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VISITARE
PIENZA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Una volta un
borgo sonnolento, questa pittoresca città cambiò completamente quando, nel
1459, Papa Pio II, iniziò a trasformare il suo borgo natale in una città
ideale del Rinascimento. Il risultato appare ai nostri occhi ancora oggi ed
è magnifico: la chiesa, il palazzo papale, il municipio e gli edifici
annessi in Piazza Pio II e i dintorni furono costruiti in soli tre anni e da
allora non sono stati più modificati. Nel 1996 l'Unesco ha aggiunto il
centro storico della città alla sua lista del patrimoni mondiale, citando la
visione rivoluzionaria dello spazio urbano. Questo piccolo paese collinare
di meno di 2000 abitanti è due volte sito Unesco, la seconda per essere
parte del Parco val d'Orcia.
Su
una rocca nel cuore della Val d'Orcia sorge l'antico borgo
medievale di Pienza, elencato dall'UNESCO patrimonio
dell'Umanità. In estate, circondate da cipressi sinuosi e dai campi
fioriti di girasoli, le antiche case, i vicoli e gli alti campanili,
affiorano a noi come dimore fatate, quasi arrivassero dai meandri più
lontani della nostra fantasia. In inverno, lo scenario si ricopre ancora
una volta di antiche suggestioni, come un vecchio presepe che ripropone
tradizioni antiche secoli. |
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Pienza è una località molto piccola (per
raggiungere una parte e l'altra dell'abitato ci si impiegano pochi
minuti), ed i suoi abitanti sono solo 2.190, ma storia, arte e paesaggio
ne fanno un posto di grande valore.
Al
visitatore la località appare timida e discreta, un aspetto che cela un
tripudio di inconsuete meraviglie. Nel
1459, Papa Pio II (al secolo Enea Silvio
Piccolini) diede iniziò ad
un progetto particolare, quello che cambierà le sorti del borgo (allora
chiamato Corsignano),
suo luogo di nascita, in una località modello in Italia e in Europa: una
città ideale, di gusto
rinascimentale, fatta di palazzi, chiese, piazze e strade ordinate. Il
papa tuttavia morì due anni dopo l'inizio dei lavori, e solo una parte
del suo grande progetto fu portata a termine. La costruzione della nuova
cittadina venne affidata all'architetto
Bernardo Rossellino, già
stimato nella Roma papale, il quale dopo aver livellato il centro
storico della città, vi creò al suo posto la
Piazza Pio II.
Questa era
la realizzazione tridimensionale della "città ideale", la stessa che
artisti come
Raffaello e
Piero della Francesca riportarono nei loro famosi dipinti. I l
paese aveva bisogno di un nuovo nome e lo stesso Papa, ad inizio lavori,
modestamente decise di dedicarla a se stesso e rinominarla Pienza (città
di Pio).
Il
risultato dei grandi lavori papali è ancora oggi magistralmente
conservato e ci appare come una
combinazione di ciò che è e che poteva essere, ed è questo che rende
Pienza così seducente. Molti direbbero “dato
il perfetto paesaggio naturale della Val d'Orcia, chi non avrebbe
desiderato accompagnarlo ad una città perfetta, ideale??
Una città che avrebbe raccolto la
perfezione dell'arte e dell'architettura rinascimentale,
ed anche del buon governo e
della buona sortein quello
che andava diventando uno dei periodi più grandiosi della storia
italiana.
All'interno
delle mura è un tutt'uno di perfezione medievale e rinascimentale.
L'itinerario potrebbe incominciare da
Porta al Prato, l'antica
entrata alla città, e continuare verso destra, in una discesa che
conduce ad una viuzza fiorita, la
via Gozzante, e da qui al
belvedere: il panorama di
mezza Toscana si staglia davanti a noi con incredibile suggestione, di
sicuro uno dei più belli d'Italia. Da qui, in due minuti si raggiunge
corso Rossellino, la via
centrale del borgo, che ospita la
chiesa di San Francesco, di
origine duecentesca. La struttura è tipica francescana, austera e ad una
navata. L'interno è impreziosito da importanti affreschi trecenteschi
opera di pittori senesi come Cristoforo di Bindoccio,
Meo di Piero e
Luca Signorelli.
