Lisbona
entra nel cuore. Uno dei figli più illustri della
città,
Fernando Pessoa,
scriveva: "Non ci sono per me fiori che siano
pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole".
Perché la capitale del Portogallo è sempre stata
considerata dai suoi cittadini, dai visitatori e
dagli artisti la Città della Luce o, per
meglio dire, "delle luci". Un susseguirsi di colori,
dal mare alle case, dalle persone, alle
azulejos; un susseguirsi di emozioni, dalla
gioia alla malinconia, che si spiega solo con la
varietà degli elementi naturali e umani che qui
convivono.
Ritratto della città
Pessoa
diceva ancora in una delle sue poesie: "Il cuore non ha bisogno di sapere
cos'è il bene". Lo sa e basta. La bellissima posizione di Lisbona sulla riva
Nord del fiume Tago che nasce in Spagna e si tuffa nell'Oceano Atlantico,
ha conquistato i visitatori della città per diversi secoli; perfino i romani
avevano battezzato il luogo "Felicitas". Una magnifica baia, l'estuario
del Tago, attraversato da un ponte senza fine, il Ponte Vasco de Gama,
strade in pendenza salite dal tram, sembra di visitare, per certi versi, la
San Francisco europea, anche se decisamente più più antica. Il Ponte 25 de
Abril, sembra proprio il Golden Gate e ricorda la
Rivoluzione dei Garofani, la fine non violenta della dittatura militare,
la dittatura più longeva delle storia.
Nella capitale del Portogallo
la luce arriva dall'oceano appunto, da lontano, e diventa poliedrica
andando a sbattere sugli elementi stessi del luogo: il fiume con i suoi riflessi
(che taglia Lisbona in due ma la unisce al mare); le viuzze strette dove sembra
di ascoltare il respiro intenso di qualcuno che si ferma e scruta l'orizzonte;
l'ocra e i colori
pastello delle antiche case, delle chiese, delle torri e dei
campanili, con una simbolo su tutti: la Torre de Belém,
dove si trovava il vecchio porto, e da dove proprio Vasco de Gama
partì nel 1497 per esplorare un pezzo di mondo fino allora sconosciuto.
Durante
un soggiorno nella metropoli lusitana, la capitale più occidentale
d'Europa, bisogna approfittarne per scoprire un ricco patrimonio che inizia
all'epoca romana, passando attraverso i secoli e le influenze, soprattutto
musulmane, fino ad oggi. E' un viaggio nel tempo, dalla Torre di Bélem
al futuristico Parc des Nations, costruito per l'Esposizione
Universale del 1998, fino all'imponente Praça do comercio, dove
batte il cuore storico della città, per arrivare al Castello di San
Giorgio dove qualsiasi foto è una cartolina. Se è possibile bisogna
visitare molto a piedi, in belle passeggiate nei vecchi quartieri di
Alfama e Bairro alto, o per rilassarsi camminando d'estate sulle
numerose spiagge sabbiose dei dintorni accessibili con i mezzi pubblici come
Cascais o
Estoril, magari gustando qualcosa da bere insieme a un caldo
pastéis de nata (o pastel de Belém, un pasticcino portoghese a base di
pasta sfoglia e uova). La sera, Lisbona si trasforma e assume toni più
festosi dove è facile ritrovarsi sulle terrazze dei piccoli ristoranti per
gustare piatti tipici, bere un drink, o ascoltare musica dal vivo, al Bairro
alto o nel quartiere della darsena.
E'
una metropoli che possiede anche un'intensa vitaculturale, sede di
diversi musei nazionali e gallerie d'arte, come il
Museo Nazionale
di Arte Antica di Lisbonae il
Museo Calauste Gulbenkian. Una città che in più è famosa per
la sua
vita notturna molto vivace, soprattutto lungo il fiume e nei
quartieri del Bairro Alto,
e del limitrofo
Chiado dove si trovano locali di tutti tipi, dai bar/taverne
caratteristici, alle semplici e genuine trattorie, dai ristoranti stellati
Michelin, fino ai locali dal design ricercato e ultramoderno; per non parlare
delle discoteche, delle sale da ballo, dei luoghi dove si ascolta quella musica
struggente che è il fado.
