Cosa vedere a Asciano

Cosa vedere a Asciano - 11 luoghi interessanti da visitare

Asciano è una bella cittadina in provincia di Siena, nella Toscana più tipica. Il paese si trova tra il fiume Ombrone e il torrente Copra, al centro delle Crete Senesi: una particolare e molto suggestiva zona collinare a sud-est di Siena, quasi priva di vegetazione, ma ricca di insenature alternate a "biancane" (tipico terreno argilloso, poroso e chiaro), che sembrano creare un paesaggio lunare. Dal Medioevo questa zona era conosciuta come "Deserto di Accona" dove oggi, grazie ad alcune importanti opere di irrigazione, è possibile la coltivazione di grano e girasoli. Di seguito i luoghi più importanti da visitare di questa località.

 

Basilica di Sant'Agata

Abbazia Monte Olivetano - AscianoBasilica di Sant'Agata, posta su una scalinata in posizione elevata. Quest'ultima ha impianto a croce latina, con tre absidi in corrispondenza dei bracci del transetto e del braccio longitudinale che prolunga la navata centrale. Il tiburio ha forma poligonale, di caratteristiche lombarde e decorazioni ad archetti pensili. La facciata in travertino rivela uno stile di passaggio tra il Romanico e il Gotico e risale alla fine del Duecento: è animata da tre arcate cieche di forma ogivale, inglobanti al centro il portale dotato di leggere strombature. Una cornice marcapiano separa la parte inferiore da quella superiore. Quest'ultima ospita un occhio senza decorazione e termina a spioventi. L’interno, rimaneggiato in un restauro che ha eliminato le aggiunte barocche, mostra all’incrocio dei bracci la cupola semicircolare impostata su pennacchi e decorata da archetti a tutto sesto. Alle pareti sono conservati alcuni affreschi cinquecenteschi, mentre all'altare è esposto un Crocifisso ligneo quattrocentesco di scuola senese. I dipinti che ne costituivano il corredo sono oggi depositati nel locale Museo di Arte Sacra, formato con altre opere pittoriche in maggioranza senesi (tavole del "Barna", di Ambrogio Lorenzetti, del "Maestro dell’Osservanza", di Matteo di Giovanni) e da statue e arredi lignei provenienti da altre chiese del paese e dei dintorni.

 

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

Abbazia Monte Olivetano - AscianoDopo Murlo, ci si ricongiunge alla Via Cassia a Buonconvento e si prende la deviazione per l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. La salita di otto chilometri fino all'abbazia attraversa un paesaggio sempre più tipico delle Crete senesi..Nel mezzo del paesaggio aspro e tormentato delle "Crete Senesi", a una decina di chilometri da Asciano, sorge il complesso dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, luogo di origine di una congregazione benedettina, che da esso ha preso il nome di "olivetana". Ospita uno dei monumenti di maggiore interesse ambientale, architettonico, artistico e culturale della provincia di Siena...Continua a leggere sulla Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

 

Museo Civico Archeologico e d'Arte Sacra Palazzo Corboli

Abbazia Monte Olivetano - AscianoTerminato un complicato restauro dell'antico Palazzo, il Museo di Casa Corboli ha aperto nel 2002 per esporre le collezioni di due musei minori e separati, il Museo Etrusco e il Museo d'Arte Sacra. Opere prodotte dai più grandi artisti senesi dal XIV al XVI secolo: Ambrogio Lorenzetti, il Maestro dell'Osservanza, Matteo di Giovanni, Rutilio Manetti, oltre a preziose sculture lignee di Giovanni Pisano e Francesco Valdambrino, sono esposte al piano terra e al primo piano.

Il secondo piano è dedicato ai reperti archeologici provenienti dall'alta valle dell'Ombrone. Tra questi gli oggetti rinvenuti nella necropoli del Poggione: pezzi d'avorio e rocchetti di bucchero, il corredo della tomba del Mulinello, con rari esempi di scultura antica e oggetti in metallo, e infine la ricostruzione delle tombe di Poggio Pinci, databili dal V al I secolo a.C., con urne in travertino e tufo, ceramiche a figure rosse, vasi in bronzo, specchi e gioielli.

D'altra parte, la sezione dell'Arte Sacra, con le sue grandi opere di scuola senese, è una testimonianza della storia politica e religiosa locale. In epoca medievale Asciano divenne un vero e proprio centro economico che attirava ricche famiglie di mercanti senesi. Alcune stanze dell'antico palazzo che oggi ospita il museo sono particolarmente interessanti per i loro dipinti di soggetto politico ed etico che risalgono alla seconda metà del XIV secolo. C'è anche una notevole collezione di ceramiche, gioielli, oltre a paramenti ecclesiastici, calici e arredi sacri.

ORARI DI APERTURA E VISITA:
da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; chiuso il lunedì e il martedì.
BIGLIETTI: Intero € 5,00; Ridotto € 3,00

 

Casa Corboli - Granaio Bargagli

 

Situata nel centro di Asciano, nel cosiddetto Granaio Bargagli nell'edificio chiamato Casa Corboli che abbiamo appena visto e che ospite la sede dei musei della cittadina (di Arte Sacra e archeologico) si trova un interessantissimo ciclo affrescato di carattere profano e allegorico, con la raffigurazione delle Stagioni e di figure mitologiche, ispirato a quello di Ambrogio Lorenzetti del Palazzo Pubblico di Siena. Si trovavano in precedenza in cattivo stato di conservazione, ma ora, dopo un attento restauro, si può ammirare in tutta la sua bellezza.

