Terra magica e
ricca di contrasti, racchiusa tra la Svizzera e il confine
italiano e dominata dal monte più famoso, che ha fatto la
storia dell’alpinismo mondiale, il Cervino. I ghiacciai
caratterizzano il paesaggio montano, mentre a valle,
incastonati tra vigneti, si trovano svariati castelli e
piccole località ricche di storia, dalla più grande Sion,
alle famose Zermatt, Briga e Crans-Montana.
L'Alto Vallese
è la parte
del Vallese più orientale, quella di lingua tedesca,
racchiusa tra l'Italia, la Svizzera Centrale e la parte di
lingua francese del Vallese. È una terra magica,
caratterizzata da paesaggi differenti, nella quale, come in
un caleidoscopio magico si alternano le vette maestose
del Cervino, sulle quali è stata fatta la storia
dell'alpinismo mondiale, terre da cui sgorgano acque dai
poteri terapeutici come Leukerbad, il grande
ghiacciaio dell'Aletsch che con i suoi 23 chilometri
è
il ghiacciaio più lungo delle Alpi e patrimonio dell'Unesco e
località famose e alla moda come Zermatt e
tradizionali paesini montani. |
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Prima di raggiungere la località
termale di Leukerbad, vale la pena fare una sosta a Leuk,
splendida cittadina situata sulla sommità di un'altura e un
tempo importante città caratterizzata dal potere esercitata
dai Vescovi di Sitten. La zona era già abitata nel
2400 a.C. mentre i primi documenti che la citano
risalgono al 515 d.C. Particolarmente degni di nota sono il
Municipio, edificio del XIII secolo situato
all'entrata della città, il castello e la chiesa
di Santo Stefano. Il Castello in origine era
probabilmente una torre romanica, databile tra l'XI e il
XIII secolo. Subì un devastante incendio nel 1415 e venne
ricostruito nel 1475 quando venne convertito nella
residenza estiva del Vescovo. Nell'aprile del 1507 il
Castello fece da cornice alla firma della pace tra il
Vescovo di Sion e il Duca di Savoia mentre nel XVII secolo
qui si tennero i processi alle donne che venivano ritenute
streghe. Il Castello è stato ristrutturato dal celebre
architetto ticinese Mario Botta ed è stato riconvertito
in un centro culturale.
Da Leuk, una strada tortuosa che costeggia precipizi e
dirupi conduce a Leukerbad a 1400 metri sul livello del
mare, la più grande stazione termale europea,
le cui proprietà delle sue acque erano note già ai Romani.
Ogni giorno 3.9 milioni di litri di acque termali
scendono da cascate ad
una temperatura di 55°
C e giungono nelle piscine termali dei quattro stabilimenti
termali di Leukebad e in quelle degli alberghi termali. Per
le sue proprietà le acque sono particolarmente indicate
nella cura dei reumatismi, gotta e traumi sportivi.
Leukerbad e le aree circostanti erano abitate già nel II
secolo d.C. mentre i primi documenti che ne attestano
l'esistenza risalgono al XIV secolo. Una data molto
importante per Leukerbad fu il 1501, quando il
Cardinale Matthäus Schiner di Sion
acquistò i diritti di
sfruttamento delle acque termali e vi fece costruire un
lussuoso albergo.
Le vasche a quei tempi
erano estremamente semplici. Il primo bagno di cui si ha
notizia è l'Alte Bad
"Il Bagno Antico" e risale al 1544. All'epoca il bagno non
aveva ancora una copertura ed era semplicemente suddiviso
tra uomini e donne. È con il XIX secolo che ebbe inizio una
strategia turistica vera e propria, con la costruzione nel
1850 della strada che consentiva di raggiungere Leukerbad
dalla valle e con la costituzione nel 1895 della prima
società alberghiera e termale della Svizzera. Nel 1825 la
Dieta della Repubblica del Canton Vallese emise un'ordinanza
per regolare l'uso dei bagni termali di Leukerbad ed
esisteva un ispettore preposto a fare osservare l'ordinanza,
che era affiancato da un medico che stabiliva la temperatura
che doveva avere l'acqua e che doveva assicurarsi della sua
purezza. All'epoca vigeva anche uno stretto codice relativo
all'abbigliamento e ogni bagnante doveva indossare una lunga
camicia di lana e stoffa. Nel caso in cui non venissero
rispettate le misure concernenti la lunghezza al bagnante
veniva comminata una multa di due franchi.
Dei quattro stabilimenti termali pubblici il Burgerbad è il
più grande e offre ai suoi ospiti numerose piscine
all'interno e all'esterno, bagno turco, sauna e bagno
kneipp.
Non c'è nulla di meglio che godersi un bagno rilassante dopo
una giornata di sport. In inverno nei dintorni si può
praticare sia lo sci alpino che quello di fondo, mentre in
estate da Leukerbad partono numerose passeggiate. Un
sentiero conduce in due ore circa al Passo Gemmi, a 2300
mt di altitudine. Questo sentiero durante il Medioevo
era l'unica strada che collegava il Vallese e il Canton
Berna ed era percorso da soldati, viandanti e mercanti.