Per chi poi viaggia anche in senso "culinario", qui troverà che la
cucina portoghese è caratterizzata da una ricca
varietà di piatti saporiti e originali che nel tempo hanno recepito
anche le influenze delle lontane colonie del Portogallo, dal Brasile
all'estremo oriente.
Molti gli eventi che si tengono durante l'anno: opere,
concerti di musica classica o moderna, festival, fiere e corride
(vedere
Festival e manifestazioni a Lisbona).
A Lisbona viene davvero voglia di perdersi, anche solo per un
giorno, immersi in un'atmosfera da romanzo del Novecento...
Come Roma poggia
su sette colli
Lisbona
poggia su sette colli che declinano in una insenatura naturale, la dove
venne ricavato lo storico porto, approdo e punto di partenza sicuro per
navigatori ed esploratori alla ricerca di nuovi mondi e nuove
ricchezze. La città si snoda lungo il
fiume Tago (o Tejo) e conta oggi poco più di mezzo milione di abitanti
(che diventano però oltre 2 milioni considerando l'area metropolitana della
Grande Lisbona). Rappresenta la meta ideale sia per viaggi brevi, organizzati
anche all'ultimo minuto grazie ai trasporti aerei low cost, sia per soggiorni
più lunghi, che permettono di conoscerla ed assaporarla in tutte le sue
declinazioni: storica, culturale, folcloristica, gastronomica, artistica,
popolare e anche moderna.
Una storia antica
La storia della città
(pensate che tra l'altro il Portogallo, nato nel 1139, è una delle più vecchie
nazioni europee) ne ha plasmato l'architettura e il carattere dei suoi abitanti,
persone educate ed ospitali, che celano però quel senso di malinconia, a tratti
pungente, ed allo stesso tempo indefinita, che loro chiamano saudade.
Quella di Lisbona è una storia, caratterizzata soprattutto dalla Lisbona
moresca, dalla Lisbona capitale di un impero coloniale vastissimo e
centro di commercio mondiale, dalla distruzione avvenuta a causa del Grande
Terremoto del 1755, dalla difficile ricostruzione della città moderna.
Si arriva poi al Novecento, con la dittatura di Antonio Salazar e
il conseguente
isolamentodel Portogallo rispetto al resto del mondo. Per poi
arrivare ai giorni nostri, passando dalla pacifica Rivoluzione dei Garofani
del 1974 (che ha segnato l'inizio della democrazia portoghese moderna),
proseguendo con l'ingresso del Paese nell'Unione Europea nel 1986 e
arrivando al nuovo processo di sviluppo contemporaneo. Il simbolo di
Lisbona è la caravella con i due corvi. La caravella in onore della saga
marinara della città e i due corvi a rappresentarne, indirettamente, il santo
patrono, San Vincenzo che, morto a Valencia, arrivò dopo varie peripezie, nel
suo ultimo spostamento nella cattedrale di Lisbona, accompagnato dai due
volatili.
Tanti luoghi da
visitare
Ma
ritorniamo a parlare della
Lisbona da visitare, che vista dal fiume ci appare in tutta la
sua antica e suggestiva bellezza; i suoi colli poi la rendono un susseguirsi
ritmico di discese e salite, tra antiche e strette stradine dalle quali si
intravede il mare. Le colline si alzano dalla Baixa, o città bassa.
Strade ripide conducono a est, attraverso il quartiere detto la
Alfama, fino al Castello de São Jorge, una cittadella moresca presa
dal primo re del Portogallo, Alfonso I, nel 1147.
Per
avere un'idea generale della città che state per visitare raggiungete l'Alfama,
situato sulla parte alta della città; da qui si gode una vista stupenda e ci si
rende conto di cosa è ancora oggi Lisbona: un misto di antiche culture che
insieme hanno plasmato la sua società e la sua struttura urbana; fenici,
romani, mori,
iberici, tutti hanno contribuito alla formazione della cultura portoghese,
facendo di
Lisbona una delle capitali più interessanti d'Europa. La struttura
dell'Alfama
è ancora quella della kasbah: un intrico di strade ripide, scalinate,
case con il bucato steso fuori ad asciugare, piccoli negozi di alimentari,
taverne e cantine dove è ancora possibile mangiare e bere in allegria.
