Cosa vedere a Pienza

Cosa vedere a Pienza - 14 luoghi interessanti da visitare

La cittadina di Pienza è una di quelle gemme italiane, che anche se vista in foto o in una cartolina, lascia sempre piacevolmente sorpresi per la sua bellezza quando la si visita. La maggior parte del suo patrimonio storico-artistico si concentra nella suggestiva Piazza Pio II, dedicata all'omonimo pontefice, personalità interessante ed eclettica che tanto diede alla cittadina, cercando di farne la sua "città ideale" del Rinascimento.

I suoi progetti, affidati a Bernardo Rossellino, vennero completati solo parzialmente, ma restano tutt'oggi uno degli esempi più significativi di progettazione urbanistica razionale del Rinascimento italiano. Isolata e ben visibile è subito la rinascimentale Cattedrale; di fronte, il Palazzo Comunale e accanto Palazzo Borgia e Palazzo Piccolomini.

Vi suggeriamo di iniziare la vostra visita di Pienza dalla famosa Piazza Pio II, dove si trova il Palazzo Piccolomini.

Piazza Pio II

Piazza Pio IIPiazza Pio II è il gioiello della corona dello scrigno di città ideale pensato da Enea Silvio Piccolomini oggi considerata una delle più compiute degli ideali urbanistici del Rinascimento. Partì da qui il suo disegno. Il futuro Papa Pio II nel 1462 incaricò l'architetto Bernardo Rossellino di trasformare in città il medioevale borgo natio di Corsignano.

 La piazza ha una particolare forma trapezoidale con pavimentazione in mattoni a spina di pesce ed è circondata da bellissimi edifici, religiosi e non, armoniosamente costruiti in un rilassante color miele. La piazza è dominata dal Duomo di Pienza, l'elegante Palazzo Piccolomini, ed è anche sede di uno splendido pozzo antico chiamato 'pozzo dei cani', che ricorda un po' altri nella zona come quello di San Quirico d'Orcia o Montepulciano. Tutte le architetture che vi si affacciano sulla piazza vennero realizzate dal Rossellino tra il 1459 ed il 1462.

 

Palazzo Piccolomini

Palazzo comunale di PienzaPrima di tutto, chi (o cosa) era Piccolomini? Enea Silvio Piccolomini nacque a Corsignano (l'antico nome di Pienza) nel 1405. Noi tutti, però, lo conosciamo con il nome di Papa Pio II. Durante il suo pontificato, che durò dal 1458 al 1464 (anno della sua morte), Pio II si occupò di ricostruire Pienza secondo i dettami della città ideale. Il Palazzo, sorto come residenza papale è oggi sede museale. I colori caldi della pietra arenaria, l'elegante alternanza di linee e volumi della facciata, l'originale loggia a tre ordini aperta sulla val d'Orcia ed il giardino pensile sottostante, ne fanno uno degli edifici più importanti della città.  Il progetto del Palazzo Piccolomini si ispirano a quello del Palazzo Rucellai di Leon Battista Alberti a Firenze; tra gli esempi rinascimentali disponibili all'epoca, non c'era nulla di più perfetto per valorizzare la piccola città di Pienza. Nel Rinascimento il concetto di città ideale fu studiato a fondo attraverso progetti architettonici e urbanistici che includevano principi geometrici, nonché attraverso un approccio razionale e scientifico che attingeva alle teorie filosofiche del passato, comprese quelle di Platone. La rinascita di Pienza, la città ideale rinascimentale come Urbino o Ferrara, era quindi legata ad una visione, un'utopia in cui lo spazio urbano si sviluppava secondo l'equilibrio e le virtù dell'uomo. Il disegno del palazzo del Papa fu opera di Bernardo Rossellino, l'architetto responsabile della magnifica facciata di Santa Maria Novella a Firenze.