In tempi più recenti il sentiero è stato percorso anche da
Mark Twain e da
Pablo Picasso.
Lasciando Leukerbad e dirigendosi in direzione del Passo del
Sempione si prende ad un certo punto la strada per
Zermatt.
Quest'ultima
è chiusa al traffico e chi giunge in automobile
la deve lasciare a Täsch, dove sono disponibili parcheggi e
autosili.. Da Täsch Zermatt si raggiunge con un treno
navetta che parte ogni 20 minuti e che in circa 12 minuti
raggiunge la splendida località posta ai piedi del Cervino.
Zermatt è una delle località più celebri di tutta la
Svizzera e questa fama, ben meritata, deriva dalla sua
spettacolare posizione, sovrastata dal Cervino, una
delle montagne più affascinanti del mondo, che sin
dall'Ottocento esercita un fortissimo richiamo su alpinisti
ed escursionisti, desiderosi di conquistare le sue cime.
Il primo a raggiungere la vetta del Cervino fu nel 1865 l'alpinista
inglese Edward Whymper. Purtroppo quella storica
conquista si concluse con una tragedia, quando nella discesa
quattro dei sette membri della spedizione persero la vita
precipitando per 1200 metri. Il processo stabilì che
all'origine della disgrazia c'era una corda difettosa, oggi
conservata nell'interessante Museo Matterhorn,
situato a Zermatt. Il museo contiene la ricostruzione di un
villaggio vallese e offre un'interessante panoramica
sull'alpinismo, sullo sviluppo turistico della regione e
delle imprese alpinistiche sul Cervino.
L'antico nome di Zermatt era Pratobornum, nome che
comparve sulle mappe già nel XIII secolo e nella parte di
lingua francese della Valle d'Aosta e nella parte francese
del Canton Vallese questo nome è stato utilizzato fino a
metà XIX secolo, nella forma di Praborgne, fino a quando
venne a mano a mano sostituito dalla versione tedesca del
nome, appunto Zermatt. Nel 1618 Zermatt riuscì a
riacquistare la libertà dalla famiglia a cui apparteneva e
il leone che ancora oggi compare sul suo stemma sta proprio
a ricordare la raggiunta indipendenza. La crescita della
fama di Zermatt e lo sviluppo del turismo nacquero nel XIX
secolo quando iniziarono a giungere i primi alpinisti, in
particolare inglesi. Tra i vari escursionisti che nel XIX
secolo si cimentarono nella scalata del Cervino ci fu anche
Franklin D. Roosevelt, che dell'esperienza scrisse
alla sorella che "la montagna è così ripida che la neve non
si ferma sulle sue rocce friabili e frastagliate�?. A
proposito di grandi scalatori, nel centro di Zermatt si
trova la fontana dedicata a Ulrich Inderbinen, la più
famosa guida alpina di Zermatt, soprannominato "il Re delle
Alpi" e morto all'età di 104 anni. Inderbinen scalò il
Cervino almeno 370 volte, l'ultima delle quali quando aveva
90 anni.
Zermatt vanta un fantastico primato, ovvero quello di poter
calcare le sue montagne con sci e snowboard per 365 giorni
all'anno. In inverno gli sciatori possono scegliere fra
360 chilometri di piste, mentre durante la stagione
estiva si può sciare sul ghiacciao Teodulo, con i suoi 20
chilometri di piste scelte per l'allenamento anche dalle
squadre nazionali di sci alpino. Un altro primato di
Zermatt è quello di poter sciare in un solo giorno per
10'000 oppure 12'500 metri di dislivello senza mai
riutilizzare lo stesso impianto oppure scendere sulla stessa
pista. Si tratta del Matterhorn ski safari,
un'esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di
sci.
Zermatt offre l'opportunità di vivere la montagna in modo
diverso dal solito, come ad esempio passare una serata
gustando una fondue e poi scendendo al chiaro di luna oppure
vivendo l'emozione dell'heliski, con almeno dieci pendii
dove lanciarsi in discese mozzafiato.
Non sono da meno le emozioni che si possono vivere durante
l'estate, quando ci sono oltre 400 chilometri di sentieri
sui quali cimentarsi in fantastiche camminate tra paesaggi
idilliaci oppure le grandi pareti che possono essere
affrontate da alpinisti allenati e capaci e per le quali
sono a disposizione 65 guide alpine che conoscono il
territorio in modo perfetto e che possono rendere la scalata
emozionante e sicura a tempo stesso.