Il
Castello di São Jorge
domina dall'alto il quartiere e dai suoi bastioni si godono splendide vedute.
Questo quartiere è sempre affascinante ma nel tardo pomeriggio è davvero magico,
con la gente che si raduna a parlare e la musica africana (molti abitanti della
zona provengono dal Mozambico e da Capo Verde) che fa da
sottofondo. Fermatevi al
Miradouro di Santa Luzia, vicino alla chiesa omonima, rilassatevi e
godetevi la vista. Potrete vedere la Cupola di Santa Engracia, la
Chiesa di Santo Estevao e le due imponenti Torri bianche di Sao Miguel.
Osservate gli anziani che intanto giocano a carte sotto il pergolato di
bougainville; questa è una scena vera di vita quotidiana che vi resterà impressa
nella mente molto di più di una semplice cartolina.
Sempre
nel quartiere, se amate le arti decorative non mancate di visitare il
museo di Lisbona noto anche come Fondazione Ricardo do Espirito Santo Silva.
Una visita alle bancarelle del mercatino delle pulci, conosciuto anche
come il mercatino dei ladri, è consigliata: non si fanno certo affaroni
come un tempo, ma troverete comunque stampe, piastrelle azulejos, vestiti
usati, oggetti in ferro battuto originali. Poco distante troverete anche pesce,
verdure ed erbe aromatiche in vendita. Nel quartiere trovate anche la chiesa di
Santa Engracia, il Museo Militare, allestito in un ex fonderia per
cannoni e la Casa dos Bicos,
con la celebre facciata con le pietre a forma di diamante che ora è la sede, tra
le altre cose, della Fondazione José Saramago, dedicata all'omonimo
grande scrittore portoghese. Verso ovest c'è la strada più alla moda della
città, è questo il luogo delle vie eleganti e dello shopping. La strada si
chiama Rua Garrett o Chiado
e qui i negozi alla moda si affiancano ad enormi chiese barocche.
Oltre all'Alfama, di cui vi abbiamo appena parlato, i maggiori
quartieri (Bairros) sono il quartiere basso (Cidade Baixa) e il
quartiere alto
(Bairro Alto). Cartina alla mano (tra cui quella dei trasporti pubblici),
Lisbona è visitabile bene utilizzando i trasporti urbani. Leggi anche in
proposito come muoversi a Lisbona
Il "Quartiere Alto"
Sicuramente,
per poter comprendere lo
spirito di Lisbona, bisogna addentrarsi nelle strette vie del Bairro
Alto, la città alta, una delle poche zone sopravvissute pressoché indenni al
disastroso terremoto del 1755. Arrampicandovi per le stradine in salita
(utilizzando magari uno degli
elevador, le funicolari), lasciandovi alle spalle gli affollati negozi ed
il viavai di turisti che regnano nel
Rossio, potrete respirare qui la vera "atmosfera locale" ricca di
contrasti.
Camminando
per i vicoli (a volte si può essere assaliti quasi da un senso di claustrofobia)
troverete grandi palazzi interamente rivestiti da
azulejos (piastrelle splendidamente decorate a mano, che formano grandi
mosaici a tema prevalentemente marino, vedere a tale proposito il
Museo delle Azulejos), affiancati a case totalmente lasciate
all'abbandono, alcune addirittura pericolanti (ma che stanno per essere
ristrutturate quasi dappertutto); al termine dei vicoli si aprono larghi
spiazzi, la maggior parte dei quali offrono belle vedute panoramiche sulla
città.
