combinati al talento dell'architetto-scenografo italiano vissuto tra il 1848 e il 1936. Il palazzo è anche conosciuto come Palácio do Monteiro dos Milhões. Il lavoro di queste due emblematiche figure è riuscito a raggiungere, unendole, le tendenze artistiche più diverse - con particolare riferimento agli stili gotico, manuelino (come per la celebre Torre di Belém di Lisbona) e rinascimentale, esaltando la passione del proprietario per il sacro e le tradizioni mitologiche ed esoteriche del Portogallo. Raccontare la storia di questa struttura significa ridurne il grande valore, molti sono d'accordo su fatto che questo sia un posto personalmente da 'sentire', per toccare con mano la natura ed i misteri che qui si respirano, come forse solo le foto accanto possono in parte lasciare immaginare.

Palácio de Monserrate

Palácio de Monserrate SintraL'esotico Palácio de Monserrate, situato a circa un'ora di cammino dal centro di Sintra, è uno dei luoghi più romantici del Portogallo: un palazzo vittoriano costruito in uno stile romantico-orientalista e situato in un giardino botanico di alberi esotici e piante tropicali. Il complesso serviva da residenza estiva per la corte reale e la sua grande torre circolare, le cupole a bulbo e la decorazione esotica è ben visibile da lontano e si apprezza anche per il contesto paesaggistico circostante. I giardini vennero creati nel XVIII secolo da un ricco inglese di nome William Beckford, autore del romanzo gotico Vathek, tra il 1793 e il 1799. Circa mezzo secolo dopo, un altro facoltoso barone inglese Sir Francis Cook (proclamato Visconte di Monserrate) acquistò l'intera tenuta costruendovi la splendida villa vittoriana ispirata al Royal Pavilion di Brighton di John Nash. Cook, che per il suo progetto si servì dell'architetto inglese James Knowles Jr, si inspirò alla tendenza islamico-indiana tipica della dinastia Moghul, trasformando anche i giardini con delle piante sub-tropicali provenienti da tutto il mondo. Oggi Monserrate è uno dei giardini più forniti di tutta Europa e colpisce in particolare per il suo fascino romantico.

Seteais Palace

Palácio de Seteais SintraIl neoclassico Palácio de Seteais, costruito alla fine del XVIII secolo per il console olandese Daniel Gildemeester, nelle terre del Marchese di Pombal. Il console ebbe il palazzo situato sulla cima di una collina per potere ammirare il vasto paesaggio intorno a Sintra, circondato da un ampio giardino con alberi da frutto. La sua forma attuale è il frutto di diversi lavori di ampliamento effettuati nei primi anni del XIX secolo, quando il proprietario era Dom Diogo José de Vito Meneses Noronha Coutinho (in breve, il Vº marchese di Marialva). Quello che rimane a noi oggi è probabilmente il frutto dei lavori dell'architetto José da Costa e Silva, caratterizzati dall'estetica rinascimentale del neo-palladianesimo. L'interno, che è stato alterato dai successivi restauri, si distingue per una spaziosa sala decorata con affreschi della Scuola Pillement (dal francese Jean Pillement) con motivi mitologici. Il palazzo ospita oggi un hotel di lusso, un ristorante ed anch'esso incluso nel Paesaggio culturale di Sintra e quindi elencato come Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO.

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