Se l'ordine è il simbolo della perfezione, allora Pienza non può che
confermare la regola, là dove strade, chiese e palazzi si dispongono,
precise, intorno alla piazza centrale. Il progetto iniziale prevedeva
infatti la costruzione degli edifici più importanti, e cioè la
Cattedrale, il Palazzo Gentilizio Papale, il Municipio e il Palazzo
Vescovile. Posizioni e costruzioni vennero studiate nei minimi
particolare, tutto parte di un processo architettonico che non poteva
escludere il paesaggio circostante. Il
Duomo di Pienza,
Con-cattedrale di Santa Maria Assunta,
è uno degli edifici più significativi del Rinascimento italiano. Venne
realizzato dallo stesso Rossellino, ma è qui chiara l'influenza
esercitata da un altro personaggio di spicco, figura importante nella
storia di Pienza: il genovese
Leon Battista Alberti, umanista rinascimentale, architetto, scrittore e matematico (ma anche
filosofo, linguista, crittografo, musicista, archeologo), una delle
menti italiane più geniali della storia e di cui il Rossellino fu
allievo. La forma della chiesa è pressoché in stile francescano, ma da
questo si distingue per l'elegante facciata in travertino, simile ad un
grosso blocco di marmo scolpito. Nel suo interno, gotico, sono custoditi
dipinti di pregio di diversi artisti dell'epoca, si noti in particolare
l'Assunzione delle Verginedi Lorenzo di Pietro,
detto il Vecchietta.
Il
Palazzo Piccolomini, detto
anche Pontificio,
si posiziona alla destra della bianca cattedrale e si caratterizza per
essere stato uno dei primissimi esempi d'architettura rinascimentale
(costruito interamente in pietra viva tipo bugnato, in un brillante
color sabbia). Nel suo interno si trova una corte con un loggiato ed un
giardino con una terrazza con vista sull'intera Val d'Orcia. Il
Palazzo Comunale è
anch'esso situato nella piazza Pio II e si posiziona di fronte al Duomo
(potere civile e potere religioso in antitesi ma sempre vicini).
L'antica residenza dei Priori della città si presenta in un tipico stile
medievale - rinascimentale, con un portico a tre archi su colonne ioniche,
ma rimaneggiato agli inizi del XX secolo. Si apprezzino in particolare
gli interni dove è possibile ammirare vari lavori pittorici su muro
della scuola senese. Il
Palazzo Vescovile, sul lato
sinistro della piazza, venne costruito per il cardinale
Rodrigo Borgia, divenuto
poi Papa Alessandro VI.
Oggi è sede del Museo
Diocesanoe raccoglie
tesori d'arte senese della
chiesa di Pienza e dei piccoli centri della zona. Vi troviamo in
particolare il Piviale di
Pio II, donato da
Tommaso Peleologoche fu
despota del Morea(l'attuale Peloponneso) prima dell'avvento degli Ottomani: un abito
papale di seta ricamato in oro e con ritratti di santi e scene
variopinte della vita della Vergine. Nel museo si annoverano custoditi
dipinti molto pregiati, tra cui in particolare quelli di
Bartolo di Fredi, un
trittico portatile ed una Madonna della Misericordia del 1364. Dal 1964,
su dono del papa Paolo VIvi è inoltre custodita il
reliquario della desta di Sant'Andrea,
scolpito da Simone di
Giovanni Ghini.
Tra le altre attrazioni di Pienza, soprattutto edifici religiosi,
colpisce in particolare la
Pieve di Corsignano,
dedicata ai santi Vito e Modesto, una costruzione in stile romanico a
tre navate con una torre campanaria cilindrica. Non si manchi una visita
anche al cosiddetto
Romitorio di Pienza, una
caverna scavata nel tufo, alla quale si può accedere solo attraverso una
ripida scala che arriva fino ad una piccola cappella del Quattrocento.
Ogni stradina a Pienza è una delizia di angoli ed atmosfere medievali. I
piccoli negozietti abbondano, soprattutto quelli di
prodotti tipici (la città è
famosa per il suo formaggio),
insieme a caffetterie,
accoglienti trattoriee botteghe artigiane.
La piccola località diventa base ideale per escursioni della Val
d'Orcia, alle abbazie di
Sant'Antimoe di
Monte Oliveto Maggiore e ad
altre località della collina toscana, come
Montalcino,
San Quirico,
Montepulciano,
Monticchiello,
Montefollonico e
Siena.
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