La malinconia
riassunta nel "Fado"
Accanto
a negozi, più o meno recenti, trovate antiche botteghe o buie taverne dove la
sera si canta il
fado. Il fado è la musica
del Portogallo, rispecchia il suo carattere malinconico, quasi la paura di
essere felici temendo di rompere un fragile equilibrio. Il
fado a
Lisbonaracconta tante cose non necessariamente
tristi, anche se possono sembrare tali, come la nostalgia per qualcosa di bello
e passato, la paura ancestrale dell'oceano accompagnata dalla necessità
impellente di andare per mare a trovare altre opportunità, l'angoscia e l'ansia
delle donne per i loro mariti che partivano con più di una possibilità di non
tornare. Le note del Fado si sentono, lontane, passeggiando per le strade di
Lisbona, escono dalla finestra aperta di qualche casa nelle sere d'estate,
oppure si sentono nei ristoranti (casas do Fado) dove grandi interpreti
di questa musica sono diventati monumenti nazionali, come Amalia Rodriguez
(nella foto), alla cui morte, avvenuta nel 1999, furono proclamati tre giorni di
lutto nazionale. A proposito del Fado sempre Pessoa diceva: " Il fado non è
né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo
del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado
gli dei ritornano, legittimi e lontani..."
Guardate la città
dalla collina di Alfama
Per
realizzare quale labirinto sia il Bairro Alto potete salire sulla collina di
fronte, quella dell'Alfama appunto, dove sorge il già citato Castelo de São
Jorge, antica postazione di osservazione. Qui la vista spazia, oltre che sul
Bairro Alto, che si erge davanti agli occhi, su buona parte della città, sui
suoi dintorni e sul fiume, sul quale si stagliano il profilo del Ponte 25 de
Abril
(molto simile al
Golden Gate americano) e la sagoma, a forma di croce, della grande
statua del Cristo Rei, costruita sulla sponda opposta del fiume. Tra le
due colline sorge la Baixa, il quartiere commerciale in basso,
interamente costruito dal Marchese di Pombal dopo il Grande terremoto
di Lisbona del 1755. Il quartiere si pone nettamente in contrasto, sia per
la disposizione urbanistica che per lo stile degli edifici, con il Bairro Alto e
l'Alfama. La Baixa rappresenta ancora oggi la zona commerciale di Lisbona, dove
potrete trovare numerosi negozi e boutiques alla moda, l'ideale se avete
intenzione di fare shopping.
Il Quartiere di Belem
Sulla
riva destra del fiume Tago, leggermente in periferia, sorge il
quartiere di Belem, una tappa obbligata per ogni viaggiatore amante delle
esplorazioni. Qui infatti si trova il famoso
Padrao do Doscombrimentos, il monumento a forma di prua di nave che
celebra le grandi scoperte per mare. Vi assicuriamo che questo monumento lascia
veramente allibiti per le sue dimensioni, anche se sul posto, per mancanza di
altri riferimenti, la sua grandezza può sfuggire all'occhio (ma provate a fare
una foto - come questa a destra - che inquadri l'intera costruzione e qualche
persona, avrete davvero l'idea delle proporzioni!). Fermatevi anche a dare
un'occhiata al planisfero che decora lo spiazzo vicino al monumento e che
riporta tutte le tappe delle successive esplorazioni.
Non
lontano si trova anche la già citata
Torre di Belem, un luogo pieno di suggestioniche ha la
caratteristica di sorgere in prossimità della riva. La Torre, che venne
costruita nel 1515, serviva da fortezza a guardia dell'ingresso del porto di
Lisbona ed era un tempo su un isolotto, trovandosi in mezzo alla foce del Tago.
Con il terremoto del 1755 l'isolotto si è spostato e si è avvicinato alla
sponda. Questo è stato il punto di partenza simbolico per molti dei famosi
viaggi di esplorazione portoghesi, e per i marinai rappresentava l'ultima
immagine che vedevano della loro terra.
La
torre fu fatta edificare, su progetto di Francisco de Arruda, per
celebrare la scoperta della rotta per l'India da parte del navigatore portoghese
Vasco de Gama. De Arruda, aveva già lavorato su fortificazioni
portoghesi in Marocco e questo spiega la presenza di torri di guardia in stile
moresco e di altre influenze moresche. Di fronte al fiume ci sono finestre ad
arcate, delicate logge in stile veneziano e una statua della Madonna del Buon
Ritorno, un simbolo di protezione e buon auspicio per i marinai.
La
Torre, assieme al
Mosteiro dos Jerónimos, altra perla di Belem, è uno dei migliori
esempi architettonici dello
stile manuelino, lo stile caratteristico delle opere rinascimentali del
Portogallo, che prende il nome dal re portoghese di quel periodo Manuel I.