Il paese di Zermatt in sè non racchiude costruzioni degne di
particolare nota, ma nel caso di Zermatt l'attrazione degna
di nota è proprio il suo spettacolare contesto, le imponenti
montagne che la circondano, la sua atmosfera rilassata, con
le sue strade senza traffico, scandite solo dal suono degli
zoccoli dei cavalli e del ronzio delle auto elettriche. Sia
l 'offerta alberghiera che quella gastronomicia sono molto
ampie e in grado di soddifare le diverse esigenze della
clientela, dai semplici ostelli alle eleganti strutture a
cinque stelle, dalle pizzerie ai ristoranti premiali con
stelle Michelin, come il ristorante Le Gourmet dell'Hotel
Alpenhof, ai ristoranti che offrono specialità locali
come il Chäshütte Prato Borni dell'Hotel Schweizerhof.
Al termine della valle di Saas, a 1800 metri di
altezza sorge il piccolo paese di Saas Fee,
soprannominato la "Perla delle Alpi" e circondato da
tredici cime di altezza superiore ai 4000 metri. Di
Saas Fee, lo sceneggiatore e drammaturgo tedesco Carl
Zuckmayer, autore tra gli altri della sceneggiatura del
film "L'angelo azzurro" con Marlene Dietrich, diceva:
"Poi
improvvisamente stai di fronte a questa incredibile vista"
Non ho mai visto nulla di simile altrove. È come trovarsi
contemporaneamente alla fine del mondo e alla sua origine,
al suo inizio e nel suo centro.
La valle di Saas è abitata fin dall'epoca del Ferro e dei
Celti, ma fu l'Imperatore romano Augusto che unì il
Vallese con l'Italia, fondò le sue città e diede avvio ai
traffici commerciali. Nel decimo secolo il Vallese venne
invaso dai Saraceni e molti dei nomi della regione, come ad
esempio il Monte Moro, risalgono proprio a questo periodo.
Il turismo nella regione iniziò a svilupparsi nella prima
parte del XIX secolo quando i visitatori iniziarono ad
affluire, attirati dalla bellezza della zona. Nel 1833 venne
aperta la prima piccola pensione, mentre il primo albergo
vero e proprio, il Monte Moro aprì i suoi battenti nel 1856:
Saas Fee si era aperta al turismo e all'inizio del XX secolo
vennero aperti anche i primi sci club.
Oggi Saas Fee è un attrezzato centro montano che ha saputo
coniugare le bellezze paesaggistiche, il rispetto per la
natura e l'attenzione all'ambiente con moderne strutture per
rendere indimenticabile il soggiorno dei suoi ospiti. Nel
paese non è consentito l'accesso con le auto, che possono
essere lasciate nel parcheggio situato all'entrata del
paese.
A
Saas-Fee si scia tutto l'anno. In inverno gli
sciatori possono divertirsi sui 350 chilometri di piste
della valle di Saas, mentre in estate hanno a disposizione i
venti chilometri circa delle piste che si trovano sul
ghiacciao. A proposito di ghiacciaio un'esperienza di non
perdere è quella della visita al padiglione di ghiaccio che
si trova a 3500 metri e dove si può vivere la fantastica
esperienza di vedere un ghiacciaio dall'interno. Un tunnel di
70 metri conduce a questo incredibile padiglione, forse il
più grande al mondo. Ci si arriva attraverso un viaggio
interamente sotterraneo, con la metropolitana più elevata al
mondo che ha come meta la stazione di Mittelallalin,
dove si trova anche il ristorante girevole più alto del
mondo.
La valle di Saas è famosa per le sue ferrate. Ce ne sono
diverse di diversi livelli di difficoltà. Gli escursionisti
esperti e preparati certamente apprezzeranno la ferrata
dello Jägihorn, un percorso impegnativo con cinque scale
a pioli, 400 ganci e oltre 1000 metri di corde metalliche e
dalla cui cima si gode di un panorama spettacolare sulla
valle del Rodano e sulle Alpi Bernesi. In inverno Saas
Fee si presta a bellissime e rilassanti passeggiate sui 20
chilometri di sentieri invernali, mentre in estate nella
valle di Saas esistono oltre 350 chilometri di sentieri
escursionistici. Molto interessante è il sentiero della
Cappelle verso la Scala Santa, un affascinante percorso
punteggiato da 15 cappelle costruite ad inizio XIX secolo e
decorate con sculture in legno policromo che narrano
i segreti del rosario che conducono fino al Santuario "Zur
hohen Stiege�?, che significa della Scala Santa, cosi
chiamato per via della lunga scala di pietra costruita a
inizio XVIII secolo per rendere più agevole l'accesso al
Santuario. L'8 settembre di ogni anno il Santuardio è meta
del pellegrinaggio per la celebrazione della Natività di
Maria.
L'offerta alberghiera è ampia e in grado di soddisfare le
diverse esigenze e possibilità deu visitatori, così come
quella gastronomica. A Saas Fee si contano oltre 100
ristoranti, dai semplici ristoranti tradizionali che
propongono cucina vallesana fino a ristoranti blasonati,
come il ristorante Fletschorn, insignito di una
stella Michelin.
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