 

Palazzo Piccolomini e Piazza Pio II sono un esempio dei sogni degli umanisti del XV secolo. Anche se non non siate appassionati di architettura o di storia apprezzerete la facciata con il suo enorme ingresso e il cortile interno a cui si accede per arrivare alla bellissima terrazza giardino: da qui si ammira il panorama della Val d'Orcia, con una vista davvero magnifica su gran parte della valle. Si può intravedere Montalcino o il Monte Amiata in lontananza. I muri che circondano questa terrazza verde sono ricoperti di edera, le aiuole rettangolari sono circondate da camminamenti e vantano cespugli di rose, al centro, infine, c'è una graziosa fontana del XV secolo...Pensate, inoltre, che alcune scene di Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli furono girate qui nel 1968! Oltre al giardino vi consigliamo di visitare gli appartamenti e la biblioteca papale.

Palazzo Comunale di Pienza

Palazzo comunale di PienzaDi fronte alla Cattedrale a completare l'armonica cornice di Piazza Pio II, sorge il Palazzo Pubblico oggi sede del comune di Pienza, costruito in travertino nel 1463 e restaurato nel '900,  anch'esso disegnato da Bernardo Rossellino, in cui spiccano nella parte inferiore, l'ariosa loggia a colonne ioniche, nella parte superiore, le eleganti decorazioni a graffito. Sulla destra la torre merlata in cotto con orologio tardo cinque-centesco fu fatta costruire di proposito più bassa del campanile della Cattedrale. La facciata è illuminata da quattro finestre. Alle spalle dell'edificio si trova una piazzetta dove un tempo di teneva il mercato.

Costruite le dimore dei cardinali del seguito, Pio II volle che Pienza non rimanesse priva del Palazzo Pubblico che fu, possiamo dirlo l'ultimo anello di quella mirabile catena di monumenti che chiudono la piazza, così come desiderò lo stesso Pio II. Fu edificato contemporaneamente al campanile del Duomo; è l'unico edificio, sulla piazza, che rechi decorazioni a graffito (in parte cadute o rifatte più volte) e che sviluppi la sua decorazione architettonica solo sul prospetto. Nella parte inferiore si apre una loggia divisa da grosse colonne ioniche sorreggenti un piano la cui facciata è composta da una parete compatta ed uniforme solo interrotta da quattro finestroni a bifora.

Veniamo così ad avere due parti, ben distinte dalla fascia e dalle cornici marcapiano: la prima, in cui i vuoti ti predominano, tende ad una ascensionalità che viene d'un tratto interrotta dalla seconda parte ove predomina-no i pieni. La torre in cotto che s'innalza sulla destra sta come a segnare il limite della piazza e l'inizio della via principale di Pienza. È anche una ripresa del motivo ascensionale del primo piano quasi «riduzione sotto il segno della ragione geometrica dominante nel gusto quattrocentesco di un'idea medioevale, vagheggiata ancora, con simpatia nella pesantezza quasi romanica o protogotica della loggia» (Salvini). L'antico orologio originale, di cui parlano i Commentari di Pio II, andò purtroppo perduto e già sostituito nel 1568 da un altro tolto alla Certosa di Pontignano21. L'interno è formato da sobrie e nude pareti. Nel salone centrale pro-spiciente la piazza si scorge, deperito dal tempo e dai malcauti restauri, un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi protettori di Pienza, di un debole seguace del Vecchietta. Il palazzo, progettato molto probabilmente dal Rossellino, insieme al campanile, deve essere stato costruito in gran parte dal collaboratore, discepolo e nipote, cioè dal fiorentino Puccio di Paolo che più volte appare nei docu-menti relativi alla costruzione di Pienza. Per quanto riguarda il Palazzo Pubblico e il campanile, abbiamo una precisa nota di pagamento nei registri di spese fatte per conto del Papa da Niccolò di Piccoluomo Piccogliuomini, «cubiculario di S. Santità»: »A dì 12 agosto [1463] ducati seicento settantacinque dati a Maestro Bernardo e Maestro Puccio e compagni di Fiorenza li quali fanno lo campanile e lo palazzo del comuno dí Pientia e quali denari sonno per la quarta ed ultima paga e detti denari pagati a Duccio loro casiere»