Dal 1983 questi esempi di architettura in stile manuelino sono iscritti come
Patrimonio dell'Umanità Unesco. Nel Monasteiro dos Joronimos si trovano le
tombe del grande navigatore Vasco de Gama, il primo europeo a
circumnavigare l'Africa e arrivare in India, e quella del poeta-navigatore
Luís de Camões, paragonato per la sua maestria nel poetare, ad Omero,Virgilio,
Dante,Shakespeare.
Nella cappella del chiostro riposano, dal 1985, le spoglie di Fernando Pessoa.
Qui il 13 dicembre 2007 è stato firmato il Trattato di Lisbona che
riforma i Trattati precedenti su cui si fonda l'Unione Europea.
Quartiere dell'Expo
Sempre
sulla riva destra del Tago, ma dalla parte opposta della città rispetto a Belem,
si trova il quartiere dell'Expo, interamente costruito in occasione dell'Esposizione
Universale del 1998, dove in precedenza sorgeva una zona industriale
abbandonata. Nelle intenzioni dei progettisti, evidentemente, l'esposizione
doveva colpire il visitatore sotto ogni aspetto: qui infatti le soluzioni
architettonicamente innovative si sprecano, a cominciare dalla linea
metropolitana rossa, anch'essa appositamente costruita in occasione della
manifestazione. In effetti, passeggiando per i vialetti, non si rimane annoiati
osservando le diverse costruzioni ed, in lontananza, il
Ponte Vasco da Gama che attraversa il Tago, uno dei ponti più lunghi in
Europa con i suoi oltre 17 km. Qualcuno prova un senso di disagio in questo
grande quartiere "fieristico", pensato per accogliere un gran numero di persone
in occasione di un evento particolare ma che sembra non aver ancora trovato un
suo cuore pulsante. Approfittate comunque del grande centro commerciale e
visitate l'Oceanarium, uno dei più grandi acquari europei.
Dintorni
Terminato
il tour di Lisbona, vi suggeriamo di fare una gita al mare. La costa si
raggiunge facilmente con un viaggio in treno della durata di circa mezza ora,
partendo dalla stazione di
Cais do Sodrè e scendendo a
Cascais,
rinomato centro balneare situato a quattro passi da
Estoril
(località famosa per il casinò e il circuito automobilistico). Da qui si
prosegue a piedi, attraversando Cascais e raggiungendo lo splendido litorale,
dove l'Atlantico si infrange violentemente sull'imponente scogliera, in alcuni
tratti alta più di cento metri! L'atmosfera in questo luogo è veramente carica
di suggestioni, specie se, contemplando il magnifico tramonto che tinge di rosa
le rocce brulle, si pensa che per secoli la gente che abitava questi luoghi si è
sempre chiesta, e non ha mai potuto sapere, cosa ci fosse dall'altra parte di
quella vastità d'acqua che è l'oceano. Se avete voglia di proseguire ancora un
po', muovendosi verso nord per qualche chilometro lungo la costa si raggiunge
Cabo da Roca, l'estremo occidentale del continente europeo.
Sempre
con il treno, questa volta partendo dalla avveniristica stazione d'Oriente
(nella foto), si raggiunge in un paio d'ore il piccolo
borgo di Tomar, dove l'antica fortezza dei Templari domina
dall'alto di una collina circondata dai boschi. Anche questo luogo è molto
suggestivo, per l'importanza storica che ha avuto e per la bellezza del convento
fortificato, che risalta ancora di più nella cornice dei suoi giardini a
terrazza. Dall'interno della chiesa dei Templari, che dovrebbe riprodurre il
Tempio di Gerusalemme, si può ammirare la grande vetrata decorata a motivi
marini, altro famoso esempio di
stile manuelino. Se la giornata è limpida, facendo il giro delle mura
esterne si può ammirare un vasto panorama stendersi oltre le cime degli alberi
del bosco sottostante (anch'esso visitabile passeggiando per i numerosi
vialetti).
Per ulteriori informazioni vedere anche la guida di Lisbona dell'omonimo
sito dedicato al Portogallo
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