Cosa
visitare a Crotone - 6 luoghi interessanti da visitare
Il Castello di Carlo V
Il Castello di Crotone prende il nome dalla ricostruzione del maniero
nel periodo dell'imperatore
Carlo V, avvenuto a partire dal 1541 a difesa delle
ripetute razzie e dagli assalti dei Turchi.
Il castello si trova sul punto più alto
della città e per questo motivo domina tutto il territorio circostante e
tutto il tratto di mare che va da Punta Alice a Capo Colonna. Questa
posizione tradisce una funzione essenzialmente difensiva. La struttura,
quale ci appare oggi, è frutto di rifacimenti risalenti al XV e XVI secolo,
ma la sua origine risale a secoli prima. Sappiamo che il castello resistette
ad un assedio saraceno nell’840 d.C. Nel 1140 il castello risultò essere tra
i 75 nominati nel "registro delle terre dei vassalli" di Ruggero II.
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Sotto
il dominio svevo di Federico II venne dotato di diverse torri. Il 1284 è
l’anno che vede diventare castellano Pietro, dell’antica famiglia Ruffo di
Catanzaro, che rimase feudatario della città fino agli anni ’30 del ‘500.
Nel 1400 Crotone apparteneva all’avventuroso marchese Centelles di
Ventimiglia, che lo acquisì insieme alla dote della moglie Enrichetta,
discendente dei Ruffo. Nello scontro tra questi e la casa d’Aragona, si
arriva ad uno degli assedi più duri che la città ricordi. Nel 1444 il
castello è soggetto ad un durissimo assedio durato un mese, e alla fine del
quale, e solo grazie alla defezione degli stessi cittadini, Alfonso
d’Aragona riesce finalmente ad espugnarlo a Centelles, donando la
demanialità alla città. È proprio con gli aragonesi che il castello inizia
ad assumere la conformazione attuale, subendo una trasformazione dalla forma
pentagonale a quella quadrata. Viene dotato, inoltre, dei due massicci
torrioni, ancora oggi in piedi. La fortezza venne poi portata allo stato
attuale con la costruzione dei due imponenti bastioni. Il castello di
Crotone è, infatti, uno splendido esempio della transizione dalle vecchie
alle nuove tipologie costruttive delle architetture militari. Suggestivi
sono i camminamenti, da poco ripristinati, che si snodano all’interno del
cortile e che collegano le diverse strutture del castello. Il castello
ospita la biblioteca comunale e accanto ad esso possiamo visitare il
Museo Archeologico Nazionale di Crotone.
Museo Archeologico Nazionale di Crotone
Il
Museo Archeologico Nazionale di Crotone è uno dei più importanti della
Calabria, fu aperto al pubblico nel 1968, e contien e pezzi significativi di
tutta l’area della Magna Grecia. All’ingresso si trovano due grossi vasconi
termali, provenienti dal carico di un bastimento trovato nelle acque di
Punta Scifo, proveniente dall’Asia Minore e datata III secolo d.C. I reperti
sono esposti in ordine cronologico, partendo dalla fase preistorica. Una
sala è dedicata ai reperti del santuario di Hera Lacinia ed al suo tesoro.