 

Torre della Mencia

 

Torre della Mencia - AscianoDurante il XVI secolo, Asciano visse un periodo di prosperità durante il quale diversi notabili locali ebbero il progetto di dotare la città di un orologio pubblico, un'idea che suscitò l'appoggio della popolazione e sfociò presto nella decisione di costruire una torre merlata al crocevia principale dell'abitato. Il nome Torre della Mencia deriva dalla maschera finemente scolpita che sormonta la vasca di onice della fontana pubblica. Un'iscrizione lapidaria alla base della torre di mattoni ricorda in latino il periodo di costruzione. L'elegante edificio in mattoni raggiunge un'altezza di venticinque metri. Il meccanismo dell'orologio si trova a due terzi dell'altezza, sotto una prima fila di merli che non hanno altra funzione che quella decorativa. In cima si trova la struttura in ferro battuto che sostiene il peso della campana. La torre ebbe un tale successo che si dice che le città di Pienza e Buonconvento abbiano imitato la sua struttura quando furono costrette a costruire i loro orologi civici.

 

Museo Cassioli


Il Museo Cassioli ad Asciano ha il pregio di ricordarci (o di fare scoprire, per chi ancora non lo conoscesse) che l'Italia abbonda di artisti incredibili, come Giuseppe Cassioli (Firenze, 26 ottobre 1865 – Firenze, 5 ottobre 1942) appunto. L'artista lavorò nel salone delle rimembranze del Palazzo Pubblico di Siena, quindi nel 1900 realizzò il monumento al compositore Gioachino Rossini nella Basilica di Santa Croce a Firenze, cui seguirono decorazioni scolpite per la Borsa di Odessa, e statue e sculture per il Duomo di Arezzo. Realizzò anche diversi dipinti per la Chiesa dei Sette Santi Fondatori a Firenze. Scolpì anche la porta di bronzo di destra per il Duomo di Firenze che gli procurò anni di critiche e vessazioni al punto che creò un autoritratto raffigurante se stesso soffocato da un serpente. Nel museo, oltre a mostrare opere di allievi di quella che è stata una scuola di arte, si colleziona un gran numero di oggetti che celebrano l'autore. Cassioli nel 1928 fu anche l'autore della medaglia olimpica che venne data in tutte le olimpiadi ai vincitori delle varie disciplino sino all'edizione del 2000 a Sidney. Nel museo si può fare bel viaggio nella storia delle Olimpiadi, attraverso le medaglie di Cassioli.

 

Chiesa di San Francesco

 

La Chiesa di San Francesco, è un'altro edificio religioso importante di Asciano  a carattere monumentale,  di costruzione trecentesca. Tra i suoi grandi altari del rifacimento barocco (che s'intravede anche nella facciata, ospitante al posto del consueto oculo, una finestra quadrangolare, mentre il portale appartiene ancora all'originale fabbrica medioevale, con forme di transizione tra il Romanico e il Gotico) si conservano tracce di affreschi di scuola senese, oltre a una pala invetriata di esecuzione robbiana, un'acquasantiera in marmo di manifattura senese e un tabernacolo ligneo dorato, a testimoniare i resti dell’arredo originario.

 

Chiesa di Sant'Agostino

 

La Chiesa di Sant'Agostino ha una semplice facciata in cotto, con portale centinato preceduto da una doppia rampa con balaustra in travertino, forse secentesca. All'interno, a una navata, conserva una Madonna col Bambino del pittore senese Matteo di Giovanni (XV secolo), scomparto centrale di un trittico che ha i laterali esposti al Museo d’Arte Sacra.

 

Tumulo del Molinello

Grande tumulo circolare, con più tombe etrusche, di cui è notevole la camera costruita con enormi lastroni di pietra disposti verticalmente. Oltre a varie sepolture, il tumulo copriva anche una tomba a quattro celle e un'altra a due celle, scoperte recentemente, con un ricco complesso di urne della famiglia Marmi; esso fu quindi in uso dal VII secolo a.C. (camera a lastroni) fino al periodo III-I secolo a.C. cui si riferiscono le urne funerarie.


Mosaico romano

In via del Canto si trova un grande mosaico policromo, con ricchi motivi vegetali e floreali databile nel II secolo d.C. È il pavimento di una sala di un edificio di epoca imperiale che si stendeva sotto la casa moderna e il giardino che costeggiano la strada. Ai margini del mosaico, sono stati messi in luce resti di ambienti contigui. Il mosaico venne rivenuto nel 1899, per i lavori avviati dai proprietari Francini Naldi. Qualunque fosse l’effettiva funzione del luogo, esso apparteneva sicuramente ad una sontuosa villa romana ubicata in posizione panoramica, che sembra essere appartenuta alla ricca famiglia dei Domizi e quindi nel patrimonio imperiale dell'imperatore Marco Aurelio.
 

Tombe etrusche

Tombe etrusche e a camera scavate… nel tufo in località Poggio Pinci. Sono tutte pertinenti alla famiglia Hepni, importante clan etrusco che risiedette probabilmente nel piccolo centro corrispondente all’Asciano attuale, fra il V e il I secolo a.C. Le tombe, generalmente ad una sola camera con breve dromos, hanno dato cospicui corredi e decine di urne (II-I secolo a.C.), con iscrizioni gentilizie di eccezionale interesse storico ed epigrafico, trattandosi di membri di una stessa gens per molte generazioni.

 

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