Chiesa di Santa Maria Novella

Chiesa di Santa Maria Novella (o della Morte) a Chiusi

 

Entrando nella piccola Chiesa di Santa Maria Novella originaria del XI secolo  (o della Misericordia, o della Morte, di santa Maria Maddalena o di Santa Marta) si resta un po' basiti per la porta in alluminio e vetro che sicuramente ha sostituito il vecchio (e infinitamente più  bello a prescindere dalla condizione) portone in legno. Questo a parte, la chiesa riserva sorprese e custodisce aneddoti interessanti da conoscere. Come detto l'origine della piccola chiesa sembra risalire all'XI secolo anche se il campanile è di epoca posteriore e dovette far parte delle mura medievali della città e del sistema difensivo.

Fu trasformata nello stato attuale nel XVII secolo. Nel 1621 vennero chiuse le navate laterali e in quella di sinistra venne ricavato un ambiente dell'attiguo Ospedale Vecchio. Fu completamente restaurata nel 1902. Attualmente si presenta con un semplice prospetto coronato da tetto a capanna ed interno ad unica navata con due altari laterali e l'altare maggiore in stucco dipinto del secolo XVIII.

Chiesa di Santa Maria Novella - ChiusiNegli anni Ottanta vennero effettuati alcuni scavi sotto la chiesa, rinvenendo i resti di due abitazioni di epoca imperiale, con muri in grossi blocchi squadrati di travertino, sui quali era stata impostata la primitiva chiesa alto medievale. Questo sicuramente è interessante ma, la cosa che più ci ha attratto di questa chiesa, sono le reliquie di due santi, San Luciano e San Quinto Velio. Le spoglie dei due santi sono poste in un'urna sul lato destro della chiesa e in due reliquiari visibili sotto il Crocifisso sopra l'altare di destra. L'evangelizzazione del territorio di Chiusi, è stata tradizionalmente attribuita ad uno dei discepoli dì Pietro, Apollinare, Marziale o Romolo secondo differenti versioni leggendarie, prive però di ogni fondamento storico. Le fonti letterarie attestanti la presenza di una comunità locale sono posteriori, come si riscontra sovente in ambienti territoriali "periferici" rispetto alle grandi metropoli del cristianesimo; tuttavia, alcune testimonianze monumentali ed epigrafiche rimandano con certezza nell'ambito del I secolo.

Chiesa di Santa Maria Novella - ChiusiMa andiamo con ordine e parliamo dei due santi a cui appartengono le reliquie e dei corpi di altri santi, ritrovati nelle locali catacombe: le Catacombe di Santa Mustiola e Santa Caterina. La prima fu ritrovata a Chiusi fin dal 1634. Ad essa, nell'anno 1848, si aggiunse la seconda, situata sotto una collina, lungo la Via Cassia. Da queste catacombe furono estratti alcuni "corpi santi", Santa Mustiola appunto e San Ireneo Diacono dalla catacomba di Santa Mustiola e Santa Ulpia Vittoria, San Quinto Velio, San Luciano e Santa Nerania da quella di Santa Caterina. Il primo, San Quinto Velio, dall'iscrizione della lapide, dai chiodi uncinati e dalla terra intrisa di sangue trovata accanto al corpo, possiamo dire che San Quinto Vello Giuliano era un giovane di 17 anni, figlio unico, morto martire. Del martire San Luciano sappiamo solo che questo nome fu imposto, forse per la lampada rinvenuta ai piedi, al corpo di un uomo adulto, martirizzato e posto accanto a San Quinto Vello Giuliano.

Chiesa di Santa Maria Novella - ChiusiQuesti santi martiri testimoniano l'importanza della Chiesa di Chiusi (e di questa Chiesa che oggi sembra molto anonima), che secondo la Passio Sanctae Mustiolae (sec. V), l'imperatore Aureliano nell'anno 274 aveva cercato di stroncare mandando a Chiusi Turcio Aproniano. Il 4 luglio 1852 fu redatto un processo verbale per la traslazione delle reliquie di Santa Ulpia, e di San Quinto Vello Ebook di ChiusiGiuliano, di San Luciano e di Santa Nerania dalla catacomba di Santa Caterina alla Cattedrale di Chiusi, mentre il vescovo, con suo decreto del  1852, aveva riconosciuto l'autenticità delle reliquie e le aveva dichiarate appartenenti ai suddetti martiri. Durante il colera dell'anno 1855 Chiusi fu l'unico, centro abitato che nella zona fu quasi risparmiato dall'epidemia. Gli abitanti attribuirono il fatto alla protezione dei loro santi martiri e in particolare di Santa Ulpia, i cui resti sono conservati nella chiesa di Sant'Apollinare in via Porsenna sempre a Chiusi.

Un ultimo aspetto molto interessante di questa piccola chiesa, ingiustamente trattata male dal tempo e dagli uomini, è un raro crocefisso interamente in ceramica creato negli anni '60 del Novecento dall'allora scuola di ceramica di Don Manfredo Coltellini.

Museo della Cattedrale di Chiusi

Piazza Duomo, 7 Chiusi

Tel 0578 226490

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