Qui sono stati recuperati dei veri e propri gioielli di eccezionale
manifattura, come il diadema di Hera. Il Diademaè una corona costituita da
una fascia in lamina d’oro,dove si sviluppa una decorazione a treccia,
ottenuta a metallo battuto e definita a cesello, pesa 122 grammi, è alto 5
centimetri e lungo 37centimetri. La corona, la cui qualità artigianale è
indiscussa, molto probabilmente incoronava un simulacro della dea Hera
Lacinia. Proprio ad Hera Lacinia era dedicato l’antico
tempio di Crotone che sorgeva sul promontorio di Capo Colonna. Di tale
tempio rimane solo una colonna, divenuta simbolo della città. Il tempio,
periptero, era composto da 48 colonne in stile dorico, di 8 metri di
altezza. Il tetto era di lastre di marmo e tegole di marmo pario. Sino al
1638 erano due le colonne sopravissute, ma una venne distrutta in seguito al
terremoto di quello stesso anno. Il tempio fu più volte saccheggiato. I
primi scavi furono condotti nel 1910 da Paolo Orsi, ma la campagna più
importante fu quella condotta tra il 1987 e il 1989 durante la quale sono
stati riportati alla luce reperti interessantissimi. Una parte del
promontorio conserva anche resti di origine romana, tra i quali un edificio
termale e delle Domus. Sul
promontorio sorge, anche, la
chiesetta dedicata
alla madonna di Capo Colonna, il più importante santuario mariano
della città di Crotone. La costruzione risale probabilmente al 1000-1200. Tutto questo territorio fa parte del Parco
Archeologico di Capocolonna, dove c’è anche il Museo inaugurato nel
2002. Il museo è suddiviso in tre padiglioni espositivi : la Terra, dedicata
alla colonia romana qui insediatasi; il Sacro, che conserva testimonianze
dell’area sacra del santuario e il Mare, dedicato all’archeologia
sottomarina. Tra i reperti più pregiati si segnala un bellissimo elmo
corinzio in bronzo del V sec. a.C.
Il Giardino
di Pitagora a Crotone
Al filosofo sono stati dedicati un
Museo e un Giardino, con alcune parti in corso di completamento. Questo
parco è stato pensato come Museo delle scienze, e vuole dimostrare come
questo grande personaggio sia riuscito ad interpretare discipline così
eterogenee. Il questo parco l’acquisizione della conoscenza avviene in
maniera ludica. Si hanno due spazi separati, ma complementari; il Giardino
e il Museo. Il giardino è pensato come spazio ricreativo dove i principi
pitagorici sono rappresentati da sculture ed installazioni che propongono il
pensiero del maestro un maniera simbolica. Lungo il percorso si trovano 17 exhibits dedicati alla matematica pitagorica: Fonte Aurea, Viale della
prospettiva aurea, Compasso aureo, Piccolo teatro numerico ovvero Tabellina
Pitagorica, Solidi platonici, Albero del Teorema, Viale Fibonacci, Bosco
numerico, Triangolo di Tartaglia, Rampa della Tetraktis, fontana del
Teorema, Penta piazza, Spirale Tridimensionale, Lira Cosmica, Xilofono
armonico, Fontana sonora, Universo di Keplero. Nel Museo, altamente
tecnologico, sarà possibile approfondire la conoscenza del filosofo
attraverso strumenti interattivi.
La Cattedrale
Centralissima, si configurava, un
tempo, come simbolo del potere nobiliare ed ecclesiastico di Crotone. Al suo
interno vi è la Cappella
della Madonna di Capocolonna, che racchiude l’icona di tale Madonna,
detta anche "Madonna nera" per il colorito scuro con il quale è dipinta la
sua carnagione.
La Chiesa dell’Immacolata
Al suo interno è conservata la scultura
lignea rappresentante "Il Cristo Crocifisso", realizzato tra il 1630-1640.
Si tratta di uno dei pochissimi crocifissi al mondo in cui Cristo è
rappresentato con gli occhi aperti, un attimo prima di spirare. Lungo il
centro cittadino vi sono altre numerose chiese e palazzi antichi, presenti
per lo più nel centro storico della città.
Il lungomare di Crotone
A coloro i quali vogliono venire a
visitare questa città, non possiamo non parlare del suo Lungomare.
Recentemente ricostruito, è per i crotonesi un punto d’incontro, per
ammirare la bellezza, i colori, gli scintillii del mare di giorno e per
trasformarsi in puro divertimento di notte. Diversi sono i locali e gli
stabilimenti balneari, posti sul lungomare, che offrono divertimento in
estate e in inverno.
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