Cattedrale di Pienza

Cattedrale di Pienza - Simbolo di Pio IILa Cattedrale di Pienza dedicata alla Vergine è un magnifico esempio di architettura rinascimentale, venne costruita, sul sito dove si trovava l'antica chiesa romanica di Santa Maria, fra il 1459 e il 1462 con la sua facciata in travertino bianco esposta verso nord, risponde alle esigenze scenografiche della piazza ponendosi come luminoso fondale architettonico sullo splendido panorama della Val d'Orcia. Da vedere: le pale altare che ornano l'interno e il Battistero di San Giovanni....Continua a leggere sulla Cattedrale di Pienza.

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Palazzo Borgia a Pienza

Palazzo Borgia a PienzaSu un lato delle Piazza Pio II si trova Palazzo Borgia, o Palazzo Vescovile, costruito dal papa umanista Pio II per, "sorvegliare" anche nella sua residenza di Pienza il cardinale Rodrigo Borgia, che sarebbe divenuto poi papa con il nome di Alessandro VI, il famigerato papa Borgia, il cui pontificato fu contrassegnato da scandali sessuali, lotte di potere spaventose, omicidi e un fratricidio. Il Palazzo è oggi sede del Museo Diocesano di Pienza ed ospita opere di eccezionale valore. L'edificio che specularmente al Palazzo Piccolomini si affaccia sulla piazza e sul corso, ingloba le strutture di due palazzotti ristrutturati in forme rinascimentali al tempo i Pio II...Continua a leggere sul Palazzo Borgia di Pienza.

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Museo Diocesano di Pieanza

Museo Diocesano di PieanzaIl Museo Diocesano di Pienza, che si trova proprio dentro il Palazzo Borgia divenuto Palazzo Vescovile, ha aperto i battenti nel 1998 e si trova all'ultimo piano del Palazzo: è da annoverarsi fra i più importanti di tutti i musei della provincia di Siena. per non dire della Toscana. Il Palazzo, come già accennato, sorge al posto del medievale Palazzo Pretorio: elegantemente trasformato in stile rinascimentale sia nella facciata prospiciente Piazza Pio II, che negli ambienti interni. Il museo ospita opere di eccezionale valore...Continua a leggere sul Museo diocesano di Pienza.

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Il centro storico

Il centro storicoPienza è molto più antica rispetto al periodo "papale". È una piccola città di origine etrusca al centro della Val d'Orcia, situata su una collina in perfetta armonia con il paesaggio rurale circostante. Il punto forte di Pienza sono i numerosi vicoli medievali della città vecchia. Rustiche case di pietra e mattoni sembrano costruite l’una sull’altra e tra di loro si aprono piccoli giardini nascosti colmi di fiori profumati. Quasi ad ogni angolo c'è qualcosa di bello da scoprire durante una passeggiata in città. Il modo migliore per iniziare è lungo Corso  Rosselino, la strada principale della città vecchia, dove si ritrovano anche la cattedrale e i monumenti più importanti. Ma anche le romantiche stradine nascoste e le incantevoli piazze offrono innumerevoli angoli da sogno per una foto indimenticabile. Non dimentichiamo che il centro storico di Pienza è entrato nella lista dei patrimoni Unesco nel 1996. Fu in questa città toscana che i concetti urbanistici rinascimentali furono messi in pratica per la prima volta dopo che Papa Pio II decise, nel 1459, di trasformare l'aspetto della sua città natale. Scelse l'architetto Bernardo Rossellino, che applicò i principi del suo mentore, Leon Battista Alberti. Questa nuova visione dello spazio urbano si realizzò nella superba piazza conosciuta come Piazza Pio II e negli edifici che la circondano: il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Borgia e la cattedrale con il suo esterno puramente rinascimentale e un interno in stile tardo gotico simili a quello delle chiese della Germania meridionale.

Palazzo Ammanati

Museo Diocesano di PieanzaAll'angolo con Corso Rossellino sulla Piazza Pio II si trova Palazzo degli Ammannati. Costruzione quattrocentesca edificata dal cardinale e umanista Giacomo Ammannati (che per poco non divenne papa a sua volta), composto da due corpi, uno dei quali sopraelevato. Il cardinale Ammanati, nativo di Pescia nutrì sempre grande riconoscenza per il Papa Pio II che l'aveva introdotto alla cura pontificia, tanto che unì al suo cognome anche quello del suo benefattore illustre, diventato così Giacomo Ammannati Piccolomini. Fu vescovo di Lucca e Pavia, due delle città più importanti della cristianità in Italia. Assurto alla porpora cardinalizia, poté impegnarsi al massimo nelle sue opere di composizione in latino, di traduzione e di epistolario. Ebbe una vita abbastanza libera, compresa una relazione con la cortigiana Fiammetta Michaelis (che poi fu anche amante di Cesare Borgia), a cui da testantamento lasciò tutti i suoi beni (testamento a cui la curia romana si oppose, lasciando alla donna quella che ancora oggi si chiama Casa Fiammetta nella piazzetta omonima) Morì nel 1479 a Bolsena, 13 anni dopo Pio II.


Chiesa di San Francesco

Chiesa di San FrancescoLa Chiesa situata a metà del Corso Rossellino,  tra Porta al Prato e Piazza Pio II, costruita nel XIV secolo (risulta quindi l'edificio più antico della città), presenta le tipiche e semplici forme dell'edilizia francescana, con un'unica navata e una sobria facciata con portale gotico. Al suo interno importanti frammenti di affreschi trecenteschi raffiguranti la vita del Santo e realizzati dagli artisti senesi realizzati da Cristoforo di Bindoccio, detto il Malabarba, e da Meo di Pero.  Molto bello il chiostro del convento, i cui corridoi sono ora una mostra d'arte pubblica. Interessante anche la piccola chiesa, dove si possono ancora vedere affreschi dell'epoca della sua fondazione. Oggi, l'affascinante Hotel Relais Il Chiostro Di Pienza si trova all'interno dell'ex monastero. Offre ai suoi ospiti una piscina e una vista panoramica sulla Val d'Orcia.

Sentiero Panoramico e romantico lungo le mura

Sentiero Panoramico "e romantico" lungo le muraPercorrendo il sentiero panoramico lungo il perimetro delle mura della città troverete panorami meravigliosi e un'atmosfera unica delle mura della città. Oltre a una fantastica vista sulla cattedrale, avrete una vista pittoresca sul paesaggio collinare toscano della Val d'Orcia. Imboccate il Vicolo della Canonica, che si trova sul lato sinistro della Cattedrale, proprio sotto il campanile, poi andate in via del Casello, dove troverete forse il punto panoramico più suggestivo di Pienza. Da questa posizione la vista della Val d’Orcia lascia senza fiato, lo sguardo si spinge fino al Monte Amiata. Percorrete tutta questa "terrazza panoramica", divertendoti a collezionare i curiosi nomi delle strade che si riallacciano al Corso Rossellino: via dell’Amore, via della Fortuna, via del Bacio…Insomma, il romantico non manca di certo.

 

Pieve di Corsignano

Pieve di CorsignanoCercate questa chiesa romanica all'estremità occidentale di Pienza. Risale al X secolo, quando Pienza era chiamata Corsignano (ma il suo nucleo orinale potrebbe risalire all'età paleocristiana), e vanta uno strano campanile circolare con otto finestre ad arco. Un'ispezione ravvicinata a questa che in realtà si chiama Pieve dei SS Vito e Modesto in Rutiliano,  rivela l'intaglio di una sirena a due teste sopra la porta principale e scene dei Re Magi e della Natività sopra la porta laterale sulla destra. All'interno della chiesa c'è la fonte battesimale dove fu battezzato Papa Pio II nel 1405.  Tra i tanti e curiosi simboli che decorano la pieve, su una colonna che precede il presbiterio, è possibile ammirare il "serpente regolo".

 

I Cipressi - Il punto del Gladiatore

I Cipressi - Il punto del GladiatoreSe siete appassionati di cinema  sappiate che sono state girate alcune scene del film Il Gladiatore (5 premi Oscar, 2 Golden Glob) sono state girate direttamente sotto le mura di Pienza. Una delle location più belle si trova al cosiddetto "I  cipressi - Il punto del Gladiatore". Si trova 600 metri sotto la chiesa della Pieve di Corsignano, accanto alla strada sterrata che porta all'Agriturismo A Terrapille. Una visita vale sicuramente la pena, perché questo posto è assolutamente magico e uno dei punti più belli per una foto incredibile.

 Dopo lo scontro all'ultimo sangue con l'Imperatore Commodo nell'arena del Colosseo, Massimo, il gladiatore, interpretato da Russell Crowe muore per una pugnalata che gli era stata inflitta prima del duello. Il protagonista rincontra la moglie e il figlio nei campi elisi, che nell'antichità erano la dimora dopo la morte di coloro che erano amati dagli dei. Per ricreare il "paradiso dei romani" la produzione del film ha scelto la Val d'Orcia proprio nei campi sotto l'antica Pieve di Corsignano.

 

Romitorio di Pienza

Romitorio di PienzaNon lontano dal centro di Pienza, vicino alla settecentesca chiesetta di Santa Caterina, si trova l'antichissimo Romitorio. Se state soggiornando in città, potete raggiungere questo luogo, dopo una breve passeggiata a piedi. Si tratta di una serie di locali scavati nell'arenaria, dove i monaci eremiti hanno vissuto presumibilmente dall'XI al XVIII secolo. Questo incredibile complesso, sorge in una posizione privilegiata sia dal punto di vista climatico che paesaggistico, ed è costituito nella parte superiore da una cappella, risalente alla seconda metà del 1500, che custodisce un altorilievo scolpito direttamente nella roccia, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino. La cosiddetta "La Madonna del latte" è stata meta, fino ai primi decenni di questo secolo, di una sorta di pellegrinaggio da parte delle donne del luogo che chiedevano nelle loro preghiere di essere fertili e abbondanti di latte per sostentare la loro prole. Nella sua parte inferiore, il Romitorio si sviluppa in una serie di vani, con importanti sculture rupestri, databili dalla metà del secolo XIII fino al XVI. Tra queste è molto significativa l'immagine di una sirena bicaudata (che ritroviamo anche sull'architrave della Pieve di Corsignano) antichissimo simbolo di fertilità. Infine, se ci si dirige verso il grande androne d'ingresso, che era in parte adibito a cappella, si possono scorgere tracce di affreschi della metà del XIV secolo. Per la visita del Romitorio, rivolgersi al proprietario: sig. Moricciani Carlo > Cellulare: 339.6640060

 

Chiesa di San Giovanni

Chiesa di San GiovanniL'antica chiesa di San Giovanni si trova sotto l'abside della Cattedrale dell'Assunta a Pienza. È la base originale della Cattedrale e ne è oggi praticamente la cripta. L'ingresso alla chiesa è dall'esterno tramite una porta sul lato sinistro della Cattedrale. Si scende nella chiesa inferiore per una porta e una scala di 36 gradini molto ampi. Nel centro due colonne sostengono tutta la mole. La luce passando da tre ampie finestre inonda ed illumina i quattro altari e tutta la chiesa, fino al fonte battesimale di Bernardo Rossellino, che è stato costruito più appartato in una delle cappelle, di marmo bianco finemente lavorato. All'interno della chiesa si possono trovare tutta una serie di pagine miniate del XV secolo e di arazzi fiamminghi del XVI secolo. Oggi la cripta è visitabile con ingresso a pagamento, ma il prezzo del biglietto è veramente irrisorio.

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